2 Ottobre 2024, mercoledì
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Guerra contro il fumo, Ue altro giro di vite

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sigarette_fumoLa commissione Sanità pubblica del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza, la bozza di direttiva che prevede l’aumento delle misure di “dissuasione” dal fumo. Sul 75% del pacchetto di sigarette troveremo presto immagini-shock, verrà messo un freno alle sigarette elettroniche, bando del mentolo e del formato slim, no alle vendite on-line. Il testo sarà in plenaria a settembre o ottobre. Quelle ritenute più ‘forti’, a maggior contenuto di nicotina,  potranno essere vendute solo in farmacia.

La Commissione parlamentare ha bocciato dunque la proposta di ‘pacchetto anonimo’, che già era stata respinta dai ministri della salute. Tra gli emendamenti posti in votazione, ma non approvati, anche la proposta di aprire il mercato europeo ai “prodotti alternativi a basso rischio”, dal tabacco da masticare alle sigarette non a base di tabacco. Dopo il voto in plenaria, l’iter legislativo prevede l’avvio del cosiddetto ‘trilogo’ ovvero la trattativa tra Parlamento, Consiglio e Commissione per stilare un compromesso sui punti di contrasto.

Il mercato del tabacco, secondo i dati presentati nella ‘valutazione d’impatto’ della Commissione europea sulla proposta di direttiva, ha un valore di 136,5 miliardi di euro. Nel 2012 il 28% dei cittadini europei si sono detti fumatori o consumatori di tabacco. Il documento dell’esecutivo indica che “una riduzione del 2,0% del consumo ridurrebbe le spese per la salute pubblica di 506 milioni di euro all’anno nell’insieme della Ue”.

Soddisfazione tra i gruppi parlamentari, in particolare per l’abolizione del formato slim e del gusto mentolo e per l’ok alla richiesta di considerare le sigarette elettroniche a più alto contenuto di nicotina come medicinali da vendere in farmacia. Ma qualche perplessità è stata espressa da Pirillo (Pd) che si è detto “perplesso” sull’efficacia di abolire le sigarette slim e al mentolo rispetto all’obiettivo di disincentivare il fumo tra i giovani. “Sono stati fortemente penalizzati – ha aggiunto – i prodotti a rischio ridotto. Questo non è affatto positivo perché non si offre un’alternativa meno nociva alle persone che decidono di continuare a fumare”.
“L’attività delle lobby chiaramente non ha funzionato da noi” ha invece sottolineato la relatrice, la laburista britannica Linda McAvan, in coro con l’ecologista francese Michele Rivasi. “Abbiamo ottenuto una prima vittoria, malgrado le pressioni delle lobby” ha aggiunto quest’ultimo.
La laburista ha sottolineato che per la Commissione “la priorità assoluta è quella di evitare che una nuova generazione venga reclutata tra i fumatori. Per riuscirci è fondamentale agire sul ‘packaging’ e sugli aromi”. Le sigarette elettroniche, poi, secondo McAvan “possono giocare un ruolo importante per smettere di fumare” e quindi “vanno regolamentate, ma devono restare sul mercato e le aziende avranno molti anni per adattarsi ai nuovi requisiti regolamentari”.

Di deriva “proibizionista e controproducente” parla invece Save the Choice, comitato indipendente per la difesa delle libertà individuali, che si è schierato contro la direttiva che ha appena avuto il via libera. Save the Choice ha lanciato una massiccia raccolta firme sul suo sito e sui social media, Facebook, Twitter e Google Plus, con le richieste di votare ‘no’ inviate direttamente ai parlamentari europei.
Una petizione che dal web si è spostata nelle strade e nelle piazze di molte città italiane, da Milano a Roma, da Torino a Palermo, passando per Bologna e Rimini, per mostrare in anteprima alla gente i nuovi pacchetti scioccanti concepiti da Bruxelles.

“Premesso che il fumo fa male alla salute – afferma Annalisa Chirico, portavoce di Save the Choice – fumare non è un reato. Da Bruxelles arriva invece l’ennesima dimostrazione di una pericolosa china paternalistica. Noi diciamo no allo Stato balia. La direttiva sul tabacco avrà il solo effetto di accrescere il mercato illegale. Vogliamo informazione, non provvedimenti ‘spargiterrore’. Quella di Save the Choice è soprattutto una battaglia in difesa dell’individuo e dell’impresa, perché se oggi tocca al tabacco domani a quali altri prodotti potrebbe toccare?”.

Ragazza uccisa da auto pirata

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123241486-ee684eee-ec90-4003-ad69-0974f2597bbcUna ragazza di 16 anni è stata investita e uccisa da un’auto pirata la scorsa notte nel milanese.

La ragazza stava attraversando la strada Padana Superiore in bicicletta insieme ad un cugino diciottenne rimasto illeso, quando è stata travolta da un’auto giunta a forte velocità che non si è fermata. L’investimento è avvenuto poco dopo la mezzanotte, mentre i due ragazzi stavano facendo ritorno a casa. I due non erano sulle strisce pedonali e nel punto in cui è accaduto l’incidente c’é poca visibilità a causa della scarsa illuminazione.

Il ragazzo è illeso ma in stato di choc.

A chiamare i soccorsi è stato il cugino della ragazza uccisa, il quale ha fornito ai carabinieri i dettagli di quanto accaduto. L’auto che ha travolto la ragazza,  si dirigeva ad alta velocità in direzione Gessate e non si è fermata, ma la persona alla guida ha accelerato per darsi alla fuga. La ragazza, portata in ambulanza all’ospedale di Melzo, è morta in seguito alle gravi lesioni riportate dall’incidente. A condurre le ricerche sono i carabinieri di Cassano D’Adda.

Le indagini si stanno concentrando sul recupero dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza che si trovano prima e dopo il tratto stradale dove è avvenuto l’impatto.

Il padre della ragazza chiede al criminale di consegnarsi alle autorità, “Io faccio il volontario su ambulanza e dico fermati perché quando investi una persona non puoi non avere la coscienza di fermarti e invece andare via”.

Lazio, Genoa e Lecce ciclone calcioscommesse

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calcioscommesse-processoIl procuratore della Figc Stefano Palazzi ha chiuso l’inchiesta sul filone cremonese del Calcioscommesse riguardante le partite Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio del 22 maggio 2011.

Formalizzati i deferimenti, che riguardanoLazio, Genoa e Lecce, accusati di responsabilità oggettiva, e otto tesserati. Tra di loro compaiono anche Stefano Mauri e Omar Milanetto.

Palazzi ha deferito alla Disciplianare Stefano Mauri, Omar Milanetto, Mario Cassano, Carlo Gervasoni, Alessandro Zamperini, Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati. A Mauri e Zamperini la Procura contesta anche la violazione dell’art. 1, comma 1 (violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità) e dell’art. 6, comma 1 (divieto di effettuare scommesse) del codice di Giustizia Sportiva.

Gli agenti di Cavani a Parigi

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Cavani1Edinson Cavani sta per diventare un giocatore del Paris St-Germain.

Gli agenti del Matador, dopo aver avuto l’ok dal Napoli, sono volati a Parigi per mettere a punto gli ultimi dettagli con il club francese, appena rimasto orfano di Leonardo. Al Napoli andranno 64 milioni di euro, il giocatore dovrebbe guadagnare una cifra vicina ai 10 milioni annui (bonus compresi). L’annuncio ufficiale è questione di ore.

Le dimissioni di Leonardo, non vanno lette in modo negativo, anzi, certificano la conclusione dell’affare che il ds brasiliano ha curato in prima persona. Dopo aver piazzato il grande colpo Leo è libero di andare. Triulzi e l’entourage di Cavani hanno così preso il volo per Parigi alle 12.30 di questa mattina. Nel pomeriggio vedranno i dirigenti del Psg: l’obiettivo è chiudere subito e consentire al Matador di aggregarsi alla sua nuova squadra già nei prossimi giorni. Per Cavani si parla di un contratto quinquennale a 10 milioni l’anno, più di quanto offerto dal Chelsea in precedenza e soprattutto più del doppio di quanto percepito a Napoli.

Il Real piomba su Suarez

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Luis-SuarezIl Real Madrid di Carlo Ancelotti piomba sull’attaccante del Liverpool Luis Suarez. Secondo il noto quotidiano inglese The Sun le merengues sono sul punto di offrire qualcosa come 46.5 milioni di euro al Liverpool per convincere Rodgers a privarsi dell’attaccante uruguaiano. Solo qualche giorno fa i Reds avevano declinato una offerta di 35 milioni da parte dell’Arsenal.

Grillo chiede nuove elezioni

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beppe-grillo599Dopo quasi due ore si è concluso l’incontro tra Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale. L’udienza era stata richiesta dallo stesso Grillo per discutere del “crollo del Paese” in atto e per chiedere alla prima carica dello Stato lo scioglimento delle Camere.

Grillo in conferenza stampa al Senato subito dopo il colloquio ha ringraziato Napolitano per la gentile accoglienza. “Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del paese. I politici stanno chiusi nei palazzi a fare annunci e rinviare decisioni”. I toni sono allarmistici: “La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici. Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici però poi ci stuferemo”.

Rivolto al capo dello Stato, spiega: “Napolitano è diventato uno scudo, un parafulmine dei partiti che non sono capaci di fare scelte. Doveva e poteva dire no al secondo mandato”. “Chi oggi è al governo del paese è responsabile dello sfacelo. Sono gli stessi che hanno distrutto l’economia. Il governo delle larghe intese è stato voluto fortemente dal capo dello Stato e tutela solo lo status quo e gli interessi di Silvio Berlusconi”.

Parlando poi ai giornalisti li accusa di essere corresponsabili dello sfacelo: “Dovreste vergognarvi perchè parte dello sfacelo è colpa vostra. Se siamo un Paese semilibero è anche colpa della vostra informazione. E minaccia: “Uno dei problemi maggiori dell’Italia è la stampa. La Rai. Siete complici del sistema. Ma siete i primi precari che pagherete questa situazione perchè i vostri giornali e le vostre tv chiuderanno”.

“Il paese è in macerie, è una pentola pronta a scoppiare. Occorrono misure urgenti e straordinarie pari a quelle di un’economia di guerra. Non si può aspettare oltre, neppure un giorno. Non abbiamo più tempo”. Se la prende con l’Europa: “Il debito ci sta divorando. Possiamo rimanere nell’euro solo se ricontrattiamo le condizioni o attraverso gli eurobond che è una storia già vecchia o, in alternativa, con la ristrutturazione del debito pubblico”.

“Con questo Parlamento – continua Grillo – non si possono realizzare davvero dei cambiamenti e se le cose restano così noi usciremo, continueremo a lavorare fuori: nelle carceri, nei cantieri della Tav o davanti all’Ilva. Vogliamo portare il Parlamento dove serve perchè dentro i palazzi l’operato dei nostri eletti è snobbato”. Conclude: “Ho detto a Napolitano che si deve brogare l’attuale legge elettorale, che è incostituzionale. Gli ho chiesto di sciogliere le Camere e tornare al voto se necessario. E gli ho suggerito di andare in tv, a reti unificate, e dire la verità al Paese. L’autunno è vicino, e lì i problemi politici diventeranno sociali. Non c’è più tempo”.

Donna si risveglia prima dell’esportazione degli organi.

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salaE’ una storia che ha dell’incredibile, di quelle che si vedono solamente nei film. La protagonista è una donna di Syracuse, nello stato di New York: nel 2009 Colleen Burns – racconta il New York Post – era stata ritenuta morta per un overdose di farmaci dai medici del St. Joseph’s Hospital Health Center. Ma mentre questi erano sul punto di prelevare i suoi organi, la 41enne – già in sala operatoria – ha aperto gli occhi. Burns, madre di tre figli, è stata dimessa dall’ospedale dopo due settimane, ma si è uccisa sedici mesi più tardi, nel gennaio 2011.

I medici erano scioccati, è stata una sorpresa per tutti loro. Il Dipartimento della salute dello Stato di New York tuttavia ha sanzionato l’ospedale con una multa di 6.000 dollari, ritenendo inaccettabili le procedure adottate.

L’ospedale non ha effettuato un controllo approfondito ed accurato, senza analizzare in maniera adeguata i possibili segni di miglioramento delle sue funzioni neurologiche hanno spiegato dall’agenzia federale. L’overdose di farmaci aveva fatto sì che la Burns cadesse in un coma profondo, mentre il personale ospedaliero riteneva che avesse subito danni irreversibili al cervello tali da procedere all’espianto degli organi.

Ogbonna è Bianconero

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Juventus-Ogbonna-e-fatta-lunedi-l-annuncio_h_partbOgbonna-Juve, la trattativa è ai dettagli finali. Dopo una lunga trattativa, l’intesa tra il club bianconero e il Torino è stata raggiunta: ai granata dovrebbero andare 12 milioni di euro più 2/3 di bonus. Nel pomeriggio i rappresentanti dei due club si incontreranno di nuovo per definire gli ultimi dettagli. Ogbonna non si presenterà al raduno del Torino fissato per martedì sera è ormai un giocatore bianconero. Per lui a Vinovo è pronto un quadriennale da 1,8 milioni più bonus a stagione.

Benitez: “Daremo il 100%”

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Benitez_Napoli1-320x233La stagione 2013-14 è ufficialmente iniziata anche per il Napoli. Il primo ad arrivare a Castelvorturno è stato Rafa Benitez che si è presentato alle 7:30 dando un segnale importante: ” Noi con la nostra voglia di lottare e voi con il vostro amore che avete sempre regalato a questa maglia, siamo tutti insieme. La squadra è decisa a dare subito non il 100% ma molto di più”.

Il tecnico spagnolo è totalmente coinvolto nella nuova avventura.

“A Dimaro nella splendida Val Di Sole il 13 luglio inizia la nostra e la vostra avventura”. Benitez ha anche trovato il modo di parlare di mercato: “Un gruppo che si rafforzerà man mano con nuovi innesti. Io e il mio staff siamo carichi, tutti insieme non vediamo l’ora di indossare maglie e scarpette per sostenere il primo allenamento. Il Napoli c’è, e voi con noi. Forza Napoli!”

I primi giocatori ad arrivare sono stati gli svizzeri, noti per la puntualità, Behrami e Dzemaili che si sono presentati alle 8. Poi Fernandez, difensore rientrato dal prestito al Getafe, il nuovo acquisto Mertens e Hamsik.

Letta chiede un gioco di squadra alla banche

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enrico-letta-governo3-2L’economia italiana si riprenderà difficilmente se non ci sarà “una comunità coesa” in grado di “viaggiare insieme”. Lo ha detto il premier Enrico Letta all’assemblea Abi aggiungendo.

“Senza liquidità le imprese non avranno la forza e il fiato di sostenere la salita prima della discesa”, ha aggiunto il premier in un messaggio all’assemblea dell’Abi. “Restituire liquidità alle imprese è il primo passo per la ripresa economica”. “E’ indispensabile completare al più presto l’unione bancaria europea”, ha spiegato il premier.

“L’Italia, ha dinanzi a sè ancora un periodo impegnativo di riforme”, rilevando che è “uno sforzo che il Paese tutto può sostenere solo se sarà in grado di viaggiare insieme con lo spirito di una comunità coesa che persegue missioni condivise”.

“Occorre iniziare a ridurre il debito pubblico senza patrimoniali o misure da economia di guerra ma con accurate privatizzazioni delle proprietà mobiliari e immobiliari dello Stato e degli Enti locali”. E’ quanto chiede il presidente Abi Antonio Patuelli.

“Le banche in Italia meritano più rispetto, senza preconcetti e senza venire confuse con chi ha causato la crisi”, ha affermato Patuelli, ricordando che nonostante “l’elevatissimo contributo che apportano al fisco italiano le banche sono spesso oggetto di critiche preconcette e frutto anche di uno spirito anticapitalista di ritorno in tempi di crisi”.

“Banche e imprese sono insieme floride o insieme soffrono come ora, essendo tutte imprese con capitali privati”, ha detto il presidente, che ricorda come “in Italia vi sono milioni di risparmiatori privati azionisti delle banche che rappresentano il comparto azionario più diffuso”.

Le banche sono “oberate da imposte deliberate soprattutto negli anni precedenti e che sono oggi del tutto sproporzionate”. Patuelli ha aggiunto che “con forte senso di responsabilità ci rendiamo conto che non è maturo il momento della complessiva riduzione delle imposte sulle banche”. L’Abi chiede in ogni caso “iniziative tollerabili per il fisco”.

Le banche non rappresentano “più un comparto ricco perché risentono fortemente della crisi”.  Patuelli chiede quindi “più austerità ed efficienza in tutte le direzioni”.

E’ “urgente che siano pagati subito tutti i debiti della P.A., così come è necessario sollecitare la possibilità di utilizzare i prestiti nei confronti delle imprese come collaterale nelle operazioni di finanziamento con la Bce”, ha detto Patuelli chiedendo anche “l’integrale deducibilità fiscale delle perdite, conseguenti ai nuovi prestiti”.