23 Settembre 2024, lunedì
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Allerta dell’agenzia sanitaria francese per i “killer drinks”!

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Cosa c’è nelle bibite energizzanti? Tanta caffeina, taurina, D-glucuronolattone, estratti di guaranà o ginseng. Ma niente che sia regolamentato e quindi sicuro dal punto di vista medico.

L’Anses, l’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria ed alimentare, in un rapporto del 6 settembre scorso, mette in guardia sugli energy drink, e ricorda che la dicitura di bibita energizzante è di uso commerciale ma non si riferisce a nessuna definizione regolamentata.

Queste bevande, continua l’Anses, sono presentate dai produttori come ricche di proprietà stimolanti sia a livello psichico che mentale, ma sono un mélange di differenti composti, tra i più frequenti la caffeina, taurina, D-glucuronolattone, le vitamine del gruppo B, zuccheri ed edulcoranti. Talvolta contengono estratti di piante come il guaranà e ilginseng.

E che una lattina standard (250 ml) vale come due caffè (50 ml). Secondo l’Agenzia francese il 41% dei consumatori le utilizza prima, durante o dopo l’attività fisica, anche se “non hanno alcun valore nutritivo”.

Dal giugno 2012, sono stati segnalati una trentina di casi sospetti, tra cui due morti, l’Agenzia ha analizzato 257 casi di reazioni avverse.

Per l’Agenzia questi eventi cardiovascolari sarebbero “molto probabili” in soggetti geneticamente predisposti. Vengono inoltre riferite altre reazioni avverse: psico-comportamentali (attacchi di panico, nervosismo) o neurologici (epilessia).

“Questo è molto preoccupante. Queste bevande non sono affatto banali”, ha detto Irene Margaritis, capo della unità di valutazione del rischio legato alla nutrizione dell’Anses..

Belgio: cambia sesso poi chiede l’eutanasia

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In Belgio un uomo non soddisfatto del cambiamento di sesso ha chiesto l’eutanasia, ottenendola. Nathan Fleming, 44 anni, ha scelto di farsi togliere la vita attraverso assistenza medica per le «insopportabili sofferenze psichiche» dovute all’esito insoddisfacente di tre operazioni per trasformarsi da donna a uomo. A dare conferma della sua morte è stato il medico Wim Distlemans dell’Università Vub della capitale Bruxelles, “supervisore” del suicidio assistito di Fleming.

Come sia stato possibile è presto detto: in Belgio l’eutanasia, legale dal 2002, è consentita non soltanto per «insopportabili sofferenze» fisiche ma anche psichiche. È questo l’aspetto più inquietante di una legge che – in nome della libertà di scelta – pretende di lasciare alla discrezione di ciascuno la decisione sul momento per morire.

E così Nathan ha chiesto che gli venisse pratica l’eutanasia, vedendosi accontentato. Ventiquattr’ore prima, però, aveva svelato la sua storia al quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws. Nathan era nato come Nancy – unica figlia femmina dopo tre fratelli maschi – in una famiglia di Hamme, nelle Fiandre. Sin dall’infanzia, ha raccontato la donna divenuta uomo, a casa era «appena tollerato», la «ragazza che nessuno voleva», con la madre che spesso si lamentava dicendogli «se soltanto tu fossi stato un ragazzino».

La storia di Nathan non è la prima che divide, per la complessità del tema, l’opinione pubblica del Belgio. A gennaio c’era stato il caso dei due gemelli sordi di Anversa che avevano chiesto, ottenendola anche in questo caso, l’iniezione letale dopo aver scoperto che in breve tempo avrebbero perso anche la vista.

E in undici anni di eutanasia (dopo i Paesi Bassi nel 2000, in Europa c’è stato il via libera del Belgio nel 2002, e nel 2009 anche del Lussemburgo) non sono mancati i personaggi famosi. Nel 2008 a farsi togliere la vita con il suicidio assistito è stato uno dei più importanti scrittori di lingua fiamminga malato di Alzheimer, Hugo Claus, mentre a maggio di quest’anno la stessa decisione l’ha presa il Nobel per la Medicina Christian De Duve, perché a 95 anni aveva constatato un repentino deteriorarsi delle condizioni fisiche.

Ragazzina attaccata e sbranata da 4 cani, padrona in manette

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Morire a 14 anni sbranata da quattro cani. E’ stata la tragica fine di Jade Lomas-Anderson, ragazzina inglese aggredita e uccisa da due mastini e due bull terrier Staffordishire. Ora la loro padrona, una donna di 45 anni, è finita in carcere. Ha ammesso di averli trascurati: “Per questo l’hanno ammazzata”.

E’ successo a Wigan, Greater Manchester. I cani erano di proprietà di Beverley Concannon, 45 anni, dichiaratasi colpevole per il reato di crudeltà sugli animali. La donna, che trascurava le bestie, le avrebbe indotte ad aggredire e uccidere la 14enne. In Gran Bretagna il reato in questione è punito molto severamente, anche con il carcere. Secondo l’accusa la Concannon ha costretto gli animali a vivere in “un ambiente dannoso per il loro benessere”. L’ammissione di colpa ha fatto scattare la prigione.

Campania Innovazione, revocato il bando per l’incubatore di imprese innovative

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Il Presidente di Campania Innovazione S.p.A, con propria determinazione, ha disposto la revoca dell’avviso pubblico per il bando per l’incubatore di imprese innovative.

Con l’approvazione del Documento di Pianificazione Strategica 2010-2012, infatti, Città della Scienza Spa si era attivata per perseguire l’obiettivo di sviluppare il tessuto economico del territorio, promuovendo l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali altamente innovative.

Insediare nuove imprese innovative presso l’incubatore del Polo Tecnologico era la finalità del bando revocato.
A disposizione dei beneficiari servizi di assistenza e logistica forniti dall’incubatore, tra i quali Check up aziendale, affiancamento, promozione, networking, ricerca di strumenti di finanza ordinaria ed agevolata, supporto ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico per i progetti imprenditoriali candidati all’incubazione.

Inps, nel 2012 disavanzo di 9,786 mld. la Uil vota no

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Nel 2012 l’Inps ha registrato un disavanzo finanziario di competenza di 9.786 milioni di euro, con un incremento di 11.083 milioni di euro rispetto all’avanzo di 1.297 mln del 2011. Oggi il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’ente ha approvato, con il voto contrario dei rappresentanti della Uil, il bilancio consuntivo, che tiene conto degli effetti della confluenza nell’Inps dell’ex Inpdap e dell’ex Enpals. Da segnalare 208.076 milioni di euro di entrate contributive, con un incremento di 57.252 milioni (+38%) rispetto a 150.824 milioni dell’esercizio 2011; 295.742 milioni di euro di prestazioni istituzionali, con un incremento di 76.113 milioni (+34,7%) rispetto ai 219.629 milioni del consuntivo 2011. In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 261.487 milioni di euro (194.466 milioni nel 2011), con un incremento di 67.021 milioni di euro (+34,4%); 12.216 milioni di euro di disavanzo economico di esercizio con un incremento di 9.955 milioni rispetto al disavanzo economico del 2011 (2.261 milioni). Per effetto del risultato economico di esercizio, il patrimonio netto dell’Inps al 31 dicembre 2012 risulta pari a 21.875 milioni di euro. Secondo la Uil, che ha espresso voto contrario al biancio, «la confusione tra due sistemi pensionistici eterogenei con l’accollo, da parte del privato dell’enorme situazione debitoria del pubblico, ha influenzato la gestione finanziaria ed economica, determinando un dimezzamento dalla situazione patrimoniale dell’Inps, con una riduzione di quasi 20 miliardi di euro. Bisogna, dunque, evitare che si confondano i patrimoni dell’Inps, gestore della previdenza privata, con quello dell’Inpdap, gestore della previdenza pubblica: il grosso deficit di quest’ultimo deve essere coperto con interventi legislativi statali».

Crisi, Letta mercoledì in parlamento e in diretta Tv

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Il presidente del consiglio, dopo il colloquio al Quirinale con il capo dello stato, Giorgio Napolitano ha deciso di non dimettersi e di presentarsi mercoledì alle camere, in mattinata a Palazzo Madama e alle 16 a Montecitorio,  per presentare il suo nuovo programma e avviare così la verifica decisiva. Un  percorso indicato al premier da Napolitano, che aveva già prospettato la soluzione delle elezioni anticipate come la meno probabile. Prima di incontrare Letta, il presidente della repubblica aveva dichiarato che “si andrà alle urne soltanto se non individueremo altre soluzioni”, cioè altre maggioranze. E la la nota diffusa dalla presidenza della Repubblica al termine del colloquio con Napolitano spiega: “Il presidente del consiglio ha tratto, d’intesa con il presidente della Repubblica, la decisione di illustrare in parlamento, che è la sede propria di ogni risolutivo chiarimento e proprie valutazioni sull’accaduto e sul da farsi. Il Presidente del Consiglio concorderà la data dei dibattiti con i presidenti delle camere». E’ stato poi Letta, intervenuto a Che tempo che fa, ad annunciare che dopo “avere valutato una situazione molto complessa “ si è deciso che bisogna andare in Parlamento, mercoledì probabilmente – risponde il premier – e lì ognuno si assumerà le proprie responsabilità con la massima trasparenza.  Per Letta è, al momento, impossibile fare previsioni: «Ne è successa una al giorno, non so dire cosa succederà nei prossimi tre giorni: non ho intenzione di governare a tutti i costi, sono stato chiaro. La fiducia la chiederò non per tre giorni ma per andare avanti». Il premier aggiunge poi di aver «perso il filo delle vicende politiche e delle posizioni» del Pdl «da alcuni giorni»: «La cosa migliore è andare in Parlamento e porre le questioni». Letta ha aggiunto che “sarà una richiesta di fiducia sulla base del racconto di questi mesi, sulla valutazioni di questi giorni e su quello che vorremo fare insieme, a partire dalla legge di stabilità. Lo dirò in Parlamento». Altre due questioni da affrontare immediatamente, giustizia e riforma elettorale, perché, ha spiegato ancora Letta «Con il Porcellum non si può e non si deve votare. Spero che passando la fiducia mercoledì ci siano le condizioni per cambiare la legge elettorale». In ogni caso, ha assicurato il ministro del lavoro Enrico Giovannini, “il governo sta continuando a lavorare a pieno regime. La nostra intenzione è  attuare il programma”, ha aggiunto. Il premier, che in mattinata ha incontrato il segretario del Pd Guglielmo Epifani, ha poi comunicato alla conferenza dei capigruppo della camera (alle 16 farà altrettanto con la capigruppo di palazzo Madama)  attraverso il ministro per i rapporti con il parlamento, Dario Franceschini che molto probabilmente sarà posta la fiducia su “eventuali mozioni che seguiranno alle comunicazioni del presidente del consiglio prima al senato e poi alla camera”.

Fisco, l’accordo Fatca tra Svizzera e Usa in vigore dal 1° luglio 2014

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L’accordo Fatca (Foreign account tax compliance act) fra la Svizzera e gli Usa entrerà in vigore il 1° luglio 2014 anziché il prossimo 1° gennaio. Lo ha annunciato il Dipartimento federale delle finanze (Dff). A berna già durante i dibattiti in parlamento era emerso che l’introduzione delle nuove regole sarebbe probabilmente slittata di sei mesi. Per questo motivo le camere, nell’approvate l’accordo, avevano deciso di lasciare al consiglio federale la competenza di fissarne la data di entrata in vigore. Grazie al Fatca, Svizzera e Stati Uniti instaurano un quadro giuridico per regolare la tassazione dei futuri conti detenuti da cittadini americani in Svizzera.

Carige, Castelbarco Albani nominato presidente, Repetto vicepresidente

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Cesare Castelbarco Albani è stato nominato presidente di Banca Carige dall’assemblea ordinaria dei soci che si è riunita al Palazzo della borsa di Genova. Vice presidente è stato nominato Alessandro Repetto. L’assemblea ha nominato contestualmente anche i 15 membri del cda, candidati dai principali azionisti (Fondazione Carige con il 39,66% pacchetto azionario, Bpce Iom con il 9,989% e un gruppo di soci titolari complessivamente del 5,43% del capitale sociale).

Berlusconi: elezioni sin da subito. Ministri a Palazzo Grazioli

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Ha scelto di asserragliarsi nel bunker con i suoi fedelissimi, i falchi Denis Verdini, Daniela Santanchè e Daniele Capezzone. E adesso, dopo lo strappo di sabato, cioè dopo la decisione di imporre ai ministri in quota Pdl di dimettersi dal governo guidato da Enrico Letta, il  presidente del Pdl (ormai Forza Italia) Silvio Berlusconi ha scelto la strada senza ritorno delle elezioni anticipate. Anzi, visto che nel partito si moltiplicano le voci di dissenso nei confronti della scelta di staccare la spina all’esecutivo e le probabili defezioni sono in aumento, il pugno duro del Cavaliere è diventato di acciaio. Certo, Berlusconi ha promesso che se il governo impedirà l’aumento dell’Iva senza rincarare altre imposte, allora il Pdl lo sosterrà su queste misure. “Se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all’Italia, noi la voteremo”, ha detto Berlusconi. “ Se bloccheranno l’aumento dell’Iva senza aumentare altre tasse noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. “Ci saremo su tutte le altre misure utili come il rifinanziamento della cassa integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale”.  Una precisazione resa necessaria dallo sconcerto causato nel Pdl dalla virata del cavaliere verso lo scontro frontale. “So bene che chiedere le dimissioni dei ministri è una scelta dura e impopolare e ho previsto tutte le accuse che mi stanno rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale”, ha scritto Berlusconi  su facebook. “Ogni contributo al dibattito è utile. Ma nulla e nessuno ci dividerà. Domani (oggi alle 17, ndr) riuniremo i gruppi parlamentari e decideremo il nostro futuro.  E nella pattuglia dei ministri del Pdl, Nunzia De Girolamo, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello hanno attaccato la scelta di radicalizzare lo scontro, perché, hanno detto, “Forza Italia non può essere un movimento estremista in mano a degli estremisti. Si può lavorare per il bene del paese essendo alternativi alla sinistra e rifiutando gli estremisti”. Un appello raccolto dal vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano:”Nella nuova Forza Italia non possono prevalere posizioni estremistiche”, ha detto  e “se sono questi i nuovi berlusconiani, io sarò diversamente berlusconiano”. Anche uno dei forzisti della prima ora, il più volte ministro Franco Frattini, ha attaccato i falchi: “Una pulsione estremista sta allontanando il Pdl dallo spirito della Forza Italia del ’94. Quella che si sta aprendo è una crisi al buio”, ha detto in un’intervista al Mattino. “Ho apprezzato gli sforzi di Alfano, Lupi e Quagliariello che hanno incoraggiato Berlusconi a dar vita all’esecutivo Letta, ma ad un certo punto ho sentito dichiarazioni che incitavano a sfasciare tutto e da qui derivarne conclusioni assunte, tra l’altro, senza un dibattito trasparente.  Una cosa è scegliere chi può far parte della compagine di governo ed è un diritto che riconosco al capo di un partito. Altra cosa è quel che è successo ad Arcore, quando si è deciso di voltare le spalle al Paese”. Tutta la squadra di governo del Pdl, che ha confermato le irrevocabili dimissioni dall’esecutivo, è stata ricevuta a palazzo Grazioli per un pranzo di lavoro.  Alfano, Quagliariello, Lupi. Sulla decisione di nuscire dal governo Quagliariello ha detto che “prima di sganciare l’atomica era necessario fare una serie di passi, a un fallo non si risponde con una testata”. Il ministro ha confermato che resterà nel Pdl e che non aderirà a a Forza Italia “se sarà quella immaginata nell’ultima settimana”

Fisco, serie di avvisi bonari

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Una serie di avvisi bonari ai contribuenti che hanno optato per la rateazione dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni immobiliari. L’Agenzia delle entrate ha contemplato per il tributo in questione, codice 1824, la facoltà di rateizzarne il versamento, decisione a cui le software house si sono uniformate prevedendo la funzione di rateizzazione dell’imposta sostitutiva secondo quanto accade per le imposte relative al modello Unico. Da qui gli avvisi che stanno raggiungendo moltissimi contribuenti. La denuncia arriva dall’Anc, Associazione nazionale commercialisti, il cui presidente Marco Cuchel sollecita «un intervento chiarificatore da parte dell’Amministrazione finanziaria, in grado di mettere fine a questa specifica situazione», e richiama l’attenzione del legislatore «sull’importanza di far sì che tutti i provvedimenti, con particolare riferimento a quelli che interessano la fiscalità, siano improntati alla chiarezza, univocità e certezza». In questo caso, infatti, scatta l’avviso bonario, qualificando il versamento in più soluzioni come un vero e proprio ritardato versamento. Al contrario, invece, i software dichiarativi e le società produttrici, stanno giustificando la rateazione che viene effettuate, poiché codice tributo 1824, è la stessa Agenzia delle entrate ad aver attribuito la possibilità del versamento in forma rateale.