25 Settembre 2024, mercoledì
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VIA LIBERA AL DL DESTINAZIONE ITALIA E ALL’EMENDAMENTO “SALVA MERLONI”

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Il-sindaco-Giampiero-Giulietti_mediumL’on. Giampiero Giulietti esprime soddisfazione per l’approvazione da parte del Senato del decreto legge Destinazione Italia con il quale è stato dato via libera definitivo all’emendamento presentato dagli on. Petrini, Giulietti, Lodolini e Benamati finalizzato a considerare legittima la vendita di aziende i n esercizio nell’ambito di procedure di amministrazione straordinaria.

“Con l’approvazione del decreto legge Destinazione Italia si dà attuazione ad una serie di misure fondamentali per la crescita e la ripresa economica del Paese – ha affermato l’on. Giulietti – in quest’ottica si inserisce anche l’emendamento che ho presentato insieme ad alcuni colleghi marchigiani che prevede la legittimità della vendita di aziende in esercizio nell’ambito del procedicemento fallimentare e che garantisce quindi stabilità a vendite che altrimenti potrebbero venire travolte, per iniziativa di qualsiasi creditore, con gravi riflessi sull’occupazione.

L’emendamento potrà avere conseguenze importanti per il tessuto economico delle Regioni Umbria e Marche e soprattutto per i tanti lavoratori della ex Antonio Merloni riassorbiti dalla JP Industries, che potranno ora sperare in un futuro meno incerto, dal momento che il tribunale di Ancona dovrà tenere conto dell’emendamento quando sarà chiamato ad esprimersi sul ricorso presentato dai commissari contro il blocco della vendita”.

Ufficio Stampa

on. Giampiero Giulietti

Candy Crush di Riccardo Zacconi, la favola turbo da 7mld di dollari

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Candy Crush saga è il gioco online creato da Riccardo Zacconi e che si appresta a sbancare Wall Street, con una quotazione che potrebbe raggiungere i 7 miliardi di dollari. Zacconi, nato a Roma, dopo gli studi in Italia ha fatto esperienze in Germania e a Londra. Ora la sua creazione, Candy Crush, intrattiene 93 milioni di utenti nel mondo ed ha creato una vera e propria mania.
Se Zacconi in patria non è noto, già nel 2013 in Gran Bretagna il suo nome risultava tra i più influenti nella New Economy del web, spiega Sandra Ricco su La Stampa:

“The Guardian un anno fa lo inseriva tra i 100 personaggi più influenti nel mondo dei media insieme a nomi come Larry Page di Google, Rupert Murdoch di News Corp e Jeff Bezos di Amazon. Lo Spiegel ne ha parlato come di «un’icona europea dell’industria del gaming»”.
D’altronde la società che ha creato, la King.com, intrattiene milioni di persone nel mondo con il gioco che passa dai social network come Facebook e dagli smartphone:
“nel 2013, King.com, la società che ha co-fondato nel 2003 a Londra per lo sviluppo dei videogiochi e che ora porterà a Wall Street, ha fatturato 1,88 miliardi di dollari e totalizzato utili per 568 milioni (415 milioni di euro). Un impero in 14 lingue che macina soldi grazie a banner pubblicitari e alla vendita di particolari abilità nel gioco (in pratica delle scorciatoie per vincere). La vera intuizione è stata però quella di salire sul treno dei giochi mordi e fuggi che usi per tre minuti in metropolitana o davanti alla Tv e poi spegni. Poco impegno e tempi velocissimi come per Twitter e i suoi 140 caratteri minimali che hanno rivoluzionato il modo di comunicare”.
Zacconi, nato a Roma e “fuggito” in Germania subito dopo la laurea all’inizio degli anni ’90 per poi approdare a Londra e inserirsi nel panorama dell New Economy, nel prospetto della Sec ha spiegato:
“«I giochi di King.com si adattano alla vita multitasking di oggi, spalmata su più dispositivi mobili sempre accesi e a portata di mano»”.
Pionere del web, Zacconi fonda dapprima Spray, specializzata in portali internet, insieme ad alcuni amici svedesi:
“Quella dei portali è la prima ondata di imprenditoria in rete e gli investitori in Spray ci credono mettendoci una quota da 100 milioni che verranno utilizzati anche per l’acquisizione di Clarence in Italia, uno dei primissimi grandi contenitori della rete nostrana. Spray viene poi acquistata da Lycos Europe, portale e motore di ricerca allora concorrente di Yahoo. Zacconi resta in Spray e Lycos ma soltanto per un anno, giusto il tempo di schivare o quasi lo scoppio della bolla di Internet. Passerà presto a un mega gruppo di Venture Capitalist della California”.
Ma è nel 2003 che parte l’avventura di King.com, società di gaming soprattutto sociale e mobile, fino alla nascita di Candy Crush:
“Una nuova miniera d’oro: le stime dicono che l’industria del gioco sui social avrà un valore di 15 miliardi di dollari entro il 2015. E Zacconi spera di diventarne un’icona mondiale e non più solo europea. La sua società è in continua espansione non soltanto nel numero di nuovi giochi proposti ma anche per il numero di sedi aperte in tutto il mondo. Oggi sono otto in tutto, da Berlino a Seoul fino a Bucarest. Senza passare per l’Italia”.

NASCE “VIVO INTERNAZIONALE”. IL PRIMO MENSILE IN TRE LINGUE

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Nasce “Vivo Internazionale”, il primo e utilissimo magazine familiare mensile in tre lingue , utile sia per imparare le lingue,  sia per rinverdirne la conoscenza.
In edicola, solo da una settimana,  ha già  incontrato  un successo di gradimento e di vendita. Il mensile, che potrà essere letto anche dagli  stranieri in Italia, si propone di insegnare loro i primi rudimenti della lingua italiana, comparando i testi su contenuti di attualità, informazioni e suggerimenti per poter vivere meglio
in Italia. Tanti sono i temi trattati. Dall’attualità ai temi religiosi,  alla cucina italiana che propone  le ricette di personaggi mediaticamente famosi. Da consigli utili a notizie sul mondo dello spettacolo,  fino alle pagine dedicate ai bambini. Il tutto in italiano, spagnolo e inglese su ogni pagina. «Siamo felici per la riuscita di questo progetto” afferma il Direttore della Rivista Roberta D’Eramo” e ringraziamo i lettori che stanno contribuendo a migliorarlo con suggerimenti davvero preziosi. I primi sviluppi si vedranno nel mese di marzo quando uscirà il secondo numero.
Vivo Internazionale è edito da Mediabox94 srl,  Casa Editrice milanese,  ed è in edicola a soli 2 mensili.

Distribuzione per l’Italia PRESS DI (Gruppo Mondadori) – Via Mondadori, 1 – Segrate (MI)

Reece, 11 anni: “Mi lascio andare al tumore”. La lista dei sogni prima di morire

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Reece, 11 anni: “Mi lascio andare al tumore”. La lista del prima di morire. “Mia madre ha sempre sperato negli ultimi cinque o sei anni di avere il coraggio di capire quando abbastanza fosse stato abbastanza. Dopo accurate valutazioni, mamma ha pensato che se dovesse decidere per se stessa, mi sottoporrebbe ad altre terapie, perché non vorrebbe lasciarmi andare. Ma se dovesse decidere per me, mi lascerebbe andare. Bene, mi sta lasciando andare…”. Reece Puddington, ragazzino inglese di 11 anni, ha scelto insieme alla famiglia di condividere su Facebook il suo straziante congedo dalla sua sfortunata, breve vita per metà sottomessa da un neuroblastoma incurabile. Ha commosso il mondo con la sua lettera d’addio. “L’inizio della fine” si intitola: l’ultimo viaggio è cominciato, senza medici e veleni. Questa lucida determinazione ad abbandonarsi all’irreparabile con un sorriso insegna che la disperazione si vince con il coraggio. Quello che servirà alla madre Kay per farsene una impossibile ragione.
Sarebbe stato disonesto nei suoi confronti continuare la cura. Reece è stanco, non ne può più. Stare a casa per lui significa molto, è come poter respirare di nuovo. Ci hanno proposto altre medicine, ma sono tutte uguali: nausea, vomito, spossatezza. Abbiamo deciso che è meglio così. (Kay Puddigton al Daily Telegraph)

Reece a 11 anni sa quello che gli adulti non riescono a capire ma non rinuncia a sognare. E ha messo per iscritto la sua lista di 14 sogni da realizzare prima di morire. Nella sua “Bucket list” i desideri di un bambino e la preoccupazione per quelli che rimangono: per esempio, desidera che mamma Kay impari finalmente a guidare e lo porti con lei sul ciglio di una scogliera.  Vorrebbe incontrare Johnny Depp vestito come il suo eroe pirata Jack Sparrow. Visitare Sun City in Sudafrica e far colazione da Wetherspoon’s. Gli piacerebbe avere una stanza tutta per sé e una Xbox One. Nei sogni cominciano le responsabilità: esiste una vita prima della morte, Reece la celebra per quello che è. Una gratitudine senza speranza.

Nicola Testa, Presidente UNAPPA. “L’uomo della Fila” è una falsa invenzione. Noi siamo professionisti e paghiamo le tasse. Non si tollerino deroghe alle regole.

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Sono irritati e a dire il vero hanno le loro ragioni. Si tratta degli associati UNAPPA (Unione Nazionale Professionisti Pratiche Amministrative) che nel vedere tanto clamore intorno al caso dell?uomo che si sarebbe inventato un lavoro facendo la fila al posto di altri sono rimasti a dir poco stupiti. E il Presidente dell?associazione Nicola Testa ha dichiarato: «Sono molte le segnalazioni che ci sono giunte da parte di nostri associati di notizie date da vari organi di stampa e tv che promuovono il lavoro di un signore che si titola “l’uomo della fila”. Tutto il rispetto per il signore che non conosciamo, ma sarebbe utile dare notizie chiare, evitando i difetti di sempre di un Paese dove già c’è la tendenza a piegare  le regole a proprio piacimento  e le leggi trovano spesso interpretazioni diverse»

In realtà questo signore non ha inventato proprio niente di nuovo, sostengono a UNAPPA, poiché esistono imprese che questo lavoro già lo svolgono,  da tempo, in maniera professionale, trasparente e lecita, con le dovute licenze previste, pagando le tasse in base ai compensi ricevuti per la loro attività di intermediazione. Ora con tutto il rispetto per le necessità lavorative di questo signore, sarebbe a dir poco leggero, anche se molto “italiano” continuare a sorridere su questo esempio di come ci si arrangia nel nostro Paese.

Decine di volte negli anni siamo stati bloccati allo sportello perché non riconosciuti! afferma ancora Nicola Testa, Presidente Unappa –  E abbiamo dovuto soffrire sette camicie portando documentazione per spiegare il nostro servizio e risolvere,  visto che spesso le norme si dimenticano. Qui invece vediamo che senza alcun problema il signore entra nell’ufficio pubblico, fa un servizio, raccoglie forse anche il plauso per essersi inventato un lavoro nuovo. Ma pur comprendendo la necessità di lavorare presente in modo drammatico nel nostro  paese ? conclude Testa –  la concorrenza e la correttezza sono cose basilari. In questo caso è consentito non rispettare le regole come ci viene detto e segnalato da più parti. Lungi da noi dover fare gli investigatori, ma se questa situazione perdura, in un momento in cui tutti vorrebbero la chiarezza, siamo certi che qualcuno prenderà provvedimenti

Dario Tiengo

“Liberalizziamo la cannabis”: l’appello di Umberto Veronesi su Repubblica

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“Liberalizziamo le droghe leggere“. Questo l’appello di Umberto Veronesi la mattina del 20 febbraio su Repubblica. Dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge Fini-Giovanardi, è necessario per Veronesi riaprire il dibattito in Italia.
Veronesi nell’appello pubblicato da Repubblica scrive:

“Con la bocciatura della legge, che equiparava droghe pesanti e leggere e prevedeva pene fino ad 20 anni di reclusione, si è calcolato che le condanne dovranno essere riviste per 10.000 detenuti, perché connesse all’uso di droghe leggere, dunque per reati di lieve entità. È un numero enorme, che corrisponde quasi alla metà di tutti i reclusi per droga, complessivamente circa il 40% dei carcerati. Ora, si stima che circa il 50% dei nostri giovani faccia uso di cannabis, oltre a molti adulti. Significa che metà dei giovani italiani è criminale? Se fosse così, ci sarebbe un motivo in più per ritenere la Fini-Giovanardi un totale fallimento. Mettere sullo stesso piano droghe leggere e pesanti è antiscientifico. Lo spinello è considerato dai giovani una droga “ludica” ed innocua e vietarlo serve solo a stimolare la loro propensione alla trasgressione. Ben diverso è il contesto di chi affonda nell’eroina fino a rischiare la vita”.
Per Veronesi la proibizione implica un fallimento nell’azione educativa e alimenta il traffico illegale;:
“Del resto le esperienze di paesi europei come la Svizzera, l’Olanda e recentemente il Portogallo, che hanno adottato politiche di liberalizzazione nei confronti della droga, parlano chiaro: se liberalizziamo la droga, non ne aumentiamo l’uso, riduciamo invece la mortalità da overdose e la criminalità collegato alla produzione e allo spaccio. Secondo molti esperti la liberalizzazione estesa metterebbe in ginocchio i grandi trafficanti e le economie che si basano sul narcotraffico come quella talebana in Afganistan e quella colombiana in Sud America. Da noi, la mafia.
L’esempio di fallimento del proibizionismo, scrive il medico, è l’esperienza americana degli anni ’20:
“in soli tredici anni di divieto di consumo di alcol fiorirono in maniera esponenziale il consumo clandestino, il mercato nero gestito da bande criminali e il costo dell’alcol che faceva da volano alla criminalità. Si calcola che la mafia incassi per la droga circa 60 miliardi di euro ogni anno. Un giovane che cade nella “dipendenza”, se non è ricco, ha solo tre possibilità per procurarsi una dose: rubare, prostituirsi o spacciare. In ogni caso diventa un fuori legge”.
Liberalizzare ed educare è lo strumento, non vietare, scrive Veronesi nel suo appello:
“È anche il momento per ridare alla cannabis lo spazio che merita nella cura del dolore. Già molte regioni hanno reso accessibile la cannabis ad uso terapeutico. È assurdo, per il resto del Paese, rinunciare ad un potente antidolorifico solo perché ha la “colpa” di essere anche una sostanza stupefacente. Il dolore è il più grande nemico dei malati, annienta la loro dignità, spegne le loro energia e la volontà di combattere. Il dolore va affrontato con ogni mezzo a nostra disposizione. Anche con la cannabis”.

TAGLI ALLA SCUOLA: EMERGENZE E POSSIBILI SINERGIE CON L’AMMINISTRAZIONE LOCALE

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downloadGiovedì 27 Febbraio, ore 21.00, in Galleria Aldo Moro 111 a Mogliano V.to (Tv), il Gruppo Amici di Beppe Grillo di Mogliano e Preganziol ha organizzato una tavola rotonda per discutere sulle ultime emergenze che stanno investendo le nostre scuole pubbliche.

“Il taglio dei contributi statali sta di fatto mettendo in crisi numerosi istituti scolastici del nostro territorio” ha detto Cristina Manes, candidata sindaco per il M5S alle amministrative di Mogliano V.to “anche nel comparto delle pulizie si è arrivati in molti casi ad una situazione di vera e propria emergenza. Le risorse esistono, ma è necessario spostare la priorità dalla cura di pochi interessi di parte, all’investimento sulla scuola e sul futuro dei nostri giovani.”

I tagli oggi operati alla scuola sono sotto gli occhi di tutti ed è evidente che per risolvere questo problema servano politiche nazionali serie. Ci chiediamo, tuttavia, se per far fronte ad alcune emergenze, Scuola e Amministrazione locale possano trovare delle sinergie nell’interesse dei cittadini e delle famiglie che a queste istituzioni danno l’educazione e la formazione dei loro figli.

Quali responsabilità e quali prospettive? Al confronto, dove farà da moderatore la candidata sindaco, sono stati invitati i Dirigenti scolastici di Mogliano V.to e di Preganziol e i Presidenti dei Consigli d’Istituto, oltre al Sindaco di Mira Alvise Maniero e l’Assessore alle Politiche educative e scolastiche Orietta Vanin, i quali ci porteranno la loro esperienza su come stanno affrontando il problema nel loro comune.

Ufficio Stampa

Destinazione Italia è legge. Risparmi in bolletta, Rc Auto, no aumento birra

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Il decreto Destinazione Italia è diventato legge. Teoricamente dovrebbe servire a far risparmiare sulle bollette di luce e gas, a ridurre i costi delle assicurazioni. Tra le altre cose, non aumenteranno le accise sulla birra. Il Senato ha approvato il decreto con 121 voti a favore e 91 contro.
Ecco tutte le misure contenute:

 

Risparmi in bolletta

Il taglio è stimato in 850 milioni e dovrebbe andare soprattutto a vantaggio delle imprese. Il provvedimento, come ha spiegato il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato nel consiglio dei ministri di dicembre che aveva approvato il testo, punta ad allungare di 7 anni, su base volontaria, il periodo di godimento degli incentivi da parte dei produttori di energia rinnovabile, che tanto pesano in bolletta: con questa variazione si punta a un risparmio di almeno 700 milioni (il testo la definisce una stima “prudente”). A questi si aggiungono 150 milioni del cosiddetto “ritiro dedicato”, ossia del prezzo che paga il Gse per l’energia derivante da impianti rinnovabili di potenza fino a 10 MW.

Buono libri

Risparmi in vista, poi, anche per chi frequenta le librerie. Il governo mette a disposizione un fondo di 50 milioni di euro per gli anni dal 2014 al 2016 per l’acquisto di libri. Cambia la formulazione originaria: adesso le scuole superiori distribuiranno agli studenti i voucher per l’acquisto di libri di lettura (quindi non scolastici) con uno sconto del 19% nelle librerie che avranno aderito all’iniziativa. Le librerie recupereranno lo sconto agli studenti in sede di dichiarazione d’imposta.

Compensazione cartelle imprese con debiti verso la Pubblica Amministrazione

Doveva essere una sospensione e invece, dopo i rilievi della Ragioneria e della Commissione Bilancio, si è trasformata in una compensazione. In pratica, per il 2014 le imprese in credito con la P.A. potranno compensare i debiti maturati con l’agente di riscossione. Sarà un decreto del Mef, di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Destinazione Italia, a stabilire le modalità, rispetto rigorosamente gli equilibri di finanza pubblica.

No aumento accise birra

Salta l’aumento delle accise sulla birra previsto dal primo marzo 2014.

Credito d’imposta

A favore delle imprese, il decreto offre un credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo: il tetto e’ di 200 milioni e ciascun beneficiario (purché abbia fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo annuale di 2,5 milioni. Vengono poi introdotti voucher da 10mila euro per la digitalizzazione delle imprese, nonché la possibilità di emettere mini-bond per aggirare il credit crunch.

Crisi industriali

Una serie di norme e’ dedicata alla riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e per le bonifiche dei siti di interesse nazionale (per esempio Porto Marghera).

Internazionalizzazione delle imprese

Capitolo a parte, con il Fondo per la promozione degli scambi che cresce di 22,5 milioni nel 2014, e alle facilitazioni per le start up innovative che vogliano sbarcare da noi, con l’apertura delle dogane 24 ore su 24 e agevolazioni per i visti.

Fondo danni No Tav

Spunta il fondo per il risarcimento delle imprese danneggiate dagli attacchi No-Tav, con un emendamento “a sostegno delle imprese impegnate nella realizzazione di infrastrutture strategiche che subiscano il danneggiamento di materiali, attrezzature e beni strumentali in conseguenza di atti non colposi commessi al fine di ostacolare o rallentare l’esecuzione delle opere”.

Mutui a tasso zero

Vengono estesi anche all’ imprenditorialità giovanile e femminile e fra i progetti rientrano anche le iniziative nel commercio e nel turismo.

Bonifico estero, sospesa tassa del 20%. Soldi già tolti saranno restituiti

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Bonifici esteri, niente ritenuta del 20%. La misura annunciata dal ministero dell’Economia è stata sospesa fino al primo luglio 2014. Non solo, il ministero ha annunciato che i soldi eventualmente già trattenuti saranno restituiti.
Questa la nota del ministero:

L’Agenzia delle Entrate, su richiesta del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, ha disposto la sospensione dell’operatività della ritenuta del 20% applicata automaticamente sui bonifici provenienti dall’estero.

”Gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari sulla base della norma in oggetto saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari”.

E’ stato contestualmente predisposto un provvedimento per l’abrogazione di questo nuovo balzello. ”Contestualmente al provvedimento di sospensione degli effetti della norma è stata predisposta, per le valutazioni del prossimo Governo – nell’ambito del disegno di legge concernente disposizioni per l’attuazione dell’accordo IGA con gli USA e per l’implementazione del Common Reporting Standard – una norma di abrogazione della ritenuta di cui sopra, ai fini di semplificazione”.

Il ministero scarica la colpa sull’Europa, anzi sull’evoluzione del contesto internazionale. Cioè sulle nuove linee guida in ambito di lotta all’evasione fiscale su scala internazionale. 

In particolare questa evoluzione ”in materia di contrasto all’evasione fiscale cross-border, che ha subito una forte accelerazione, attraverso la creazione di un modello di accordo intergovernativo (IGA) per lo scambio di informazioni tra gli USA e gli altri Paesi, fa ritenere ormai superata la disposizione che ha introdotto la predetta ritenuta alla fonte, atteso che le informazioni sui redditi di fonte estera di pertinenza di residenti italiani saranno disponibili attraverso il canale dello scambio automatico multilaterale di informazioni”.

”Tale modello – prosegue la nota – ha costituito la base per la nascita di un sistema automatico di scambio di informazioni multilaterale tra Paesi (Common Reporting Standard), presentato dall’OCSE nel gennaio scorso, e sottoposto all’approvazione del meeting del G20 di questo mese di febbraio. Lo scambio di informazioni costituisce il nuovo percorso condiviso per la lotta all’evasione fiscale internazionale”.

La disposizione che ha previsto l’obbligo, per gli intermediari residenti, di applicare la ritenuta del 20% sui redditi derivanti da investimenti esteri e dalle attività estere di natura finanziaria, – ricostruisce il Tesoro – ”è stata originariamente predisposta, nel corso dell’anno 2012, nel quadro delle iniziative di risposta alla richiesta di informazioni della Commissione Europea (caso EU Pilot 171/11/Taxu), relative alla non proporzionalità degli adempimenti e delle sanzioni in materia di monitoraggio fiscale, rispetto agli obiettivi di contrasto all’evasione perseguiti dall’Italia, attraverso il predetto monitoraggio. La stessa disposizione è stata introdotta nell’ordinamento soltanto il 6 agosto 2013 con la legge europea n. 97”.

EIRE e CNCC ancora insieme: il retail al servizio della rigenerazione urbana

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EIRE e CNCC ancora insieme: il retail al servizio della rigenerazione urbana

Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, ha confermato, anche quest’anno, la partecipazione a EIRE – Expo Italia Real Estate. L’associazione, che riunisce i principali soggetti pubblici e privati legati all’Industria dei Centri Commerciali (Centri Commerciali – Factory Outlets e Retail Parks), si è, del resto, rivelata un partner consolidato della rassegna: dalla nascita dell’evento, il CNCC è sempre intervenuto alla manifestazione, condividendo con il settore immobiliare le istanze della categoria.

Nel corso del prossimo appuntamento con EIRE – Expo Italia Real Estate, in programma dal 24 al 26 Giugno a Fieramilanocity, l’Associazione, nata nel 1983, si soffermerà sul contributo che sarà offerto dai suoi operatori alla rigenerazione urbana, argomento di particolare rilievo nell’edizione 2014. D’altra parte, l’80% del retail si sposterà dalle periferie alle città. Una particolare attenzione sarà riservata al confronto con gli Enti pubblici e privati presenti: si parlerà di “refurbishment” dei centri commerciali e della necessità di migliorare e gestire gli spazi dedicati alla grande distribuzione che, oggi, costituiscono il termometro dell’economia del Paese.