25 Settembre 2024, mercoledì
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Incensurati ingaggiati per rapine Colpi in tutta Italia

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Incensurati, senza lavoro, venivano ingaggiati per assaltare banche, come rapinatori «manovali». Dieci persone sono state arrestate. Ad arruolare gli aspiranti banditi era un rapinatore professionista catanese, Ignazio Giuseppe Grasso, 48 anni, smascherato dai carabinieri del comando provinciale di Torino.

L’uomo sceglieva gli obiettivi e dava istruzioni per assaltare le banche, a volte con il sequestro del direttore, per lo più minacciando gli impiegati con i taglierini. In alcuni casi i dipendenti di banca sono rimasti ostaggio dei banditi per decine di minuti, fino all’apertura delle casse automatiche. Con telefoni cellulari «usa e getta» impartiva dall’esterno le istruzioni, calcolando i tempi d’azione, segnalando l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Il capo banda aveva anche creato anche una rete di persone , residenti a San Mauro Torinese, in grado di fornire supporto effettivo alla banda, mettendo a disposizione le loro abitazioni come base logistica.

Gli investigatori hanno individuato il gruppo criminale dopo studiando con attenzione le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza delle banche assaltate. La banda dei rapinatori manovali, spesso in azione in trasferta, è ritenuta responsabile di 18 rapine, per un guadagno di oltre 800mila euro. I colpi sono stati messi a segno in Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto. Uno dei più clamorosi è stato compiuto a Trofarello, l’inverno scorso, e aveva fruttato un bottino di circa 200 mila euro.

Pirelli, accordo con Princeton

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Pirelli ha siglato un accordo con l’università di Princeton per contribuire alla diffusione dello studio della cultura e della storia italiane. L’accordo prevede l’istituzione della «Pirelli Visiting Professorship in Italian Studies», di durata quinquennale, presso il dipartimento di studi italiani e francesi dell’ateneo statunitense. Per ciascun anno accademico, Princeton inviterà un eminente studioso o docente a tenere un corso presso il proprio campus e ad avviare attività capaci di arricchire l’esperienza educativa dell’università ed espandere la portata dei suoi programmi interdisciplinari. Princeton ha affidato la visiting position 2014 a Gianni Riotta. Il nuovo corso, che sarà tenuto in team dal giornalista e scrittore e dalla professoressa Gaetana Marrone-Puglia, si focalizzerà sullo studio della storia d’Italia dal dopoguerra a oggi mediante l’analisi di alcuni dei film italiani «che meglio ne hanno colto le caratteristiche e le dinamiche politiche, culturali e di costume».

Alemanno: centrodestra unito con “Prima l’Italia”

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Dal Leghista “Prima il Nord” all’alemanniano “Prima l’Italia”. Gianni Alemanno,  già sindaco di Roma, ha chiamato così il suo movimento politico presentato a Roma al cinema Adriano. “Lanciamo questo movimento che è tutto incentrato sulla sovranità nazionale e aderisce a Officina per l’Italia, il furom organizzato da Fratelli d’Italia”, , ha detto Alemanno. “Intorno a questa realtà deve nascere un nuovo partito del centrodestra che dia una casa a tutti quelli che vengono da Alleanza nazionale e che vogliono trovare un  punto di riferimento”.

L’ex sindaco ha poi spiegato che intende “collaborare alla costruzione di un nuovo centrodestra nel segno dell’unità” e ha osservato: “Sono solidale con Berlusconi, ma l’errore del centrodestra è stato quello di assecondare il passaggio dal Pdl a Forza Italia al punto che molti sono andati ad applaudire l’inaugurazione della nuova sede. Noi, invece, non vogliamo fare un discorso soltanto di destra, ma proponiamo un progetto nel quale si possano riconoscere tutti coloro che condividono i nostri valori”.

Erg, Garrone: da oggi non potete più chiamarci petrolieri

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«Da oggi non potete più chiamarci petrolieri». Così Edoardo Garrone ha sintetizzato il profondo cambio di mission strategica del gruppo, dopo il completamento della cessione della raffineria Isab a Lukoil. «In quattro anni», ha spiegato il presidente nel corso di un incontro con la stampa a Vienna, «Erg è profondamente cambiata. Dopo 70 anni abbiamo chiuso con la raffinazione e il 2013 rappresenta la fine di un’era come raffinatori. In questi quattro anni abbiamo fatto tantissimo per gestire il cambiamento durante la crisi più profonda del Dopoguerra». Il gruppo è diventato un’azienda energetica tout court con un capitale investito per lo più nelle rinnovabili (38%), nella produzione di elettricità (34%) e nella distribuzione di carburanti, con la rete Total Erg (28%). «Erg oggi ha 3,5 mld di capitale investiti in asset posseduti almeno al 50% e direttamente gestiti», ha spiegato il vicepresidente, Alessandro Garrone.

«Nel 2008 l’Ebitda era di 540 mln, la previsione per il 2013 è superiore a 500 mln. Nel primo semestre dell’anno siamo tornati all’utile con un risultato di 25 milioni di euro. In questi anni di crisi abbiamo fatto investimenti importanti soprattutto in Italia. Ora siamo tornati ai livelli pre-crisi. Siamo quelli che eravamo nel 2008». Nell’eolico Erg intende potenziare la sua presenza fuori dai confini nazionali. «Lavoriamo per un posizionamento in America latina», ha sottolineato l’a.d., Luca Bettonte.

Accordo Expo-Enit

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Via al registro digitale delle strutture ricettive. Il nuovo strumento, frutto dell’accordo tra Expo 2015 ed Enit, diventerà un riferimento unico nazionale e sarà redatto secondo gli standard selezionati tra quelli più utilizzati dagli operatori a livello internazionale. Expo 2015 ed Enit hanno inoltre concordato che il registro digitale sarà parte dell’ecosistema digitale E015 affiancando così altri importanti progetti di standardizzazione del prodotto turistico avviati dalla regione Lombardia e dalla Camera di commercio di Milano. Il registro offrirà agli operatori turistici, anche i più piccoli, la possibilità di pubblicare una descrizione dell’offerta con i riferimenti ai siti web proprietari, un catalogo virtuale dinamico e personalizzabile, realizzato secondo gli standard digitali internazionali. Grazie al registro, l’offerta degli operatori turistici sarà automaticamente «esposta» su un’ampia gamma di strumenti, tablet e smartphone in primis, e servizi digitali che i visitatori di Expo consulteranno prima e durante la loro visita. Sarà dunque strumento efficace di promozione per un soggiorno che possa andare oltre Expo e verso destinazioni su tutto il territorio nazionale.

Pagano i professionisti

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Una raffica di sentenze della Cassazione penale pubblicate negli ultimi due mesi sta mettendo in allarme i professionisti. In tutte queste decisioni si arriva infatti alla medesima conclusione: condanna del commercialista per avere aiutato l’imprenditore a truffare il fisco. Si tratta per la verità di casi piuttosto grossolani di bancarotta preferenziale, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, frode fiscale ecc.

E’ interessante però che in tutti questi casi il professionista “non poteva non sapere” (un’analisi dettagliata delle decisioni è pubblicata a pag. 7, mentre il testo delle sentenze è sul sito di ItaliaOggi). Anzi, proprio le specifiche competenze richieste per esercitare la professione diventano una trappola che inchioda inesorabilmente il commercialista o il consulente d’impresa alle sue responsabilità. Se c’è stato un raggiro, l’autore non può essere che lui.

Al di là dei casi concreti caduti sotto la mannaia della Cassazione, che rappresentano situazioni piuttosto estreme, nelle quali è difficile ipotizzare secondo il senso comune, che il consulente fosse estraneo alla truffa messa in atto dall’imprenditore, il teorema per cui “non poteva non sapere”, se anche fosse vero nella gran parte dei casi si presta inevitabilmente a generalizzazioni indebite. Ma c’è di più: questo approccio finisce per avvalorare in modo implicito un’impostazione distorta del rapporto tra lo stato ed il professionista.

Letta presenta a Napolitano un menu da 15 miliardi

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Ore decisive per la legge di stabilità 2014-2016 che il consiglio dei ministri approverà domani. Secondo le ultime indiscrezioni, l’intervento, per un totale compreso tra 13 e 15 miliardi, introdurrà la Service tax, con un’aliquota che dovrebbe essere pari al 3 per mille. Da gennaio sostituirà Imu e Tassa sui rifiuti solidi e non aggraverà il carico fiscale sulla casa, perché la somma delle imposte tra patrimonio, servizi e rifiuti, non potrà superare il 7,6 per mille per le prime case e il 10,6 per le altre abitazioni. Percentuali corrispondenti appunto all’aliquota Imu massima. Prende forma inoltre la riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro voluta da sindacati e Confindustria: l’agevolazione, per un totale di 5 miliardi di euro nel 2014 e altrettanti nel 2015 e 2016 interesserà soltanto, per 2,5 miliardi di euro,  le aziende che assumono, mentre riguarderà tutti i lavoratori fino a un reddito di 55.000 euro lordi  Per fare in modo che in busta paga l’effetto sia tangibile, si pensa di versare i 200 o 300 euro di riduzione del cuneo in un’unica soluzione. Poi ci sono le ipotesi l’ipotesi di una nuova aliquota Iva al 7% che in aggiunta a quelle al 4%, al 10% e al 22% riunisca alcune voci attualmente tassate al 4% e al 10%. Sarà inoltre rifinanziata la cassa integrazione ordinaria e in deroga, gli ammortizzatori sociali di nuova creazione, come l’Aspi, saranno potenziati e nel pacchetto di provvedimenti allo studio uno spazio importante sarà riservato alle misure per rilanciare la crescita.

Immigrazione: governo in missione

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Fervono i preparativi per la missione militare-umanitaria nel Mediterraneo annunciata sabato dal presidente del consiglio Enrico Letta: oggi, nel pomeriggio, si terrà un vertice tra il premier e i ministri dell’Interno, degli Esteri e della Difesa, Angelino Alfano, Emma Bonino e Mario Mauro, per mettere a punto gli ultimi dettagli dell’operazione.  “Saremo pronti e in azione già lunedì o al più tardi martedì”, ha già spiegato Mauro con alcune interviste, mentre la Marina militare ha assicurato: “Siamo pronti a fare la nostra parte, il capo di Stato maggiore ha già disposto il rafforzamento del dispositivo che va avanti da venerdì scorso”, ha spiegato il comandante Alessandro Busonero. “Abbiamo in mare il pattugliatore Libra, la fregata Espero e la corvetta Chimera, ma abbiamo anche l’elicottero con pilota e il reggimento San Marco imbarcati”. Per il principio della settimana, insomma, l’obiettivo del governo è disporre di un meccanismo già pronto a scattare, anche per presentarsi al tavolo europeo, cioè al vertice in programma il 24 e 25 ottobre, con argomenti forti per chiedere a Bruxelles il massimo sostegno all’Italia. “Sarà un’iniziativa tutta italiana che si aggiungerà a quelle già messe in campo a livello europeo, come Frontex”, ha detto Mauro. “Vogliamo far capire chiaramente all’Europa che intendiamo avere voce in capitolo: non vogliamo disimpegnarci, ma impegnarci di più. Così potremo chiedere alla Ue di fare lo stesso. Intendiamo triplicare la nostra presenza, in termini di uomini e mezzi, nell’area sud del Mediterraneo, per una missione militare-umanitaria con lo scopo di contenere la crisi attuale dovuta in parte alla situazione di ‘non Stato in cui si trova la Libia”.

Salerno: Vaticano la verità su Mons. Scarano: “Sta male!”

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di Rita Occidente Lupo

mons. scarano“Mons. Scarano sta male!” Una frase secca, asciutta, quella che l’avvocato difensore dell’alto prelato, penalista salernitano Silverio Sica, ha rilasciato nei giorni scorsi. E che ha aperto il fianco a gossip, dubbi e perplessità sugli arresti detentivi, che vedono il consacrato nel carcere ospedaliero di San Leonardo. Visite, quasi nulle, fatta eccezione di quelle dei suoi legali, dei sanitari che lo hanno in cura e di qualche familiare con permesso speciale, le condizioni fisiche e psicologiche dell’ex contabile dell’Apsa, sono realmente preoccupanti. Visitato in tarda mattinata dal direttore dell’Uosm, Antonio Zarrillo, un’ampia perizia,  con la quale concorda il team psichiatrico dell’azienda ospedaliera. “Oltre a depressione notevolmente peggiorata- riferisce Zarrillo- evidenti sintomi di psicosi marcata delirante, con idee persecutorie, di complotti e deliri di rovina, contro se stesso.” Perentorio lo psichiatra, che annota lapalissiani segnali allarmisti sulle condizioni generali del paziente, in uno stato di sofferenza globale. E lancia l’allarme, in quanto il quadro del Monsignore potrebbe ulteriormente precipitare ad horas, accusando la mancata adozione di provvedimenti, atti a scongiurare il peggio. Prevista un’eventuale denuncia al tribunale del malato, per le reali condizioni in cui versa il paziente, impossibilitato a reggere ancora la situazione carceraria. “Completamente incompatibile col suo stato psico-fisico-conclude Zarrillo- la prigionìa, che in attesa di processo, registra di giorno in giorno deficit anche sotto il profilo della lucidità mentale. Il mio appello, che si possa tempestivamente intervenire, assegnando i domiciliari all’alto prelato, che oltre a soffrire per la sua condizione di consacrato, non potendo più celebrare l’Eucarestia, lamenta l’umiliazione di una pena ancora in corso d’accertamento sulle sue reali responsabilità in merito.” Alla luce della misericordia, che contrassegna il Papato di Bergoglio, ancora non si comprende come ci sia nei confronti del Monsignore una chiusura così ermetica da parte della Chiesa medesima.

Rita Occidente Lupo

 

If lancia gli Stati generali del liberalismo

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Italia Futura si lascia alle spalla la presidenza di Nicola Rossi, che con una nota indirizzata al direttivo della fondazione creata da Luca Cordero di Montezemolo comunica le sue dimissioni, e si propone come primo soggetto aggregatore di “tutti coloro che si riconoscono nei valori e nell’ideale di una Ricostruzione Liberale del Paese” attraverso la convocazione degli “stati generali del liberalismo in Italia”. Un evento, spiega un post firmato dal direttore di Italia Futura Piemonte, Gabriele Molinari, e da Giovanni Susta che crei le premesse per “l’alternativa liberale all’attuale e composito coacervo di conservatorismi, prendendo magari a modello quel Valery Giscard d’Estaing che nei primi anni ’70 fece uscire la Francia dal gollismo con rinnovato spirito unitario di matrice liberale, popolare, riformatrice ed europeista”.

Così come è fallito, almeno a giudicare dalla parabola politica di Nicola Rossi, uscito a suoi tempo dal Pd, il tentativo di determinare una svolta liberale all’interno dei Democratici. Si spiegano così la crociata di Montezemolo contro i danni del bipolarismo aggressivo in salsa italiana, la creazione di Italia Futura e successivamente l’adesione a Scelta civica. Certo è che adesso i liberali, tramontata l’idea del Terzo polo alternativo al centrodestra e al centrosinistra cercano nuovi orizzonti. E mentre Montezemolo, il ministro della Difesa Mario Mauro e il leader di Sc Mario Monti guardano al Ppe e a una collocazione nell’ambito di un centrodestra deberlusconizzato, molti, al contrario, pensano a un dialogo serrato con il Pd di Matteo Renzi in  vista di una possibile alleanza elettorale.