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Chariklo, asteroide con anelli di ghiaccio: foto del “mini” Saturno

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Spettacolari anelli di ghiaccio d’acqua circondano Chariklo. Non si tratta di un pianeta gigante come Saturno Giove, ma di un asteroide dal diametro di 124 chilometri. L’asteroide è stato scoperto nel 1997 tra Urano e Saturno, ma solo ora offre la vista dei suoi anelli con un dettaglio senza precedenti.

Le spettacolari immagini scattate dall’Osservatorio brasiliano di Rio de Janeiro e sono il frutto del lavoro coordinato da Felipe Braga-Ribas, che ha lavorato in collaborazione con l’americana Cornell University. L’asteroide Chariklo appartiene alla famiglia dei Centauri, gli asteroidi che si orbitano fra Giove e Nettuno anziché fra Marte e Giove, come fanno gli asteroidi più noti.

Finora gli anelli erano stati scoperti solo intorno ai quattro giganti del Sistema Solare, immensi rispetto al piccolo Chariklo, che ha un raggio di circa 124 chilometri. All’interno della famiglia dei Centauri, è comunque il più grande. Vedere i suoi anelli è stato possibile solo 17 anni dopo la scoperta grazie agli strumenti più sofisticati oggi disponibili, che hanno permesso di osservare Chariklo mentre passava contro il disco di una stella lontana.

I ricercatori hanno utilizzato uno schieramento di telescopi lungo un chilometro e mezzo e una telecamera in grado di catturare un’immagine ogni decimo di secondo. Grazie a questi strumenti è stato possibile scoprire i due anelli molto densi che circondano, che si estendono rispettivamente per sette e tre chilometri, con un raggio di 391 e 405 chilometri.

Non è ancora chiaro come gli anelli si siano formati: per l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, potrebbero essere ciò che resta dalla distruzione di un piccolo satellite dell’asteroide, oppure la conseguenza di un impatto o ancora le ‘briciole’ di frammento staccato dallo stesso asteroide.

Aracne editrice

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FEDERALISMO FISCALE E PEREQUAZIONE

L’autonomia della responsabilità

giovedì 3 aprile 2014, ore 16:00

Sala Santa Maria in Aquiro
Senato della Repubblica
piazza Capranica, 72 – 00186 Roma

Campania, nuove misure per il credito alle PMI: sospensione e rinegoziazione dei finanziamenti

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Con deliberazione n. 63 del 10 marzo 2014, la giunta della Regione Campania ha aderito all’accordo per “nuove misure per il credito alle PMI” perfezionato con A.B.I. che prevede una molteplicità di interventi tesi a sostenere le piccole e media imprese in questa fase particolarmente negativa della congiuntura economica.

Tali interventi dovranno indirizzarsi alle imprese che, pur presentando effettive difficoltà finanziarie, abbiano prospettive di continuità e crescita.

Imprese beneficiarie

Possono beneficiare delle operazioni previste dall’accordo per il credito A.B.I. – Regione Campania le piccole e medie imprese (PMI) operanti in Italia appartenenti a tutti i settori.
Saranno preferite le imprese con una temporanea tensione finanziaria che si manifesta ad esempio, per la presenza di uno o più dei seguenti fenomeni:

  • riduzione del fatturato;
  • riduzione del margine operativo rispetto al fatturato;
  • aumento dell’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato;
  • riduzione della capacità di autofinanziamento aziendale.
Operazioni oggetto dell’accordo

Le banche aderenti all’accordo realizzano con le PMI le seguenti operazioni:

  • sospensione dei finanziamenti;
  • operazioni di allungamento dei finanziamenti;
  • finanziamenti connessi ad aumenti dei mezzi propri realizzati dall’impresa.

Le richieste per l’attivazione delle operazioni dovranno essere presentate dalle imprese entro il 30 giugno 2014 alle singole banche sulla base della modulistica modello che sarà elaborata dall’A.B.I.

 

P.O.I. Energia Campania, dal 23 aprile finanziamenti alle PMI fino a 2mln per l’efficienza energetica

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Con decreto ministeriale del 19 marzo 2014 è stato fissato il termine a partire dal quale le imprese localizzate nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che intendono accedere a finanziamenti per investire in riduzione e razionalizzazione dell’uso di energia nei cicli di produzione.

La domanda dev’essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 23 aprile 2014, attraverso il sito del Ministero dello sviluppo economico www.mise.gov.it.

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a e 100.000.000. Una quota pari a € 60.000.000 è riservata alle micro, piccole o medie imprese. Nell’ambito di quest’ultima è istituita una sotto-riserva pari € 15.000.000 della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

Beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese. Per le imprese di servizi, è necessario siano costituite in forma societaria.

Non sono ammissibili alle agevolazioni le imprese della siderurgia, cantieristica navale, industria carboniera e fibre sintetiche e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Interventi ammissibili

I programmi d’investimento ammissibili devono prevedere il cambiamento fondamentale del processo di produzione svolto all’interno di un’unità produttiva esistente, tale da ottenere una riduzione dei consumi di energia primaria almeno 10% mediante uno o più dei seguenti interventi:

  • isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte le attività economiche (es. rivestimenti, pavimentazioni, infissi, isolanti, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi);
  • razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli di lavorazione funzionali alla riduzione dei consumi energetici (es. building automation, motori a basso consumo, rifasamento elettrico dei motori, installazione di inverter, sistemi per la gestione ed il monitoraggio dei consumi energetici);
  • installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi;
  • installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto del programma d’investimento, ovvero per il recupero del calore di processo da forni e/o impianti che producono calore, o che prevedano il riutilizzo di altre forme di energia recuperabile in processi ed impianti che utilizzano fonti fossili.
Ammontare ed intensità delle agevolazioni

Le agevolazioni riguardano esclusivamente investimenti da realizzare all’interno di un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e prevedere spese ammissibili non inferiori a € 30.000 e non superiori a € 3.000.000.
Gli interventi devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

E’ concesso un finanziamento agevolato a copertura del 75% delle spese ammissibili. Il finanziamento agevolato deve essere restituito, senza interessi, in un periodo di 10 anni. I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma d’investimento apportando un contributo finanziario pari al 25% delle spese ammissibili complessive.

Modalità e termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni

Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande è stato fissato con decreto ministeriale del 19 marzo 2014 dalle ore 10.00 del 23 aprile 2014.

 

DOPO LA VISITA DI OBAMA ECCO COME CAMBIA LA SCENEGGIATURA DEL FILM CHE RENZI STA GIRANDO

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Sta cambiando la trama del film. Finora si è parlato dell’esistenza di due sceneggiature della “rivoluzione Renzi”. Una prevede di rappresentare quello che si vede dal vero: un presidente del Consiglio che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo e che si gioca tutto sulla realizzazione delle riforme che ha annunciato, e che ha realmente intenzione di arrivare fino al 2018. L’altra, al contrario, disegna un politico spregiudicato che affabula di grandi intendimenti e utilizza a piene mani una sorta di “populismo buono” con cui intende battere il “populismo cattivo” di Grillo con l’obiettivo di vincere le elezioni europee, per poi passare subito all’incasso andando in autunno alle elezioni politiche anticipate. E non c’era neanche bisogno di spremersi il cervello per indovinare quale due fosse quella buona, perché con tutta probabilità entrambe le sceneggiature erano nella testa del regista-attore di questa fiction girata a palazzo Chigi, tenute buone per potersi permettere di decidere all’ultimo momento, fiutando il vento.

Ma ora le cose sono cambiate, e ancor più cambieranno in tempi brevi. Tanto che la trama del film rischia di dover essere completamente riscritta. Perché è lo scenario internazionale ad essere in movimento, come non si poteva prevedere quando è iniziata questa storia, e Renzi potrebbe vedersi forzare imprevedibilmente la mano, suo malgrado. La visita di Obama, molto meno ordinaria di quanto non traspaia dalle cronache, ci dice che gli Stati Uniti intendono spingere l’Europa verso scelte drasticamente diverse da quelle degli ultimi anni. Vogliono una politica economica e monetaria orientata allo sviluppo, che impedisca alla deflazione di succedere alla recessione, e che punisca chi (la Germania) prospera grazie ad un surplus commerciale eccessivo che mette in difficoltà i paesi europei più deboli ma anche gli Usa. Vogliono una politica estera europea comune di stampo neo-atlantico, che sappia mettere la museruola a Putin, facendo abortire le sue ambizioni di ricostituire l’impero sovietico. Vogliono una politica energetica comunitaria che riduca drasticamente il tasso di dipendenza dal gas russo, aprendo a quello shale gas che si sta rivelando un fattore rivoluzionario per l’economia americana. E, infine, vogliono un sistema di difesa europeo finalmente integrato, sia sul piano continentale che con quello atlantico. E chiedono, gli Stati Uniti, che i maggiori paesi dell’eurozona extra Germania – Francia e Italia in testa – facciano argine con gli Usa nei confronti dei tedeschi e del loro asse con la Russia. Altro che F35, qui stiamo parlando di scelte strategiche di grandissima rilevanza. A fronte delle quali Renzi può anche affabulare per due ore con Mentana in tv come se stessero giocando a scopone al bar del paese, ma non si può sottrarre. E non sono scelte semplici, ci sono di mezzo equilibri delicati ed è richiesto un tesoretto di credibilità che il nostro Paese purtroppo non possiede. Giocare una partita che abbia in palio la tenuta dell’eurosistema e della stessa moneta unica su basi opposte a quelle fin qui praticate non è cosa che si possa far a cuor leggero, per quanto si sia spavaldi. Renzi credeva di calcare un certo palcoscenico, e ora si trova a doverne calcare uno completamente diverso. Con molti più vincoli e meno vie di fuga.

Per questo occorre che faccia sul serio le grandi riforme che ha annunciato per cambiare l’Italia. È l’unica strada che ha per avere la credibilità richiesta per giocare su quei tavoli. Non basterà dire che la Merkel è cattiva per rispondere alla chiamata di Obama. Bisognerà avere le carte in regola a casa propria per provare a invertire l’indirizzo europeo. Un esempio? Renzi continua a dire che i 20 miliardi della manovra illustrata con enfasi ma non ancora trasformata in provvedimenti legislativi, ci sono. Perché deriveranno da tagli di spesa. Ma quando gli si chiede quali sono i capitoli della spesa pubblica che verranno toccati non va oltre la populistica evocazione della cessione delle auto blu o del taglio degli stipendi di manager pubblici e commis di Stato. Interventi irrisori, dal punto di vista macroeconomico. Allora, caro Renzi, fai una bella cosa: “rottama” il commissario alla spending review. No, non per risparmiare i 258 mila euro annui che costa Carlo Cottarelli, o per disistima nei suoi confronti. TerzaRepubblica ce l’ha con chi – e non è Renzi – ha avuto la cervellotica pensata di nominare un commissario che con un lanternino si mettesse a cercare eccessi di spesa e sprechi. Il governo non può delegare il compito di ridurre e riqualificare la spesa pubblica – perché di entrambe le cose c’è bisogno, in Italia – ad un soggetto privo di rappresentanza e responsabilità politica. E non solo perché ciò denuncia la tendenza della politica a sfuggire ai propri obblighi, cosa che contribuisce in modo devastante al processo di delegittimazione delle istituzioni già in atto, ma anche e soprattutto perché non è così che si ottengono i risultati che si dice di voler perseguire. Per dirla renzianamente, delegare ad un commissario è tutto meno che “rivoluzionario”.

La verità è che l’obiettivo primario sono le riforme di sistema, mentre la riduzione della spesa è un obiettivo secondario. Nel senso che è conseguenza delle riforme stesse. E queste non possono che essere concepite e realizzate da governo e parlamento. Inoltre, le riforme sono la migliore garanzia che non si procede a tagli lineari, che sono quanto di più sbagliato e diseducativo si possa immaginare. O, viceversa, che interventi di natura legislativa – come, per esempio, i tagli alle pensioni indicati nello studio presentato da Cottarelli al governo – non siano concepiti al di fuori delle sedi istituzionali proprie. Diversa, invece, è la questione della misurazione dell’efficienza ed efficacia della spesa. Di tutta la spesa pubblica, anche quella che non si intende tagliare. Qui dovrebbe essere responsabilità di ciascun ministero cui è intestata la titolarità della spesa fare una valutazione. E se proprio si vuole che siano soggetti “terzi” a misurare la customer satisfaction, ce ne sono già due che possono, e per certi versi debbono, fare questo lavoro: la Ragioneria Generale e la Corte dei Conti.

Ecco le vere “rivoluzioni”, caro Renzi, che ti aspettano se vuoi essere davvero interlocutore di Obama e vuoi aspirare a dire la tua in Europa. Tutto il resto è fuffa. Che non è buona nemmeno a procurar voti, perché gli italiani mica sono scemi. E se proprio si vogliono far convincere da un imbonitore populista, preferiscono un professionista come Grillo.

Assisi-Maestri a confronto Palazzo Bernabei 29 marzo 2014

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Tutti i principali attori dell’arte contemporanea sono invitati il 29 marzo 2014 alle ore 16:30 Palazzo Bernabei  Via San Francesco,  Assisi – alla mostra di arte contemporanea “Maestri a Confronto”.  Un importante appuntamento di inizio primavera che apre il percorso dedicato all’arte a Palazzo Bernabei  di Spoleto Festival Art che patrocinia l’evento. Tre maestri di spessore artistico  come Maria Pia Luly Jones, Massimo Zavoli  e Silvio Craia presentano le loro opere. A cura di Paola Biadetti, presentazione del catalogo con critica del Prof. Luca Filipponi,Prof. Giammarco Puntelli e Dott. Daniele Taddei.
Con questa iniziativa di altissimo profilo culturale lo Spoleto Festival art  e lo Spoleto meeting Art intendeno  lanciare tutta una nuova serie di collaborazione con  tutti i Comuni dell’Umbria che mostrano
attenzione all’arte contemporanea ed hanno voglia di organizzare attività in tal senso:” lo spoleto meeting art è un contenitore  culturale che ha già dimostrato tutte le sue
potenzialità ed il suo successo. Tale contenitore viene messo a disposizione di tutti gli artisti, critici. organizzatori, associazioni, galleristi, amministrazioni pubbliche che vogliono diventare degli
attori propositivi nell’ambito dell’arte contemporanea. Per lanciare questa idea non potevamo scegliere di meglio che questa location ed una città come Assisi che con i suoi 6 milioni
di turisti dimostra sempre maggiori intenzioni per queste iniziative e soprattutto degli artisti di altissimo profilo culturale, tecnico ed artistico”. Vi aspettiamo per interagire insieme e superare l’Umbria dei campanili nel 21° secolo.

Pesca Costa del Cilento, finanziamenti fino a € 60.000 per l’attività di pescaturismo e ittiturismo

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E’ stato pubblicato il bando di attuazione della Misura 4.1 del F.E.P. (Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013) proposto dal Gruppo di Azione Costiera “Costa del Cilento”.  La misura è dotata di risorse finanziarie per € 360.000 e trova attuazione esclusivamente nei territori dei seguenti Comuni:

  • Agropoli, Ascea, Camerota, Casal Velino,Castellabate, Centola, Ispani, Montecorice, Pisciotta, Pollica, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, Santa Marina, Sapri e Vibonati.

Il bando è finalizzato a finanziare interventi di adeguamento delle imbarcazioni per lo svolgimento di attività di pescaturismo ed ittiturismo e consentire lo svolgimento di attività turistico-ricreative ad esse legate.
Possono candidarsi all’accesso ai contributi previsti dal bando G.A.C. Costa del Cilento:

  • i pescatori professionali, singoli od associati, che intendano svolgere attività di pescaturismo od ittiturismo nei territori dei Comuni cui il bando si riferisce.

Il contributo viene erogato in forma di cofinanziamento e può raggiungere, complessivamente, l’importo di € 60.000 a copertura delle seguenti spese:

  • spese di adeguamento dell’imbarcazione per lo svolgimento di attività di pescaturismo od ittiturismo, compresi i costi di certificazione;
  • acqsuisto di attrezzature informatiche, anche per il collegamento ad internet;
  • spese generali.

Le candidature devono essere presentate entro il 17 aprile 2014.

 

Il POS è sul taxi. E una app stampa la ricevuta

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La ricevuta del taxi si stampa con una app. Banca Popolare di Vicenza, in collaborazione con Consorzio Triveneto, società del gruppo Bassilichi, ha creato TAXI ticket, una applicazione che permette non solo di pagare ma anche di stampare, attraverso un terminale POS, una ricevuta dettagliata della corsa con messaggi promozionali.

Paga con carta e ottieni la ricevuta

Grazie alla nuova applicazione i clienti possono pagare le corse attraverso carte di credito e PagoBancomat, ricevendo una ricevuta precisa in cui sono riportati automaticamente il percorso effettuato, la data e l’orario della corsa, oltre al codice taxi.

La app è collegata al POS

La app TAXI ticket, disponibile per smartphone e tablet Android e iOS, permette infatti di utilizzare un terminale POS GPRS come una stampante, facilitando le operazioni di rilascio della ricevuta: inserendo i dati della corsa direttamente sul device, grazie alla interazione dell’applicazione con il POS, viene emessa una ricevuta completa, precisa e georeferenziata.

Personalizzare i messaggi sulle ricevute

Inoltre, la app è arricchita da una serie di funzionalità aggiuntive: memorizzazione di percorsi convenzionati, registrazione di indirizzi di partenza e di arrivo, inserimento dei dati anagrafici del cliente, inserimento dell’importo, invio via email della corsa e visualizzazione di statistiche delle corse effettuate. Infine, TAXI ticket permette di personalizzare le ricevute con messaggi pubblicitari differenziati in relazione al luogo di destinazione della corsa.

Per aderire al servizio basta una carta conto

Il servizio TAXI ticket è dedicata anche ai tassisti che non hanno un conto corrente presso Banca Popolare di Vicenza: basta attivare la carta prepagata C/Conto Business ed è possibile accreditare gli incassi POS direttamente sulla carta conto, e gestire gratuitamente le somme disponibili attraverso i servizi multicanali.

Accendi il mutuo, all’arredamento ci pensa la banca

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Creacasa ha creato il Mutuo Arreda Creacasa: chi richiede fino al 21 luglio 2014 un mutuo per un importo minimo di 120mila euro riceverà una Carta Regalo IKEA dal valore di 500 euro. La nuova iniziativa si inserisce all’interno degli obiettivi 2014 della società partecipata di Credem, che punta a raggiungere per la fine dell’anno 500 milioni di euro di mutui, superare le 4 mila sottoscrizioni e conquistare più di 3.500 nuovi clienti.

Una gift card per l’arredamento

La Carta Regalo IKEA, consegnata successivamente alla stipula del mutuo, può essere utilizzata entro 12 mesi dall’attivazione per l’acquisto dei prodotti IKEA all’interno di tutti i punti vendita e sul sito online (www.ikea.it/compraonline).

Plafond da 750 milioni tra Creacasa e Credem

Inoltre, ai 500 milioni di euro per i mutui ipotecari previsti da Creacasa si aggiungono 250 milioni di euro messi a disposizione nelle filiali bancarie Credem, per un totale di circa 750 milioni a livello di Gruppo. Infine, i mutui potranno arrivare anche a finanziare l’intero costo dell’immobile.

A Enel il Premio Innovazione ICT grazie a CBILL

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Grazie al servizio CBILL sviluppato dal Consorzio CBI, Enel ha ricevuto il Premio Innovazione ICT Lazio durante la giornata inaugurale di Smau Roma. Il progetto, in sperimentazione da aprile e a regime da maggio, prevede l’adesione di Enel al servizio CBILL tramite la partnership di Intesa Sanpaolo: i clienti Enel, dall’home banking di qualsiasi banca aderente al Servizio di CBI, possono così pagare via web le bollette.

A breve il servizio consentirà anche di pagare tramite bancomat e attraverso delle specifiche app delle banche italiane aderenti alla rete del Consorzio CBI.

«Come Consorzio CBI siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento in quanto ENEL è la prima azienda ad aderire al Servizio CBILL – afferma Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI. Il progetto rappresenterà una rivoluzione nella gestione quotidiana dei pagamenti di imprese e famiglie, una svolta nella dematerializzazione dei processi di pagamento nel quadro della digitalizzazione e dell’efficientamento della PA nel nostro Paese».

«Il Premio Innovazione ICT Lazio rappresenta per Enel il riconoscimento dal lavoro continuo per cercare di rendere semplice e sicura la vita dei nostri clienti – dichiara Giovanni Vattani, Area Controllo Qualità, Training e Sviluppo Processi di Enel. Il servizio CBILL permetterà infatti di usufruire di un nuovo strumento di pagamento integrato nell’Internet Banking: un sistema innovativo rapido, sicuro disponibile 24 h su 24 che coinvolgerà circa 20 milioni di clienti. Si tratta di un ulteriore passo verso la multicanalità messo a disposizione sia dei clienti che hanno scelto di passare al mercato libero con Enel Energia sia di quelli rimasti nel mercato di maggior tutela».