22 Settembre 2024, domenica
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Grillo, M5S vincerà con il Porcellum. Poi attacca la Boldrini

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E’ stato sempre contro la legge elettorale attuale, l’ormai famigerato “Porcellum”. Ma pur di vincere le elezioni anticipate con il suo Movimento cinque stelle Beppe Grillo farebbe carte false. Non è un caso che il leader del M5S, in un’intervista a Repubblica, abbia dichiarato di voler “vincere con il Porcellum”. “Noi abbiamo già votato contro l’attuale legge elettorale in parlamento. Noi soli. Io voglio abrogarla e introdurre il sistema proporzionale ma solo dopo aver vinto con il sistema attuale”. Grillo ha sostenuto che “con l’attuale legge elettorale sarebbe più semplice andare al governo, nonostante sia una legge “totalmente ingiusta”. Il leader pentastellato, a proposito della mancata partecipazione del M5 s alla formazione del governo e ai ripetuti no pronunciati nei confronti delle offerte politiche dell’allora segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha dichiarato che “Bersani non mi ha mai parlato, dopo le elezioni: è stata una mancanza di rispetto, perché noi, quanto a voti, siamo il maggior movimento italiano. Invece Bersani ha tentato di far passare dalla sua parte undici nostri senatori. Il Pd non è guidato da Guglielmo Epifani, l`attuale segretario, bensì dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”.  Sulla possibilità di una caduta del governo ha Grillo ha ribadito che “l’Italia è un paese in cui può succedere di tutto ma la gente non ne può più. Mezza Italia affonda, le piccole imprese, i giovani senza lavoro. Abbiamo 19 milioni di pensionati e quasi 5 milioni di impiegati statali. Una parte di loro vota Berlusconi, un’altra il Pd. Il 50% degli aventi diritto al voto non va a votare e il 50% di quelli che votano non sa cosa votare o cosa significa il loro voto”. Grillo ha aggiunto che “non è il problema dell’ingovernabilità in Italia che mi preoccupa, quello che fa paura a tanti è l`effetto che avrebbe sull’Europa e il resto del mondo il nostro modello di governo”. Successivamente il leader del M5S ha attaccato la presidente della camera, Laura Boldrini, in seguito allo scontro verbale in aula con i rappresentati pentastellati: “Rispetto, non voglio sentire i queruli rimproveri di una signora che dal suo scranno tratta i nostri rappresentanti come degli scolaretti. Chi le dà questa autorità?”, ha scritto Grillo: “E’ un oggetto di arredamento del Potere, non è stata eletta, ma nominata da Vendola.Il  suo partitino è entrato in Parlamento solo grazie alla truffa della coalizione con il Pdmenoelle, alleanza subito rinnegata dopo le elezioni in un eterno gioco delle parti che esautora il cittadino da ogni decisione”. Parole durissime, che hanno suscitato la reazione unanime delle forze parlamentari contro Grillo, accusato di maschilismo e volgarità, oltre che di scarso rispetto per le istituzioni

Berlusconi, primo passo per la decadenza

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E’ il presidente della giunta per le elezioni e le immunità del senato, Dario Stefàno, il nuovo relatore sul caso della decadenza di Silvio Berlusconi da palazzo Madama. La decisione è arrivata nella notte di ieri, dopo  che la relazione di Andrea Augello (Pdl) che aveva proposto la convalida del seggio di Silvio Berlusconi nonostante la condanna per frode fiscale è stata bocciata con 15 voti contrari. Hanno votato contro la proposta i senatori Pd, M5S, Scelta civica, il socialista Enrico Buemi e il presidente della Giunta, Dario Stefàno (Sel).  Si apre ora la procedura di contestazione nella quale, se lo riterrà opportuno, Berlusconi potrà produrre una nuova memoria difensiva:  a dieci giorni di distanza, poi, si terrà la seduta pubblica di contestazione della carica parlamentare, nella quale Berlusconi in persona o i suoi legali potranno portare nuove ragioni contro la decadenza. Poi la giunta si riunirà in camera di consiglio per deliberare e passerà la pratica al presidente del Senato Pietro Grasso che dovrà metterla in calendario per l’aula. Certo è che la conclusione della seduta di ieri, primo passo verso la decadenza del Cavaliere, è stata tempestosa: Pdl, Lega Nord ed Gal, per protesta contro “una decisione già presa”, hanno abbandonato i lavori prima del voto, ed è rimasto soltanto l’ormai ex relatore, Augello, a votare per la sua proposta. Secondo quanto ha dichiarato Maurizio Gasparri (Pdl) vicepresidente del senato, “Berlusconi si dimetterà da senatore” prima del voto della giunta, perché “non accetterà la prepotenza di questa persecuzione che sta subendo”, ha assicurato. Ma Angelino Alfano, segretario del Pdl, vicepremier e ministro dell’Interno, ha fatto sapere: “Siamo completamente contrari alle
dimissioni anticipate di Berlusconi, credo che il senatore-cittadino Berlusconi abbia il diritto fino in fondo di difendere le proprie ragioni”, ha detto a Matrix

Francia, al via oggi il fondo di Google per l’editoria digitale

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In Francia Google corre in aiuto degli editori che vogliono innovarsi nell’online e modernizzare i propri modelli economici. È stato lanciato ufficialmente il fondo del colosso Usa per «l’innovazione digitale della stampa», creato per una durata di tre anni e dotato di un capitale di 60 milioni di euro, interamente finanziato da Google. A partire da oggi, infatti, gli editori d’Oltralpe potranno presentare i propri progetti sul sito del fondo, frutto dell’accordo siglato all’inizio di quest’anno che ha messo fine al contenzioso tra Google e gli editori francesi. Questi ultimi esigevano dal motore di ricerca il pagamento di una tassa assimilabile ai diritti d’autore, in cambio degli introiti che Google realizza grazie ai loro contenuti. Dal canto suo, il gigante di Mountain View aveva annunciato nei mesi scorsi che non avrebbe più divulgato i contenuti dei media francesi se fosse stato costretto a pagare la tassa. I progetti saranno selezionati sulla base di criteri che comprendono l’innovazione, il business plan, l’impatto potenziale, le nuove offerte create per i lettori e la produzione originale di contenuti editoriali e giornalistici.

Formigoni: Forza Italia? Meglio pesante

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Stamattina la presentazione della nuova sede in piazza San Lorenzo in Lucina, a Roma. Questa sera la riunione dell’ufficio di presidenza per individuare la direzione da prendere. Muove i primi passi la nuova Forza Italia di Slivio Berlusconi ed è Roberto Formigoni a dare le prime indicazioni. “Della vecchia Forza Italia il nuovo partito ha il leader e la volontà di tornare al movimentismo, con un  rapporto diretto tra il leader e il popolo”, ha dichiarato l’ex governatore della Lombardia. Che si è scagliato contro l’idea di ridare lustro all’idea del partito leggero, all’origine, secondo Formigoni, delle continue sconfitte raccolta da Forza Italia alle elezioni amministrative: “Altro che leggero, ci vuole un partito ben radicato, con gente disposta a scarpinare fin nei centri più piccoli, a lavorare duro con la gente per dare risposte ai problemi e raccogliere consenso”, ha detto Formigoni. Che sulle prossime elezioni (“speriamo lontane”, ha detto), ha detto: “E’ chiaro che Berlusconi sarà il leader del Partito, ma per le elezioni dovremo cercarci un altro candidato premier. Ma comunque, se Enrico Letta farà le riforme che gli chiediamo, abbatterà il costo del lavoro e darà alle famiglie la possibilità di avere qualche soldo in più, non dovrebbe correre molti rischi. Il Pdl ha una piccola delegazioni di ministri nel governo e sono altri ad avere i ministri che contano. Per questo siamo costretti ad alzare il tono della voce per ottenere qualcosa”. Formigoni, a proposito del Pd, si è detto preoccupato delle “fibrillazioni interne del Partito democratico”, che potrebbero provocare la caduta del governo.

Consulta, Gaetano Silvestri è il nuovo presidente

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Gaetano Silvestri è il nuovo presidente della Corte Costituzionale. È stato eletto con otto voti a favore su 15. Luigi Mazzella è il vice presidente. Nato a Patti (Me) il 7 giugno 1944, Silvestri rimarrà in carica fino al 28 giugno 2014. Infatti, è stato eletto dal parlamento giudice costituzionale, nel giugno 2005.

Omofobia, Pd-Pdl verso la rottura sulla legge

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Si profila una rottura in maggioranza sulla legge contro l’omofobia. Il capogruppo del Pdl a Montecitorio Renato Brunetta, intervenendo in aula alla camera ha chiarito che se il testo non cambierà il Pdl voterà contro. “I nostri sforzi di mediazione sono stati vanificati dal Pd che vuole legge ideologica, di bandiera. Al Pd non importa che agli italiani non arrivi un messaggio unanime di condanna degli atteggiamenti autonomi”, ha attaccato. Sappiamo si cercherà di scaricare su di noi la rottura dell’accordo che invece vuole e sta volendo – Dio non voglia- il Pd”, ha proseguito. “Questo mio è un ultimo appello, miglioriamo questo testo insieme altrimenti il nostro voto non potrà essere favorevole a questo provvedimento”, ha concluso. Un appello al quale ha risposto Roberto Speranza, presidente del gruppo dei deputati del Pd: “Siamo a un passo da un risultato straordinario”, ha spiegato, “c’è una distanza che a me sembra così piccola rispetto a un risultato così grande. Si sta rompendo sulle aggravanti della Mancino, lo dico a testa alta. Come è possibile rompere su un testo così  di buon senso e banale? Diciamo che se una persona fa violenza a un’altra per un diverso colore della pelle c’e’ un’aggravante, come possiamo giustificare che questa aggravante non c’e’ se siamo di fronte a una persona omosessuale?. Se qualcuno picchia una persona di colore c’e’ l’aggravante, se qualcuno picchia un omosessuale non c’e’. Per noi è un’ingiustizia irricevibile”

Pagamenti area euro, metà delle imprese non è pronta per la Sepa

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Il 47% delle imprese italiane non ha ancora pianificato le attività di adeguamento alla nuova normativa europea Sepa che introdurrà dall’1 febbraio 2014 condizioni analoghe per i pagamenti nell’area euro. Lo rivela un’indagine condotta dalla Pwc, secondo cui il 47% delle imprese non ha previsto alcun piano di back up nel caso di ritardi o malfunzionamenti emergenti nei progetti in corso. E anche il 92% delle imprese italiane che ha già pianificato la migrazione dichiara di essere in ritardo rispetto al piano originale. L’adeguamento alla Sepa include non solo modifiche ai processi interni, ma cambiamenti di comunicazione e di relazione con i propri clienti, modifiche ai sistemi informativi e alla comunicazione bancaria.

Saipem, procura apre inchiesta per insider trading

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La procura di Milano ha aperto un’inchiesta per le ipotesi di reato di aggiotaggio e di insider trading in relazione alla vendita del 2,3% del capitale di Saipem, prima del profit warning del gennaio scorso. Il fascicolo al momento è a carico di ignoti. Nei mesi scorsi, in procura sono arrivate alcune relazioni della Consob su questa operazione.

Copenaghen, il risparmio alimentare in menù al ristorante

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Se non fossero stati cucinati dagli chef danesi di Rug og Stub (che, in italiano, sta per «tutto, senza eccezioni») sarebbero finiti nella spazzatura, perché prossimi alla data di scadenza.
L’idea dei fondatori del ristorante che ha aperto martedì nel centro di Copenaghen è semplice: non si butta via niente. E questo è uno dei pilastri del risparmio alimentare, settore della green economy in forte ascesa e di grande valore, oltre che sociale ed economico, anche etico.
Il primo menù di Rug og Stub comprendeva le tipiche polpette danesi in versione vegetariana (con cavolo rosso), insalata di pasta, muffin alle mele e marzapane e gelato alla nocciola. Un ristorante come tanti, si potrebbe pensare. Invece no. Questo locale della capitale danese si distingue dagli altri per una serie di ragioni. Primo: è gestito da volontari. Secondo, i suoi incassi sono devoluti a tre associazioni umanitarie in Sierra Leone. Terzo, ed è la caratteristica più distintiva, gli ingredienti dei piatti provengono tutti dagli alimenti che vengono gettati dai supermercati perché prossimi alla scadenza. «Abbiamo lavorato tutti nelle cucine o nei supermercati», spiega la contitolare e ideatrice del ristorante, Sophie Sales, «e visto quanto cibo finisce nella spazzatura. Per questo abbiamo deciso di fare qualche cosa». Gli ingredienti dei piatti sono tutti alimenti che vengono tolti dagli scaffali della gdo perché vi potrebbero restare soltanto altri due o tre giorni, ma che comunque restano «perfettamente commestibili», continua la titolare di «Rug og Stub». La carta del ristorante varia, per forza di cose, tutti i giorni.

Edilizia, Ance: dai provvedimenti del governo ricaduta fino a 48 mld

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I provvedimenti già assunti dal governo per l’edilizia e la casa avranno un impatto sull’intera economia valutabile in 19,4 miliardi nel biennio 2013-2014 e, se la prossima legge di stabilità conterrà altre misure attualmente in discussione, la ricaduta economica potrebbe salire a 48 miliardi e sarebbe possibile creare 250 mila posti di lavoro. Questa la stima diffusa dall’Ance in occasione di un incontro con il ministro delle infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi. «Devo riconoscere», ha affermato il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, «che la strada è quella giusta e il ministro Lupi ci ha ascoltato».