22 Settembre 2024, domenica
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Consumatori, un pieno di tutele

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Il consumatore avrà 14 giorni di tempo per far saltare il contratto (oggi sono dieci) e potrà restituire il prodotto anche se in parte deteriorato. Queste alcune delle novità per gli utenti approvate dallo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/83, sui diritti dei consumatori, varato ieri dal consiglio dei ministri e che diventerà operativo a partire dal 14 giugno 2014, e salutato con soddisfazione dal ministro degli affari europei Enzo Moavero Milanesi. Da quella data scatteranno anche le norme su maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori, in particolare nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dei locali commerciali. Ma vediamo i punti salienti del provvedimento.

Informative nei contratti porta a porta e nelle vendite a distanza. Il decreto introduce l’obbligo di informazioni da fornire prima della conclusione del contratto. Riguardano, tra l’altro, l’identità del professionista, le caratteristiche del prodotto o servizio, modalità di pagamento e le garanzie a favore del consumatore. Quanto al professionista alcune informazioni sono chiaramente dettate con lo scopo di poter rintracciare il venditore o comunque il fornitore del servizio. Tra le informazioni dovute si trovano quelle sulla facoltà di recesso.

Spinelli affronta le tematiche della scuola incontrando gli insegnanti

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1601286_786078488072315_1922666256_nAffrontare le tematiche dell’istruzione direttamente con chi nel mondo della scuola vive quotidianamente. Con questo obiettivo Alessio Spinelli, candidato a sindaco alle primarie del PD, ha incontrato, insieme all’assessore Emma Donnini, presso la sala Convegni dell’hotel La Campagnola un numeroso gruppo di insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e della scuola media.
Le tematiche affrontate hanno messo in evidenza le difficoltà che il mondo della scuola deve superare per assicurare ai bambini e agli studenti il diritto all’apprendimento e allo sviluppo armonico della loro personalità.

Grande è la fiducia delle insegnanti nel ruolo di sostegno svolto dall’amministrazione comunale che da tempo va oltre i compiti strettamente istituzionali per supplire alla mancanza di risorse e di interessamento da parte dello stato.Spinelli ha affrontato tutte le problematiche, dalla necessità di finanziare alcune sezioni di scuola materna, di ampliare la scuola media, di ampliare e riorganizzare alcuni edifici della scuola primaria di costruire la nuova scuola materna di Vedute alla assicurazione che non saranno sottratte risorse alla scuola nonostante le difficoltà di bilancio del comune per il sostegno ai progetti educativi.

L’incontro si è svolto in un clima cordiale e collaborativo dal momento che Alessio Spinelli ha mostrato da subito sensibilità ai problemi e consapevolezza che il futuro di Fucecchio e dei fucecchiesi si costruisce a partire dal mondo della scuola.

Ufficio Stampa

"Metterò a reddito il Palio": il piano della Melani (Pd) per Fucecchio

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1536448_1374613746131006_469704771_nL’obbiattivo è trasformarlo in una risorsa di crescita per le contrade, che consentirà di avere una sede per tutte, un museo e un archivio Task force per lo sviluppo. Centro, sgravi fiscali per chi esegue migliorie.

Dopo trent’anni, è arrivato il momento di mettere a reddito il Palio rendendo la manifestazione non solo sostenibile da un punto di vista economico ma anche in grado di generare ricchezza per le contrade, consentendo di dare una sede a ognuna di esse, un museo e un organismo di promozione ad hoc. E’ questo, in sintesi, il piano di Silvia Melani (Pd) per il rilancio del Palio, uno dei punti qualificanti del programma che verrà presentato alla cittadinanza domani alle 19 nel Chiostro dei Frati. Tutti gli obiettivi rientrano in un “piano di investimenti di mandato” – oltre 20 milioni in 5 anni – costruito con i medesimi criteri e caratteristiche del Piano triennale degli investimenti già previsto dalla legge. “Allunghiamo l’orizzonte temporale del piano per avere una visione globale degli investimenti e degli interventi previsti nell’intero mandato da sindaco”.

IL PALIO – Da sempre è il fiore all’occhiello della città e massimo esempio di associazionismo volontario a Fucecchio, ma ogni anno costa a ogni contrada circa 50mila euro. E’ opportuno che tutte le risorse che il Palio può generare, messe a regime, rendano maggior valore per la città diventando un volano di sviluppo. Istituiremo un organismo di promozione e tutela del Palio, che servirà da struttura amministrativa, di promozione (in Italia e all’estero) e reperimento risorse. Queste, alimentando un circuito virtuoso destinato ad autoalimentarsi, saranno destinate per la prima volta a finanziare la manifestazione e le contrade per rispondere al bisogno della realizzazione in proprio delle sedi. Le risorse necessarie proverranno dalla raccolta pubblicitaria che sarà finalmente gestita con bandi di gara e che riguarderà il Palio e le manifestazioni collegate (Torneo di calcetto, Fucecchio in Maggio, ecc) e proverranno dalla Buca del Palio che verrà concessa in utilizzo nei periodi senza eventi. Istituiremo inoltre il Museo e l’Archivio del Palio, al Parco Corsini. Per le contrade che hanno sede nelle zone D ed F abbiamo previsto infine bonus volumetrici e agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione.

SVILUPPO ECONOMICO – Intendiamo attuare una vera e propria task force per promuovere il territorio e il suo indotto, attraendo nel distretto nuovi investimenti. Per questo è urgente orientare la formazione professionale alle reali necessità di lavoratori specializzati nel ramo calzaturiero, ma tutto questo dovrà essere affiancato dal massimo rispetto delle regole e della legalità sia per le aziende presenti che quelle future, italiane o straniere che siano: la lotta sarà per l’emersione di lavoro nero e contro le industrie irregolari. Istituiremo poi un “Ufficio Europa” per agevolare e incentivare le aziende a entrare in contatto con le pratiche burocratiche per accedere ai fondi comunitari. Riqualificheremo le aree produttive e snelliremo al massimo le pratiche burocratiche.

CULTURA E TURISMO – Un obiettivo su tutti: vogliamo rendere i nostri imprenditori ambasciatori di Fucecchio, così come della Toscana e dell’Italia, nel mondo. Ecco perché creeremo uno spazio per mostre temporanee e un Museo della Calzatura nel Parco Corsini, legando la tipicità del prodotto calzaturiero e conciario alle altre tipicità architettoniche, artistiche, ambientali e agroalimentari. Chiederemo di inserire una brochure su Fucecchio nelle scatole di scarpe qui prodotte e destinate ai mercati internazionali, ad esempio. A livello generale, intendiamo realizzare una cabina di regia pubblico-privata per promuovere le risorse culturali, turistiche, economiche e ambientali di Fucecchio presenti sia nel capoluogo che nelle frazioni e le sue manifestazioni attraverso fiere e mezzi di informazione nazionali e internazionali, nonché attivare azioni di marketing territoriale per l’attrazione di investimenti stranieri.

CENTRO STORICO – Per scongiurare l’allontanamento delle attività dal centro intendiamo vietare il cambio di destinazione d’uso dei fondi commerciali/artigianali in abitativi. Vogliamo invece incentivare i cambi d’uso dei piani terra, da residenziale a commerciale/artigianale, applicando sconti sugli oneri di urbanizzazione. Non solo: chi dimostrerà di aver realizzato interventi mirati al miglioramento della qualità urbana e della qualità progettuale e architettonica (abbattimento delle barriere architettoniche, rifacimento marciapiedi, segnaletica, insegne, facciate e cosi via) godrà di sgravi fiscali. Per contrastare il degrado attueremo maggiori controlli, con illuminazione e arredi adeguati per valorizzare le peculiarità di Fucecchio.

CASE POPOLARI – Nonostante le tante richieste che arrivano da cittadini italiani, in graduatoria molte case vengono assegnate agli stranieri, perché la valutazione è basata su parametri che non tengono conto delle nuove povertà emergenti (anziani soli, madri o padri separati con figli, ecc): vogliamo il frazionamento – ove possibile – degli alloggi esistenti in più unità abitative, e la costruzione di nuovi alloggi di dimensioni ridotte. Proporremo all’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa che i Comuni confinanti formulino graduatorie comuni in modo tale da contare su alloggi più numerosi e di diverse tipologie, e introdurremo nuovi indicatori economici e di benessere come criteri per determinare l’ISEE (Pay tv, auto di grossa cilindrata, ecc.).

SICUREZZA – Dobbiamo andare oltre le demagogiche corrispondenze che legano il tema della sicurezza al solo fenomeno dell’immigrazione, ma il problema va affrontato con serietà e immediatezza tenendo insieme i diritti civili di cittadinanza con la fermezza nell’isolare chi viola le leggi. L’amministrazione deve attuare ogni forma di controllo in suo potere, facendo squadra con tutte le altre istituzioni pubbliche e forze dell’ordine, cercando sempre di preservare il senso di comunità che ci caratterizza.

Ufficio Stampa

Psicologia in condominio per combattere liti e stress

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psicologiaL’ANAMMI organizza per gli amministratori associati un seminario itinerante allo scopo di affrontare, con l’aiuto di specialisti, la gestione dei principali problemi di relazione e di stress che, sempre più di frequente, si registrano in condominio. Dopo Roma, il prossimo appuntamento è a Milano, poi a Napoli e Venezia

Gestire con efficacia una riunione, comunicare bene con i condòmini, risolvere le tensioni tra vicini di casa. Sono soltanto alcune delle competenze richieste agli amministratori condominiali che, ancor di più dopo la recente riforma, sono chiamati a comporre questioni complicate, spesso motivo di stress per chi abita nello stesso condominio. Per sostenere i suoi associati anche su questo fronte, l’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili, ha deciso di organizzare un seminario itinerante per tutta l’Italia, dedicato alla “psicologia in condominio”.

Creato grazie all’apporto di psicologi specializzati nella  gestione del negoziato, il seminario ha già preso il via a Roma e ora debutterà a Milano martedì 11 febbraio. Lo stesso seminario si terrà poi a Napoli il 18 febbraio, a Venezia il 20, per poi esordire anche in altre grandi città. “Amministrare un condominio oggi è molto più difficile di un tempo – spiega Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI – basti pensare agli episodi di cronaca che hanno per sfondo gli spazi condominiali. Se a ciò si aggiunge la quantità di norme che riguardano il settore, si comprende come gli operatori abbiamo bisogno di ulteriori competenze e di un approccio psicologico, che li aiutino nella mediazione tra i condòmini”.

Comunicazione assertiva, negoziazione, gestione delle relazioni e dello stress, leadership delle riunioni, sono i principali temi del seminari. A tale scopo, gli psicologi in aula analizzeranno i possibili casi di tensione quotidiana in condominio, organizzando anche simulazioni in aula di situazione complesse. Un’attenzione particolare sarà dedicata anche allo stress derivante dalla professione. Secondo dati interni all’ANAMMI, circa il 60% degli amministratori associati si è trovato ad affrontare un reato di rilevanza penale in almeno uno degli immobili amministrati, mentre il 15% dei soci è stato oggetto di ingiurie e lettere anonime.

Al riguardo il seminario intende rafforzare nei professionisti la consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie debolezze, in modo da sviluppare al meglio le loro potenzialità professionali. La stessa riforma del condominio (L.220/13) impone agli operatori una formazione adeguata ed un costante aggiornamento. “Questo perché – precisa il leader dell’ANAMMI – ora il professionista del settore deve rispondere ad una miriade di esigenze vecchie e nuove, stabilite dalla nostra legislazione, che vanno dal risparmio energetico alla tutela del territorio”. La necessità di essere un professionista a tutto campo è quindi molto sentita dalla categoria. Solo in ANAMMI gli iscritti sono 14mila, di cui il 30% laureati in economia e giurisprudenza.

“Anche se non lo si dice mai a chiare lettere – osserva il presidente Bica – quella dell’amministratore è un’attività di lavoro autonomo, che impone capacità imprenditoriali, tipiche di chi è abituato ad investire su se stesso. Ecco perchéconsolidare la professionalità dell’amministratore, anche da un punto di vista  psicologico, è divenuto così importante”. 

Ufficio stampa

AGRICOLTURA: IL FONDO PER LE IMPRESE PER IL RINNOVO MACCHINARI DIVIENE LEGGE

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labbate-giuseppe_0Zanonato emana il decreto interministeriale e così l’emendamento al Decreto del Fare, a prima firma L’Abbate, apre la strada allo sviluppo dell’agricoltura e della pesca. Le modalità per accedervi

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, diviene attuativa la norma all’articolo 2 del “Decreto del Fare”. Viene, dunque, istituito un nuovo strumento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI). E grazie all’emendamento a prima firma del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), ad accedere al fondo saranno anche le imprese agricole e della pesca. Ribattezzata la “Nuova Sabatini, il provvedimento prevede l’istituzione di un plafond di risorse presso Cassa Depositi e Prestiti di 2,5 miliardi di euro (incrementabile fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare per concedere alle PMI finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro.

Attendevamo da mesi questo provvedimento – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S), componente della Commissione Agricoltura della Camera – Ora le aziende, comprese quelle agricole ed ittiche, avranno la possibilità di accedere ai finanziamenti agevolati. Certo non è la soluzione alle molte criticità che presenta il comparto primario, ma è comunque un inizio su cui ci siamo battuti in Commissione. Bene anche il meccanismo automatico nonché l’accesso agevolato che semplifica la procedura. Mi auguro che le aziende agricole ed ittiche pugliesi possano trarre vantaggio da questo strumento. Continuiamo – conclude L’Abbate – a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per tradurre in norme tutte le istanze del settore. Ci auguriamo che venga quanto prima calendarizzato il collegato agricoltura alla legge di stabilità: un provvedimento fondamentale ma, ad una prima lettura, assolutamente insufficiente a risollevare il comparto dalla crisi”.

Lo strumento è rivolto alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che operano in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca grazie all’emendamento del MoVimento 5 Stelle, a prima firma Giuseppe L’Abbate. Possono, dunque, accedere al fondo le imprese che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali ed attrezzature ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Gli investimenti ammissibili sono destinati: alla creazione di una nuova unità produttiva, all’ampliamento di una esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento, al cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di una unità produttiva esistente, all’acquisizione degli attivi direttamente connessi ad una unità produttiva, nel caso in cui questa sia stata chiusa o sarebbe stata chiusa qualora non fosse stata acquisita e gli attivi vengano acquistati da un investitore indipendente. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi. L’agevolazione prevede l’erogazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso di interesse del 2,75%, della durata di 5 anni e d’importo equivalente allo stesso finanziamento.

I finanziamenti ammessi devono avere un importo tra i 20.000 euro e i 2 milioni di euro (anche se frazionato in più iniziative di acquisto per ciascuna impresa beneficiaria), devono essere a copertura degli investimenti e devono essere deliberati da una banca o da un intermediario finanziario. La durata massima dalla data di stipula del contratto di finanziamento, comprensiva del periodo di preammortamento o di prelocazione, è pari a 5 anni. I finanziamenti concessi, erogati in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto, possono essere assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia fino all’80% dell’ammontare del prestito. L’impresa può richiedere il finanziamento agevolato entro il 31 dicembre 2016.

Ufficio Stampa

on. Giuseppe L’Abbate

Equitalia deve azzerare i debiti. Pronto un disegno di legge! Serve un nuovo piano Marshall.

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Equitalia deve azzerare i debiti. Pronto un disegno di legge! Serve un nuovo piano Marshall

A milano, il 4 febbraio 2014, si è tenuto il corteo in ricordo delle vittime della crisi economica. I principali responsabili dei suicidi sono,  per gli organizzatori della manifestazione –  lo Stato , le Banche ed Equitalia . I dipendenti della filiale di via San Gregorio di Equitalia di Milano,   all’arrivo del corteo, hanno abbassato le saracinesche. Un gesto accompagnatp dagli applausi e dagli slogan come “dovete chiudere per sempre” e “non aprite più” dai manifestanti che invitano i dipendenti a “chiudere in segno di lutto per tutte le quelle persone che si sono uccise perchè non in grado di pagare le cartelle esattoriali”. L’iniziativa contro le tasse che schiacciano imprenditori, artigiani e famiglie è stataorganizzata da Barbara Benedettelli,  presidente all’associazione “L?Italia Vera”, in collaborazione con l’Associazione Progetto di Vita  di Biagio Maimone.

“Abbiamo indetto una giornata di lutto nazionale – ha spiegato Barbara Benedetelli – per manifestare la nostra vicinanza alle famiglie di quegli imprenditori che si sono tolti la vita perché hanno ricevuto una cartella esattoriale che non riuscivano a pagare o perché la banca non concedeva loro un fido. Il nostro obiettivo, però, è anche quello di dire che ci sono molte altre persone, che pur essendo in difficoltà, non si fanno vincere dallo sconforto e continuano a lottare. Per questo – prosegue – il nostro slogan è “Noi non valiamo meno di quello che possediamo”, proprio per sottolineare come la vita valga di più di una cartella di Equitalia”.

Biagio Maimone ,  Fonsadore di Progetto di Vita,  aggiunge: “occorre un condono di tutti i debiti e solo così si potrà far ripartire l’economia! Dovranno essere pagate ad Equitalia  solo le situazioni debitorie contratte a decorrere dal 1° gennaio 2012. Ci proponiamo, in definitiva, di presentare un disegno di legge che si prefigge il raggiungimento del  condono di tutti i debiti contratti con l’agenzia delle entrate fino al 31 gennaio 2011. Azzerare i debiti e ripartire da capo: solo in questo modo l’economia reale potrà riprendere a girare.  Serve, in definitiva,  un vero e proprio piano Marhall.  Questo è solo l’inizio di una serie di manifestazioni e di cortei a cui daremo corso  in tutta Italia. Il Governo , prima o poi, dovrà ascoltarci ed prendere provvedimenti seri  per evitare la mattanza degli esseri umani”.

Graziano Musella si ricandida a Sindaco di Assago. I cittadini. " siamo contenti di essere assaghesi!!"

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Si è tenuta , in data odierna,  la Conferenza Stampa con cui Graziano Musella ha annunciato  la  propria ricandidatura a Sindaco del Comune di Assago, il cui logo è “Fatti, non parole” .

Nell’arco della Conferenza, Graziano Musella ha illustrato ai suoi concittadini il programma che intende attuare, all’insegna del motto “Ancora Insieme”, facendo presente che nel nuovo simbolo non inserirà lo stemma di Forza Italia e della Lega, che saranno tuttavia suoi sostenitori  nella campagna elettorale,  in quanto il Comune di Assago  ha un numero di abitanti inferiore a 15.000. 

Graziano Musella ha ricordato ai suoi concittadini di aver ottenuto due onorificenze significative per il Comune di Assago  da parte del Presidente della Repubblica ed il titolo di “Città europea dello Sport 2014”, oltre ad aver attuato lo sgravio del pagamento dell?IMU e dell?addizionale IRPEF,  ponendo in atto una costante attenzione per non far gravare su di essi  la grave  crisi economica.

L’obiettivo di essere un comune amico dei cittadini , adottando una politica che miri a diminuire le tasse, costituirà la linea di azione imprescindibile anche per il  suo prossimo mandato .

Graziano Musella ha illustrato l’operato degli ultimi 5 anni: oltre all’esenzione della tassa dell’Imu e dell’addizionale Irpef  e al conferimento del titolo di “Città Europea dello Sport”, anche la  realizzazione della linea MM che congiunge il Comune di Assago  a Milano, alla ristrutturazione del centro storico e alla creazione del Fondo di Solidarietà Locale e Nazionale con cui ha aiutato non solo i suoi concittadini in difficoltà , ma anche 25 famiglie di Taranto colpite dalla grave crisi dell’Ilva.

Graziano Musella ha affermato: “Tante cose sono state fatte a favore del bene comune e dei miei cittadini. Tante altre cose faremo nei prossimi cinque anni. Ciò che ha contraddistinto il mio operato è stata la vicinanza ai miei cittadini ed all’ascolto di tutte le istanze. Credo che ciò che deve fare un sindaco è quello di saper ascoltare e credo di averlo fatto. Fatti e non parole perché poche sono state le parole dette e le promesse fatte , ma tanti sono stati i fatti e le cose compiute. Il futuro prossimo è vicino e tante cose si possono e devono  fare per migliorare la vita dei cittadini. Ho intenzione di continuare sulla strada delle azioni e dei fatti concreti . Rispetto ad altri comuni dell’ hinterland milanese Assago è stato l’unico Comune a non aver inciso sulla vita dei cittadini con tasse eccessive. Abbiamo istituito il bonus bebe’, abbiamo  concesso i trasporti gratuiti dei servizi sociali a favore dei disabili e dei disagiati per i quali abbiamo istituito una particolare “social card”. Per cui potrei affermare senza tema di semntita, che i nostri servizi sociali hanno lavorato bene accontentatnto le richieste dei cittadini e lo faremo anche per i prossimi 5 anni!”

A fine conferenza la parola è andata ai cittadini i quali all’unanimità hanno affermato: “siamo contenti di essere cittadini di Assago!”

LE VICENDE KIPOINT-POSTE ITALIANE ALL’ATTENZIONE DEL PREMIER LETTA

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kipoint-franchising-arredamento-localiIl deputato Scagliusi (M5S) accoglie la richiesta di aiuto di oltre 100 imprenditori e presenta un’interrogazione al Presidente del Consiglio per fare chiarezza sulla vicenda del franchising di Poste Italiane. Solo in Puglia chiusi 7 punti vendita

In principio erano 190, poi i fallimenti sono giunti a cascata. Si tratta del progetto Kipoint, presentato come ‘vincente’ ma che rischia addirittura di far perdere la prima casa ad oltre 100 famiglie italiane che ci avevano creduto. “Kipoint S.p.A.” è nata nel 2002 come rete di negozi in franchising di SDA Gruppo Poste Italiane operanti come centro servizi per spedizioni nazionali e internazionali, servizi di imballaggio, servizi di fotocopisteria e come rivenditore di prodotti di cancelleria e cartoleria. Grazie all’avallo di Sviluppo Italia (oggi Invitalia) che proponeva tra i marchi convenzionati “Kipoint”, il progetto riesce in qualche anno a costruire una cospicua rete di affiliati. Ma solo in Puglia, su 16 negozi aperti finora, 7 sono già chiusi: quasi il 50%. E dinanzi alle segnalazioni dei cittadini, il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) ha presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio per fare chiarezza ed adoperarsi immediatamente per aiutare le famiglie in difficoltà.

È assurdo come Sviluppo Italia (oggi Invitalia), che agisce su mandato del Governo, abbia potuto indicare tra i propri convenzionati un marchio senza aver prima verificato la bontà dei business plan – dichiara il deputato Scagliusi (M5S) – Troppo facile, a danno compiuto, cancellare il marchio dalla propria lista di convenzionati. Chi si occuperà adesso degli imprenditori in difficoltà? Faremo luce su questo assurda storia che ha messo in ginocchio centinaia di famiglie italiane”.

Tra il 2005 e il 2010, infatti, oltre 100 franchisee hanno chiuso il proprio punto vendita Kipoint dal momento che le previsioni di fatturato di 200.000 euro annue “a regime”, sono risultate a dir poco azzardate. A completare il quadro ci sono anche i due centri pilota, di Milano e Roma, chiusi per le stesse ragioni. Il 30.10.2010, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha condannato a una sanzione amministrativa pecuniaria di 100.000 euro Posteshop Spa per aver ingannato i franchisee con una serie di messaggi definibili nella “fattispecie di pubblicità ingannevole”. Dopo che il TAR del Lazio ha confermato la sentenza dell’Antitrust, con l’Ordinanza Collegiale n. 201206636, in data 21.12.2012 il Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio e rinviato a una pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Nell’interrogazione, il deputato 5 stelle chiede al Presidente del Consiglio quali provvedimenti intenda adottare per affrontare le difficoltà in cui versano più di un centinaio di piccoli imprenditori. Inoltre, quali siano stati i requisiti che, fino a qualche hanno fa, hanno permesso al marchio Kipoint di figurare tra i franchisor convenzionati con l’allora Sviluppo Italia e quali siano le ragioni della sua esclusione. Infine, se il Presidente del Consiglio non ritenga urgente valutare l’erogazione in tempi rapidissimi di uno stanziamento sufficiente a consentire ai cittadini danneggiati di ottemperare agli impegni economici intrapresi, evitando soluzioni limite, quali la vendita della prima casa. Sono ancora ignoti, invece, i tempi di attesa della sentenza della Corte di Giustizia europea sulla causa C-52/13.

Ufficio Stampa

on. Giuseppe L’Abbate

AGRICOLTURA: LA PARTITA SUL REGOLAMENTO UNICO DELLE SEMENTI ARRIVA IN EUROPA

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labbate-giuseppe_0La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato all’unanimità la risoluzione per dire no al regolamento unico sulle sementi, per tutelare la biodiversità e frenare gli OGM

È stata approvata con urgenza, dalla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, la risoluzione presentata dal Partito Democratico sulle sementi. L’11 febbraio, infatti, la Commissione UE si esprimerà sul regolamento comunitario che si propone di unificare le 12 direttive attualmente in vigore.

Un Regolamento UE che semplifica, in maniera assolutamente non condivisibile, una importante materia – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – Il rischio è che, senza la dovuta attenzione, si aprirebbe la strada agli OGM in tutta Europa. Ciò, alla luce dell’accordo UE-USA potrebbe mettere a repentaglio il futuro delle aziende italiane, la loro biodiversità e peculiarità. Abbiamo apportato un contributo fondamentale alla risoluzione: abbiamo esplicitato la contrarietà dell’Italia a questo Regolamento e la richiesta che una tale proposta venga rigettata in sede europea. Infatti, pur non dichiarandolo apertamente, legittimerebbe in ambito internazionale la commercializzazione degli OGM a discapito delle sementi tradizionali”.

Non viene, però, accantonata l’idea di una normativa unica sulle sementi a livello europeo. “Ma la priorità – continua L’Abbate, componente Comagri alla Camera – deve essere la tutela della biodiversità nonché della tradizioni: nostri elementi distintivi, vero e proprio patrimonio nazionale. Il Regolamento UE rischia di essere anche superficiale e contraddittorio e, per questo, abbiamo richiesto che non vengano coniati nuovi termini ma vengano utilizzati solo quelli già presenti nelle vecchie direttive, con l’obiettivo di scongiurare manomissioni del settore e ambiguità interpretative”.

Ufficio Stampa

on. Giuseppe L’Abbate

I GRILLI DEL SILE HANNO CONSEGNATO I CURRICOLA ALLA REGIONE VENETO. DUE LE NOVITA’

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downloadLo scorso martedì 4 febbraio, una delegazione del gruppo Grilli del Sile, composta da Antonio Mauro Saponaro promotore dell’iniziativa, Andrea Fuga, Giuseppe Vanzella e Silvia Pollini, ha consegnato i curricula raccolti in rete per l’incarico di direttore dell’Ente Parco Sile. Quindici curricula di professionisti, ingegneri, architetti e ambientalisti, redatti in formato europeo e conformi all’esperienza necessaria.

L’incontro è stato un interessante momento di confronto sul ruolo rivestito dal futuro direttore e su alcune criticità, come la passerella dei burci e la greenway.
“Mauro Giovanni Viti, il dirigente regionale della sezione Parchi, ci ha comunicato due grosse novità” riferisce Antonio Mauro Saponaro “la prima riguarda la nomina di un direttore pro tempore che, per 6 mesi, avrà pieni poteri per realizzare un piano dettagliato di interventi sul parco. La seconda, invece, riguarda i 600.000 euro già disponibili per la ristrutturazione definitiva della passerella dei burci. Questo stanziamento è legato ad uno specifico progetto da presentare entro febbraio.”

“Quando abbiamo chiesto se questi soldi facessero parte dei fondi europei per il completamento della greenway, ci è stato risposto che si trattava di stanziamenti diversi e già pronti” continua Saponaro.
L’opinione comune che il personale dell’Ente sia sotto organico è stata confermata dal dott. Viti, al quale la delegazione ha chiesto di considerare le candidature proposte anche al fine di integrare i tecnici del Parco.
Il gruppo si è congedato con l’intesa di offrire la propria disponibilità al futuro direttore e con la speranza di vedere finalmente realizzati i progetti necessari a salvaguardare e valorizzare il più importante fiume di risorgiva d’Europa.

Ufficio Stampa