24 Settembre 2024, martedì
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Mps: maxi aumento da 2,5 miliardi. Tetto di 500mila euro a stipendi

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Cura più drastica e tempi stretti per eseguirla. Nel nuovo piano industriale di Banca Monte dei Paschi, approvato oggi dopo la lunga trattativa con il Mef e soprattutto con la Commissione europea (che ha chiesto di agire con mano più pesante rispetto alla versione presentata tre mesi fa) c’è la chiusura di 150 sportelli (oltre ai 400 già previsti dal piano 2012/2015), una riduzione di altri 3.300 dipendenti (oltre ai 4.700 già in uscita) e un’ulteriore spinta all’efficienza, con un rapporto costi/ricavi che al 2017 dovrà essere al 50%, anziché il 58% cui si puntava per il 2015.

Un cambio di pelle e di passo anche per la struttura manageriale, con l’impegno a ridurre di 440 milioni le spese amministrative, compreso un tetto di 500mila euro per lo stipendio di consiglieri e top manager entro l’aumento di capitale o il rimborso integrale dei Monti bond. Grazie a una struttura più leggera, la banca punta ad accelerare sensibilmente sulla redditività: inizialmente si puntava a 600 milioni di utile netto per il 2015, ora l’obiettivo è farne 900 nel 2017. Il mercato, intanto, sembra ottimista: oggi in borsa il titolo ha chiuso in forte rialzo, a +6,26%.

Atene ora presenta il conto alla rieletta Merkel: 220 miliardi per i danni di guerra

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Tra Grecia e Germania torna la polemica sulla tormentata questione dei danni di guerra perpetrati da nazisti nel corso della Seconda Guerra mondiale. Dopo sei anni di economia in recessione il New York Times ha reso noto l’esistenza di un rapporto di una commissione di esperti del governo di Antonis Samaras di ben 80 pagine che elenca i danni alle infrastrutture, i furti di reperti archeologici e i prestiti forzosi che la Germania nazista avrebbe causato e imposto alla Grecia dal 1941 al 1945.

Tutto questo mentre ad Atene è tornata prepotente la voglia di chiedere i danni di guerra alla Germania di Angela Merkel, che qui non è molto popolare, come rivalsa per le dure politiche di austerità che Berlino avrebbe imposto, insieme alla troika, in cambio degli aiuti, pari a 240 miliardi di euro.

Ma Atene dovette rinunciare alle sue pretese di vedersi ripagare i danni di guerra nell’entità voluta. Insomma per tutti questi motivi i danni di guerra provocati dalla Germania nazista è una ferita ancora aperta in Grecia e non solo per le numerose stragi perpetrate dai soldati del Terzo Reich come rappresaglie sulla popolazione civile ma per l’intervento di Washington e Londra che avevano messo a tacere le pretese elleniche.

Anche la cifra relativo al prestito bancario forzoso è un tema molto dibattuto e controverso. Il prestito è stato fatto in dracme in un momento di iperinflazione oltre 70 anni fa. Traducendo questo prestito in moneta attuale è una operazione molto complessa e la questione di quanto dovrebbe essere valutato l’interesse da applicare è oggetto di aspro dibattito tra gli esperti. Una stima prudente fatta da un ex ministro delle finanze greco, ha considerato il valore del prestito forzoso a soli 24 miliardi di dollari ma altri contestano queste cifre.

Pochi ad Atene credono che l’uscita del rapporto governativo sia stato un incidente di percorso visto che i dettagli del rapporto sono stati fatti trapelare dal giornale greco Real News il 22 settembre scorso, il giorno che i tedeschi sono andati alle urne ed eletto per la terza volta come cancelliere, Angela Merkel.

La panoramica sui provvedimenti fiscali della settimana

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Aumento aliquota IVA dal 21% al 22%
L’articolo 40, comma 1-ter del DL 98/2011 (come da ultimo modificato dall’art. 11, comma 1, lett. a) del DL 76/2013) ha disposto l’aumento dell’aliquota Iva ordinaria dal 21 al 22% a decorrere dal 1° ottobre 2013. Come già chiarito in passato, quando entrò in vigore l’aliquota ordinaria del 21%, qualora nella fase di prima applicazione ragioni di ordine tecnico impediscano di adeguare in modo rapido i software per la fatturazione e i misuratori fiscali, gli operatori potranno regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento (art. 26, primo comma, del DPR 633/1972). La regolarizzazione non comporterà alcuna sanzione se la maggiore imposta collegata all’aumento dell’aliquota verrà comunque versata nei termini indicati dalla circolare n. 45/E del 12 ottobre 2011.
(Agenzia delle entrate, comunicato stampa del 30 settembre 2013)

Correzione degli errori in bilancio ed effetti sul reddito di impresa
Come correggere gli errori contabili derivanti dalla mancata imputazione di componenti negativi e positivi nel corretto esercizio di competenza. È questo il tema affrontato dalla circolare dell’Agenzia delle entrate, che fornisce chiarimenti interpretativi sul trattamento fiscale ai fini IRES e IRAP da applicare, nell’ipotesi in cui, nel rispetto dell’indicazione dei corretti principi contabili, i contribuenti procedano alla correzione di errori di imputazione dei componenti di reddito.
(Agenzia delle entrate, circolare n. 31/E del 24 settembre 2013)

Studi di settore ammessi al regime premiale
Raddoppia il numero degli studi di settore ammessi al regime premiale, passando dai 55 per il periodo d’imposta 2011 ai 90 del 2012. La novità sulla platea dei contribuenti interessati, prevista dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 5 luglio 2013, applicabile al periodo d’imposta 2012, è stata oggetto di confronto con le associazioni di categoria nel corso di un incontro che si è svolto presso la sede dell’Amministrazione finanziaria.
Per beneficiare del regime premiale, il contribuente deve dichiarare ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore, aver regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e risultare coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore.
(Agenzia delle entrate, comunicato stampa del 3 ottobre 2013)
Vademecum sul bonus mobili ed elettrodomestici
Sul sito Internet dell’Agenzia delle entrate è disponibile un opuscolo che illustra in maniera chiara e diretta come e quando richiedere l’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% della spesa. Nel vademecum tutti i dubbi dei contribuenti trovano risposte semplici e immediate: quali spese possono essere detratte e in che misura, quali acquisti rientrano nell’agevolazione e come effettuare i pagamenti. Un box elenca i documenti da conservare per poter rispondere alle eventuali richieste dell’Amministrazione finanziaria.

Più facile e veloce accedere a Entratel
Registrarsi a Entratel sempre più easy e comodamente da casa. Infatti, è ora possibile presentare le domande di abilitazione anche tramite Posta elettronica certificata (Pec). La misura, prevista da un provvedimento del direttore dell’Agenzia, fa parte del pacchetto delle semplificazioni fiscali presentate, con relativa tabella di marcia, nella conferenza stampa dello scorso 3 luglio. Sempre nell’ottica di alleggerire le procedure, debutta un nuovo modello “multifunzione”, che assorbe i cinque precedentemente in uso e si compila direttamente al pc, sia per le nuove richieste di abilitazione sia per eventuali variazioni su utenze già attive.
(Agenzia delle entrate, provvedimento e modello del 1° ottobre 2013.

In assenza di prove, la buona condotta salva il lavoratore dal licenziamento

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La Corte di Cassazione, in contrasto con il proprio precedente indirizzo, annullando le precedenti sentenze del tribunale del lavoro e della Corte d’Appello, interviene sul licenziamento comminato ad un lavoratore che aveva richiesto ed incassato un rimborso spese relativo ad una trasferta fatta da un suo collega e a quest’ultimo liquidato. Tale comportamento, ad avviso dei giudici di merito, era tale da ledere il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore al di là del valore del danno arrecato all’azienda, che nella fattispecie era esiguo.

La Cassazione ha rilevato però che sia il tribunale di prima grado che la Corte d’Appello avevano propeso per l’intenzionalità del comportamento del lavoratore, pur in assenza di una prova piena sulla malafede. Per la Suprema Corte quindi, «tale evidente contraddizione motivazionale incide sia sulla valutazione dell’elemento soggettivo della gravità del comportamento addebitato al lavoratore, sia sul giudizio di proporzionalità della sanzione inflitta». In quest’ottica un altro aspetto sottovalutato dai giudici di merito, ad avviso dei giudici di legittimità, è stato la buona condotta tenuta dal lavoratore nel corso degli anni, il quale durante la sua carriera trentennale, non aveva mai ricevuto alcun richiamo disciplinare.

SCRIVERE PER FARE MARAMEO ALLA MORTE, SCRIVERE PER UN “MI PIACE”

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Non è una novità, o forse per qualcuno lo è, e in quel caso sarà bene ribadire, in tempi in cui, fra talent televisivi, contest dal vivo o in rete, l’esordiente viene inseguito dalle case editrici. Un bene, un male? Chi son io per dirlo? Lascia però perplessi il meccanismo: perché quell’esordiente, se attivo in rete, deve avere un proprio pubblico e deve essere “popolare”.
Non solo l’esordiente, a dire il vero. Anche il giornalista, il redattore, chiunque. Sul tumblr di Morti di fama trovate lo scambio di mail tra una blogger e un sito di notizie che ci va giù duro: “Il contratto prevede un pagamento iniziale di 1 euro per tutti i post con più di 300 like nel mese di competenza e di 2 euro per i post con più di 1000 like nel mese di competenza. I post con meno di 300 like non saranno pagati.”
Leggete, e subito dopo leggete Beniamino Placido. In tempi in cui esistevano ancora le grandi domande (perché si scrive? perché si legge?), e lo spunto per parlarne era, addirittura, Margaret Atwood.

Ecco il tema – e il libro – di cui oggi dobbiamo interessarci. Ma basterà leggerne poche righe, quelle iniziali. L’ autrice è canadese. Si chiama Margaret Atwood, nota anche da noi per aver scritto L’ Assassino ciecovincitore del «Booker Prize 2000». Ed anche Occhio di gatto. E poi questo Negoziando con le ombre. La copertina, che è debitamente nera (si parla di ombre), ce lo presenta – e in parte ce lo impone – come «Un testo essenziale per chiunque nutra il benché minimo interesse per la scrittura e per la sua gemella muta, la lettura». Sicché noialtri lettori saremmo soltanto dei «gemelli» un po’ minori – e soprattutto muti – di quelli che scrivono. Beati loro. Ma avevamo promesso di leggere almeno le prime righe del capitolo introduttivo e lo facciamo: almeno quelle. Eccole. «Quando studiavo Letteratura Inglese, nei primi anni Sessanta, dovevamo tutti leggere un importante testo critico intitolato Sette tipi di ambiguità (1930). E’ stupefacente notare che questo libro coltissimo fu scritto da William Empson all’ età di soli ventitré anni. E’ anche stupefacente che, durante il travaglio della composizione, Empson fu espulso dall’ Università di Cambridge perché in camera sua erano stati scoperti dei preservativi». C’ è chi si sarà già infastidito (ed era tempo) di fronte a questa scrittrice, che invece di soffermarsi adeguatamente su quel libro straordinario che è Sette tipi di ambiguità, dove si dimostra come il linguaggio poetico sia sempre intrinsecamente ambiguo, sempre oscillante tra due o più tipi di significato e come debba a questa ambiguità la sua forza, si intrattiene invece su un particolare minore e tutt’ affatto «materiale» come i preservativi di William Empson. Infastiditi (un po’ ) ci siamo anche noi ma abbiamo continuato a leggere e nel periodo immediatamente successivo di questa stessa paginetta introduttiva abbiamo trovato qualcosa che redime l’ apparente superficialità-banalità della Atwood e ridà tutto il valore che merita al suo saggio.

E qui siamo alla seconda domanda della Atwood: perché leggiamo? Alla quale risponderemo come già sappiamo, e da tempo. Leggiamo per vivere di più, per provare più sensazioni, per consumare più esperienze, considerando che tutti i personaggi che incontriamo in Amleto o in Don Chisciotte sono incomparabilmente più veri delle persone reali a loro pressappoco corrispondenti e che ci può capitare di incontrare per strada. Da questo momento in poi la Atwood colloca fermamente al centro del suo discorso non più lo scrittore e i suoi personaggi (se ne ha inventati) ma il lettore. Che cambia nel tempo, e cambiando è capace di attribuire significati sempre nuovi alle opere letterarie: «Così il testo è come una partitura musicale, che non è in sé musica, ma diventa musica quando è suonato o interpretato, come diciamo, da un musicista». Adesso sì che possiamo andare a rileggere quella benedetta introduzione dove la Atwood aveva scritto che il suo benamato William Empson era stato espulso dall’ Università di Cambridge perché in camera sua erano stati trovati dei preservativi. Ma come cambiano i tempi e gli uomini. Come cambiano i testi «immortali» che leggiamo. Scrive ancora la Atwood: «Oggi di sicuro sarebbe espulso se venisse trovato senza preservativi in camera sua».

Il Porcellum ha le ore contate

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“Il Porcellum è stato ideato per eleggere un Senato federale che non è mai nato. E’ incostituzionale e condanna il Paese all’ingovernabilità”. Pochi conoscono il suo nome, ma l’avvocato Aldo Bozzi è l’uomo grazie al quale entro dicembre il Porcellum potrebbe andare in soffitta.La Corte Costituzionale dovrà decidere sulla costituzionalità di due elementi: “Il premio di maggioranza senza soglia e le liste bloccate”. Secondo Bozzi, intervistato daAffaritaliani.it, le possibilità che il Porcellum venga bocciato “sono buone”. Ma il vero scandalo è che “in otto anni i partiti non lo abbiano mai modificato. In fondo gli conviene avere un Parlamento di nominati”.

Alcuni dicono che sul finire del governo Berlsuconi II il Centrodestra abbia voluto fare una legge che avrebbe condannato Prodi alla ingovernabilità. Lei che cosa crede?
“Nel 2005 il Centrodestra ha modificato la Costituzione inserendo il Senato federale che aveva come unico compito quello di gestire le regioni. La proposta di modifica costituzionale fu poi bocciata dal referendum e non se ne fece più nulla. La legge elettorale attuale era fatta per eleggere quel Senato federale che poi non è mai nato. Ecco dove sta il problema. L’architettura costituzionale è stata bocciata, ma è invece stata approvata la legge elettorale”.

Quali sono le possibilità che le sue richieste vengano accolte?
“Le eccezioni di costituzionalità hanno passato il vaglio della Corte di Cassazione, mi auguro quindi che anche la Corte Costituzionale le accolga. Siamo fiduciosi”.

La Corte cosa potrebbe decidere?
“La Corte potrebbe decidere di dichiarare incostituzionale il Porcellum e quindi il Mattarellum tornerebbe in vigore.  E’ un fatto giuridico al di là della volontà di noi promotori”.

Perché non hanno mai modificato il Porcellum allora?
“Perché ai partiti piace questa legge elettorale che gli permette di scegliere chi candidare alle elezioni. Le liste elettorali vengono fatte dai vertici del partito a cui fa comodo avere i propri fedelissimi in Aula. Per questo si dice che  è un parlamento di nominati. Per me è incomprensibile che ci si ostini ad andare a votare con questo sistema.  Lo stesso Presidente della Repubblica, nel 2008, inviò un messaggio alle Camere chiedendo di modificare il Porcellum. Ma anche in quella occasione i partiti hanno fatto orecchie da mercante”.

Nubifragio nel Tarantino: si aggrava il bilancio: due morti, 2 dispersi

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Si aggrava con il passare delle ore il bialancio del violento nubifragio che ha devastato l’area di Ginosa, nel Tarantino. Due i morti, dopo il ritrovamento del secondo cadavere: un ragazzo di 25 anni. In mattina, intorno alle otto, era stata trovata morta Rossella Pignalosa, la donna di 30 anni di cui non si avevano notizie da ieri sera dopo essere stata travolta dall’acqua mentre guidava durante un violento nubifragio, nei pressi di un ponte che attraversa un torrente vicino al campo sportivo di Ginosa, a una cinquantina di metri da casa sua.

La donna era a bordo della sua Fiat 600 e insieme ai suoi familiari, su altre tre macchine, stava cercando di raggiungere il centro di Ginosa per mettersi al riparo dalla violenta pioggia che aveva appena iniziato ad abbattersi sulla zona. Ma all’altezza di un piccolo torrente che costeggia lo stadio la sua vettura, l’ultima della fila, è stata travolta da un’ondata d’acqua. Da quel momento non si hanno più avuto sue notizie, fino a questa mattina quando i soccorritori hanno trovato la vettura, capovolta sul ciglio della strada, una Fiat 600. Poco dopo i sommozzatori hanno trovato anche il corpo della trentenne che è stato riconosciuto dalla mamma e dalla sorella. La Prefettura ha istituito l’unità di crisi e sono in corso le ricerche di altre persone disperse, a causa anche dell’esondazione del fiume Bradano.

Il nubifragio ha imperversato per tutta la notte in quella zona, allagando strade e abitazioni, interrompendo collegamenti, e causando il crollo di un ponte. Ora proseguono le ricerche dei due dispersi. Si tratta di una coppia di trentenni originari di Santeramo in Colle, nel Barese, ma residenti da anni a Ginosa nella contrada Pantanello. Lo si apprende dalle forze di polizia mobilitate nella borgata del comune del versante occidentale del Tarantino: il punto di maggiore crisi è proprio Ginosa.

Il fiume Lato è esondato nelle prime ore del mattino all’altezza del ponte sulla strada provinciale 14 e ha inondando i campi nel Comune di Palagianello. In particolare, le strade maggiormente colpite sono le provinciali 12, 13 e 15 per Castellaneta Marina e le strade comunali di contrada Gaudella. Il personale della Polizia Locale, informa una nota del Comune di Castellaneta, ha effettuato una verifica dello stato dello strade di contrada Gaudella, unitamente a personale e mezzi di una ditta specializzata, per la rimozione del fango dal manto stradale.

L’Anas ha reso noto di aver chiuso provvisoriamente al traffico la statale 407 Basentana e la 106 Jonica, in provincia di Matera, per le conseguenze della forte pioggia. Numerosi gli interventi. Gli autoveicoli provenienti o diretti a Taranto sono fatti uscire a Ferrandina (Matera), mentre “in prossimità del tratto chiuso della statale Jonica sono indicate le deviazioni sulla viabilità locale”.

A Brindisi l’emergenza ha riguardato l’esondazione del canale Patri, col conseguente innalzamento del livello dell’acqua. Molti voli in partenza e in arrivo da Brindisi sono stati dirottati all’aeroporto di Bari, molte arterie cittadine, impraticabili, sono state chiuse al traffico. All’ospedale Perrino le piogge hanno provocato l’allagamento del reparto Grandi ustionati.

Lampedusa, riprese le ricerche dei corpi fermato scafista, sbarchi a Catania e Siracusa

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Sono riprese all’alba le operazioni di ricerca e recupero dei cadaveri nel relitto del peschereccio carico di immigrati naufragato giovedì scorso davanti all’isola dei Conigli a Lampedusa. Sono 249 le vittime finora recuperate, tredici delle quali tra ieri e stamattina. Ieri pomeriggio i palombari della Marina sono entrati nello scafo, che contiene ancora decine di morti.  La procura di Agrigento ha ordinato il fermo del presunto scafista del naufragio. E’ il tunisino Kaled Bensalam, di 35 anni, indicato da alcuni testimoni come il ‘comandante’. E’ indagato anche per naufragio e omicidio volontario plurimo. A inchiodarlo ci sarebbero numerose testimonianze di sopravvissuti al naufragio.

Le ricerche Nonostante la pioggia, le condizioni del mare sono favorevoli alle operazioni, in cui è impegnata anche la nave militare “Cassiopea”.
“Sono impegnati circa 40 operatori subaquei – spiega a Sky Tg24 Gianni Dessì, coordinatore delle operazioni subacquee – Stiamo svolgendo il lavoro all’interno del relitto, stiamo procedendo molto in profondità. Questa è l’operazione più tecnica che richiede maggior freddezza. Si deve penetrare all’interno del relitto, gli ambienti sono bui, bisogna rimuovere ogni ostacolo, operare con delicatezza portando le salme fuori in spazi molto ristretti. Parliamo di immersioni a 47-48 metri di profondità e sott’acqua si può stare poco. Operiamo sui 20′ a coppia” La Procura di Agrigento ha annunciato per questa mattina una conferenza stampa sui “recenti fatti di Lampedusa”.

Ancora nuovi sbarchi Il flusso di migranti dall’Africa intanto non accenna a diminuire. E’ arrivato dopo le 5 di questa mattina nel porto di Catania il mercantile “Begonia G.” battente bandiera panamense che ieri, a 60 miglia al largo della costa Siracusana, aveva recuperato circa 250 migranti, per lo più sedicenti siriani e palestinesi: tra loro 79 minori. Il mercantile ha soccorso gli extracomunitari in difficoltà su un barcone, su disposizione e coordinamento della Centrale operativa del comando generale delle capitanerie di porto.

Le proteste. Nel Centro di accoglienza dell’isola ci sono state proteste e momenti di tensione. I migranti, esasperati da condizioni di vita impossibili rese ancora più precarie dalla pioggia che da un paio di giorni sta cadendo su Lampedusa, hanno preso i materassi e li hanno buttati all’esterno e hanno tentato di bloccare la partenza di alcuni pullman. “Siamo stanchi di vivere così, come animali” hanno detto. La situazione è sotto controllo dalle forze dell’ordine presenti all’interno del Centro ma la tensione resta alta. Proteste anche al Cie di Pian del Lago, a Caltanissetta.

I medici: “Piede gonfio? Indossa scarpe comode”, ma poco dopo muore

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Morta per una diagnosi  sbagliata. Quando Jacqueline andò all’ospedale per un gonfiore alla gamba, si sentì dire dai medici: “Indossi scarpe comode“. E poco dopo morì.

Oggi quel medico che ha sbagliato la diagnosi è stato condannato dal giudice per negligenza.

La donna di 48 anni, che soffriva di trombosi, è morta dopo che i medici le hanno prescritto ibuprofene, invitandola ad indossare scarpe comode. Il suo gonfiore era dovuto ad “una distorsione”, reputarono i medici. I fatti risalgono al 3 gennaio scorso, quando la donna si recò per una visita d’urgenza al Pronto Soccorso di Beckenham Beacon, del Chico Medical Centre. Venne subito dimessa dai medici, e dopo 10 giorni, morì.

L’Argentina “ruba” le pensioni degli italiani!

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Gianni Melilla, deputato SEL (Sinistra Ecologia Liberta) durante un’interrogazione alla Ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha denunciato una situazione molto particolare che è venuta a crearsi in Argentina.

I 30 mila italiani residenti in Argentina che ricevono una pensione italiana, subiscono una forte penalizzazione da parte dello Stato Argentino a causa della conversione delle suddette pensioni in valuta locale con una decurtazione in termini reali di circa il 50 per cento per il cambio sfavorevole” ci informa il deputato e continua…

“Il cambio ufficiale imposto alle pensioni italiane dei nostri connazionali in Argentina è del tutto svantaggioso e colpisce una comunità legata da vincoli storici, affettivi e familiari con l’Italia; in più le autorità argentine fanno pagare ai nostri pensionati commissioni per il cambio obbligatorio in valuta locale, molto onerose; il Governo Argentino più volte sollecitato a un comportamento più rispettoso dei diritti dei nostri pensionati non intende intervenire per ripristinare un’elementare condizione di giustizia”.