24 Settembre 2024, martedì
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Apple, iPhone 5s e 5c in vendita in Italia dal 25 ottobre

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Apple ha annunciato oggi che l’iPhone 5s e l’iPhone 5c saranno disponibili in Italia, Russia, Spagna e altri 25 paesi venerdì 25 ottobre. La casa di Cupertino presenterà il prossimo 22 ottobre il nuovo iPad.
iPhone 5s sarà disponibile in oro, argento o grigio siderale a un prezzo consigliato di 729 euro (596,64 euro Iva e tasse escluse) per il modello da 16 GB, 839 euro (686,80 euro Iva e tasse escluse) per il modello da 32 GB e 949 euro (776,97 euro Iva e tasse escl.) per il modello da 64 GB. iPhone 5c sarà invece disponibile in azzurro, verde, rosa, giallo e bianco a un prezzo di vendita consigliato pari a 629 euro (514,67 euro Iva e tasse escluse) per il modello 16 GB e di 729 euro (596,64 euro Iva e tasse escluse) per il modello 32 GB.

Evasione per 17 mln per Licio Gelli. Sequestrata dalla Gdf la villa aretina

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La Guardia di finanza sta eseguendo ad Arezzo il sequestro preventivo di Villa Wanda, residenza dell’ex gran maestro della loggia P2 Licio Gelli, accusato di sottrazione fraudolenta delle imposte. Gelli, 94 anni, risulta indagato per reati fiscali dalla procura di Arezzo assieme alla moglie Gabriella Vasile, ai figli Maurizio, Maria Rosa e Raffaello, e a un nipote, Alessandro Marsilli. L’inchiesta riguarderebbe tasse non pagate da parte della famiglia di Licio Gelli per 17 milioni di euro.

Il Nobel spettava anche a loro

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Se non indugiamo sulla recriminazione lo dobbiamo proprio a loro, gli scienziati italiani trascurati dalla giuria del Premio Nobel, che hanno brindato al riconoscimento morale al loro lavoro nonostante che il premio effettivo e il milioncino di euro che tanto li avrebbe aiutati a continuare il loro lavoro sia andato agli ottuagenari di cui hanno validato la teoria matematica elaborata cinquant’anni fa.

Sono oltre 600 i ricercatori italiani che hanno contribuito alla conferma delle teorie di Peter Higgs con il loro lavoro all’Lhc di Ginevra e volendo individuare dei nomi a essere premiati avrebbero potuto benissimo essere Fabiola Gianotti e Guido Tonelli, a capo rispettivamente di Atlas e di Cms, i due esperimenti che sono riusciti a fotografare la famosa particella.

Vale la pena a questo punto sfidare l’accusa di paranoia per ricordare l’amarezza del 2008, quando il Nobel per la fisica andò a due ricercatori giapponesi e un americano, «snobbando» l’italiano Nicola Cabibbo, autore delle teorie che i tre premiati avevano solo elaborato. Si disse all’epoca che Cabibbo, morto due anni dopo, pagava lo scotto di essere membro dell’Accademia Pontificia delle Scienze: forse una contraddizione in termini per chi, in Nord Europa, non accetta di riscontrare un’eccellenza nel campo delle scienze razionali all’Italia, da loro unita agli altri Paesi cattolici/ortodossi giustappunto sotto l’acronimo «Piigs».

Oggi questa Italia, sede di una tradizione scientifica che va da Fibonacci, matematico del XI secolo, alla Montalcini, il primo Paese a dare una cattedra universitaria a una donna, la biologa Laura Bassi, nel 1732, il Paese di Fermi e della scuola di via Panisperna, il Paese del Nobel per il lavoro sui polimeri, si vanta di primati di segno contrario, quale l’essere il primo e tuttora unico Paese del mondo ad avere chiuso, non solo a parole, con l’energia nucleare. Se ne parliamo, se deploriamo i tagli alla ricerca arrivati a smorzare gli entusiasmi all’indomani stesso della scoperta del bosone di Higgs nel 2012, se ci domandiamo in quale altro Paese i test confermativi della fusione «a freddo» italiana, che promette calore abbondante, a poco prezzo e non inquinante, sarebbero ignorati dalla grande stampa, è perché immaginare il futuro di questo Paese limitato solo al mangiare e alla moda significa tradirne la storia e il futuro dei nostri figli.

Ferrovie-PosteFintecna per salvare Alitalia

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Prima le Ferrovie, ipotesi  prima smentita e poi tornata in ballo, ora le Poste. Il governo le tenta tutte pur di salvare Alitalia dal default e secondo quanto riporta il Messaggero ieri sarebbe stato il numero uno del colosso pubblico Massimo Sarmi a entrare in scena nella complessa operazione che dovrebbe portare alla compagnia già di bandiera capitali freschi per 500 milioni di euro. Una cifra necessaria per garantire la continuità aziendale e per impedire quindi che l’Enac guidato da Vito Riggio si veda costretto a ritirale la licenza di volo e a sostituirla con una autorizzazione provvisoria soggetta a continue verifiche. E soprattutto, una somma da trovare in fretta, prima che i fornitori, primo tra tutti l’Eni che pompa il suo carburante nei velivoli Alitalia, decidano di interrompere i rapporti con l’azienda. Ecco perché il premier, Enrico Letta, ha preso direttamente nelle sue mani il dossier e ha avviato sondaggi tra i potenziali partner pubblici chiamati a intervenire con 150 milioni di euro.

La chiamata in causa delle Poste dovrebbe  facilitare, nelle intenzioni del governo, la partecipazione delle banche all’operazione. Quanto alle Ferrovie, è rientrata in ballo insieme con un altro socio potenziale, Fintecna,  e all’altro potenziale socio pubblico, Fintecna , dopo un vertice che si è svolto con Letta mercoledì sera, quando il premier ha deciso di tentare ancora una volta di mantenere Alitalia in mani italiane. Così, anche Ferrovie, tramite l’amministratore delegato Mauro Moretti, si è detta disponibile: “Siamo un’impresa italiana e diamo contributi a tutti, in base ai limiti delle nostre possibilità, che sono tanti”.

Libia, sequestrato il premier

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Sequestrato a Tripoli il premier libico Ali Zeidan. Lo hanno anticipato, con delle breaking news due tv panarabe, secondo quanto riporta la Reuters. Il primo ministro è stato rapito stamani all’alba da un gruppo armato e portato in un luogo sconosciuto. Lo ha confermato anche il governo.  “Il capo del governo di transizione, Ali Zeidan, è stato portato in una destinazione sconosciuta per ragioni sconosciute da un gruppo di uomini che si ritiene siano ex ribelli”, ha detto il portavoce del governo in una breve dichiarazione sul suo sito internet, come riferisce Al Jazira. Le tv panarabe Sky News Arabia e Al Arabiya riferiscono che il rapimento è avvenuto in un albergo a Tripoli.
L’evento accade cinque giorni dopo la cattura a Tripoli di Abou Anas al-Libi, considerato il capo di al-Qaeda, da parte di un commando statunitense.

MAFIA, SEQUESTRATI BENI PER 38 MILIONI A MESSINA DENARO. ‘NDRANGHETA, 13 ARRESTI

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I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani hanno sequestrato beni per un valore di 38 milioni di euro riconducibili al boss latitante Matteo Messina Denaro e alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara.

PIZZO E DROGA, ARRESTI NELLA ‘NDRANGHETA Incendi per convincere imprenditori a versare il ‘pizzo’ e minacce con le armi a chi tardava a pagare la droga: queste le attività di due gruppi criminali sgominati dai Carabinieri di Lucca, che stanno eseguendo in Toscana e Calabria 13 ordinanze di custodia emesse dal gip di Firenze su richiesta della Dda. A capo dei due gruppi Giuseppe Lombardo, calabrese che vive a Altopascio, membro di una storica famiglia di ‘ndrangheta, che avrebbe agevolato la cosca Facchineri di Cittanova (Reggio Calabria), con ramificazioni in Lombardia.
Gli indagati, che gravitavano nelle provincie di Lucca, Pistoia, Crotone e Reggio Calabria, sono accusati di far parte di due distinte associazioni per delinquere: una finalizzata ad estorsioni, minacce, incendi e detenzione di armi, mentre l’altra finalizzata al traffico di stupefacenti. Lombardo, secondo il giudice, non solo consegnava parte dei proventi dell’attività dell’organizzazione criminale ai parenti liberi dei Facchineri, ma usava metodi mafiosi per sfruttare il potere intimidatorio della cosca di ‘ndrangheta alla quale diceva di appartenere. Agli arrestati sono contestati diversi episodi di incendi ai danni di imprenditori locali: alle fiamme sono stati dati furgoni, abitazioni e capannoni per tentare di estorcere il pizzo. Altri incendi, violenze e minacce a mano armata, invece, nei confronti di chi tardava a pagare le partite di droga. L’organizzazione criminale, infatti, controllava in zona il traffico della droga che importava dalla Calabria e che poi rivendeva sul mercato toscano. Le indagini hanno permesso inoltre il recupero di numerose armi da fuoco nella disponibilità della banda e di ingenti quantitativi di droga. I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa alle 11 al Comando provinciale Carabinieri di Lucca.

MASSACRA DI BOTTE LA SUOCERA E TENTA DI STRANGOLARE LA MOGLIE DAVANTI AL FIGLIO

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È in carcere a Belluno, con l’accusa di tentato omicidio, l’uomo che l’altro giorno ha massacrato di botte la suocera e tentato di strangolare la moglie. La triste conclusione di una vicenda familiare dai contorni inquietanti, aggravata dalla presenza di un figlio di soli otto anni. Le manette sono scattate ieri, in un paese del Comelico. L’uomo, un quarantenne del quale non faremo il nome proprio per tutelare il bambino, da tempo viveva un rapporto difficile con la moglie. Soprattutto perché da almeno 6 anni si ostinava a non uscire di casa. Per nessun motivo. Mai.

GIALLO A NAPOLI, SCOMPARE IL FIGLIO DEL PENTITO DI CAMORRA

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La denuncia è stata formalizzata dai familiari a mezzogiorno di ieri. Dopo una notte interminabile di sgomento e di inutile attesa i parenti di Francesco Sabatino – 34 anni, figlio di Ettore, ex boss del Rione Sanità ed oggi pentito – hanno deciso che fosse giunto il momento di formalizzare alle forze dell’ordine la sua scomparsa. Attendere oltre non avrebbe avuto più senso. Soprattutto dopo che, nella giornata di lunedì, si era diffusa una notizia inquietante e sinistra: quella della scoperta – all’interno di un terraneo adibito a garage nel quartiere di Miano – di tracce di sangue che inutilmente qualcuno aveva cercato di ripulire con candeggina e ammoniaca per cancellarle dal pavimento.

Ingroia indagato: “Raccontò al Fatto l’interrogatorio di Provenzano”

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L’ultimo interrogatorio di Bernardo Provenzano in carcere finì sui giornali due giorni prima che fosse trascritto il verbale. Per questo l’ex pm Antonio Ingroia è ora iscritto sul registro degli indagati della procura di Caltanissetta per fuga di notizie. Lo racconta Nino Amadore sul Sole 24 Ore:

[Ingroia] avrebbe rivelato ai giornalisti notizie sull’interrogatorio fatto a Bernardo Provenzano il 31 maggio dell’anno scorso. […] All’interrogatorio del 31 maggio erano presenti i magistrati Ingroia e Ignazio De Francisci (non era per esempio presente l’avvocato della famiglia Provenzano, Rosalba Di Gregorio): le notizie sull’interrogatorio sono finite sul Fatto Quotidiano il 5 giugno ma il verbale sarebbe stato trascritto solo il 7 giugno.

L’indagine della Procura di Caltanissetta nasce da un esposto dell’avvocato del boss, Rosalba Di Gregorio per conto dei figli di Provenzano, Angelo e Francesco Paolo, i quali fanno riferimento alle notizie sull’interrogatorio del boss pubblicate del 5 giugno dell’anno scorso e al suo presunto tentativo di suicidio sempre nel maggio dello scorso anno.

Pura fantasia”, secondo l’ex pm.

L’avvocato Di Gregorio contestò subito la legittimità dell’interrogatorio, che si era svolto senza la presenza del difensore. E chiese una copia del verbale. Quindi si rivolse alla Procura di Caltanissetta per segnalare varie “anomalie” tra cui, appunto, la data del verbale successiva di due giorni alla pubblicazione dell’articolo sul Fatto quotidiano. L’indagine della Procura di Caltanissetta mira ora a verificare l’ipotesi che Ingroia possa essere stato una delle fonti dei giornalisti.

Più food and beverage per Starbucks

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Da sinonimo di caffè a colosso del food and beverage. Sembra ormai quasi compiuta l’evoluzione di Starbucks, che aprirà nei pressi di Los Angeles un nuovo stabilimento da 70 milioni di dollari. L’impianto produrrà nettari e succhi di frutta e, una volta a regime, quadruplicherà la capacità produttiva di Evolution Fresh, il marchio di succhi acquisito dal gigante di Seattle nel 2011. Negli ultimi due anni Starbucks ha investito 750 milioni di dollari per l’acquisizione di tre marchi (oltre a Evolution Fresh juices, La Boulange Café and Baker e Teavana). La fabbrica di Los Angeles è il sesto impianto di Starbucks negli Usa e il primo in California. Conterà 190 addetti. In programma anche l’apertura di diversi punti vendita monomarca Evolution Fresh juice brand.