29 Settembre 2024, domenica
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Rottamazione cartelle all’attivo

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Circa 75 mila contribuenti per un importo complessivo di 300 milioni di euro. Questo il primo bilancio della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, reso noto ieri da Equitalia allo scadere della prima settimana successiva all’originaria dead line fissata al 28 febbraio. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dl 16/2014, infatti, il termine ultimo stabilito per l’adesione è stato riaperto fino al 31 marzo 2014, così come al 15 aprile è slittata la sospensione della riscossione. Nel dettaglio, la disposizione, introdotta con la legge di Stabilità 2014 prevede la possibilità di pagare, in un’unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati a Equitalia entro il 31 ottobre 2013. Nessun ampliamento all’orizzonte, invece, per la tipologia dei tributi. Non tutti, infatti, possono usufruire della rottamazione delle cartelle. Sono, infatti, escluse le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali, i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi. Rientrano, invece, nell’agevolazione le entrate erariali (Irpef e Iva) e, limitatamente, agli interessi di mora, anche le entrate erariali come il bollo della auto e le multe per violazione del codice della strada.

L’infanzia cammina con la moda

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Per conquistare i bambini oggi non basta più solo la qualità, o un plantare. Bisogna anche essere di moda. di qui si spiega il percorso che ha portato Balducci, storica azienda di calzature che nel 2014 festeggia il suo ottantesimo compleanno, a puntare anche sullo stile fashion per le scarpe dei più piccoli.

La strategia è in linea con la tendenza dei grandi brand a lanciare collezioni ad hoc per la moda infantile, un settore che ha come massima vetrina in Italia il salone fiorentino Pitti Bimbo e stuzzica gli appetiti dei grandi mercati. Un esempio è anche la recente acquisizione dal gruppo di Hong Kong Dragon Crowd Enterprise del marchio da bimbi Gusella, nato come brand di calzature per l’infanzia.

L’obiettivo di Balducci per quest’anno è mantenere la leggera ripresa che ha caratterizzato il 2013 (il fatturato è stato di 12 milioni di euro circa), potenziando la presenza nei mercati esteri dove è particolarmente apprezzato il made in Italy, e che rappresentano il 30% del giro d’affari.

Le origini di Balducci, azienda guidata ancora oggi dalla famiglia che l’ha fondata, risalgono al 1934 quando a Monsummano Terme, in Toscana, Marino Rossi e la moglie iniziano a produrre le prime calzature, in un piccolo laboratorio artigianale. «L’azienda si è poi evoluta negli anni 60 e 70, specializzandosi nella produzione di calzature correttive perché il mercato lo richiedeva e i medici e gli ortopedici pediatri credevano molto nelle scarpe ortopediche per tutti i bambini», racconta Isabella Balducci, nipote dei fondatori e presidente dell’azienda. «È stato in quel periodo che Balducci ha avuto un boom, poi intorno agli anni 80 questo mercato ha cominciato a diminuire fino a scomparire quasi del tutto». Ecco così la riconversione verso una produzione di calzature più orientate alla moda, sempre però nel rispetto dell’anatomia del piede del bambino.

Guida sui diritti dei conviventi

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Un vademecum per la tutela giuridica delle coppie di conviventi che in assenza di matrimonio vogliano conoscere gli strumenti per far valere i propri diritti. La guida è stata presentata ieri a Milano ed è stata realizzata dal Consiglio nazionale del notariato e 11 tra le principali associazioni dei consumatori (Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori). Il vademecum fornisce consigli utili a tutelare gli interessi di coloro che, per scelta o impedimento giuridico, non sono sposati ma desiderano condividere la propria vita.
La rilevanza del fenomeno in Italia ha infatti indotto il legislatore e la giurisprudenza, in questi ultimi anni, a estendere anche ai conviventi una serie di diritti che le norme di legge prevedevano solo per i coniugi. La guida (scaricabile gratuitamente dal sito www.notariato.it) aiuta a chiarire le differenze, in termini di diritti e doveri, tra una coppia sposata e una coppia di conviventi; dando al contempo indicazioni per regolare aspetti fondamentali come la gestione della casa di residenza comune o il suo acquisto, le decisioni su mantenimento, istruzione ed educazione dei figli, l’assistenza in caso di malattia e incapacità di uno dei due partner, nonché le disposizioni sulla successione anche per quanto riguarda i figli nati fuori dal matrimonio.

Credito alle pmi, cambia tutto

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L’8 marzo sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al Fondo di garanzia a favore delle pmi: da lunedì 10 marzo sarà possibile presentare le domande in base alle nuove regole. La presentazione delle domande avverrà attraverso l’utilizzo di una nuova piattaforma telematica, modificata in base alle nuove disposizioni. Tra oggi e domani la piattaforma sarà modificata e non sarà possibile effettuare la presentazione di domande. L’ente gestore, il MedioCredito Centrale spa, ha precisato che le richieste di ammissione inserite e ancora non congelate, presenti nella sezione «domande in corso» dell’attuale piattaforma web, non saranno trasferite sul nuovo Portale. A tal proposito saranno a breve inviate tramite posta elettronica le credenziali per l’utilizzo del nuovo Portale FDG a tutti gli utenti abilitati all’utilizzo della vecchia piattaforma. Ed è cosi che si apre una nuova fase per il Fondo di Garanzia, che consentirà un’azione più efficace dello strumento e la possibilità per molte imprese, prima non garantibili, di poter beneficiare della garanzia. Questo perché i criteri di valutazione economico-finanziaria delle imprese per l’ammissione delle operazioni a partire da lunedì saranno più «soft».

Egitto, i militari: “Abbiamo una cura miracolosa per Hiv e epatite C”

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I militari egiziani annunciano: “Abbiamo una cura miracolosa per l’Aids e l’epatite C”. E l’annuncio, ovviamente, lascia perplessi o peggio i ricercatori di tutto il mondo.
In una conferenza stampa il 23 febbraio scorso i militari hanno reso noto di aver implementato un dispositivo che individua e cura entrambe le malattie. In quella occasione il generale Ibrahim Abdel Atti, medico militare e capo dell’equipe di ricerca autore della scoperta, ha infatti presentato in diretta tv al mondo il famigerato dispositivo che trasformerebbe il virus in una sorta di “nutrimento per il corpo”.

“Ho sconfitto l’Aids con la grazia del mio Dio al 100% e ho sconfitto l’epatite C”, ha aggiunto il generale Atti, presentandosi accanto ad un malato e dicendogli: “Tu avevi l’Aids, ma ora tu sei guarito “.
Immediate le critiche della comunità scientifica che si è detta “attonita e sbigottita” e ha espresso il timore che un annuncio di questo tipo possa danneggiare l’immagine del Paese, scrivono i principali quotidiani mondiali.

David di Michelangelo col mitra. Dario Franceschini spara su Twitter: Oltraggio!

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Dario Franceschini, neo ministro dei Beni culturali, va alla guerra del David di Michelangelo, cui il fotomontaggio di una fabbrica di armi americana ha fatto imbracciare un mitra.

Dario Franceschini, uomo dal carattere focoso, ha imbracciato il suo smart-phone e ha sparato su Twitter:

”L’immagine pubblicitaria del David armato offende e viola la legge. Agiremo contro l’azienda americana che deve ritirare subito la campagna”.

Ha fatto eco al ministro la soprintendente al Polo museale fiorentino Cristina Acidini:

“Diffideremo l’azienda dal continuare a divulgarla”

anche perché, aggiunge il Sole 24 Ore,

“per utilizzare a scopo promozionale qualunque opera custodita nei musei fiorentini è necessaria una valutazione della congruità dell’immagine”.

L’immagine del David di Michelangelo, informa il Sole 24 Ore, è stata pubblicata da riviste specializzate e lo slogan è “A work of art”, un’opera d’arte. Il fucile pubblicizzato, il AR-50A1, vale 3 mila euro.

Intanto Pompei cade a pezzi, muri millenari crollano, i turisti sono assediati da zingari e scippatori, nei musei, tranne a Udine, il personale legge e fa le parole crociate invece di controllare i visitatori, e questi vanno in paranoia per un fotomontaggio un po’ scorretto politicamente ma spiritoso e che alla propaganda turistica male non fa. Ci sarà sempre qualcuno che penserà a una foto vera e andrà a Firenze per vedere l’originale.
Invece di ringraziare per quel po’ di pubblicità risparmiata, andranno a spendere migliaia di euro e tempo di funzionari pubblici e diplomatici per chiedere il ritiro della foto o i danni. E poi dice che non è una grande bellezza. In America, dove in materia di armi hanno idee un po’ diverse che da noi, rideranno come dei matti.
Franceschini, per il breve periodo in cui fu segretario del Pd, si distinse per quella infelice frase contro Berlusconi che poi fu costretto a rimangiarsi, chiedendo scusa:
“Alle italiane e agli italiani vorrei rivolgere una semplice domanda: fareste educare i vostri figli da quest’uomo?”.
Avrà anche avuto ragione, ma il segretario di un grande partito non deve scendere a livello di moralista del bunga bunga.

Papa Francesco, sondaggio fra i cattolici Usa: “Piazze piene, chiese vuote”

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La stragrande maggioranza dei cattolici americani ritiene che Papa Francesco abbia sicuramente influenzato il loro modo di pensare, ma non i loro comportamenti, ovvero che abbia rafforzato la loro fede ma non tanto da riportarli a messa.
L’effetto Francesco si può sintetizzare con “piazze piene, chiese vuote”, parafrasando Nenni. Bergoglio si dimostra capace di riempire le piazze, virtuali e reali, ma non di convertire i suoi sempre più numerosi “fan” in cattolici praticanti. Questo è quanto risulta da un sondaggio – rilanciato dal New York Times – del Pew Research Center, centro di ricerca sui temi sociali e di opinione pubblica.

Se, per il 71% degli intervistati, con il nuovo Papa si è assistito a un grande cambiamento negli orientamenti della Chiesa. Ma sarà difficile per Bergoglio tradurre in pratica le grandi aspettative di radicale rinnovamento che ha creato fra i cattolici americani.
In primis, la posizione della Chiesa contro i metodi contraccettivi che, secondo sei cattolici americani su dieci, dovrebbe essere rivista entro il 2050. Altre questioni sulle quali viene richiesto con forza un cambiamento concreto sono: possibilità di matrimonio per i preti (a favore cinque cattolici americani su dieci) e di sacerdozio per le donne (quattro su dieci), nonché, per più dei due terzi, il riconoscimento dei matrimoni gay.
D’altra parte, concreti passi avanti Papa Francesco li avrebbe fatti in questioni, non a caso, meno spinose e più largamente condivisibili quali: la lotta alla pedofilia (dove l’azione di Bergoglio risulta efficace per il 54%), la rivitalizzazione della fede cattolica (81%), l’affermazione dei valori morali tradizionali (81%), l’azione di aiuto e assistenza ai poveri (76%) e l’alleggerimento della burocrazia vaticana (62%).
L’”effetto Francesco” si sarebbe concretato, inoltre, in un maggior numero di credenti praticanti e di non credenti convertiti al cattolicesimo, anche se “non abbiamo prove chiare” di questa tendenza positiva, secondo quanto afferma Mary Ann Walsh, direttrice dei rapporti sulla stampa alla Conferenza statunitense dei Vescovi cattolici.
Da un lato, infatti, ben il 40% degli intervistati afferma di sentirsi “rafforzato” nella propria fede dal nuovo Papa, ma dall’altro, dando uno sguardo ai dati, solo il 5% dei cattolici ammette di andare in chiesa più che in passato, mentre il 22% afferma l’esatto contrario. E ancora, 22% era e rimane la percentuale di americani che si professano cattolici.
Ma allora, bisogna dedurre che, con Papa Francesco, nulla è cambiato? Non proprio. Benché, infatti, non sia aumentato di molto il numero dei cattolici americani che vanno regolarmente in chiesa, tuttavia, va segnalata come significativa l’interruzione del trend negativo di fedeli praticanti, che sembrava proseguire inesorabile sin dagli anni 50 del ’900.
L’inchiesta, condotta dal 14 al 23 febbraio scorso, include 1.821 adulti, con un margine d’errore di circa tre punti percentuali.
A un anno dall’elezione a Papa di Jorge Mario Bergoglio (dopo le dimissioni del meno popolare Papa Benedetto XVI), l’”effetto Francesco” sembra quindi farsi sentire anche tra i cattolici americani, i quali riconoscono a Francesco la capacità di risvegliare e catalizzare gli entusiasmi dei credenti, grazie al suo modo di essere – vicino a quelle che sono le categorie tendenzialmente più lontane alla Chiesa: i giovani, per ragioni generazionali, e i poveri, per più pressanti necessità materiali di vita quotidiana. Significativi e potenzialmente innovatori sono stati percepiti dall’opinione pubblica americana gesti e atti quali, per esempio, l’uso che il Papa fa di Twitter e, ancor prima, la stessa scelta di chiamarsi “Francesco”, con espresso richiamo al Santo dei poveri.
Resta da capire se e fino a che punto l’effetto Francesco si limiti ad un – seppur significativo – maggior coinvolgimento emotivo dei cattolici americani, ovvero se riesca piuttosto a dare risposte concrete e coraggiose alle istanze di rinnovamento interno della Chiesa e dei suoi dogmi che, sempre più pressanti, emergono della società civile americana.

Tasi prima e seconda casa: aliquote, maggiorazioni ed agevolazioni

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Tasi 2014, tassa sui servizi indivisibili: come e quando si deve pagare.
La Tasi, la tassa sui servizi indivisibili la cui aliquota base, al 2,5 per mille, può essere innalzata dai Comuni italiani di un altro 0,8 per mille, quindi fino al 3,3 per mille.
Per gli altri immobili, invece, si potrà arrivare fino all’11,4 per mille in accordo con quanto riporta FiscoOggi, il Quotidiano Telematico dell’Agenzia delle Entrate. L’innalzamento fino allo 0,8 per mille dell’aliquota Tasi sulla prima casa è però subordinato alla definizione da parte dei Comuni di agevolazioni proprio sulla prima abitazione con particolare riferimento alle famiglie a basso reddito.
Alcune Associazioni dei Consumatori hanno in ogni caso mal digerito l’aumento della massima aliquota Tasi sulla prima casa in quanto molti Comuni italiani con le casse vuote di sicuro si avvarranno di tale opzione mentre ad oggi sono vaghe e del tutto indefinite le contestuali agevolazioni che le Amministrazioni locali dovrebbero poi offrire alle famiglie a basso reddito e proprietarie della sola casa dove vivono.
La Tasi 2014 si potrà pagare utilizzando il bollettino postale oppure utilizzando il modello di pagamento unificato F24. Per quel che riguarda le scadenze di pagamento, queste saranno definite dai Comuni e comunque in almeno due rate semestrali dando contestualmente la possibilità di poter saldare la tassa sui servizi indivisibili in un’unica soluzione entro e non oltre la data del 16 giugno del 2014.
In attesa di sapere se il vincolo che evita una Tasi più salta dell’Imu, il Corriere della Sera ha compilato una tabella in cui vengono riportati i costi della gabella nell’ipotesi in cui ci fosse il già citato vincolo di un importo superiore o pari alla vecchia Imu. Ma comunque vada, sarà una stangata.
I parametri – I valori considerati sono quelli medi catastali per le categorie più diffuse, ossia la A/2 e la A/3; quattro le dimensioni valutate, ossia 50, 80, 100 e 130 metri quadri. Si scopre così che nella categoria A/2 gli importi maggiori sono a Torino: per 100 metri quadri la Tasi ammonterebbe a 601 uero, 15 euro in più rispetto a Roma; a Milano si pagherebbero 507 euro. Per quel che riguarda la categoria A/3, Roma è la più cara: 554 euro per 110 metri quadri contro i 113 di Torino, i 232 di Milano, i 385 di Bologna, i 284 di Firenze e i 406 di Genova.
Esempi/1 – Per una casa di 50 metri quadri di categoria A/2, a Torino si pagheranno 300 euro, 244 a Roma, 154 a Milano, 140 a Bologna, 241 a Genova e 64 a Firenze. Per 80 metri quadri la cifra sale a 466 euro a Genova, 480 euro a Torino, 195 a venezia, 366 a Milano, 301 a Napoli e 247 a Catania. Quindi gli immobili di 100 metri quadri, categoria sempre A/2: tra gli esempi ecco i già citati 601 euro di Torino, i 293 di Venezia e i 296 di Verona, i 352 di Bari, i 480 di Bologna, i 328 di Firenze e i 582 di Genova, tra le città più care. Se la casa è di 130 metri quadri a Bari si pagano 517 euro, 684 a Bologna, 757 a Genova, 184 a Palermo, 761 a Roma, 781 a Torino, 719 a Milano, 441 a Venezia e 444 a Verona.
Esempi/2 – Il secondo scenario è quello relativo ad abitazioni accatastate nella categoria A/3. Alcuni esempi per un immobile di 50 metri quadri: si pagheranno 220 euro a Roma, 184 a Torino, 108 a Genova, 93 a Bologna, 46 a Bari, 27 a Catania, 61 a Milano e zero euro a Palermo, Venezia e Verona. Per una casa di 80 metri quadri, si pagheranno 443 euro a Roma, 353 a Torino, 217 a Milano, 292 a Genova, 194 a Bari, 268 a Bologna, 187 a Firenze, 105 a Venezia e 84 a Verona. Se si passa a 100 metri quadri A/3 la cifra schizza a 554 euro a Roma, 441 a Torino, 406 a Genova, 322 a Milano, 284 a Firenze, 250 a Catania, 285 a Bologna, 292 a Bari, 181 a Venezia, 155 a Verona e 28 euro a Palermo. Infine l’esempio delle abitazioni di 130 metri quadri, per le quali si pagheranno 720 euro a Roma, 574 a Torino, 528 a Genova, 478 a Milano, 561 a Bologna, 440 a bari, 325 a Catania, 351 a Napoli, 296 a Venezia 261 a Verona e solo 96 a Palermo.

Malaysia, giallo passaporti rubati: l’ombra del terrorismo su Boeing scomparso

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L’intelligence statunitense ha aperto un’inchiesta per accertare se ci siano possibili legami con organizzazioni terroristiche e la notizia che a bordo del volo precipitato della Malaysia Airlines, scomparso mentre era in volo tra Kuala Lampur e Pechino, viaggiavano 2 passeggeri con passaporti rubati.
Il caso ha visto indirettamente coinvolti – come vittime del furto – l’italiano Luigi Maraldi, 37 anni, cui il passaporto era stato rubato in Thailandia nell’agosto del 2013 e un cittadino austriaco, il 30enne Christian Kozel. Anche nel suo caso il passaporto gli era stato sottratto sempre in Thailandia ma due anni fa.

Ed è proprio questo uno degli elementi che portano a sospettare di un atto terroristico. Il ministro dei Trasporti e della difesa della Malaysia, Seri Hishammuddin, ha precisato che in realtà tra i nomi dell’elenco dei passeggeri sono quattro quelli che destano sospetti. Tutti e quattro i biglietti erano stati acquistati tramite la China Southern Airlines. Il ministro ha aggiunto che le autorità stanno indagando sulla pista del terrorismo in collaborazione con l’Fbi.
“Siamo a conoscenza del furto dei due passaporti e non abbiamo ancora stabilito un nesso con il terrorismo anche se i nostri accertamenti sono solo iniziali e non definitivi”, ha riferito un alto funzionario Usa alla Nbc.

Michael Schumacher, esperto: “Possibilità di recupero sono sempre più basse”

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Michael Schumacher si trova ormai in coma da più di due mesi e nessuno sa veramente quale sia il futuro che gli si prospetti, nemmeno l’equipe medica che lo sta seguendo.
Mark Mader, specializzato in lesioni cerebrali e pazienti in coma, sostiene che i giornalisti stiano tentando di tracciare un quadro clinico basandosi su pochi fatti.

Secondo Mader, intervistato dal sito Blick.ch, il fatto che Schumacher stia impiegando così tanto tempo a risvegliarsi non fa presagire nulla di buono: “Le possibilità di recupero per Schumacher sono sempre più basse. Maggiore è il tempo durante il quale una persona rimane in coma, minori sono le possibilità che il suo cervello riesca a recuperare”.
Inoltre, secondo l’esperto, è evidente che il cervello di Schumacher abbia ancora bisogno di riposare e non esistono farmaci che accelerino questo processo. Schumacher ha avuto un’infezione polmonare e i batteri non possono venire trattati visto che il corpo diventa resistente agli antibiotici. Gli infermieri nel frattempo cercano di limitare al massimo la perdita della massa muscolare, ciò nonostante il pilota tedesco ha già perso 20 dei suoi 75 chili di peso.
Nonostante il quadro clinico non sia dei migliori, per Mader è ancora presto per gridare alla sconfitta: “Come prima cosa deve sopravvivere, solo allora ci si potranno porre le domande più difficili: Può una vita con gravi disabilità essere una bella vita?”.