25 Settembre 2024, mercoledì
Home Blog Page 2242

Concorso Creative Clusters

0

Campania Innovazione, ente strumentale della Regione Campania per la promozione della ricerca e l’innovazione, ha bandito il concorso Creative Clusters in design e moda. Si tratta di un concorso di idee imprenditoriali innovative nel settore dell’energia. Idee che verranno supportate economicamente e professionalmente al fine di svilupparle in forma di start-up.

L’obiettivo è selezionare i giovani talenti nel settore della moda e del design per accompagnarli in un percorso di valorizzazione dei loro progetti insieme a imprese del settore.

Possono partecipare le persone che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto 18 anni di età.

Possono presentare idee innovative i seguenti soggetti:

  • ricercatori/assegnisti di ricerca/dottorandi di Università ed Enti di ricerca interessati a valorizzare i risultati delle proprie ricerche attraverso la costituzione di uno spin-off;
  • imprenditori interessati a diversificare la propria attività con l’obiettivo di creare una nuova impresa;
  • persone fisiche, singole o in raggruppamento, che siano maggiorenni ed interessate a promuovere e a realizzare un’idea imprenditoriale innovativa.

Non è ammessa la partecipazione con più idee progetto, né singolarmente, né in raggruppamento.

Usufruiranno inoltre di almeno un incontro settimanale con un tutor di Campania Innovazione e, ad essi, saranno destinati percorsi di coaching/mentoring attraverso l’incontro tra imprese del settore, mature ed esperte, e proponenti, per il trasferimento di competenze ed esperienze agli stessi.

Gli interessati devono inoltrare la propria candidatura a partire dal giorno 11 ottobre 2013 entro le ore 16.00 del 15 novembre 2013.

 

Concorso Creative Factory, prorogato il bando fino al 25 ottobre 2013

0

Prorogata la scadenza del bando di concorso Creative Factory al giorno 25 ottobre  2013.
Con l’iniziativa Creative Factory Campania Innovazione, Agenzia Regionale per l’Innovazione, intende selezionare proposte imprenditoriali di elevata innovatività, concretezza e sostenibilità tecnica ed economico-finanziaria con importanti ricadute occupazionali e di sviluppo in Campania.

I candidati, persone fisiche e giuridiche (società, consorzi, società consortili), reti d’imprese costituende o costituite da meno di 2 anni, possono proporre idee imprenditoriali innovative nei seguenti settori:

  • Information & Communication Technology (ICT);
  • biotecnologie;
  • nuovi materiali;
  • osservazione dell’ambiente e sicurezza delle infrastrutture;
  • beni culturali e turismo;
  • salute e agroalimentare;
  • energia;
  • logistica, trasporti, automotive;
  • aerospazio.

Le candidature devono essere presentate entro le ore 12,00 dell’25 ottobre 2013. Campania Innovazione S.p.A. si riserva di prorogare detto termine ovvero di stabilire ulteriori finestre temporali per la presentazione delle domande.

Comuni di Napoli e Caserta, finanziamenti fino a 250.000 euro per videosorveglianza

0

Regione Campania mette a disposizione dei comuni delle province di Napoli e Caserta 5 milioni di euro per realizzare progetti di investimento finalizzati a contrastare il fenomeno dei roghi attraverso l’implementazione di sistemi per il controllo e la tutela ambientale.

Il progetto proposto a finanziamento dovrà contemplare una o
entrambe le seguenti linee di intervento:

  1. sistema di videosorveglianza: acquisizione, implementazione/potenziamento di dispositivi per la videosorveglianza.
  2. sistemazione e riqualificazione dei territori mediante di aree precedentemente interessate da abbandoni e/o roghi di rifiuti già ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono attraverso ad es. operazioni di piantumazione o altra sistemazione a verde, recinzione, ecc.

Sono ammissibili, altresì, le attività di vigilanza sussidiaria svolte per il tramite di associazioni di volontariato, protezione civile e guardie ambientali riconosciute ed operanti sul territorio, a condizione che le stesse azioni siano integrative delle dei suddetti interventi sopra riportate, purché non superino il 15% dei costi totali degli investimenti.

L’istanza di finanziamento deve essere presentata entro le ore 13.00 del 21 novembre 2013.

IL BERLUSCONISMO PUO’ FINIRE SOLO CON LA FINE DEL BIPOLARISMO

0

Non contenta di avere contribuito per vent’anni a sostenere Berlusconi e a diffondere il berlusconismo, la sinistra sta ora superando se stessa nel reiterare i suoi esiziali errori. Infatti, dopo il voto di fiducia al Senato e la decisione della giunta sulla decadenza da parlamentare del Cavaliere, molti esponenti del Pd e tutti i giornali schierati a sinistra si sono affrettati a celebrare la fine del “ventennio”.

Niente di più sbagliato (purtroppo). Per due fondamentali motivi. Il primo è che Berlusconi è politicamente finito già dal 2011 – dall’estate, se Alfano e Maroni avessero approfittato della sua debolezza e di quella di Bossi di allora per “pensionare” i due “vecchietti”, e poi dall’autunno quando lo spread lo costrinse a lasciare il passo a Monti – senza che nessuno sia stato capace di archiviarlo in via definitiva. L’esito infausto di una demenziale campagna elettorale, la mancata comprensione di essere minoritaria nel paese – l’Italia ha una cultura politica di sinistra, ma una forte maggioranza di elettori a destra – la subalternità al pensiero giustizialista che vuole eliminare il nemico politico per via giudiziaria, sono tutte ragioni che spiegano perché la sinistra continua a non essere capace di chiudere e superare la stagione berlusconiana. Il secondo motivo è che per superare il berlusconismo la sinistra dovrebbe accettare di superare anche se stessa per come è stata in questi due decenni, visto che il suo ruolo è stato consustanziale a quello di Berlusconi. Il bipolarismo malato della Seconda Repubblica è frutto di tutti, non di uno solo, e gli errori dell’un polo sono stati speculari a quelli dell’altro.

Tutto questo per dire che la politica italiana, a cominciare dal governo, rischia di rimanere impantanata non meno di prima dello show-down della fiducia nelle more di “larghe intese” che non riescono ad essere “grande coalizione”. Letta ha detto che ora si può distinguere tra maggioranza numerica e maggioranza politica. Sarebbe molto opportuno che fosse così, ma potrà davvero esserlo solo e soltanto quando anche nel Pd si formalizzeranno le consimili distinzioni. Per questo, il governo – oltre ad un nuovo coraggio nel programma economico, che certo non  coincide con vendere un po’ di patrimonio per coprire l’eccesso di deficit – deve mostrare gli attributi sul fronte della giustizia, della legge elettorale e delle riforme istituzionali. Non mediando perché tutti ci stiano, ma scegliendo in modo che quella auspicata “maggioranza politica” si formi.

Prendiamo la giustizia ora che, dopo l’errore commesso da Enrico Letta di aver lodato lo stato di salute del diritto in Italia, il tema è tornato praticabile grazie al Capo dello Stato che lo ha preso dal lato dell’affollamento delle carceri e della necessità – sottolineata persino da un Papa e bollata da sentenze europee – di un loro ritorno a condizioni di normalità e umanità. Il che significa, nel breve, un loro significativo svuotamento, nella speranza che questo serva ad ammodernarle e renderle civili e dignitose, visto che nel migliore dei casi sono antiquate e inefficienti. Ecco, il governo deve affrontare la questione, ma evitando gli sbagli commessi nel passato, quando si sono separati i provvedimenti di clemenza da una riforma complessiva della giustizia, senza capire che solo una riforma vera può ridurre in modo strutturale il numero dei carcerati. Perché se è vero, come purtroppo è vero, che quasi la metà dell’attuale popolazione carceraria – per la precisione il 41,2% – è in attesa di giudizio, è facile capire che è solo cancellando questa mostruosità della reclusione preventiva che si può combattere in modo serio e duraturo all’affollamento.

Certo, molto aiuterebbe se in seno alla magistratura emergesse quella corrente di pensiero – finora rimasta underground, ma molto più diffusa di quanto non si creda – che considera un errore, per la categoria e per la giustizia, il prevalere di quell’anima movimentista e giacobina che ha voluto ingaggiare una battaglia contro il potere legislativo e contro l’esecutivo, teorizzando il principio della giurisprudenza evolutiva con funzione latamente legislativa.

Ma nell’attesa, il governo non rimanga con le mani in mano. Rompere con l’ala politica giustizialista è l’unico modo per mettere definitivamente in archivio Berlusconi e il berlusconismo.

 

Il grande successo del libro “Come risanare il debito pubblico senza chiedere un euro ai cittadini” (casa editrice DREAMS ENTERTAINEMENT)

0

comerisanare il debito pubblico (1)Procede con grande successo di adesioni e di pubblico la presentazione del libro “Come risanare il debito pubblico senza chiedere un euro ai cittadini” edito dalla casa editrice DREAMS ENTERTAINEMENT e scritto da due autori non molto conosciuti ma che cominciano a farsi apprezzare il prof. Giuseppe Catapano rettore della Università Popolare degli Studi di Milano e direttore dell’Osservatorio Europeo e l’avvocato tarantino Michele Imperio.
Il libro avanza una interessante proposta per contenere e abbattere il debito pubblico e poi per abbattere la pressione fiscale. Seocndo gli autori bisognerebbe concedere una indipendenza politica per un limitato numero di anni di alcuni territori del Nord del centro e del sud del paese, particolarmente produttivi così come avvenne per la città di Honk Konk dal 1898 al 1997 che si rese indipendente dalla Cina comunista per il tempo limitato di cento anni, attraverso un trattato fra Cina e Gran Bretagna. Diventati inmdipendenti questi territori dovrebero costituire delle proprie banche centrali, commutare parte del debito publico nazionale in azioni di queste nuove banche centali, praticare uan limitata polica monetaria espansiva ma sopratutto emettere una sorta di regional bond a infimo tasso di interesse (trattandosi di territori che non hanno aderito al patto di Maastrich e che partono da debito zero) e questo – secondo gli autori – porterebbe il tasso di interesse del nostro debito pubblico dall’attuale 4,30% all’1% e quindi queste operazioni risolverebbe il problema del contenimento del debito pubblico, quello dell’abattimento del debito e anche il problema dela riduzione della pressione fiscale a aprtire dale regioni indipendenti lke quali potrebero praticare il fisco federale come già avviene nel Trentino Alto Adige e ennal val d’Aosta. Analoghi obiettivi si otterrebbero anche con altre iniziative a sfondo geopolitico meglio descritte nel libro.

Dopo la prima manifestazione di Brescia alla quale è intervenuto l’assessore al bilancio del comune di Montichiari, già vicepresidente della provincia di Brescia Massimo Gelmini, il quale si è detto entusiasta dell’idea, il libro è stato nuovamente presentato ieri sera alla fiera campionaria di Eboli con il patrocinio dell’amminsitrazione comunale diretta dal sindaco Martino Melchionda e che è stata rappresentata nella manifestazione dall’assesore al bilancio Adolfo Lavorgna, il quale ha entusisticamente aderito al progetto.lavorgna

La manifestazione sarà ripetuta a Taranto il 15 ottobre 2013 alle ore 19.00 presso la sala-convegni del bar Poseydon il 18 ottobre 2013 alle ore 17.00 a Napoli presso la sala convegni del bar la Caffetteria (Piazza dei Martiri) e alle ore 20.00 a Pompei presso la sala convegni del ristorante Primo Amore (via Lepanto) nonché ancora il 26 ottobre 2013 a Praia a Mare (provincia di Cosenza).
Altre manifestazioni sono in corso di organizzazione a Bari, a Lecce e a Milano. Il 6 novembre p.v. gli autori saranno ascoltati a Roma dinanzi la Commissione Parlamentare per le riforme. Un grosso net-work nazionale della Rai si è interessato all’idea e sta preparando una trasmissione ad hoc.
Ovunque finora è stato presentato sia in sede istituzionale che nelle sedi periferiche il libro ha registrato positive adesioni in quanto l’idea, benchè originale, viene giudicata fattibile e foriera finalmente di prospettive di crescite e di sviluppo dell’intero paese.

Analogie fra la criminalizzazione di Alba Dorata e la persecuzione giudiziaria di Silvio Berlusconi

0

di Michele Imperio

1Checchè ne dica il noto e vile affarista Draghi Mario (“l’euro è irreversibile”) la moneta unica europea è ormai agli sgoccioli e ai suoi ultimi mesi di vita. Una vera e propria rivolta di popolo ormai imperversa contro l’euro dal Nord al Sud dell’Europa da destra e da sinistra. I dieci paesi dell’Unione che dovevano entrare progressivamente nell’euro (fra i quali Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Polonia, Ungheria Repubblica ceca) non ci vogliono entrare più.. In Gran Bretagna I leaders conservatori Falange e Cameroon fanno a gara a chi si dichiara e si mostra più ostile alla moneta unica. In Francia il partito anti-euro di centro-destra guidato da Marine le Pen è ormai il primo partito di Francia e trae nuovi consensi dai delusi del partito socialista. In Austria i partiti pro-euro hanno ottenuto una striminzita maggioranza alle ultime elezioni politiche. In Italia il movimento anti-euro 5 stelle ha ottenuto alle utlime lezioni politiche un consenso colossale di ben il 23% die voti e ha messo in crisi la stabilità del paese costringendo partiti pro.-euro e partiti anti-euro a una complicata alleanza, il leader storico del P.D. Massimo D’Alema uno dei 101 eroi nazionali che ha impedito l’ascesa alla presidrnza della repubblica del noto ipereuropeista Prodi Romano ha revocato l’appoggio al noto Renzi Matteo, baciamano impenitente della signora Angela Merkel e lo scontro fra gli europeisti incalliti Fini Gianfreanco e Monti Mario e l’anti-eurpopeista moderato Silvio Berlusconi si è risolto a vantaggio di quest’ultimo con la sua straripante vittoria alle elezioni politiche del febbraio scorso. d'alema
Ma in Italia e in Grecia dove più forte è lo spirito di conservazione e dove è più semplice la corruzione dei Giudici, l’euro, come un coccodrillo che sta morendo, tira terribili fendenti con la coda tentando di azzannare i suoi avversari politici. E sta cercando di praticare la via della criminalizzazione dei leaders politici e dei partiti politici che si battono per il recupero della sovranità montearia delle nazioni vesate dagli squali americani e tedeschi. In Italia la persecuzione giudiziaria contro Silvio Belrusocni, da sempre ostile ll’euro e ai potentati internazionali che si nascondono dietro (in primis le banche), va vista sicuramente in questa ottica.

Sull’onda della indignazione provocata dalla macellazione sociale determinata dall’euro in Grecia erano nati due partiti anti-euro uno di sinistra (Syriza) e uno di destra (Alba Dorata). Ebbene entrambi sono stati e vengono tuttora contrastati attraverso provocazioni e strumentalizzazioni delle iniziative dei suoi esponenti più radicali (e – diciamolo pure – più imbecilli).
Dopo la grande crisi del 2008 i greci cominciarono a riporre le proprie speranze in un nuovo partito di sinistra chiamato Syriza , il quale dal nulla diventò il secondo partito della Grecia promettendo di opporsi all’austerità e all’euro.
Ma nel maggio 2010 alcuni malati mentali che militavano in questo partito inscenarono violenti proteste che arrivarono a dare fuoco ad una banca di Atene e ad uccidere quattro dipendenti della banca stessa, chiaramente estranei a ogni posiione politica. Tutte le proteste della sinistra contro l’austerità, contro il gangsterismo delle banche e contro l’euro furono in questo modo discreditate e quindi fermate.

alba dorata 3 Il compito di contrastare l’austerità e l’euro fu lasciato quindi ad un aformazione di destra Alba Dorata , un movimento politico che, anche se tiene insieme skinhead, ultra-nazionalisti e radicali anti-euro, è stato l’unico dei quattro principali partiti della Grecia a tener duro contro una austerità sempre più aggressiva e a contrastre una economia sempre più incatenata come un cane bastonato all’ Euro tedesco. Senonchè ancora una volta, il governo ellenico pro-euro ,ha preso come pretesto un fatto criminale per mettere fuori legge anche questo partito.

Il 18 settembre u.s., l’artista hip-hop Pavlos Fyssas è stato accoltellato davanti a un bar a Keratsini, in Grecia.
L’assassino è stato individuato in un tal Larry Summers un iscritto ad Alba Dorata. Dopo l’assassinio di Fyssas, UE e Governo greco si sono mossi per criminalizare e quindi per bandire dal panorama politico greco il partito politico di Alba Dorata.

alaba dorata 2 Con la scusa che il fatto si inquadrasse in un contesto insurrezionale, il governo greco ha fatto arrestare sei membri del Parlamento iscritti ad Alba Dorata.
Che ci sia un aumento della violenza in Grecia che spesso si colora di destrismo con episodi e fenomeni di insofferenza contro gli imigrati è un fatto vero. Ma in Grecia il tasso ufficiale di disoccupazione è del 28% , e supera il 60% tra i giovani. Nessuna meraviglia quindi che si verifichino episodi simili. E’ la devastazione economica che genera il fascismo. Già Nel 1930, per effetto della risi del 1929 fame e rabbia sfociarono in un iper-patriottismo, nel razzismo e nella persecuzione etnica. Alba Dorata quindi per la parte in cui è composta da nazi-skin è solo un sintomo della malattia della nazione, non la sua causa.

Dimitris Kazakis 2 Dimitris Kazakis, leader di un partito progressista della Grecia , il Fronte Popolare Unito ( EPAM ), ha ben compreso questa situazione e ha parlato contro la violenza razzista di Alba Dorata ma anche contro il pericolo ancora maggiore di involuzione politica provocato delle accuse fasulle create per arrestare i suoi membri eletti in Parlamento .

Dimitris Kazakis ammonisce i Greci , ricordando che questo gesto è come quelli che precedettero la dittatura militare che prese il potere nel 1967. I veri fascisti – ha detto – sono quelli che vogliono perpetrare il dominio del’euro. Alba Dorata – ha aggiunto – è l’unico partito non fascista tra i primi quattro in Grecia. Ed è per questo che Alba Dorata è stata presa di mira per essere tolta di mezzo. Spero che i miei compagni progressisti vogliano scusarmi se io questa volta non applaudirò alle iniziative delle Istituzioni governative.

Mi chiedo: Quanti leaders politici progressisti italiani avrebbero il coraggio di dire la stessa cosa sulla persecuzione giudiziaria che sta subendo Silvio Berlusconi?

violante Mi rispondo da solo: un leader soltanto! Luciano Violante.. Che però viene contestato e sbeffeggiato dai suoi compagni di partito…………per ora ……………

Michele Imperio

Usura e anatocismo, difendersi dalle banche

0

Mutui e conti correnti possono nascondere comportamenti illeciti, è possibile essere risarciti

LOGO_ALT (1)

“Controllate e fate controllare la finanza della vostra impresa perché all’interno delle scartoffie che avete nei vostri uffici ci sono soldi nascosti, ci sono contratti che celano anomalie e tassi da usura” è un appello a difendersi dalle banche e non solo. Un appello a non tacere e non accettare sempre tutto senza farsi domande perché oggi ci sono sempre più giudici che si mettono dalla parte degli imprenditori e condannano le banche.

Usura bancaria, anatocismo, anomalie contrattuali, imprenditori e privati si trovano a dover difendere le proprie finanze da banche ed enti. Un compito non sempre semplice, però scoprire le anomalie e chiedere quanto ci spetta è possibile. Infolegal nasce proprio dall’intenzione di tutelare ogni singolo contribuente dalla mancanza di trasparenza e professionalità del sistema bancario, dalla mala gestione da parte degli enti (ad esempio Equitalia in merito alle cartelle esattoriali) e da collassi aziendali. A spiegare i servizi di Infolegal è il responsabile Umbria Orlando Marcelli.

ANALISI E AZIONE

Infolegal si rivolge ai privati, soprattutto nel caso di mutui prima casa e alle aziende.

Per le imprese il supporto specializzato di Infolegal può essere particolarmente importante e portare alla luce svariate anomalie. Il primo passo è quello di rivolgersi a Infolegal per chiedere un check up di tutta la situazione finanziaria dell’impresa, si tratta di una perizia per individuare le anomalie. Una prima fase che fornisce dei dati molto significativi, infatti il 100% delle imprese che si sottopongono a questo check up trova delle anomalie. Una volta individuate le possibili incongruenze vanno verificati i contratti sottoscritti e si deve fare una valutazione dei costi/benefici, ovvero capire se ci sono i margini per procedere legalmente.

Se si ritiene opportuno procedere con un’azione legale Infolegal predispone una perizia dettagliata e grazie al supporto di periti, consulenti e avvocati specializzati nel settore è in grado di procedere con la causa civile e gestire i contatti con le banche e i loro legali.

Verifiche e azioni possono essere fatte anche nei confronti di Equitalia, in questo caso si vanno a verificare gli estratti a ruolo delle cartelle esattoriali e si possono fare i ricorsi per le cartelle scadute o per gli interessi calcolati indebitamente.

Infolegal si occupa anche della tutela del patrimonio delle imprese.

DIFENDERSI DALLE BANCHE

Non solo controllo, ma anche difesa. La verifica delle anomalie può essere anche uno strumento di difesa per quelle aziende che ricevono un decreto ingiuntivo da parte della banca stessa. Queste aziende che si vedono chiudere il fido da un giorno all’altro si ritrovano in ginocchio. Intervenire però è possibile, può essere fatta immediatamente una perizia sulla loro situazione finanziaria, conti correnti e mutui. Una perizia che può diventare un’arma di difesa perché può rivelare delle anomalie (e molto spesso ci sono) che possono permettere di congelare il decreto ingiuntivo della banca.

ANATOCISMO

Per anatocismo s’intende il calcolo degli interessi sugli interessi. Più precisamente la capitalizzazione degli interessi su un capitale, affinché essi siano a loro volta produttivi di altri interessi. Nella prassi bancaria, tali interessi vengono definiti “composti”. Un esempio di anatocismo è quello di capitalizzare (ossia sommare al capitale di debito residuo) gli interessi ad ogni scadenza di pagamento, anche se sono regolarmente pagati. Il 99% dei mutui stipulati in Italia ha il piano di ammortamento alla francese che contiene in se l’anatocismo. Si tratta di una pratica che è possibile contestare. Infolegal, a seguito dell’analisi preliminare offre la possibilità di proseguire con l’accertamento dell’anatocismo bancario da parte dalla banca e il relativo recupero degli interessi indebitamente versati.

USURA BANCARIA

Grave, vietata dalla legge, punita anche a livello penale, ma non per questo meno diffusa. Parliamo dell’usura. Molti conti correnti, mutui e prestiti infatti nascondono tassi da usura, spesso sono le spese collegate al credito a mascherare questi tassi di interesse che superano il tasso soglia. Anche in questo caso con Infolegal è possibile intervenire.

Per maggiori informazioni

Numero Verde 800188684

Tel. 0243911110

Cell. 3489957827

Grillo non molla la presa su Napolitano

0

Rispunta la parola impeachment. Dal blog di Beppe Grillo parte un altro attacco al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. In un post del costituzionalista Paolo Becchi, rilanciato dal leader del Movimento, si chiede la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica perché “ha esercitato le sue prerogative al di fuori della Costituzione” allo scopo di difendere le larghe intese. “Che ne è oggi del senso della misura al Quirinale?, si domanda provocatoriamente Becchi, ricordando il caso Cossiga. Becchi critica poi duramente la posizione del capo dello Stato su amnistia e indulto, accusandolo di volere in realtà “salvare il Caimano” e di essere ormai fazioso con il M5S.

E’ legge il dl di contrasto al femminicidio

0

E’ legge il dl di contrasto al femminicidio dopo il sì del Senato alla conversione in legge del decreto licenziato il 14 agosto scorso dal governo. Con una votazione a tempi record, che ha destato diversi malumori nell’opposizione così come nella maggioranza, le nuove norme sono ora pronte per essere promulgate dal presidente della Repubblica e pubblicate in Gazzetta ufficiale. L’aula di Palazzo Madama si è espressa con 143 voti favorevoli e 3 contrari.

Angeletti: Saccomanni ha fatto una finta manovra

0

Saccomanni ha fatto una finta manovra per andare a dire al Fondo monetario quanto siamo stati bravi a restare sotto il 3 per cento. Questo non è governare un Paese”. Lo dice il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervenendo ad una iniziativa della Uiltec. “Serve una scelta di coraggio da parte del governo – ha aggiunto – avere 960 mila persone che vivono di politica non ce lo possiamo più permettere perché le pagano gli operai”.

Fischi dalla platea della Uiltec sono arrivati al sottosegretario dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, quando, replicando alla richiesta di tagli agli sprechi da parte del segretario generale Luigi Angeletti, il sottosegretario ha affermato: “Governare è un’arte difficile. State in campana e non cadete nel semplicismo, gli sprechi sono anche i lavoratori di troppo nella Asl di Napoli. Non facciamoci la morale tra di noi e guardiamoci in faccia”.

Gli sprechi sono fatti di persone che non sono colpevoli, non c’è solo il riccone, ci sono tanti poveri cristi che vivono di spesa pubblica”. Il segretario confederale Paolo Pirani è intervenuto per calmare la situazione che è rientrata subito.