“Silvio Berlusconi deve esplicitamente affermare che Angelino Alfano è il suo successore per ciò che riguarda le future partite elettorali-istituzionali” e “tacitare le contestazioni interne che vanno evidentemente superate anche con onesti compromessi fra le varie sensibilità e personalità”. Lo ha sollecitato il presidente Pdl della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto, avvertendo che “qualora questa realtà che riteniamo preferenziale non sia possibile è meglio una separazione consensuale in due partiti: il Pdl , più moderato, e Forza Italia, più movimentista e conflittuale”.”Riteniamo – ha sottolineato Cicchitto, intervistato da ‘Libero’- che sia venuto il momento di dare risposte razionali e realistiche al drammatico ma confuso dibattito che e` in corso nel Pdl”, tanto più dopo l’iniziativa dei lealisti di Raffaele Fitto e la richiesta di azzeramento delle cariche interne. Con il riconoscimento della leadership di Alfano da parte di Berlusconi, per Cicchitto, “si può combinare insieme la continuità – Berlusconi – con la novità – Alfano – che dovrebbe sommare insieme le cariche di segretario del partito e di vicepresidente del consiglio, puntando a far durare il governo fino al 2015 e a contrapporre alla “novità” costituita da Renzi, un candidato altrettanto innovativo, giovane e sostenuto da tutti nel centrodestra quale sarebbe appunto Alfano”. E “questa scelta potrebbe anche essere convalidata anche dalle primarie”. Ma “qualora questa realtà che riteniamo preferenziale non sia possibile, meglio allora una separazione consensuale in due partiti: il Pdl, più moderato, e Forza Italia, più movimentista e conflittuale”.
In ogni caso, “arrivati a questo punto – ha sottolineato a nome delle colombe Cicchitto- ci permettiamo di dire, che il toro va preso per le corna, attraverso l`esplicazione di due possibili soluzioni”