23 Settembre 2024, lunedì
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Gaffe di Valentino: “Amy Adams ha la nostra borsa”. Ma è al funerale di Hoffman

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Gaffe della maison Valentino: la casa di alta moda ha inviato una mail alla stampa con due foto promozionali indicando che l’attrice Amy Adams portava una borsa da 2.500 dollari uscita daipropri atelier. Peccato che le foto in questione è stata scattata al funerale dell’attore Philip Seymour Hoffman, che con la Adams aveva recitato in “The Master”.
La notizia è stata accolta con titoloni sdegnati sui tabloid americani e non solo. La maison Valentino si è affrettata a scusarsi dicendo di non sapere dove fossero state scattate le foto.

Francia, treno per Nizza deraglia sulle Alpi: 2 morti e 9 feriti

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Un treno è deragliato la mattina dell’8 febbraio nelle Alpi dell’Alta Provenza nel sud della Francia, per un masso caduto sui binari. Il bilancio dell’incidente è di due morti e 9 feriti. Il treno collega Nizza a Digne-les-Bains e ha urtato un masso caduto sulle rotaie e una carrozza si è ribaltata.
Una delle vittime dell’incidente è una donna russa, come riportato dal quotidiano Nice Matin online, che cita fonti della prefettura. L’ipotesi del masso caduto sulle rotaie è stata confermata anche da Jean Ballester, sindaco di Annot, paesino del dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza.
Quentin Bonnard, un testimone dell’incidente, ha detto: “Uno dei vagoni è ancora sulle rotaie, mentre l’altro è pericolosamente in bilico trattenuto dagli alberi”.
I pompieri sono “dappertutto è impressionante”, ha aggiunto un’altra persona. A bordo del treno viaggiavano 34 persone. Immediati – riporta il quotidiano locale – sono arrivati i soccorsi: vigili del fuoco, equipe mediche e un elicottero.

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Sochi 2014, bagni senza divisori e acqua: tutte le critiche via foto Twitter

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Bagni senza la parete divisoria, orinatoi senza acqua, camere d’albergo prive di riscaldamento e tombini aperti. Oltre alle improbabili istruzioni su come usare o meno il bagno e all’acqua giallo ocra che esce dai rubinetti delle camere. I giochi invernali di Sochi 2014 sono arrivati, con tanto di cerimonia inaugurale del 7 febbraio, ma da Twitter giornalisti e atleti denunciano la disorganizzazione.
I primi a postare le scomode immagini sono proprio i giornalisti, che giunti in anteprima negli alberghi e armati di smartphone e dito pronto, hanno immortalato e pubblicato sui social network tutti i lavori incompiuti o mal fatti.
Uno dei giornalisti lamenta su Twitter che il suo albergo non ha la reception e che per registrarsi occorre andare nella camera del direttore, mentre un’altra giornalista si è ritrovata senz’acqua: l’albergo era a secco e quanto l’acqua è tornata le hanno detto di non usarla neppure per lavarsi, perché contiene qualche misteriosa sostanza pericolosa.
Ecco alcune delle lamentele, anche ironiche, apparse su Twitter:

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Gb. Foto porno hardcore sui cellulari: 3 agenti sicurezza premier nei guai

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Si scambiavano immagini pornografiche “hardcore” attraverso i loro cellulari e ora rischiano di essere incriminati. Tre agenti del corpo di protezione diplomatica inglese, tutti e tre responsabili della sicurezza di Downing Street, residenza del premier della Gran Bretagna, sono stati arrestati lo scorso 19 dicembre. Le immagini, spiegano gli inquirenti, sono estreme ma non mostrano bambini.
A rendere noto il rischio di incriminazione è la stessa Scotland Yard la mattina dell’8 febbraio. Gli agenti del Dpg, oltre 700 in tutto, sono responsabili della sicurezza di Downing Street, della residenza del premier britannico, del quartier generale della polizia a Londra, nonchè delle ambasciate nella capitale. Inoltre, questo corpo è responsabile della sicurezza dei ministri, degli ex ministri e delle personalità straniere in visita nel Regno Unito.
Un portavoce di Scotland Yard ha dichiarato: “Le immagini scoperte durante le indagini sono di natura estrema, ma non mostrano bambini”.
Uno è stato sospeso dall’incarico, mentre per gli altri due sono scattate misure restrittive in attesa di una decisione del pubblico ministero. Un quarto agente è stato interrogato.

Laura Boldrini chiede la scorta anche per il compagno e la figlia

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Laura Boldrini chiede la scorta per il compagno, il giornalista Vittorio Longhi e per la figlia Anastasia. Lo scrive il quotidiano Libero.

la proposta è stata avanzata ieri dall’ispettorato di pubblica sicurezza della Camera dei deputati, e la decisione non è ancora definitiva: raddoppiare la scorta a Laura Boldrini, estendendola anche agli «stretti familiari». Una formula che dovrebbe circoscrivere gli aventi diritto al compagno della Boldrini, il giornalista Vittorio Longhi e alla figlia Anastasia, avuta dall’unione dell’attuale presidente della Camera con un altro giornalista, Luca Nicosia.
La scorta naturalmente scatterebbe solo sul territorio italiano, e quindi dovrebbe essere limitata nell’utilizzo: la figlia della Boldrini vive infatti a Londra dove studia scienze politiche, e il suo compagno spesso è in viaggio all’estero (talvolta con lei), essendo specializzato in reportage internazionali. I familiari della Boldrini godono per altro già oggi indirettamente del robusto sistema di tutela che la protegge in modo perfino superiore ai suoi predecessori. Sono impegnati nella sua tutela 12 uomini ogni giorno per 24 ore.

Italiani “mammoni”: 7 mln di under 35 vivono con i genitori. Primato agli uomini

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Sono 6 milioni 964 mila i giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono con almeno un genitore. Si tratta del 61,2% degli under 35 non sposati. Una percentuale che nel 2012 risulta in crescita di due punti sul 2011. E’ quanto emerge dalle tabelle allegate all’ultimo Rapporto sulla coesione sociale, elaborate in base a dati Istat.
Si contano così 31mila giovani in più, rispetto all’anno precedente, che ancora mangiano e dormono con la mamma e il papà. E soprattutto non sono solo ventenni: se tra i 18 e i 24 anni vivono a casa con i genitori in 3 milioni 864 mila, la cifra non si abbassa più di tanto andando a guardare tra i 25-34enni (3 milioni 100 mila). In altre parole a cavallo tra i 20 e 30 anni chi ancora non si è sposato in quasi la metà dei casi se ne sta con i suoi piuttosto che andare a vivere per conto proprio. Tornando alle percentuali, riferite alle persone celibi e nubili under 35, si scopre come il fenomeno sia più accentuato al Sud (68,3%, pari a 2 milioni 36 mila ragazzi).

Il ‘maschio italiano’ si conferma più attaccato alla mamma e al papà di quanto lo siano le donne. Ecco che nel 2012 risultano pari a 3 milioni 948 mila i ragazzi tra i 18 e i 34 anni ancora a casa con i genitori, quasi un milione in più (+932mila) rispetto alle giovani nella stessa fascia d’età. E’ quanto emerge dalle tabelle allegate all’ultimo Rapporto sulla coesione sociale di Inps, Istat e ministero del Lavoro, pubblicato alla fine del 2013. In particolare si fa riferimento a una tavola elaborata su dati di fonte Istat. Tradotto in percentuali si tratta del 68,3% dei 18-34enni scapoli. Quindi quasi 7 su 10 tra gli uomini under 35 non sposati vive sotto lo stesso tetto dei genitori (la quota si abbassa al 53,9% quando si parla di ragazze).

Caos 5 per mille: i soldi per il volontariato anche ai politici

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Una relazione della Corte dei conti sul meccanismo del 5 per mille evidenzia come, nella distribuzione dei soldi, la burocrazia si incastri così che i soldi per il volontariato vadano a finire anche alle fondazioni politiche. E quindi ai partiti. A cui, per effetto del decreto che abolisce il finanziamento pubblico, andrà anche il 3 per mille.

Nella relazione della Corte dei Conti si racconta come i soldi destinati dai contribuenti a finanziare le Onlus benefiche e filantropiche possano finire anche alle fondazioni politiche.
Tale è, per citarne una, la Magna Carta presieduta dall’attuale ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, traslocato al Nuovo centrodestra dopo la scissione del Pdl, ammessa al beneficio del 5 per mille nel 2009. Stesso anno del debutto, negli elenchi degli enti che possono accedere a quei finanziamenti, della fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema, cenacolo di idee il cui comitato di indirizzo ospita personalità quali l’ex presidente del Partito democratico Gianni Cuperlo, Anna Finocchiaro, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, Franco Marini, Luciano Violante…
Sul tema, per regolamentare l’istituto del 5 per mille, si sono esercitati in molti:
Il fatto è che le regole sono frutto di una giungla intricatissima: 21 leggi in sette anni. Per non parlare dei controlli spesso inesistenti. Basta dire che nonostante spetti al ministero del Lavoro fare i riscontri sulle migliaia di potenziali destinatari dei finanziamenti, «segnalando eventuali posizioni da sospendere, tale attività», sottolinea il rapporto, «risulta esercitata una sola volta». Tutta questa confusione burocratica finisce per penalizzare soprattutto, com’è ovvio, chi di quei soldi ne ha un bisogno disperato. Per averli ci vogliono due anni. Almeno.
In realtà tra le fondazioni a cui viene destinato il 5 per mille non ci sono solo quelle prettamente politiche:
Il rapporto segnala come nella lunga lista figuri anche, fra le Onlus, la Fondazione Milan, emanazione del club di Silvio Berlusconi, che a novembre del 2013 ha celebrato il decennale con un memorabile galà che ha favorito la tregua armata fra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.
Il punto centrale della relazione della Corte dei conti, spiega Rizzo é:
La conseguenza è che di quei circa 400 milioni l’anno il 40 per cento circa finisce nelle casse di 200 organizzazioni: le più potenti e attrezzate. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Ovvero la polverizzazione di contributi a favore di «una pletora» di soggetti. Il che, secondo il rapporto, fa salire i costi e rallenta le procedure di erogazione «rischiando di indebolire l’istituto del 5 per mille rendendolo un inutile contributo a pioggia privo di ogni ricaduta positiva».

Domenico Cutrì, fuga finita: evaso in fuga preso con un blitz nella notte

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E’ finita la fuga di Domenico Cutrì, il detenuto evaso dal tribunale di Gallarate (Varese) dopo una sparatoria in cui è rimasto ucciso il fratello Antonio: i Carabinieri, con un blitz nella notte,  lo hanno preso a circa 20 kilometri dalla zona in cui è verificata l’evasione.

L’egostolano Domenico Cutrì stava dormendo quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel covo, un appartamento disabitato all’interno di una palazzina in ristrutturazione in via Villoresi 21 a Inveruno (Milano). Si trovava con lui Luca Greco, 35 anni, un pregiudicato fermato con l’accusa di aver fatto parte del commando che lunedì scorso ha liberato il detenuto. Nell’appartamento c’erano anche una pistola 357 Magnum e alcune dosi di marijuana.
L’appartamento era stato messo a disposizione di Domenico Cutrì da un piccolo imprenditore della zona, Franco Cafà, 35 anni, arrestato ieri dai carabinieri a Buscate (Milano) con l’accusa di favoreggiamento. Cutrì e Luca Greco vivevano in condizioni di degrado: nel covo, infatti, mancavano luce, acqua e gas. Per cucinare i due uomini utilizzavano un fornelletto da campeggio, e dormivano su due brandine in una delle stanze.
Domenico Cutrì, 32 anni, era stato condannato in appello all’ergastolo come mandante dell’omicidio di un polacco che aveva insidiato la sua fidanzata. Era evaso lunedì scorso, intorno alle 15, quando un gruppo armato era entrato in azione davanti al tribunale di Gallarate dove l’ergastolano doveva sostenere un processo per truffa.
Del commando facevano parte, secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dal pm di Busto Arsizio, Raffaella Zappatini, i suoi fratelli Antonino, 30 anni, ucciso nel conflitto a fuoco con gli agenti della Polizia penitenziaria, e Daniele, 23 anni, fermato due giorni fa. Altri quattro componenti del commando erano stati fermati a Cellio (Vercelli) dove era stato allestito un covo e un quarto a Napoli.
In carcere si trova anche la compagna di Antonino Cutrì, Carlotta Di Lauro, accusata di aver fornito supporto logistico all’evasione. Si è fatta trovare ieri sera in casa dei genitori dopo tre giorni in cui era stata irriperibile con il figlio di cinque anni avuto da una precedente relazione. Domenico Cutrì sarebbe stato catturato non distante da Inveruno, nell’Alto milanese, dove risiede la sua famiglia.

Woody Allen si difende da accuse Mia Farrow: “Non ho mai molestato Dylan”

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“Non ho molestato Dylan“. Woody Allen si difende in un’intervista al New York Times spiegando di non aver mai molestato la figlia di Mia FarrowIn una lettera la figliastra Dylan lo accusa di essere pedofilo e di aver abusato di lei quando aveva sette anni.

Una replica accolta dal comitato editoriale del giornale che la scorsa settimana aveva dato spazio alle accuse di Dylan nella rubrica di uno dei suoi columnist di punta, Nicholas Kristof. Allen si è difeso nell’intervista al New York Times:

“Non ho molestato Dylan. Le volevo bene e spero che un giorno capisca che sua madre l’ha privata dalla possibilità di avere un padre che l’amava e che è stata sfruttata da una madre più interessata alla sua rabbia personale che al benessere della figlia”.

Allen spazia a tutto campo, da un “non l’avrei fatto nella soffitta, soffro di claustrofobia”, alle affermazioni di Ronan, l’unico figlio biologico della sua relazione con Mia che di recente non ha escluso una paternità di Frank Sinatra:

“Vero, somiglia a Sinatra. Ma se è così, cosa significa? Che durante la battaglia sull’affidamento, lei ha mentito sotto giuramento affermando che Ronan era figlio nostro? Anche se non è di Frank, la sua possibilità solleva il dubbio ch andasse a letto con Sinatra mentre stavamo assieme. Senza parlare di quel che ho pagato in alimenti. Mantenevo il figlio di un altro?”.

Per Woody Allen il ritorno di fiamma delle accuse del clan Farrow sono particolarmente insidiose: il regista ha un film, Blue Jasmine, candidato agli Oscar e le votazioni dei giurati sono alle porte.

Test scova Alzheimer: 12 domande in 15 minuti. Fallo e saprai che anziano sarai

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Hai più di 50 anni, ti sembra o semplicemente temi che la tua memoria non sia più quella di una volta? Per verificare se le capacità di apprendimento, di memoria e di pensiero sono ancora “intatte” puoi fare un semplice test di 12 domande a cui rispondere in 15 o più minuti. Eccolo il test: fallo e saprai se sei un giovane anziano ancora pienamente sveglio oppure se il motore della tua mente dà qualche colpo a vuoto. In questo caso niente allarmi però, sono segnali, spie che si accendono. Non diagnosi. Quindi se fallite il test non vuol dire che abbiate l’Alzheimer. Vuol dire che dovete porre sotto ginnastica conservativa e stimolante quel gran muscolo che avete in testa: il cervello.
È il Sage test, esame gerocognitivo autosomministrabile, ideato dai ricercatori dell’Università dell’Ohio coordinati dal docente Douglas Scharre. Il test è stato sperimentato su un campione di oltre 1000 persone con più di 50 anni e si è rivelato uno strumento utile per determinare il declino cognitivo degli individui.
Il punteggio massimo che si può raggiungere è di 22 punti, per una memoria di ferro, ma già da 17 punti le capacità cognitive e la memoria sono definite in salute. Il punteggio medio ottenuto dai partecipanti alla sperimentazione è stato infatti di 17,8 punti.
Il test, che può sostituire comunque una accurata diagnosi medica, si è rivelato uno strumento efficace per individuare i primi segni di declino cognitivo, sintomo tipico di patologie come la demenza senile e l’Alzheimer, nel 28,4% delle persone che hanno preso parte alla sperimentazione.
Per provare il test basta munirsi di carta e penna e rispondere alle seguenti domande:
1. Scrivi a memoria la data di oggi;
2. Scrivi il nome degli oggetti o animali nella seguente figura:
test alzheimer 1
3. Cosa sono rose e tulipani? Scrivere perché sono simili. Entrambi sono… Cosa?
4. Quante monete da 20 centesimi ci sono in 6,40 euro?
5. Fai la spesa e spendi 3,05 euro. Se paghi con una banconota da 10 euro quanto riceverai di resto?
TEST DI MEMORIA
(Memorizza le seguenti istruzioni). Questi quesiti andranno risolti solo dopo aver completato l’intero test.
6. Dopo aver risposto all’ultimo quesito (il numero 11) scrivi “Ho finito”
7. Copia questa immagine:
Immagine Test Alzheimer
8. TEST DI DISEGNO
– Disegna un grande quadrante di un orologio e i numeri delle ore;
– Disegna le lancette alle ore 11.50;
– Indica con una “m” la lancetta dei minuti e con una “o” la lancetta delle ore;
9. Scrivi il nome di 12 nazioni che si trovano in qualsiasi parte del mondo;
OSSERVA BENE QUESTO ESEMPIO SVOLTO, POI RISPONDI AL QUESITO 10.
L’obiettivo è tracciare una linea dal punto “Start” o “Inizio” al punto “End” o “Fine” alternando i numeri alle lettere in una sequenza del tipo 1-A-2-B-3-C.
Esempio test alzheimer
10. Traccia una linea tra i differenti cerchi alternando i numeri alle lettere collegando 1-A-2-B e così via.
Quesito test alzheimer
OSSERVA BENE QUESTO ESEMPIO SVOLTO E RISPONDI AL QUESITO 11.
– Si inizia da 6 quadrati come in figura;
– Cancella una linea segnandola con una X;
– Ottiene una costruzione con 5 quadrati;
– Ogni linea deve fare parte di un quadrato completo senza linee aggiuntive.
Esempio 2 test Alzheimer
11. Risolvi il seguente problema grafico
– Si hanno 5 quadrati;
– Elimina 3 linee segnandole con una X;
– Disegna la costruzione con 4 quadrati;
– Ogni linea deve far parte di un quadrato completo senza linee aggiuntive.
Esercizio quadrati test Alzheimer
12. Hai finito?

LE ALTRE VERSIONI DEL TEST
Sul sito del Sage Test sono disponibili altre tre versioni in italiano del test che possono essere scaricate in Pdf cliccando qui: Versione 1; Versione 2; Versione 3.

CALCOLO DEL PUNTEGGIO – Avete finito il test? Ecco come calcolare il punteggio ottenuto con le vostre risposte:
Quesito 1 – E’ un test di orientamento che vale al massimo 4 punti così assegnati:
Mese: 1 punto se corretto, zero punti se sbagliato;
Giorno: 2 punti se corretto; 1 punto se sbagliato di più o meno 3 giorni; zero per qualsiasi altra data;
Anno: 1 punto se corretto, zero punti se sbagliato.

Quesito 2 – Riconoscere le figure e assegnare il nome corretto.
Entrambe le immagini riconosciute: 2 punti;
Solo una immagine riconosciuta: 1 punto;
Nessuna immagine riconosciuta: 0 punti.

Quesito 3. Similitudini, punteggio massimo 2. Gli errori ortografici non invalidano la risposta.
Astratta: 2 punti;
Concreta: 1 punto;
Altrimenti: 0 punti;

Quesiti 4 e 5. Indagano la capacità di calcolo, si ottengono al massimo 2 punti.
Due risposte corrette: 2 punti;
Una risposta corretta: 1 punto;
Due risposte errate: 0 punti;

Quesito 6. Test di memoria: il punteggio sarà assegnato in base alla risposta al quesito 12.

Quesito 7. Costrusione di figure tridimensionali (3D):
2 punti se la forma è corretta e l’inclinazione tra rette parallele è minore di 10°;
1 punto se la forma non è corretta o se le linee hanno un’inclinazione superiore ai 10°;
0 punti se la forma è errata e le inclinazioni tra rette parallele superano i 10°.

Quesito 8. Disegnare l’orologio comporta tracciare 4 componenti: il quadrante, i numeri sul quadrante che devono essere nella giusta posizione e sequenza da 1 a 12, le lancette posizionate nella giusta ora richiesta e la lunghezza delle lancette contrassegnate da “m” e “o”.
4 su 4 componenti corretti: 2 punti;
3 su 4 componenti corretti, di cui almeno uno è la posizione delle lancette: 1 punto;
Altrimenti: 0 punti;

Quesito 9. Il punteggio massimo è 2 a seconda del numero di nazioni scritte. Non si tiene conto degli errori di ortografia.
12 nomi differenti elencati: 2 punti;
10 o 11 nomi differenti elencati: 1 punto;
9 o meno nomi differenti elencati: 0 punti;

Quesito 10. E’ considerato errore se due punti che dovrebbero essere connessi non lo sono o se due punti che dovrebbero essere staccati sono uniti:
Tutti i collegamenti sono esatti o autocorretti: 2 punti;
1 o 2 errori: 1 punto;
Più di 2 errori: 0 punti.

Quesito 11. Cancellazione delle linee e costruzione di una nuova figura
Linee contrassegnate correttamente e figura finale corretta: 2 punti;
Linee contrassegnate correttamente ma senza figura finale o con figura errata: 1 punto;
Linee contrassegnate in modo errato e figura finale corretta: 1 punto;
Nei restanti casi: 0 punti.

Quesito 12. Il punteggio dipende dall’aver scritto o meno esattamente quanto richiesto al punto 6.
Se avete scritto esattamente “ho finito” e nient’altro: 2 punti;
Se avete scritto almeno la parola “finito” (Es. “Sì, ho finito”; “Finito”): 1 punto;
Altrimenti 0 punti.
La descrizione del calcolo del punteggio fornita dal Sage test può essere trovata anche da questo link.

QUANTO HAI OTTENUTO? – Ora che il test è stato completato e il punteggio calcolato, ecco le valutazioni fornite dai ricercatori del Sage test:
Punteggio tra 17 e 22
Non c’è nulla di cui preoccuparsi, le vostre capacità cognitive sono “normali” e non avete bisogno di altri controlli medici;
Punteggio tra 15 e 16
Avete dei piccoli problemi di memoria o di elaborazione del pensiero. Per una valutazione più approfondita si consiglia di rivolgersi al proprio medico curante.
Punteggio tra 0 e 14
Se avete un punteggio inferiore a 14 è molto probabile che possiate avere dei seri segni di declino cognitivo e la valutazione di un medico è fortemente raccomandata.