29 Settembre 2024, domenica
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Ucraina. Ambasciatrice Usa Onu: Russia isolata in Consiglio di Sicurezza

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“La Russia e’ estremamente isolata all’interno del Consiglio di Sicurezza Onu sulla crisi in Ucraina”: lo ha detto l’ambasciatrice Samantha Power, rappresentante permanente degli Stati Uniti al Palazzo di Vetro. A margine della riunione dei Quindici, la delegata Usa ha sottolineato inoltre che il referendum per annettere la Crimea a Mosca e’ “illegale, illegittimo, e viola la Costituzione ucraina”.
Power ha ribadito che e’ fondamentale lasciare entrare nell’ex repubblica sovietica – incluso in Crimea – gli osservatori internazionali. “Non e’ troppo tardi, ma ogni giorno che passa aumenta il rischio di un’escalation militare”, ha detto ancora.

L’ambasciatore britannico, Mark Lyall Grant, ha aggiunto come a suo parere sia “improbabile” che il Consiglio di Sicurezza nei prossimi giorni raggiunga un accordo per una dichiarazione comune, viste le posizioni diametralmente opposte del gruppo Occidentale e della Russia, che ha diritto di veto.

Aereo Malaysian scompare in mare: 239 a bordo. Trovate scie carburante in mare

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Un aereo della Malaysian Airlines è scomparso in mare nella notte tra il 7 e l’8 marzo. A bordo del volo, partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino c’erano 239 persone.
Il volo MH370 – partito 41 minuti dopo la mezzanotte ora locale da Kuala Lumpur – è sparito dai radar dopo circa due ore di tragitto, nello spazio aereo del Vietnam. Sarebbe dovuto arrivare a Pechino alle 6:30 locali.

Gli aerei che stanno cercando tracce del Boeing hanno avvistato due grandi chiazze di combustibile al largo della punta meridionale del Vietnam. Le autorità vietnamite hanno inviato unità navali in zona. Lo ha riferito un alto ufficiale dell’esercito di Hanoi, Vo Van Tuan, all’emittente pubblica Vtv. “Due dei nostri velivoli hanno avvistato due chiazze di carburante lunghe tra i 15 e i 20 chilometri che corrono parallele e distano circa 500 metri l’una dall’altra”, ha reso noto l’ufficiale.
Luigi Maraldi: “Sto bene, non ero sul volo”. Ore di paura anche per un italiano, Luigi Maraldi. L’uomo, 37 anni, risultava nella lista dei passeggeri del volo Malaysian Airlines MH370, che nella notte ha perso il contatto con la torre di controllo dopo essere partito da Kuala Lumpur in direzione di Pechino. Lo si legge nella lista dei passeggeri pubblicata su Twitter dall’emittente cinese CCTV.
Ma nella mattinata Maraldi ha telefonato a casa: “Sono in Thailandia”.
Gli altri passeggeri. Gli altri passeggeri sono di nazionalità cinese (153 persone), malaysiana (38), indonesiana (12), australiana (7), americana e francese (3). Tra le altre persone a bordo si contano anche cittadini di Nuova Zelanda, Ucraina, Canada, Russia, Taiwan, Olanda e Austria.
L’angoscia dei parenti. “Il tabellone degli arrivi non indicava nessun orario. Ci hanno semplicemente detto: l’aereo non è arrivato”. Così, all’aeroporto di Pechino, una delle persone che aspettava l’arrivo di amici, parenti e conoscenti sull’aereo precipitato.

Giustizia, ai comuni 157 milioni per gli uffici giudiziari

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Il ministero della Giustizia ha sbloccato 157 milioni di euro destinati ai comuni per i rimborsi delle spese di mantenimento degli uffici giudiziari. I fondi, rivolti ai comuni sedi di uffici giudiziari, da tempo vincolati per ragioni tecniche, prevedono una prima rata, già in pagamento, pari a 62,2 mln di euro per il 2012, e una seconda, relativa al 2013, pari a 92,1 mln di euro che verrà erogata in breve tempo, non appena completati i passaggi burocratici.”Abbiamo superato l’impasse  grazie ad una interpretazione innovativa delle vigenti disposizioni, adottata con l’intento di agevolare i comuni impegnati a sostenere le spese dell’ultimo triennio dedicate al funzionamento degli uffici giudiziari”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Andrea Orlando. “In questa fase di generalizzata difficoltà abbiamo voluto dedicare una particolare attenzione a quei Comuni sedi di uffici giudiziari accorpanti, assicurando loro una percentuale maggiore di risorse al fine di supportare al meglio la fase di avvio  della nuova geografia giudiziaria”.

Expo 2015, Made in Italy il Padiglione del Kuwait

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Ci sono progettisti e aziende italiane dietro il padiglione temporaneo e sostenibile del Kuwait per l’Expo 2015, presentato ieri a Milano. Italo Rota e il suo studio hanno firmato l’architettura e il design, mentre la progettazione di impianti e strutture è di Progetto Cmr, studio di progettazione integrata dell’architetto Massimo Roj di Milano. La costruzione è stata affidata al general contractor rappresentato dalla società specializzata Nussli Italia di Torino, che già con Rota ha partecipato all’Expo 2008 di Saragozza. Un investimento compreso fra 20-25 milioni di euro. La struttura offrirà un percorso emozionale per raccontare come il Kuwait sta utilizzando l’istruzione, la tecnologia e la ricerca scientifica per trasformare il deserto e renderlo fertile e produttivo. In particolare, verranno descritte le esperienze legate all’uso dell’acqua e delle energie e verranno illustrati molti progetti sostenibili sui temi della desalinizzazione, dello sviluppo dell’agricoltura e delle risorse ittiche. Il padiglione avrà la forma del sambuco, la tipica imbarcazione kuwaitiana, stretta e lunga, e presenterà i tre volti del Kuwait: all’ingresso, la sabbia del deserto e le vele; all’interno, un camminamento alla scoperta del paese, delle sue risorse e delle sue tecnologie per l’agricoltura, la desalinizzazione dell’acqua del mare e il riuso dell’acqua e l’energia ricavata dalle fonti rinnovabili; al termine i visitatori usciranno in un giardino. Il padiglione occuperà 1.423 mq su tre piani (terreno, primo e secondo) nel lotto di 2.790 mq complessivi situato tra i padiglioni di Germania e Stati Uniti. La facciata laterale di 1.100 mq è stata progettata come una serra  e permetterà di vedere le piante idroponiche coltivate con l’idrocoltura all’interno della struttura. Le vetrate saranno rivestite da una pellicola semitrasparente che filtra i raggi solari. Nel padiglione, anche un souk tradizionale con i prodotti tipici. Il cantiere aprirà a giugno e l’opera sarà consegnata ad aprile 2015. A regime, impiegherà circa 300 persone per i sei mesi dell’Esposizione Universale di Milano.

La tata? Ora la offre lo shampoo

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I viaggi alle Maldive, i brillanti o le automobili parlando di promozioni e concorsi legati a prodotti di largo consumo sono oggi da considerarsi fuori moda. Perché quello che cercano i consumatori (e le aziende si sono attivate) sono servizi che alleggeriscano il budget familiare: come la baby sitter o la spesa, il corso di tennis per i giovani e la pittura. Alla base, non solo logiche di marketing ma anche «uno spostamento del concetto di lusso verso cose utili», spiega Italo Piccoli, sociologo dei consumi e docente all’Università Cattolica di Milano. «I clienti soppesano tutto ciò che mettono nel carrello e anche quando usciremo dalla crisi resteranno comportamenti cambiati, una voglia di sobrietà dei consumi». Da Henkel Italia, divisione beauty care, per esempio dal 2012 le referenze esotiche dei concorsi a premi di una marca tradizionale, tale è Antica Erboristeria hanno lasciato spazio a voucher spendibili per beni e servizi con estrazione settimanale. In totale 4 premi da 12 mila euro ciascuno, di buoni spesa da investire come si vuole, bollette comprese. Claim della promozione: «Sorridi per un anno», veicolata in radio e nei punti vendita accanto a dentifrici, shampoo o collutori. «Abbiamo cambiato le logiche promozionali tenendo conto delle priorità delle famiglie e delle leve che spingono a scegliere una marca settimanalmente», racconta Bernadette Bevacqua, direttore generale divisione Beauty Care al consumo di Henkel Italia, colosso da 693 milioni di euro.  «Eravamo abituati a vendere sogni, brillanti, viaggi alle Maldive, spa per una settimana. Concetti un po’ lontani dal consumatore che vive un diverso periodo e guarda al portafoglio».

Newsweek torna in edicola, fine dell’avventura digitale

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Torna in versione cartacea Newsweek. Dopo due anni circa di semifallimentare avventura “digital” in cui il settimanale era uscito soltanto in edizione elettronica, Newsweek si ripresenta nelle edicole americane ed europee. La società proprietaria della testa, la Ibt Medias, ha deciso di scommettere sulla gloriosa testata sfidando sul suo terreno altri concorrenti, primo tra tutti Time. L’obbiettivo dichiarato di Newsweek in questa sua seconda vita è offrire un prodotto di altissima gamma su tutti i fronti, sia dal punto di vista dei contenuti che dei materiali: con numero di tirature, qualità della carta, qualità delle fotografie sempre più alto di quello dei concorrenti. Fondato nel 1933, Newsweek era arrivato a stampare sino a 3,3 milioni di copie a settimane all’inizio degli anni Novanta. Il declino degli anni successivi aveva portato alla decisione, a fine 2012, di abolire l’edizione cartacea per lanciarsi nell’avventura “digital”.

Abruzzo, il governo impugna due leggi regionali

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Il goveno impugna due leggi regionali dell’Abruzzo, la numero 6 del 4 gennaio del 2014 , “Iniziative a favore del centro regionale di audiologia e norme per la formazione di massaggiatore e di capo bagnino degli stabilimenti idroterapici.”e la numero 5 della stessa data, “ Interventi regionali per la promozione delle attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale.” Per la prima, il consiglio dei ministri riunito oggi a palazzo Chigi ha ravvisato “alcune disposizioni” che “ in materia sanitaria contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della salute e di professioni, nonché di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione. Per la seconda, invece, il comunicato diffuso al termine della riunione parla di “alcune disposizioni” che “prevedendo interventi di cooperazione internazionale, incidono sulla competenza esclusiva statale in materia di politica estera, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. a) della Costituzione”. Insomma, una bocciatura pesante per i due provvedimenti adottati dalla giunta guidata dal governatore Giovanni Chiodi, mentre per le altre 17 leggi regionali e delle province autonome non sono stati riscontrati problemi tali da indurre il governo a impugnarli.

Chaori Solar verso default su bond, primo caso in Cina

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La società cinese del fotovoltaico, la Shanghai Chaori Solar si prepara a essere la prima azienda cinese a dichiarare default su obbligazioni detenute da investitori nazionali. La prima di sempre. Le ultime le difficoltà di Shanghai Chaori Solar Energy arrivano dopo che altri produttori cinesi di pannelli fotovoltaici hanno lottato con i pagamenti delle obbligazioni agli Usa. L’industria solare cinese ha già sperimentato uno dei maggiori shakeout degli ultimi anni, che ha portato al crollo di Suntech e Ldk Solar, una volta tra i più grandi produttori di energia solare del mondo.
La Chaori Solar, attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha avvertito questa settimana che sarà in grado di pagare ai creditori meno del 5% degli 89 milioni di yuan (circa 14,5 milioni di dollari) dovuti sul miliardo di yuan di obbligazioni emesse nel 2012. Chaori Solar aveva già rischiato la bancarotta nel gennaio 2013. Il governo distrettuale di Shanghai aveva però persuaso le banche a rimandare le richieste di saldo dei debiti scaduti. Lasciando ora la compagnia al suo destino, le autorità cinesi, marcando un importante svolta, intendono distogliere gli operatori da investimenti troppo rischiosi.

 

Voluntary, il decreto si sdoppia. Pronti 2 disegni di legge

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Il decreto sulla voluntary disclosure si sdoppia in due disegni di leggi. Martedì prossimo, termine per la scadenza degli emendamenti al decreto legge 4/2014 (che contiene le disposizioni per la riemersione dei capitali illegalmente detenuti all’estero) in commissione finanze della camera si sancirà lo svuotamento del decreto legge dalla sua ossatura principale: la collaborazione volontaria. Le norme sull’emersione e regolarizzazione dei capitali illegalmente detenuti all’estero non saranno, dunque, trasformate in legge nei tempi previsti dal decreto. Quest’ultimo continuerà sì il suo percorso parlamentare di conversione con le altre norme residuali (tra le altre quelle sugli alluvionati e la proroga di tutti i versamenti Inail). A spiegare a ItaliaOggi (confermando le anticipazioni) la svolta sulla collaborazione volontaria è il presidente della commissione finanze della camera Daniele Capezzone: «assumo personalmente l’impegno ad andare veloci e questo provvedimento avrà tutta l’attenzione dei lavori della commissione», sottolinea il padre della legge sulla delega fiscale. Per la collaborazione volontaria si stanno preparando dunque due disegni di legge: uno a iniziativa dei capigruppo della maggioranza in commissione, identico al decreto legge 4/2014 e l’altro a firma del presidente della commissione finanze, Daniele Capezzone con le modifiche di semplificazione e forfettizzazione del carico impositivo. E Capezzone rassicura di fronte allo sdoppiamento del provvedimento: «Mi auguro che in questa situazione, con il disegno di legge della maggioranza che rispecchia il provvedimento originale e un disegno di legge mio con correzioni in ottica di semplificazione, si recuperi il clima di lavoro della delega fiscale per arrivare a un testo più liberale insieme», conclude Capezzone.

Trapianto di barba, la moda in aumento tra gli uomini

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La barba folta sta diventando il nuovo sogno maschile. Secondo l’International society of hair restoration in Europa, nell’ultimo anno, sono stati eseguiti più di 4.500 trapianti di peli per rinfoltire la barba. E si tratta di operazioni molto costose che possono arrivare ad incidere fino a 9.000 euro.
La tecnica del trapianto di barba si effettua prelevando la peluria da altre zone corporee o dall’area sottostante il mento e rimpiantandole sul viso, facendo dei taglietti, in anestesia locale. Circa il 90% dei peli ricresce e ci vogliono 10 mesi prima che l’effetto sia completo.

La metodica arriva dagli Stati Uniti, dove costa circa5.000 euro. I chirurghi estetici americani spiegano che richiedono questo tipo di intervento gli uomini dai 20 ai 40 anni per nascondere cicatrici di acne o che hanno una crescita di peluria disordinata e a chiazze.