21 Settembre 2024, sabato
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Gli agenti di Cavani a Parigi

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Cavani1Edinson Cavani sta per diventare un giocatore del Paris St-Germain.

Gli agenti del Matador, dopo aver avuto l’ok dal Napoli, sono volati a Parigi per mettere a punto gli ultimi dettagli con il club francese, appena rimasto orfano di Leonardo. Al Napoli andranno 64 milioni di euro, il giocatore dovrebbe guadagnare una cifra vicina ai 10 milioni annui (bonus compresi). L’annuncio ufficiale è questione di ore.

Le dimissioni di Leonardo, non vanno lette in modo negativo, anzi, certificano la conclusione dell’affare che il ds brasiliano ha curato in prima persona. Dopo aver piazzato il grande colpo Leo è libero di andare. Triulzi e l’entourage di Cavani hanno così preso il volo per Parigi alle 12.30 di questa mattina. Nel pomeriggio vedranno i dirigenti del Psg: l’obiettivo è chiudere subito e consentire al Matador di aggregarsi alla sua nuova squadra già nei prossimi giorni. Per Cavani si parla di un contratto quinquennale a 10 milioni l’anno, più di quanto offerto dal Chelsea in precedenza e soprattutto più del doppio di quanto percepito a Napoli.

Il Real piomba su Suarez

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Luis-SuarezIl Real Madrid di Carlo Ancelotti piomba sull’attaccante del Liverpool Luis Suarez. Secondo il noto quotidiano inglese The Sun le merengues sono sul punto di offrire qualcosa come 46.5 milioni di euro al Liverpool per convincere Rodgers a privarsi dell’attaccante uruguaiano. Solo qualche giorno fa i Reds avevano declinato una offerta di 35 milioni da parte dell’Arsenal.

Grillo chiede nuove elezioni

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beppe-grillo599Dopo quasi due ore si è concluso l’incontro tra Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale. L’udienza era stata richiesta dallo stesso Grillo per discutere del “crollo del Paese” in atto e per chiedere alla prima carica dello Stato lo scioglimento delle Camere.

Grillo in conferenza stampa al Senato subito dopo il colloquio ha ringraziato Napolitano per la gentile accoglienza. “Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del paese. I politici stanno chiusi nei palazzi a fare annunci e rinviare decisioni”. I toni sono allarmistici: “La gente vuole prendere i fucili, i bastoni e sono io a dire proviamo ancora con i metodi democratici. Noi li vogliamo buttare fuori con metodi democratici però poi ci stuferemo”.

Rivolto al capo dello Stato, spiega: “Napolitano è diventato uno scudo, un parafulmine dei partiti che non sono capaci di fare scelte. Doveva e poteva dire no al secondo mandato”. “Chi oggi è al governo del paese è responsabile dello sfacelo. Sono gli stessi che hanno distrutto l’economia. Il governo delle larghe intese è stato voluto fortemente dal capo dello Stato e tutela solo lo status quo e gli interessi di Silvio Berlusconi”.

Parlando poi ai giornalisti li accusa di essere corresponsabili dello sfacelo: “Dovreste vergognarvi perchè parte dello sfacelo è colpa vostra. Se siamo un Paese semilibero è anche colpa della vostra informazione. E minaccia: “Uno dei problemi maggiori dell’Italia è la stampa. La Rai. Siete complici del sistema. Ma siete i primi precari che pagherete questa situazione perchè i vostri giornali e le vostre tv chiuderanno”.

“Il paese è in macerie, è una pentola pronta a scoppiare. Occorrono misure urgenti e straordinarie pari a quelle di un’economia di guerra. Non si può aspettare oltre, neppure un giorno. Non abbiamo più tempo”. Se la prende con l’Europa: “Il debito ci sta divorando. Possiamo rimanere nell’euro solo se ricontrattiamo le condizioni o attraverso gli eurobond che è una storia già vecchia o, in alternativa, con la ristrutturazione del debito pubblico”.

“Con questo Parlamento – continua Grillo – non si possono realizzare davvero dei cambiamenti e se le cose restano così noi usciremo, continueremo a lavorare fuori: nelle carceri, nei cantieri della Tav o davanti all’Ilva. Vogliamo portare il Parlamento dove serve perchè dentro i palazzi l’operato dei nostri eletti è snobbato”. Conclude: “Ho detto a Napolitano che si deve brogare l’attuale legge elettorale, che è incostituzionale. Gli ho chiesto di sciogliere le Camere e tornare al voto se necessario. E gli ho suggerito di andare in tv, a reti unificate, e dire la verità al Paese. L’autunno è vicino, e lì i problemi politici diventeranno sociali. Non c’è più tempo”.

Donna si risveglia prima dell’esportazione degli organi.

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salaE’ una storia che ha dell’incredibile, di quelle che si vedono solamente nei film. La protagonista è una donna di Syracuse, nello stato di New York: nel 2009 Colleen Burns – racconta il New York Post – era stata ritenuta morta per un overdose di farmaci dai medici del St. Joseph’s Hospital Health Center. Ma mentre questi erano sul punto di prelevare i suoi organi, la 41enne – già in sala operatoria – ha aperto gli occhi. Burns, madre di tre figli, è stata dimessa dall’ospedale dopo due settimane, ma si è uccisa sedici mesi più tardi, nel gennaio 2011.

I medici erano scioccati, è stata una sorpresa per tutti loro. Il Dipartimento della salute dello Stato di New York tuttavia ha sanzionato l’ospedale con una multa di 6.000 dollari, ritenendo inaccettabili le procedure adottate.

L’ospedale non ha effettuato un controllo approfondito ed accurato, senza analizzare in maniera adeguata i possibili segni di miglioramento delle sue funzioni neurologiche hanno spiegato dall’agenzia federale. L’overdose di farmaci aveva fatto sì che la Burns cadesse in un coma profondo, mentre il personale ospedaliero riteneva che avesse subito danni irreversibili al cervello tali da procedere all’espianto degli organi.

Ogbonna è Bianconero

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Juventus-Ogbonna-e-fatta-lunedi-l-annuncio_h_partbOgbonna-Juve, la trattativa è ai dettagli finali. Dopo una lunga trattativa, l’intesa tra il club bianconero e il Torino è stata raggiunta: ai granata dovrebbero andare 12 milioni di euro più 2/3 di bonus. Nel pomeriggio i rappresentanti dei due club si incontreranno di nuovo per definire gli ultimi dettagli. Ogbonna non si presenterà al raduno del Torino fissato per martedì sera è ormai un giocatore bianconero. Per lui a Vinovo è pronto un quadriennale da 1,8 milioni più bonus a stagione.

Benitez: “Daremo il 100%”

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Benitez_Napoli1-320x233La stagione 2013-14 è ufficialmente iniziata anche per il Napoli. Il primo ad arrivare a Castelvorturno è stato Rafa Benitez che si è presentato alle 7:30 dando un segnale importante: ” Noi con la nostra voglia di lottare e voi con il vostro amore che avete sempre regalato a questa maglia, siamo tutti insieme. La squadra è decisa a dare subito non il 100% ma molto di più”.

Il tecnico spagnolo è totalmente coinvolto nella nuova avventura.

“A Dimaro nella splendida Val Di Sole il 13 luglio inizia la nostra e la vostra avventura”. Benitez ha anche trovato il modo di parlare di mercato: “Un gruppo che si rafforzerà man mano con nuovi innesti. Io e il mio staff siamo carichi, tutti insieme non vediamo l’ora di indossare maglie e scarpette per sostenere il primo allenamento. Il Napoli c’è, e voi con noi. Forza Napoli!”

I primi giocatori ad arrivare sono stati gli svizzeri, noti per la puntualità, Behrami e Dzemaili che si sono presentati alle 8. Poi Fernandez, difensore rientrato dal prestito al Getafe, il nuovo acquisto Mertens e Hamsik.

Letta chiede un gioco di squadra alla banche

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enrico-letta-governo3-2L’economia italiana si riprenderà difficilmente se non ci sarà “una comunità coesa” in grado di “viaggiare insieme”. Lo ha detto il premier Enrico Letta all’assemblea Abi aggiungendo.

“Senza liquidità le imprese non avranno la forza e il fiato di sostenere la salita prima della discesa”, ha aggiunto il premier in un messaggio all’assemblea dell’Abi. “Restituire liquidità alle imprese è il primo passo per la ripresa economica”. “E’ indispensabile completare al più presto l’unione bancaria europea”, ha spiegato il premier.

“L’Italia, ha dinanzi a sè ancora un periodo impegnativo di riforme”, rilevando che è “uno sforzo che il Paese tutto può sostenere solo se sarà in grado di viaggiare insieme con lo spirito di una comunità coesa che persegue missioni condivise”.

“Occorre iniziare a ridurre il debito pubblico senza patrimoniali o misure da economia di guerra ma con accurate privatizzazioni delle proprietà mobiliari e immobiliari dello Stato e degli Enti locali”. E’ quanto chiede il presidente Abi Antonio Patuelli.

“Le banche in Italia meritano più rispetto, senza preconcetti e senza venire confuse con chi ha causato la crisi”, ha affermato Patuelli, ricordando che nonostante “l’elevatissimo contributo che apportano al fisco italiano le banche sono spesso oggetto di critiche preconcette e frutto anche di uno spirito anticapitalista di ritorno in tempi di crisi”.

“Banche e imprese sono insieme floride o insieme soffrono come ora, essendo tutte imprese con capitali privati”, ha detto il presidente, che ricorda come “in Italia vi sono milioni di risparmiatori privati azionisti delle banche che rappresentano il comparto azionario più diffuso”.

Le banche sono “oberate da imposte deliberate soprattutto negli anni precedenti e che sono oggi del tutto sproporzionate”. Patuelli ha aggiunto che “con forte senso di responsabilità ci rendiamo conto che non è maturo il momento della complessiva riduzione delle imposte sulle banche”. L’Abi chiede in ogni caso “iniziative tollerabili per il fisco”.

Le banche non rappresentano “più un comparto ricco perché risentono fortemente della crisi”.  Patuelli chiede quindi “più austerità ed efficienza in tutte le direzioni”.

E’ “urgente che siano pagati subito tutti i debiti della P.A., così come è necessario sollecitare la possibilità di utilizzare i prestiti nei confronti delle imprese come collaterale nelle operazioni di finanziamento con la Bce”, ha detto Patuelli chiedendo anche “l’integrale deducibilità fiscale delle perdite, conseguenti ai nuovi prestiti”.

Pdl chiede la sospensione del Senato e della Camera

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77040c974685b1f34d059e1f898d768b5140925087d20All’indomani della decisione della Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset, il Pdl ha chiesto di sospendere le attività parlamentari per tre giorni. Sia al Senato che alla Camera sono state convocate le conferenze dei capigruppo. Lla mossa del partito di Silvio Berlusconi è stato dato da Daniela Santanché.

In attesa della decisione dei capigruppo, il Pdl ha annunciato che non parteciperà al vertice di maggioranza su lavoro e fisco in programma per oggi pomeriggio.

La Cassazione, ha precisato, che ha l’obbligo di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione della prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilità anche di natura disciplinare, e la Corte ha sempre adempiuto a tale dovere. La precisazione arriva dopo le proteste dei difensori di Silvio Berlusconi. La nota è stata emessa in relazione alla fissazione dell’udienza del 30 luglio 2013 in cui dovrà essere trattato il ricorso proposto avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano sulla cosiddetta vicenda Mediaset che ha suscitato le reazioni dei difensori di Silvio Berlusconi e di alcuni esponenti politici.

La Notte è online!

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Nella Milano ricca e gioiosa dei primi anni 70 c’era un giornale che si chiamava “la Notte”. Era un giornale particolare “La Notte” perché usciva in due edizioni una pomeridiana e l’altra mattutina. Wilkipedia ci ricorda  che una peculiarità dell’edizione pomeridiana era quella di riportare i valori del listino della borsa e di dare indicazioni ai lettori sul come divertirsi la sera.

Erano ovviamente altri tempi, tempi in cui non c’era il precariato, l’asfissia monetaria, il debito pubblico, la disoccupazione e soprattutto l’euro. Chi aveva investito in borsa era ansioso di verificare i suoi guadagni. Chi voleva passare una allegra serata (ed erano in tanti) aveva il problema della scelta del luogo in cui andare. In un periodo siffatto  La Notte è arrivata a diffondere ben 250.000 copie, delle quali 80.000 nella sola Milano.

Poi verso la metà degli anni settanta con l’avvento delle prime tv private – ci spiega Wilkipedia  – la tiratura ha cominciato a declinare. Dalle 250.000 copie del periodo di massima diffusione si è scesi a circa 50.000. Nel 1982 la proprietà dall’industriale Carlo Pesenti è passata ad Alberto Rusconi e, nell’estate del 1993, a Paolo Berlusconi, che però ha cessato del tutto  le pubblicazioni nel 1995. Un tentativo di riportarlo in edicola viene effettuato nel 1997, ma dura solo pochi mesi.

Nel 2009 la Catapano Editori ridà vita a questa testata e pubblica il giornale  online, col progetto di un ritorno alle edicole. Non sappiamo se è stato anche per questo ma il  coinvolgimento del Gruppo Catapano in indagini della Procura di Padova, ha fatto sì che tutti i siti collegati al gruppo e quindi anche il sito del quotidiano è stato sottoposto a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per oltre un anno. Successive verifiche hanno concesso il dissequestro di beni sequestrati e dei siti, dunque La Notte ora torna on.line in attesa di andare sulla carta stampata con progetto rinnovato da una casa editrice fatta di soli giovani.

Sicuramente è una sfida quella della “La Notte “ che cade in un  periodo di grande crisi e di grande sofferenza della carta stampata. Alcune testate sono in grande difficoltà, altre stanno per chiudere, altre pur gloriose come “la Stampa” stanno per essere assorbite da altri quotidiani (leggi Corriere della Sera).
Sono sicuramente note al lettore le ragioni di questa crisi: la caduta della raccolta pubblicitaria, la concorrenza della televisione e di Internet, l’aumento dei costi della carta e della distribuzione. Però noi non ce ne aggiungiamo un’altra: la mancanza di qualità.
Parliamoci chiaro: quanti quotidiani italiani hanno detto ai loro lettori la verità sulle stragi del 1992, sulla trappola dell’euro, sulle vere ragioni della guerra in Libia? La risposta è: Nessuno!
In Italia – si sa – non ci sono editori puri. Chi stampa un giornale ha altri interessi e la stampa del giornale avviene il più delle volte per compiacere ed esaltare il proprio segmento politico di riferimento. La manipolazione dell’informazione si percepisce immediatamente e questo non può che infastidire un lettore già gravato da tanti problemi e spingerlo vero l’informazione gratuita e più obiettiva di Internet.

Di qui il valore della nostra sfida: dire al lettore le verità, tutta la verità, solo la verità null’altro che la verità, anche quando questa verità può apparire scomoda rispetto alla linea politico-editoriale che il giornale si è dato. Ma solo così si può instaurare quel rapporto di fiducia fra il giornale e il suo lettore che fa della lettura del quotidiano, ancora attuale nonostante Internet, un momento di relax della giornata lavorativa e un momento di arricchimento culturale e informativo, che molti – nonostante tutto – ancora ricercano.

Il Direttore Michele Imperio

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Uccide la moglie a coltellate

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ambulanza.JPG_415368877Tiziana Rizzi, 36 anni, è stata uccisa dal marito Marco Malabarba, 39 anni, dopo una lite, nel Pavese. Dopo l’ennesima discussione l’uomo ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la moglie. Sono subito intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri ma non c’è stato nulla da fare. Il 39enne si trova ora in caserma sottoposto a fermo: è indagato per omicidio.

A dare l’allarme, poco prima delle 6 di martedì mattina, sarebbe stato un familiare che ha telefonato ai soccorritori per chiedere aiuto. Al momento del litigio, in casa si trovava anche il figlio della coppia. Dopo averla accoltellata alla gola, Malabarba è uscito di casa ed ha raggiunto l’abitazione dei suoi genitori, ai quali ha raccontato cosa era successo.

Il padre dell’operaio ha subito lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118 e i carabinieri. Per la donna, purtroppo, non c’era più nulla da fare.