23 Settembre 2024, lunedì
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Pdl chiede la sospensione del Senato e della Camera

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77040c974685b1f34d059e1f898d768b5140925087d20All’indomani della decisione della Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset, il Pdl ha chiesto di sospendere le attività parlamentari per tre giorni. Sia al Senato che alla Camera sono state convocate le conferenze dei capigruppo. Lla mossa del partito di Silvio Berlusconi è stato dato da Daniela Santanché.

In attesa della decisione dei capigruppo, il Pdl ha annunciato che non parteciperà al vertice di maggioranza su lavoro e fisco in programma per oggi pomeriggio.

La Cassazione, ha precisato, che ha l’obbligo di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione della prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilità anche di natura disciplinare, e la Corte ha sempre adempiuto a tale dovere. La precisazione arriva dopo le proteste dei difensori di Silvio Berlusconi. La nota è stata emessa in relazione alla fissazione dell’udienza del 30 luglio 2013 in cui dovrà essere trattato il ricorso proposto avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano sulla cosiddetta vicenda Mediaset che ha suscitato le reazioni dei difensori di Silvio Berlusconi e di alcuni esponenti politici.

La Notte è online!

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Nella Milano ricca e gioiosa dei primi anni 70 c’era un giornale che si chiamava “la Notte”. Era un giornale particolare “La Notte” perché usciva in due edizioni una pomeridiana e l’altra mattutina. Wilkipedia ci ricorda  che una peculiarità dell’edizione pomeridiana era quella di riportare i valori del listino della borsa e di dare indicazioni ai lettori sul come divertirsi la sera.

Erano ovviamente altri tempi, tempi in cui non c’era il precariato, l’asfissia monetaria, il debito pubblico, la disoccupazione e soprattutto l’euro. Chi aveva investito in borsa era ansioso di verificare i suoi guadagni. Chi voleva passare una allegra serata (ed erano in tanti) aveva il problema della scelta del luogo in cui andare. In un periodo siffatto  La Notte è arrivata a diffondere ben 250.000 copie, delle quali 80.000 nella sola Milano.

Poi verso la metà degli anni settanta con l’avvento delle prime tv private – ci spiega Wilkipedia  – la tiratura ha cominciato a declinare. Dalle 250.000 copie del periodo di massima diffusione si è scesi a circa 50.000. Nel 1982 la proprietà dall’industriale Carlo Pesenti è passata ad Alberto Rusconi e, nell’estate del 1993, a Paolo Berlusconi, che però ha cessato del tutto  le pubblicazioni nel 1995. Un tentativo di riportarlo in edicola viene effettuato nel 1997, ma dura solo pochi mesi.

Nel 2009 la Catapano Editori ridà vita a questa testata e pubblica il giornale  online, col progetto di un ritorno alle edicole. Non sappiamo se è stato anche per questo ma il  coinvolgimento del Gruppo Catapano in indagini della Procura di Padova, ha fatto sì che tutti i siti collegati al gruppo e quindi anche il sito del quotidiano è stato sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per oltre un anno. Successive verifiche hanno concesso il dissequestro di beni sequestrati e dei siti, dunque La Notte ora torna on.line in attesa di andare sulla carta stampata con progetto rinnovato da una casa editrice fatta di soli giovani.

Sicuramente è una sfida quella della “La Notte “ che cade in un  periodo di grande crisi e di grande sofferenza della carta stampata. Alcune testate sono in grande difficoltà, altre stanno per chiudere, altre pur gloriose come “la Stampa” stanno per essere assorbite da altri quotidiani (leggi Corriere della Sera).
Sono sicuramente note al lettore le ragioni di questa crisi: la caduta della raccolta pubblicitaria, la concorrenza della televisione e di Internet, l’aumento dei costi della carta e della distribuzione. Però noi non ce ne aggiungiamo un’altra: la mancanza di qualità.
Parliamoci chiaro: quanti quotidiani italiani hanno detto ai loro lettori la verità sulle stragi del 1992, sulla trappola dell’euro, sulle vere ragioni della guerra in Libia? La risposta è: Nessuno!
In Italia – si sa – non ci sono editori puri. Chi stampa un giornale ha altri interessi e la stampa del giornale avviene il più delle volte per compiacere ed esaltare il proprio segmento politico di riferimento. La manipolazione dell’informazione si percepisce immediatamente e questo non può che infastidire un lettore già gravato da tanti problemi e spingerlo vero l’informazione gratuita e più obiettiva di Internet.

Di qui il valore della nostra sfida: dire al lettore le verità, tutta la verità, solo la verità null’altro che la verità, anche quando questa verità può apparire scomoda rispetto alla linea politico-editoriale che il giornale si è dato. Ma solo così si può instaurare quel rapporto di fiducia fra il giornale e il suo lettore che fa della lettura del quotidiano, ancora attuale nonostante Internet, un momento di relax della giornata lavorativa e un momento di arricchimento culturale e informativo, che molti – nonostante tutto – ancora ricercano.

Il Direttore Michele Imperio

imperio

Uccide la moglie a coltellate

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ambulanza.JPG_415368877Tiziana Rizzi, 36 anni, è stata uccisa dal marito Marco Malabarba, 39 anni, dopo una lite, nel Pavese. Dopo l’ennesima discussione l’uomo ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la moglie. Sono subito intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri ma non c’è stato nulla da fare. Il 39enne si trova ora in caserma sottoposto a fermo: è indagato per omicidio.

A dare l’allarme, poco prima delle 6 di martedì mattina, sarebbe stato un familiare che ha telefonato ai soccorritori per chiedere aiuto. Al momento del litigio, in casa si trovava anche il figlio della coppia. Dopo averla accoltellata alla gola, Malabarba è uscito di casa ed ha raggiunto l’abitazione dei suoi genitori, ai quali ha raccontato cosa era successo.

Il padre dell’operaio ha subito lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 e i carabinieri. Per la donna, purtroppo, non c’era più nulla da fare.

Gaza, raid israeliani nella notte: un palestinese ucciso

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Full supermoon rising over the Judean DesertTEL AVIV – La aviazione militare israeliana ha condotto un raid contro diversi obiettivi nella Striscia di Gaza, dopo che la scorsa notte da quella zona sono stati lanciati almeno sei razzi verso il territorio israeliano. Un palestinese, Issa Jarbù, è rimasto ucciso a Rafah, nei pressi dei tunnel di contrabbando fra la Striscia e il Sinai egiziano. Feriti altri due palestinesi.

Hamas. 
I razzi sparati da Gaza verso Israele sono stati lanciati da miliziani della Jihad islamica: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Yoav Poli Mordechai. In un’intervista radio questi ha aggiunto che Israele considera egualmente Hamas responsabile del mantenimento dell’ordine nella Striscia di Gaza. Secondo Mordechai, le frizioni emerse fra Hamas e la Jihad islamica vanno collegate anche ai loro diversi atteggiamenti di fronte alla guerra civile in Siria: mentre i primi si sono gradualmente allineati con le posizioni egiziane (di sostegno, almeno morale, ai ribelli), i secondi («che hanno il loro comando a Damasco») sono rimasti dalla parte del regime di Bashar Assad e dei suoi alleati iraniani. Da Gaza si è appreso ieri che l’incidente che ha bruscamente inasprito le relazioni fra le due organizzazioni palestinesi è stata la uccisione da parte di agenti di Hamas di Raed Jundya, un esponente di spicco della Jihad islamica. Secondo la stampa israeliana Jundya era un comandante del braccio armato della Jihad islamica, Brigate al-Quds, ed uno dei responsabili dei lanci di razzi verso Israele. Lo scorso novembre era stato ferito in un attacco aereo israeliano.

I raid. 
In seguito all’acuirsi della tensione, Israele ha chiuso il valico di transito con la Striscia di Kerem Shalom. Un portavoce militare israeliano ha precisato che a Gaza sono stati colpiti due depositi di armi e di munizioni ed una postazione adibita al lancio di razzi. Nella nottata sirene di allarme erano risuonate nel Neghev occidentale. Ad Ashqelon i sistemi di difesa hanno intercettato due razzi sparati da Gaza. Altri razzi sono esplosi nel Neghev, senza fare vittime. Secondo la radio militare è possibile che dietro a questi attacchi improvvisi ci sia la Jihad islamica, che ieri ha sospeso ogni genere di coordinamento con Hamas in seguito alla uccisione di un suo esponente di spicco, Raed Jundyia, 38 anni, da parte di agenti di Hamas. Questi intendevano costringerlo a deporre in un tribunale ma l’uomo, secondo la versione fornita da Hamas, ha estratto le armi ed ha ingaggiato uno scontro a fuoco in cui ha trovato la morte.

Rinvio dell’Iva, freddezza di Confindustria

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C_2_articolo_1102214_imageppIl rinvio dell’aumento dell’Iva “è sicuramente positivo”. Lo sostiene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che però, a margine dell’assemblea di Federchimica, aggiunge che “le priorità per noi sono altre, come i pagamenti dei debiti della P.A. alle imprese che sono oltre 100 miliardi”. La dotazione di un miliardo annunciata dal governo per il lavoro “secondo me è un inizio, non è sicuramente una cifra esaustiva”, ha aggiunto.

Se si può evitare l’aumento dell’Iva, dice in pratica Squinzi, ben venga, ma per Confindustria è più importante che lo Stato paghi i propri debiti dando così ossigeno alle imprese. E serve anche “un intervento serio sul costo del lavoro per abbassarlo di almeno 10 punti”.

Il dottore opera con i Google Glass

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google-glass-surgery_280xFreeNew York, 24-06-2013

Dagli Stati Uniti arriva una notizia di un nuovo possibile impiego per i Google Glass: un medico ha indossato gli occhiali a realta’ aumentata in una sala operatoria per un intervento di chirurgia allo stomaco e ha documentato il tutto in tempo reale in un hangout.

Il medico si chiama Rafael Grossmann e lavora all’Eastern Maine Medical Center. “Ho preso ogni precauzione per assicurare che la privacy del paziente, da cui ho ottenuto un consenso informato, fosse tutelata”, spiega Grossman sul suo blog – in un post intitolato ‘Glass, passami il bisturi’ – specificando che lo streaming di video e foto non hanno mai mostrato dati identificativi ne’ il volto del paziente.

“Volevo dimostrare – aggiunge il medico – che questo e’ uno strumento intuitivo con grandi potenzialita’ per la salute, in modo particolare per la chirurgia. Potrebbe migliorare le consultazioni all’interno di una equipe, favorire il parere di esperti dall’esterno, ma anche rivelarsi un utile strumento didattico”.

Grossmann ha indossato i Glass per tutta la durata dell’intervento e le immagini che i suoi occhiali carpivano erano proiettate sul display di un iPad.