24 Settembre 2024, martedì
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Casero: per il cuneo ben più di 5 miliardi

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La riduzione del cuneo fiscale sarà il cuore della legge di Stabilità. Nel dirlo il presidente del consiglio Enrico Letta assicura pure che i benefici per i lavoratori italiani, ci saranno subito, già nel 2014. «Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese che saranno spinte ad assumere», e ad assumere «con contratti a tempo indeterminato», ha assicurato il premier. A disposizione, per ora, dovrebbero esserci 5 miliardi, 2,5 per i lavoratori e altrettanti a favore delle imprese. Se così fosse, per l’anno prossimo i lavoratori (si pensa in particolare ai più giovani), dovrebbero trovarsi in busta paga tra i 250 e i 300 euro in più, vale a dire un beneficio di 20-25 euro mensili.

Da questa azione ci aspettiamo molto per il rilancio dell’economia”. Tra le opzioni disponibili, i tagli delle agevolazioni alle imprese, con un  processo selettivo che consentirà di trasformare gli incentivi a pioggia censiti dal rapporto messo a punto da Francesco Giavazzi, che ritiene possibili risparmi per dieci miliardi l’anno, in crediti di imposta riservati soltanbto alle aziende che pagano le tasse. Casero ha assicurato anche che sull’Imu del 2013 non ci saranno passi indietro e ha garantito che la Service tax “sarà nettamente più bassa della somma di Imu e Tares” e  ha aggiunto che “resterà interamente ai comuni”.

Mancuso, Alitalia resterà italiana con l’aiuto del governo

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“Sono convinto che se il governo ci darà  i segnali giusti, nessuno si  tirerà indietro”. Lo ha detto a Il Messaggero il vice presidente di Alitalia, Salvatore Mancuso, parlando dell’impegno dei 20 azionisti della compagnia e della loro volontà di contribuire al rilancio.  “Saremmo pazzi a rinunciare ad Alitalia a favore di Air France, che ha come unico interesse quello di  portarsi a casa Alitalia e il suo straordinario mercato per un tozzo di pane”.   Il vice presidente di Alitalia ha inoltre sottolineato che la compagnia transalpina intende “ridurre l’aeroporto di Fiumicino a un terzo hub con un ruolo poco più che regionale causando la perdita di migliaia di posti di lavoro, cancellare il nome dell’Italia dalle grandi rotte, impedire lo sviluppo di Alitalia in Africa, un paese che si prepara a diventare un grande mercato.

Tutto ciò è inaccettabile. Se pensano di risolvere i loro problemi interni usando la nostra compagnia, si sbagliano di grosso”. Mancuso n on ha negato che il nome di Aeroflot, già in ballo come concorrente di Air France  prime che il piano Fenice messo a punto da Intesa Sanpaolo  venisse  portato poi a compimento con la partecipazione della cordata dei “patrioti” messi a punto dal governo Berlusconi nel 2008  “sia una buona opportunità”, ma ha spiegato che “Etihad darebbe ad Alitalia qualche chance in più, perché favorirebbe una mutua alimentazione dei rispettivi hub attraverso la canalizzazione su Roma dei flussi provenienti dal Sud Est asiatico.

Hervé Falciani lavorerà per il fisco francese

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Aveva sottratto alla banca Hsbc di Ginevra, per la quale lavorava come informatico, i dati di migliaia di clienti e li aveva consegnati alle autorità francesi, permettendo di scovare evasori fiscali in tutto il mondo. Ora Hervé Falciani, sul quale pende tuttora un mandato di arresto internazionale per il furto di dati bancari, metterà a disposizione del fisco francese la propria expertise. «Hervé Falciani ci ha avvicinati per esprimere il suo desiderio di condividere la sua esperienza con l’amministrazione fiscale», ha fatto sapere il ministero dell’economia, delle finanze e dell’industria, confermando un’indiscrezione del quotidiano Le Parisien. E l’amministrazione fiscale francese ha accettato di «definire le modalità di un lavoro in comune». L’idea del tecnico franco-italiano è di creare una «cellula di difesa economica» interministeriale grazie a una rete di contatti che raggruppa «la crème degli esperti mondiali». «La mia conoscenza profonda del sistema e tutti i miei contatti sono più che mai necessari poiché ci troviamo in un contesto in cui in Svizzera attualmente ci sono persone che lavorano per fornire alle banche strumenti di opacità per aggirare la futura legge americana e francese di lotta contro le frodi», ha dichiarato Falciani, che nel luglio dell’anno scorso era stato arrestato a Barcellona su mandato di cattura elvetico.

Brunetta si scopre grande pacificatore

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L’uomo degli aut-aut, l’uomo che diceva  “se il governo non taglia l’Imu, cade” o “se il governo fa scattare l’aumento dell’Iva affonda”, ha cambiato rotta. Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla camera ed economista già in odore di premio Nobel, dopo la diga eretta da Angelino Alfano, segretario del Pdl, vicepremier e ministro dell’Interno, al tentativo di Silvio Berlusconi di aprire una crisi di governo, tenta di evitare di perdere il posto di presidente del gruppo azzurro a Montecitorio e cerca la pace con il Pd ed Enrico Letta soprattutto in vista della messa a punto della legge di stabilità per il 2014:  “Sarebbe drammatico e da irresponsabili innescare dentro la legge di stabilità una resa dei conti tutta ideologica tra le forze che compongono l’attuale grande coalizione che sostiene il governo Letta-Alfano”, ha scritto Brunetta in un editoriale pubblicato dal Giornale.” Non lo capirebbe l’Europa, non lo capirebbero i mercati, non lo capirebbero soprattutto gli italiani. Siamo di fronte alla più grave caduta del reddito dal dopoguerra a oggi: consumi delle famiglie che sono crollati. Disoccupazione complessiva (disoccupati ufficiali + cassa integrazione) pari, se non superiore, a quella del 1929. Una condizione sociale disperata per la parte più debole del nostro paese. Un tasso di risparmio che si riduce, per far fronte alle necessità di mantenere, per quanto possibile, un tenore di vita decoroso. Nell’immediato  ci aspettiamo che la Legge di stabilità 2014-2016 inizi con l’affrontare una serie di temi centrali per l’economia italiana, per presentarsi forte al semestre di presidenza di turno dell’Unione europea, dal 1 luglio 2014″. A proposdito della indispensabile riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro, principale obiettivo della legge di stabilità, Brunetta ha spiegato che per essere efficace l’intervento richiederà lo stanziamento di circa 16 miliardi: “Nel 2006 ci provò il governo Prodi con 5 miliardi di euro. Per vedere qualche risultato di miliardi ne servono almeno 16. E occorre intervenire anche sull’Irap. Il tutto all’interno di una grande riforma degli ammortizzatori sociali, sul modello tedesco. Nonché nell’ambito di una vera riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, in chiave europea”, scrive Brunetta.

Pdl, è scontro su leader e congresso

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Sarà anche vero che il ventennio di Berlusconi non è finito e che il partito, qualunque nome prenda d’ora in poi, sarà ancora dominato dalla figura del padre fondatore del centro-destra italiano, Silvio Berlusconi, anche quando il cavaliere sarà fuori dal senato. Ma è certo che l’investitura ufficiale, da parte dell’attuale leader, del successore Angelino Alfano (“è il migliore, spetta a lui guidare e tenere unito il partito”, ha detto Berlusconi, ha già scatenato un  putiferio. Tanto che il già governatore della Puglia Raffaele Fitto, si è subito schierato contro “le imposizioni dall’alto”, con una dichiarazione che ha di fatto aperto la stagione congressuale anche nel Pdl. Già, perché Fitto ha chiesto di azzerare tutte le cariche del partito e di dare principio al congresso che dovrà decidere la linea del partito e designare il nuovo leader. Un percorso che però Berlusconi non condivide, convinto come è che Alfano “è l’unico in grado di tenere assieme il Pdl. Oggi non possiamo permetterci spaccature”, ha detto il Cavaliere, che ha dovuto manovrare in  retromarcia sulla fiducia al governo pur di evitare che il Pdl andasse in frantumi. Fitto, però, non sembra disposto a mollare la presa e nella periferia del Pdl, cioè a livello locale, la sua presa di posizione guadagna quota, con grande preoccupazione dei big. Non è un caso che Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri della camera abbia attaccato l’ex presidente della regione Puglia: “”Fitto vuole giocare d’anticipo e interrompere i colloqui e i tentativi di intesa unitaria”, ha detto con riferimento al tentativo di evitare che nascano i gruppi parlamentari autonomi annunciati dallo stesso Cicchitto e dall’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni. “La sua proposta di azzerare tutte le cariche e di andare ad un congresso, del quale peraltro non esistono neanche le precondizioni materiali, se raccolta, rinchiuderebbe il Pdl in una sorta di sfida all’Ok Corral interna, del tutto autoreferenziale che assorbirebbe tutte le energie del partito in una specie di permanente duello interno.

Inps, cig in calo. Ma salgono disoccupazione e mobilità

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A settembre le ore di cassa integrazione autorizzate per interventi ordinari, straordinari e in deroga sono state complessivamente 85,2 milioni, in flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2012. Allo stesso tempo si registra un boom (+22,3%) delle domande di mobilità e disoccupazione nel periodo gennaio-agosto. Nel dettaglio, spiega l’Inps, si continua a registrare una tendenziale diminuzione della cassa integrazione ordinaria (Cigo) pari al -3,7% rispetto all’anno precedente. Le ore di Cigo autorizzate a settembre 2013 sono state 31,8 milioni contro i 33 milioni di ore autorizzate nello stesso mese del 2012. In particolare, la variazione è stata del -8% nel settore industria e del -14,7% nel settore edilizia. Di diverso segno l’andamento della cassa integrazione straordinaria (Cigs). A settembre 2013 sono state autorizzate 36 milioni di ore per interventi straordinari contro i 24,5 milioni di settembre 2012, registrando un incremento del 46,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Infine, le ore di cassa integrazione in deroga (Cigd) sono state 17,4 milioni a settembre 2013 (-39,5% rispetto a settembre 2012). Nel periodo gennaio-settembre 2013, complessivamente per la cassa integrazione sono state autorizzate 789 milioni di ore, con una diminuzione dello 0,46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per analizzare i dati relativi a disoccupazione e mobilità, l’Inps ricorda che i dati forniti si riferiscono al mese precedente rispetto a quelli della cassa integrazione, cioè ad agosto 2013, e che da gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano a essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI.

Alitalia e legge di stabilità

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Pomeriggio di fuoco, quello di oggi per il governo guidato da Enrico Letta. Alle 16, presente il premier, si terrà il vertice sul destino di Alitalia con i rappresentanti dell’esecutivo, i vertici della compagnia, le banche e i fornitori. E subito dopo, alle 18 e 30, saranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, a bussare alle porte di palazzo Chigi per il primo confronto sulla legge di stabilità per il 2014-2016, che dovrà essere presentata entro il  15 ottobre

Alitalia, all’esame anche il piano Moretti. Prima del vertice, secondo il quotidiano La Stampa  l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti riferirà al governo sulla disponibilità del colosso ferroviario a  Fs a intervenire per salvare la ex compagnia aerea di bandiera e sulle sinergie che potrebbero nascere dall’operazione. Moretti, che non ha ancora ultimato la messa a punto del progetto, prevede sinergie e integrazione tra Alitalia e Fs su reti di vendita, biglietti, uffici e complementarietà  sulle tratte nazionali. Un progetto, continua il giornale, in cui poi potrebbe essere coinvolta anche Atlantia-Adr, un colosso delle infrastrutture aeroportuali (lo scalo di Roma) e autostradali che è  già socio di Alitalia con l’8,9% del capitale e si è detto disponibile a sottoscrivere l’aumento di capitale. In cambio del salvataggio, che  eviterebbe il declassamento dell’Hub di Fiumicino ad aeroporto regionale di Air France-Klm Moretti vorrebbe mani libere su tagli di personale, risparmi di spesa e processi industriali. Si parlerà anche del partner Air France, azionista con il 25% e pronto a rilevare la maggioranza a “condizioni molto dure” e di Etihad, la compagnia degli Emirati arabi uniti che entrerebbe con una quota di minoranza e avrebbe interesse a fare di Fiumicino il suo hub  europeo.

Controriforma forense

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Dei quasi quaranta regolamenti attuativi necessari per dare contenuto concreto alla riforma forense varata con la legge 247 del 2012, ne sono stati approvati cinque, tutti di competenza del Consiglio nazionale forense.  Il ministero della giustizia, che deve prepararne una quindicina, è ancora a quota zero.

Una riforma che aveva fatto esultare gli avvocati, approvata al fotofinish, addirittura nell’ultima sessione utile della scorsa legislatura, rischia di trasformarsi in un boomerang. Perché le deleghe ad emanare i provvedimenti attuativi hanno una scadenza, e in alcuni casi i tempi sono già finiti lasciando la categoria in mezzo al guado. E’ il caso del provvedimento sulle società tra avvocati. Secondo il Consiglio nazionale forense la scadenza della delega ha come effetto quello di far riviere la disciplina precedente, cioè le regole del 2001 che escludevano i soci di capitali. Ma secondo il ministero l’effetto è completamente diverso: si applicherebbero infatti agli avvocati le regole generali applicate dagli altri professionisti, con la possibilità, quindi, di costituire società di capitali con la presenza di soci di capitali. Un caos completo.

 

Letta: Berlusconi ha cercato di far cadere il governo. Alfano ha vinto

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«Si è chiusa una stagione politica di 20 anni. Si è chiusa in modo politico con un confronto molto forte. Berlusconi ha cercato di far cadere il governo e non ci è riuscito perche il Parlamento in sintonia con il Paese ha voluto che si continuasse. Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni>>. Lo ha detto Enrico Letta.

Alfano è stato sfidato e ha vinto «Non si ricomincia con la tarantella – ha detto – la pagina è stata voltata in modo definitivo. Sono rispettoso del travaglio del Pdl, Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più» .

Su Biancofiore: ho accettato le sue dimissioni perché non le ha ritirate Quanto alle dimissioni di Micaela Biancofiore, il premier ha affermato: «Ho accettato le dimissioni del sottosegretario Biancofiore perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute.

Nuove procedure e funzioni per il documento unico di regolarità contributiva

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Come noto, il DURC è un certificato unico che attesta la regolarità di un’impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi, nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di INPS, INAIL, ecc. In sostanza le imprese effettuano un’unica richiesta di rilascio della regolarità contributiva ad uno degli enti citati. Il documento di regolarità contributiva è necessario – fra gli altri – per la partecipazione ad appalti pubblici, nonché per ottenere contratti di fornitura servizi ed anche per la gestione di servizi ed attività pubbliche in convenzione o concessione, ecc..

Ebbene, l’articolo 6 comma 9 del predetto decreto ha disposto che entro il 30 giugno 2013 le Pubbliche Amministrazioni dovessero comunicare ai creditori l’importo e la data entro cui si provvede al pagamento dei debiti maturati al 31 dicembre 2012;  il successivo 5 luglio 2013 doveva avvenire la pubblicazione su sito internet dell’elenco completo dei debiti per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente di pagamento. Il medesimo articolo 6, al comma 11 ter, ha stabilito che, per l’effettuazione del pagamento, è necessario l’accertamento della regolarità contributiva dell’impresa o comunque dell’operatore economico, regolarità che deve essere accertata con riferimento alla data di emissione.
Nel caso l’accertamento evidenzi una inadempienza contributiva, sempre con riferimento alla data di emissione della predetta fattura, allora si applicheranno le disposizioni di cui all’articolo 4 del Regolamento di cui al D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207, che impongono l’intervento sostitutivo dell’Ente (o Amministrazione che ha ordinato la fornitura o l’appalto), il quale è legittimato a trattenere dai pagamenti gli importi corrispondenti alle inadempienze rilevate.

In conclusione, il documento di regolarità contributiva acquista maggiore importanza nell’ambito della normale operatività aziendale ma, nello specifico, costituisce un ennesimo adempimento (e talvolta ostacolo) a tale operatività, essendo uno dei tanti esempi della eccessiva burocratizzazione che caratterizza e frena il mondo produttivo e dei servizi. Ci si augura, quanto meno, che le procedure informatiche siano gestite in modo efficiente e competente, consentendo l’evasione pressoché immediata e comunque sollecita delle richieste, limitando così gli ostacoli per l’incasso di crediti già da tempo scaduti e che sono fondamentali per le imprese, tanto più in una realtà assai avara di altre forme di finanziamento delle attività.