23 Settembre 2024, lunedì
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Dal labiale di Letta allo show di Scilipoti, la giornata della “fiducia”

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Anche questo è fiducia. Il labiale immortalato dalle telecamere di Palazzo Madama, quel «grande» pronunciato da Enrico Letta nel momento in cui capisce che Silvio Berlusconi sta per fare dietrofront e annunciare il sì del Pdl alla fiducia. Un fotogramma che racconta una giornata vissuta all’insegna di colpi di scena, nervi tesi, interventi al fulmicotone e aggressione verbali (l’ex senatrice di M5s, ora al gruppo misto, che ha annunciato il suo sì alla fiducia ne sa qualcosa).

Passano i minuti, le ore. La tensione però non diminuisce, lo sconforto nelle file dei berlusconiani nemmeno. Tardo pomeriggio. Camera dei deputati. Da qualche minuto Letta ha posto anche qui la questione di fiducia. È il momento delle dichiarazioni di voto. Interviene Renato Brunetta. Sottolinea che «non è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a volere le larghe intese ma Silvio Berlusconi». Il vicepremier Angelino Alfano, “diversamente berlusconiano” per dirla con le sue parole, è seduto ai banchi del governo al fianco del premier. Accenna un timido batter di mani. Tre volte. Dopodiché si volge verso Letta, quasi a volergli spiegare il perchè di quel gesto.

Il frondista dissidente Carlo Giovanardi viene intercettato dai giornalisti poco prima di entrare a palazzo Madama. Non gradisce. Alla domanda su quali siano i criteri che lo spingono a dare per certo il voto pro Letta di circa 40 tra deputati e senatori del Pdl, si inalbera e risponde stizzito: «Basta vedere le loro dichiarazioni pubbliche e fare la conta, quando parlo con i giornalisti penso di avere davanti delle persone intelligenti».

Tocca al senatore Domenico Scilipoti. Incomincia, durante la riunione del Pdl, a dire che é necessario «bastonare i traditori». Poi in Aula, proprio mentre il premier Enrico Letta sta replicando sulla richiesta di fiducia al Governo, il senatore ex Idv passato – attraverso i Responsabili – con il Pdl si alza in piedi e comincia a inveire contro il presidente del Consiglio. Viene subito ripreso dal presidente Grasso, che tenta di zittirlo: «Lei non ha la parola, senatore Scilipoti». Lui tira dritto e prosegue a parlare. In tutto questo Letta continua nel suo discorso senza dar peso alle parole di Scilipoti.

Ma la discussione in Aula a palazzo Madama riserva anche altri momenti ad alta tensione. Il coordinatore del Pdl Sandro Bondi aggredisce verbalmente Mario Mauro: vergogna, ci sei riuscito, Berlusconi cade per colpa tua e del tuo piano di un anno fa. L’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti, in un clima sempre più da rissa, esce e se ne va: «Ho già votato contro il Governo Letta. Non ho ragioni per cambiare idea – continua -, perciò non parteciperò al voto. Però ho ragioni per considerare quanto sta accadendo tragicomico.

Economia e finanza: gli avvenimenti

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rande attesa per la riunione del cda di Telecom Italia. Per il resto, giornata densa di appuntamenti per convegni e seminari tra i quali si segnalano, a Milano, un incontro sulle Infrastrutture verdi e un seminario su “La vera impresa e’ combattere il falso”; a Roma un workshop sulla competitivita’ del Paese con Benito Benedini e un intervento dell’amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich, alla Maker Faire Rome. A Capri si aprono i lavori di Between “Digital x Italia” con la partecipazione, fra gli altri di Pietro Scott Jovane, Franco Bassanini, Marco Patuano, Angelo Cardani

Imprese e comunicazione: dura prova per la produzione italiana

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Crisi economica, disoccupazione, consumi in calo, redditi insufficienti, difficoltà di risparmio: questi i fenomeni che ormai da qualche anno stanno mettendo a dura prova il tessuto produttivo italiano. In un periodo di recessione economica e finanziaria come quello attuale, una riduzione dei costi può rivelarsi fondamentale per la sopravvivenza di un’impresa. È necessario però operare in maniera attenta e selettiva per evitare di risparmiare su questioni strategiche che possano influire sulla capacità di pianificare in modo vincente le attività di un’azienda nel medio-lungo periodo.

Far conoscere i propri prodotti e servizi, comprendere e rilevare i bisogni dell’utenza migliorando così la propria efficacia ed efficienza, comunicare con i propri pubblici di riferimento per instaurare con essi una relazione e sviluppare in tal modo un vantaggio competitivo sui concorrenti, restano tra le priorità di un’azienda. Bisogna “saper fare” ma anche “far sapere”. Il tutto in un’ottica rigorosamente low cost. 

Il concetto di low cost fa riferimento ad un modo nuovo e più efficiente di interpretare la produzione e la commercializzazione di beni e servizi attraverso l’adozione di modelli di business innovativi, una migliore gestione dei processi produttivi, l’utilizzo del canale e-business ma anche una maggior efficienza per ciò che riguarda i flussi informativi. 
A fronte di un contesto economico e finanziario caratterizzato da forte incertezza e volatilità, le imprese di oggi dunque giocano la carta del web definendo strategie innovative che mirano a massimizzare l’efficacia delle leve del marketing e della comunicazione, selezionando i mezzi in grado di garantire la maggiore ottimizzazione degli investimenti senza compromettere l’efficacia del prodotto comunicativo. 
L’accesso all’informazione globale, la convergenza tra telecomunicazioni, computer e media tradizionali, l’interattività, la possibilità di disporre di contenuti multimediali diversi su un medesimo supporto, la personalizzazione e l’ubiquità dell’informazione grazie ai dispositivi wireless, hanno avviato un processo di trasformazione profondo, radicale e pervasivo che ha interessato il mondo delle imprese senza distinzioni.

Inoltre in contesti di mercato decisamente saturi come quelli odierni, in cui è necessario strapparsi i clienti l’un l’altro, dove la comunicazione tradizionale è quasi assordante e per questo meno efficace, il word of mouth diventa uno strumento strategico ai fini della reputazione aziendale. I contenuti ora possono essere trasferiti all’esterno dell’azienda in modo virale, girare ed essere condivisi su più mezzi e su più piattaforme contemporaneamente secondo la logica della multicanalità, colpire target specifici e sfruttare le caratteristiche di ciascuno strumento per raggiungere obiettivi di marketing mirati. Così, posizionamento organico sui motori di ricerca, Keywords Advertising, display advertising, Social Network, blog, e-mail marketing, wiki, diventano le nuove parole d’ordine per curare l’immagine aziendale e fidelizzare l’utente rendendo il proprio brand riconoscibile agli occhi degli stakeholder attuali e potenziali. 

Lo spazio relazionale è cambiato: alle imprese è richiesta una nuova forma mentis che parta dalle istanze dei consumatori non più come elemento astratto ma espressione di un pubblico attivo. Interagire in modo efficace ed economico direttamente con il proprio target di riferimento, non solo all’interno di un sito aziendale ma nell’intero spazio del web, diviene un aspetto fondamentale nello scenario competitivo odierno. 
Le imprese, dapprima abituate a basare la propria comunicazione su flussi comunicativi principalmente unidirezionali in cui i contenuti venivano preconfezionati e spinti per essere fruiti dal pubblico in maniera indistinta, avvertono ora il bisogno di comunicare con un pubblico più ampio, di creare uno spazio per lo scambio di informazioni, ma soprattutto permettere agli utenti di condividere e partecipare. 
È questa la vera rivoluzione della comunicazione 2.0, quella che si gioca tutta su Internet, sulle strategie di individuazione degli angoli giusti della rete, sull’ascolto delle opinioni, sulla partecipazione attiva del consumatore, fruitore ma allo stesso tempo agente nella complessa dinamica del consumo sempre più bidirezionale. Il valore aggiunto dunque non risiede più solo nello scoprire quali siano gli strumenti migliori per presentare il proprio prodotto ma la possibilità farsi raggiungere da chiunque e ovunque. Il tutto a costi nettamente inferiori rispetto alle tradizionali attività di marketing e comunicazione off line, sia in termini assoluti sia di ritorno sugli investimenti.

Comunicare in un’ottica low cost, grazie alle nuove tecnologie, oggi diventa dunque possibile fermo restando che una reale adesione al progetto imprenditoriale da parte dei propri stakeholder deriva da una comunicazione intesa come risorsa strategica, inserita in un modello culturale e operativo di lungo termine, parte fondamentale del sistema generale di impresa e non come mera funzione da attivare sporadicamente in situazione di crisi o in fase di vendita e promozione. 

Contravvenzioni stradali, fissati i contorni dello sconto del 30%

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Le infrazioni gravi che comportano la sospensione della patente e la richiesta di rateizzazione escludono la possibilità di ottenere lo sconto del 30% sulle contravvenzioni stradali anche se il pagamento avviene entro cinque gironi dalla contestazione dell’illecito. Può usufruire del beneficio, invece, chi è sorpreso a guidare senza copertura assicurativa, ma solo se entro 60 giorni dalla contestazione stipula una polizza.

Lo ha precisato il ministero dell’Interno con la circolare del 16 settembre scorso n. 330/A/7065/13/101/20/21/1, definendo i contorni dell’articolo 20, comma 5-bis, del Dl 69/2013 (decreto del Fare), norma che ha introdotto lo sconto sulle violazioni del Codice della strada (Dlgs 30 aprile 1992 n. 285), per garantire l’efficacia del sistema sanzionatorio e l’effettiva disponibilità delle risorse per finanziare i programmi annuali di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale.

Mancanza della copertura assicurativa

La gravità della mancanza della copertura assicurativa del veicolo, dunque, pur essendo confermata dal Viminale, è però punita con la “condizionale”, in quanto la sanzione pecuniaria è sì ridotta del 30% se pagata entro cinque giorni, ma si estingue solo se il trasgressore stipula una polizza entro 60 giorni dalla contestazione. E la confisca amministrativa del veicolo fa da garanzia.
Nel caso ulteriore previsto dall’articolo 193, comma 3, del Codice della strada, cioè di scadenza della copertura assicurativa da meno di 30 giorni o di rottamazione del veicolo entro i 30 giorni successivi all’accertamento – spiega la circolare del 16 settembre 2013 – lo sconto del 30% si applica sulla somma dovuta già ridotta a un quarto. Sempre che, tuttavia, il pagamento avvenga:
– entro cinque giorni ed entro 30 sia riattivata la copertura assicurativa, nel primo caso;
– entro cinque giorni dalla rottamazione, nel secondo caso.

Sospensione della patente

Il nuovo provvedimento del ministero dell’Interno conferma l’impossibilità di accedere allo sconto del 30% nel caso in cui il trasgressore abbia commesso una violazione grave che comporta la sospensione della patente. Nel caso in cui la sospensione sia disposta solo cautelativamente, però, il beneficio è accordato.
Nel caso di una violazione al Codice della strada che comporta la sospensione della patente solo nei casi di recidiva, la circolare del 16 settembre precisa che lo sconto può essere escluso solo se chi eleva la contravvenzione è a conoscenza della prima violazione, che quindi va “ricordata” immediatamente al trasgressore.
Per analogia, non può beneficiare dello sconto anche chi commette un’infrazione grave alla guida di una bicicletta, cioè di un veicolo che non presuppone il possesso di una patente. Ciò che esclude il beneficio, infatti, è la gravità della violazione.

Confisca del veicolo e rateizzazione

Essendo la confisca del veicolo una sanzione accessoria prevista per contravvenzioni stradali particolarmente gravi, chi è colpito da tale provvedimento amministrativo non potrà usufruire dello sconto del 30%, anche se paga entro cinque giorni.
La rateizzazione della sanzione pecuniaria, va da sé, per sua natura esclude la possibilità del pagamento in forma ridotta.

Demansionamento: operazioni societarie e giudizio di equivalenza

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La Suprema Corte di Cassazione (sez. lav., 11 settembre 2013, n. 20829) è intervenuta in tema di modifica delle mansioni e risarcimento del danno.

Il caso affrontato dagli ermellini è quello di un lavoratore che, dopo un’operazione di acquisizione dell’istituto di credito di cui era dipendente da parte di un’altra banca di maggiori dimensioni, aveva subito un demansionamento e si era, di conseguenza, rivolto ai giudici per chiedere il risarcimento del danno.
La Corte d’appello ha accolto il ricorso del lavoratore constatando l’assenza di equivalenza tra le mansioni svolte come vicedirettore e responsabile di tutte le operazioni bancarie, rispetto a quelle successivamente assegnate limitate alla concessione di crediti.
La banca ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che il giudizio di equivalenza deve tener conto anche delle dimensioni e importanza della nuova organizzazione imprenditoriale.

Berlusconi fa dietrofront: sì alla fiducia a Letta

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Il governo va avanti. Dopo il via libera del Senato, arriva in serata anche il sì della Camera alla fiducia posta dal premier Enrico Letta. Su 597 votanti, i sì sono stati 435, i no 162. Il semaforo verde a Montecitorio scatta dopo che in tarda mattinata l’Esecutivo ha incassato la fiducia del Senato. A palazzo Madama i sì sono stati 235, 70 contrari e nessun astenuto. «Spero che oggi ci sia un cambio di passo, vero e reale, a partire dalla legge di stabilità», afferma Letta. Nota del Quirinale: «Il Governo – sottolinea Giorgio Napolitano – ha vinto la sfida grazie alla fermezza dell’ impostazione sostenuta dal Presidente del Consiglio dinanzi alle Camere. Il Presidente del Consiglio e il governo non potranno tollerare che si riapra un quotidiano gioco al massacro nei loro confronti».

Un via libera, quello dell’Aula di palazzo Madama, che è giunto dopo l’ennesimo colpo di scena di una giornata frenetica. Con Berlusconi che all’ultimo minuto ha fatto dietrofront e ha annunciato, nella fase delle dichiarazioni di voto, che il Pdl avrebbe votato la fiducia all’Esecutivo.

Nel braccio di ferro che si è consumato all’interno del Popolo della Libertà tra falchi e colombe, i moderati pidiellini guidati dal vicepremier Alfano e dall’ala del partito vicina a Cl hanno espresso una linea politica non conforme a quella di rottura con il Pd dettata – in una prima fase, fino al colpo di scena finale – dal leader. Alla fine il Cavaliere preferisce schierare il Pdl a favore della fiducia all’Esecutivo di larghe intese, una mossa per evitare l’implosione del partito. Ma alla Camera nasce un nuovo gruppo con 26 deputati.

II edizione di Creative Factory , concorso di idee imprenditoriali in Campania

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Con l’iniziativa Creative Factory Campania Innovazione, Agenzia Regionale per l’Innovazione, intende selezionare proposte imprenditoriali di elevata innovatività, concretezza e sostenibilità tecnica ed economico-finanziaria con importanti ricadute occupazionali e di sviluppo in Campania.

I candidati, persone fisiche e giuridiche (società, consorzi, società consortili), reti d’imprese costituende o costituite da meno di 2 anni, possono proporre idee imprenditoriali innovative nei seguenti settori:

  • Information & Communication Technology (ICT);
  • biotecnologie;
  • nuovi materiali;
  • osservazione dell’ambiente e sicurezza delle infrastrutture;
  • beni culturali e turismo;
  • salute e agroalimentare;
  • energia;
  • logistica, trasporti, automotive;
  • aerospazio.

Le idee, i progetti ed i programmi selezionati saranno oggetto di un’attività di assistenza articolata in servizi di orientamento, tutoraggio, funzionalizzazione del prodotto/servizio (innovation design), gestione finanziaria ed accesso a finanziamenti/agevolazioni, supporto tecnologico, coaching, networking e promozione.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 12,00 dell’11 ottobre 2013. Campania Innovazione S.p.A. si riserva di prorogare detto termine ovvero di stabilire ulteriori finestre temporali per la presentazione delle domande.

Documenti da scaricare

 

  • Creative Factory II edizione – Bando per la selezione di idee innovative in Campania.

 

La figlia di Vanna Marchi torna in libertà

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Dopo un anno e mezzo di carcere torna libera Stefania Nobile, la figlia della regina delle televendite Vanna Marchi. Lo ha deciso il magistrato di Sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, accogliendo l’istanza presentata dal difensore della donna, l’avvocato Liborio Cataliotti.

Tra indulto e quanto ridotto dalla Cassazione aveva un definitivo di circa 4 anni per associazione a delinquere e truffa. La donna, 50 anni, entrata in carcere nel 2009, dopo un anno e mezzo era stata ammessa alla detenzione domiciliare.

La procura generale toglie 7 inchieste a Greco

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La Procura Generale di Milano, in pochi mesi, ha avocato sette inchieste per reati fiscali sostenendo che la Procura, che aveva chiesto l’archiviazione, non aveva svolto le indagini. Il primo procedimento ‘tolto’ al pm riguarda una frode fiscale milionaria. Le procedure di avocazione sono state attivate dopo che il gip non ha accolto le istanze di archiviazione fissando un’udienza. Dall’ufficio della Procura si fa sapere che all’anno vengono gestiti seimila fascicoli per reati fiscali e societari.

Da quanto risulta, non era mai successo a Milano che nel giro di pochi mesi, a partire dalla scorsa primavera e fino a qualche giorno fa, la Procura Generale, in qualità di organo di controllo sull’operato del pm, adottasse così tanti provvedimenti di avocazione. In più, come è stato riferito negli ambienti giudiziari milanesi, le avocazioni avvenute dopo richieste di archiviazione da parte della Procura sono rarissime.

Secondo l’articolo 409 del codice di procedura penale, infatti, il gip quando ritiene di non accogliere la richiesta di archiviazione del pm fissa un’udienza camerale per discutere avvisando tutte le parti coinvolte nel procedimento ed anche la Procura Generale. In questi sette casi, l’Avvocato generale della Repubblica, Laura Bertolè Viale, ha deciso di adottare la facoltà dell’avocazione consentita dalla legge e ha delegato il sostituto pg Carmen Manfredda a svolgere il lavoro del pm e a presentarsi davanti al gip Andrea Salemme. Giudice che in tutti e sette i procedimenti, valutando non sussistessero gli estremi per l’archiviazione, ha fissato un’udienza al termine della quale ha accolto la richiesta del pg di effettuare nuove indagini, ora in corso.

La prima delle avocazioni è della scorsa primavera e ha riguardato un’inchiesta su una presunta frode fiscale milionaria commessa, tramite la creazione di una società ad hoc in Lussemburgo, da un’azienda brianzola che opera nel campo degli arredamenti.
In Procura hanno fatto notare che i sette casi avocati (a cui se ne aggiungono altri due meno rilevanti e che hanno seguito un percorso diverso) sono ben poco rispetto ai seimila fascicoli che ogni anno vengono trattati dal pool reati societari e fiscali. C’è da considerare poi che nei primi cinque mesi di quest’anno il primo dipartimento ha inoltrato all’ufficio gip circa 1600 richieste di decreto penale di condanna per reati fiscali e ha indagato su importanti società fino ad arrivare a sequestri imponenti come gli 1,2 miliardi di euro alla famiglia Riva dell’Ilva di Taranto.

Polizia, sette arresti a Lamezia nei confronti di pregiudicati

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Nelle prime ore di questa mattina  personale  del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme  ha eseguito sette arresti nei confronti di pregiudicati lametini ritenuti responsabili a vario titolo di  fabbricazione,detenzione e porto in concorso di due ordigni esplosivi di micidiale potenza, sequestrati il 2 aprile e il 28 giugno di quest’anno, mentre venivano trasportati sul luogo ove dovevano essere collocati e di coltivazione di una piantagione del tipo canapa indiana, che veniva individuata e sequestrata nel mese di luglio.

Le indagini di carattere tecnico, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di appurare che il capo del gruppo criminaleaveva intenzione di porre in essere grave azione intimidatoria nei confronti di un pregiudicato di Lamezia Terme. Consentivano, altresì, di interrompere per ben due volte i propositi criminosi dello stesso, sequestrando i due ordigni, definiti dagli Artificieri ad altissimo potenziale distruttivo e arrestando le persone che erano state incaricate di collocarli nei pressi dell’ abitazione del pregiudicato.