2 Ottobre 2024, mercoledì
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Violentata e uccisa in casa: amico via Skype assiste all’omicidio in diretta

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Qian Necole Liu è stata trovata senza vita nella sua casa di Toronto il 15 aprile 2011. Violentata e uccisamentre il suo amico Xian Chao Meng parlava con lei via Skypedalla Cina. Meng ha osservato in diretta l’omicidio della ex fidanzata, con cui era rimasto in buoni rapporti, senza poter far nulla per aiutarla.

Ora Brian Dickson, vicino di casa della giovane che studiava allaYork University di Toronto, è stato arrestato e condannato per l’omicidio. Sul corpo della ragazza c’erano tracce di sangue e di sperma che hanno identificato il Dna di Dickson.

Meng in tribunale ha ricostruito quanto accaduto la sera della morte di Liu, scrive il Daily Mail:

“Lei mi ha detto che qualcuno stava bussando alla porta, che stava andando a controllare chi fosse”.

La ragazza apre la porta e dice qualcosa in inglese, che Meng non ha compreso, poi l’uomo, “non cinese” sottolinea Meng, si è messo a parlare e le ha chiesto il cellulare. Liu glielo avrebbe dato e Meng ha pensato si trattasse di un inquilino a cui la ragazza aveva chiesto aiuto per installare la connessione wi-fi gratuita nel palazzo. Una volta risolto con il cellulare, l’uomo non dava segni di voler andare via:

“L’uomo è rimasto sulla porta, né dentro né fuori. Lei lo stava congedando, ma lui sembrava esitare. Tutto ad un tratto, è successo qualcosa di strano. L’uomo ha cercato di entrare con la forza proprio mentre Qian stava richiudendo la porta. Lei non voleva farlo entrare, ma non ha avuto la forza fisica per impedirglielo. L’uomo voleva abbracciare Qian e lei lo respingeva mettendogli le mani sul petto e dicendo ‘No’ in cantonese. Forse ha pensato che lui non capiva perché lo ha ripetuto in inglese. Ma quella persona non l’ha ascoltata”.

Meng rimane connesso e vede l’aggressore immobilizzare la ragazza a terra:

“Quando Qian è stata spinta sul pavimento, ho potuto vedere uno dei suoi piedi. Tremava. Continuava a dire di no in cantonese”.

Ma ormai la ragazza era fuori dalla vista della webcam, ma Meng continuava a sentire quanto stava accadendo:

“Poi ho sentito due colpi soffocati. Da allora, non ho sentito nessun altro suono provenire da Qian”.

Poi rumore di mobili spostati e di chiavi tintinnanti, o forse la cintura che veniva slacciata. L’aggressore si accorge forse deklla webcam e si avvicina al pc:

“Era già nudo. Ho potuto vedere la parte del suo corpo da sotto l’addome fino alle ginocchia. Si è sporto in avanti per spegnere il computer”.

Il pc è sparito dalla camera della ragazza e su segnalazione di Meng in una chat comune un inquilino del palazzo è entrato nell’appartamento, trovando il corpo privo di vita a terra. Sul corpo di Liu c’erano tracce di sangue e sperma e il 19 aprile la polizia ha arrestato Dickson, un giovane inquilino del palazzo. Secondo il test del Dna sui campioni biologici, Dickson sarebbe l’aggressore  e l’omicida, ma il giovane si difende nonostante le prove contro di lui:

“No, non l’ho fatto. Non ho niente a che vedere con questa tragedia”.

Seimila euro di carne, la signora ricca e la truffa alla “Febbre da cavallo”

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Fosse cinema sarebbe una “mandrakata”. Nella vita reale, invece, è finito tutto in un processo per truffa. Sul banco degli imputati una distinta signora di mezza età, Marina P., residente all’Eur, a Roma. Come accusatore, invece, un macellaiodella provincia Arezzo. E in mezzo una storia di carne non pagata, che ricorda il film “Febbre da Cavallo”.

La storia  inizia nel 2009, quando la signora Marina si rivolge a una macelleria di Cesa Marciano (Arezzo), la “Antica lavorazioni carni snc”.  Al telefono fa un maxi ordine: più di mezzo vitello.Spedizione compresa sono quasi 6mila euro di merce.

Il ragazzo delle consegne mandato dall’azienda arriva all’Eur. Vede una villa grande, una signora distinta e non fiuta il trucco. Perché la signora, al suo arrivo, inventa una scusa per non pagare, un incidente. Passa la consegna a una sua nipote che però non ha i soldi per il saldo. Quindi la promessa di pagare tutto in due giorni. Il fattorino si fida, scarica il mezzo vitello e se ne va.

Ma quei soldi non arrivano né dopo due giorni né dopo due anni. La questione finisce in Tribunale. Al rallentatore. Al punto che ora, a 5 anni di distanza dai fatti lo scenario più probabile sembra la prescrizione. Con mezzo vitello mangiato a sbafo.

Scrivi sms mentre guidi? A San Francisco finisci sul cartellone pubblicitario

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Mandi un sms al volante? Uno blogger di San Francisco ti fotografa e  pubblica la foto su dei cartelloni pubblicitari in strada. L’iniziativa è nata dalla mente di Brian Singer, un artista statunitense, ed ha lo scopo di demonizzare questo cattivo comportamento.

L’artista di San Francisco ha aperto un blog chiamato TWIT (acronimo in inglese di “ mandare SMS mentre si guida” n.d.r ), dopo aver notato il numero enorme di gente che guarda lo schermo del proprio smartphone mentre è al volante. Pur violando la privacy degli automobilisti, Singer ha iniziato a pubblicare le foto “incriminanti” prima su un sito web poi su cartelloni pubblicitari incoraggiando anche altri cittadini a contribuire. Le foto, stilisticamente non sono il massimo ma fanno riflettere. 

Come racconta La Stampa che pubblica la notizia, secondo i ricercatori del Virginia Tech Transportation Institute, tra l’invio e la ricezione di un messaggio il guidatore distoglie la vista dalla strada per una media di 4,6 secondi: il tempo necessario per attraversare un campo di football americano a 88 km/h.

Voglia matta di auto blu all’asta: offerte superiori al loro valore

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Voglia matta di auto blu all’asta. Leofferte per le auto blu messe in vendita dal governo Renzi sono superiori al loro valore e hanno dato il via alla corsa all’acquisto. L’asta su Ebay per 6 auto è stata messa online la sera del 27 marzo e subito il prezzo base d’asta è stato raddoppiato.

Vincenzo Borgomeo su Repubblica scrive:

“la prima è un’Alfa 166 2.4 diesel del 2007 con 126.718 km: al momento di andare in stampa ha già raccolto 41 offerte e il prezzo è arrivato a 5.200 euro. Tantissimi perché ad esempio su Auto-Scout24 — sito leader di vendita on line senza aste — ci sono ottanta Alfa 166 al di sotto dei 1800 euro mentre modelli del 2007 ma con meno km e più accessori si comprano con meno di 3000 euro. Stesso discorso per l’altra 166 cheha gli stessi chilometri, è dello stesso anno, ma è già a quota 5900 euro con la bellezza di 63 offerte, forse perché ha gli interni in pelle chiari invece che neri”.

Anche la Bmw del 2009 e le Lancia Thesis hanno ricevuto offerte superiori al prezzo base, continua Borgomeo:

“una vecchia Bmw Serie 5 del 2009 che ha camminato come una corriera (193 mila km) e che dopo 34 offerte al rialzo è a quota 9.300 euro. Con quella cifra on line ci si porta a casa un modello con molti meno chilometri, la trazione integrale e volendo anche station wagon. Mentre un’auto del tutto simile ma con meno Km (141.163) è arrivata addirittura a 13.200 euro dopo 31 offerte arrivate in pochi minuti. Grandi risultati anche per le invendibili Lancia Thesis: le due all’asta sono diesel, hanno 170 mila e 200 mila km ma sono già a quota 4.530 e 5.290 euro”.

Angelina Jolie in Bosnia: si commuove ricordando massacro di Srebrenica

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Angelina Jolie e il ministro degli esteri britannico William Hague hanno visitato venerdì il cimitero di Srebrenica, nell’est della Bosnia-Erzegovina, dove hanno reso omaggio alle migliaia di vittime musulmane del massacro del luglio 1995 ad opera dei serbo-bosniaci di Ratko Mladic.

Come ha riferito Munira Subasic, presidente dell’organizzazione ‘Madri di Srebrenica’, l’attrice americana ha lasciato la cittadina in lacrime e fortemente scossa dalle storie ascoltate dai familiari delle vittime.

“Angelina Jolie ha ascoltato tutte le storie, prestando attenzione a ogni madre. Era molto tesa e non poteva dire una parole sopraffatta com’era dalle lacrime. Si è avvicinata a ogni madre abbracciandola e mostrando solidarietà”, ha detto Subasic citata dai media locali.

A Srebrenica ottomila musulmani furono massacrati nel luglio 1995 dalle truppe serbo-bosniache. In precedenza Angelina Jolie, nel suo ruolo di Ambasciatrice di buona volontà dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Hcr), aveva partecipato insieme a William Hague a Sarajevo a una conferenza sulla prevenzione delle violenze sessuali nei conflitti armati. “Lo stupro come arma da guerra è uno dei crimini più orrendi e atroci contro le popolazioni civili”, ha detto l’attrice.

Multe stradali non pagate, Roma e Napoli regine d’Italia

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Roma e Napoli capitali delle multe non pagate. Ma anche Genova non se la passa benissimo. Gli incassi dalle contravvenzioni stradali sono in media del 30% inferiori alla voce stimata, con punte di evasione dei pagamenti che arrivano al 50 per cento, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore.

Roma. Nel bilancio 2013 della Capitale gli incassi dalle multe sono arrivati a 408 milioni. Nel 2012 l’incasso effettivo è stato di 280 milioni. Il Comune di Roma ha un rapporto pessimo fra le multe elevate e quelle effettivamente incassate. Alla fine dell’anno precedente il totale delle multe da riscuotere era stimato in 732 milioni.

Napoli è in testa alla classifica della percentuale di evasione. Le multe per infrazioni al codice della strada registrano un tasso nei mancati pagamenti superiore al 50%. In una recente relazione della Corte dei Conti, si rileva che le percentuali di cancellazioni presentano un andamento più consistente negli ultimi 5 anni, avvicinandosi al 30%.

Genova. Il Comune ha messo a bilancio un introito proveniente dalle contravvenzioni per circa 24 milioni di euro nel 2013 ma ne sarebbero stati incassati non più di 20.

Brescia. Sui 52 milioni di euro che i cittadini devono al comune per mancati pagamenti, sono pari a 43,5 milioni quelli per infrazioni al Codice della strada che il Comune deve ancora incassare.

Roma. Wanted: foto di ladri di appartamenti appese ai pali‏

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Le foto di possibili e probabili ladri sono state affisse ai pali di un quartiere di mezza periferia di Roma, Prati fiscali, sulla scia di altre zone della Capitale d’Italia ormai abbandonata a svaligiatori di appartamenti, scippatori, prostitute di strada e abusivi. Se già ai tempi del sindaco Gianni Alemanno, post fascista, non si era andati molto oltre i proclami, con la giunta guidata da Ignazio Marino e presieduta ideologicamente da Sel e dal vice sindaco Luigi Nieri (“finito il tempo dei sindaci sceriffi“), le cose sono andate di male in peggio.

Nel dare la notizia della evoluzione in stile texano del malessere dei cittadini, Elena Panarella sul Messaggero riferisce come

“i residenti di Prati Fiscali abbiano messo in guardia i vicini di quartiere segnalando le persone che hanno appena ripulito le loro case. Qualcuno ha fotografato due persone che (con molta probabilità) avevano da poco finito di svaligiare un altro palazzo e [qualche ora dopo] hanno tappezzato pali della luce, alberi e muri con le foto dei due “ricercati”.

“Il messaggio scritto a penna sotto le loro immagini, è chiaro: «Questi sono ladri». E in pochi minuti davanti a quelle foto in bianco e nero si è formata la fila. «Non vogliamo criminalizzare nessuno, ma ora siamo veramente stanchi»”.

Gli abitanti sono esasperati, come spiega il presidente del comitato di quartiere Prati Fiscali, Alessandro Corsi:

“Non solo furti. Ma anche degrado, prostituzione, insediamenti abusivi. Sono solo alcune delle problematiche che stanno esasperando gli abitanti. Ed è proprio l’esasperazione che ha portato le persone ad attaccare i volantini con la scritta: ladri.

“Da tempo combattiamo oltre che con l’aumento dei furti con la prostituzione arrivata ormai sotto i nostri portoni, e persino nei garage. Siamo stati ascoltati da tutti, ma nessuno prende provvedimenti seri per aiutare i cittadini che quotidianamente combattono con questo fenomeno. L’identificazione durante i controlli non serve a nulla perché poco dopo puntualmente sono lì, al solito posto”.

C’è anche il problema degli accampamenti abusivi che

“dando fuoco ai rifiuti durante la notte, aumentano il rischio di sprigionare diossina. Queste aree illegali sono cresciute a dismisura. Non c’è più nessun controllo. I cittadini sono stanchi”.

Dice un residente, Giorgio Bussotti:

“Negli ultimi anni accampamenti abusivi e prostitute hanno accerchiato i nostri palazzi, le nostre attività commerciali e le nostre scuole, e ora la paura dei furti non ci fa di certo dormire sonni tranquilli”.

La sera, riferisce Elena Panarella

“la zona diventa il quartier generale dei cacciatori di rame che rubano i cavi per poi bruciarli e recuperare il metallo rosso per rivenderlo. La plastica in fiamme crea una nube tossica che scende a valle, minacciando le abitazioni. I residenti hanno paura per la propria salute. L’aria è irrespirabile“.

Dicono i residenti:

“Basta con questo immobilismo e basta con le prese di posizione ideologiche. Bisogna intervenire subito con gli sgomberi degli insediamenti abusivi e coordinamento delle forze dell’ordine e polizia municipale. La misura è colma le azioni dei cittadini lo dimostrano”.

Schumacher. A tre mesi da incidente la moglie vuole portarlo a casa

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A tre mesi dall’incidente di Meribel presto Michael Schumacher potrebbe lasciare l’ospedale di Grenoble per tornare a casa, dove sua moglie sta allestendo un’unità di terapia intensiva dal costo di 12 milioni di euro. Sebbene i medici che lo hanno in cura le abbiano già detto che il marito ha pochissime possibilità di risveglio, secondo il tabloid inglese Sun Corinna Schumacher, 45 anni, avrebbe deciso di riportare il marito nella loro villa di Nyon, sul lago di Ginevra.

Facendolo accomodare all’interno di una struttura che verrà costruita nelle prossime settimane, dotata dei più sofisticati macchinari ospedalieri così che Michael possa essere assistito come fosse in ospedale. Proprio oggi ricorrono tre mesi dal trauma cranico subito mentre sciava in Francia, ma nonostante l’ottimismo iniziale non si sono registrati significativi miglioramenti. Anzi, il sette volte iridato non solo ha perso un terzo del suo peso corporeo ma continua ad aver bisogno di costante assistenza.

“I miracoli possono accadere e un uomo ricco come lui si può permettere le migliori cure – sono le parole di un amico al tabloid inglese – ma neppure tutti i soldi del mondo possono risolvere quanto successo. La famiglia si sta attrezzando in previsione di una futura immobilità di Michael”. Finora la moglie, spesso accompagnata da altri membri della famiglia, ha fatto la spola, tutti i giorni, da Nyon a Grenoble, circa 300 km andata e ritorno. Gli Schumacher stanno assieme dal 1991 quando si sono conosciuti ad una festa.

Fast food, la app arriva nel piatto

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Come un taxi, anche la pizza, l’hamburger, il caffè o il menù al tavolo è destinato a essere pre-ordinato con un’applicazione elettronica, via smartphone o tablet, magari mentre si guida o si è in coda aspettando il proprio turno alla cassa del ristorante. Eccessi organizzativi? Comodità per il clienti? In realtà alla base dei progetti in essere, quasi tutti firmati da piccole o grandi catene di ristorazione veloce (in Italia pizzerie e hamburgherie in testa), pare esserci anche la volontà di creare un maggiore collegamento con il cliente, modernizzare la sua esperienza con il marchio e guadagnare informazioni che domani possono tradursi in nuovi prodotti o programmi fedeltà. Oltreoceano, per esempio, chi sta mettendo una app nel caffè è il gruppo americano Starbucks per facilitare le ordinazioni dei clienti tramite smartphone.
Al di qua dell’oceano, qualche catena di pizza, prodotti etnici o di hamburger, per esempio Ham a Milano e Roma, fa effettuare le ordinazioni direttamente da iPad nel negozio. Stratagemmi digitali che un altro big della ristorazione veloce, McDonald’s, sta sperimentando per i suoi clienti. «La vera e propria app per preordinare il menù da casa sarà pronta entro tre anni per coordinare tutti i 500 punti vendita», racconta Emanuela Rovere, direttore marketing di McDonald’s Italia, «mentre in Francia è già attiva e in America è in fase sperimentale».

Affitti, cedolare secca al 10%

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Cedolare secca al 10% sugli affitti fino al 2017 e abbattimento  della base imponibile dei redditi da locazione di alloggi sociali. Lo prevede il decreto legge 47/2014 (piano casa), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale  n. 73 del 28 marzo 2014 (in vigore da oggi), nel cui testo definitivo scompare la norma sulla detrazione bonus mobili (niente più plafond fino a 10 mila euro anche in caso di ristrutturazione di minore importo). Spunta anche un finanziamento di 25 milioni per l’Expo 2015 (esente dal patto di stabilità) e una norma in materia di appalti pubblici (rinvio a decreto ministeriale da adottarsi entro 30 giorni per individuare le lavorazioni riservate a operatori in possesso di specifica qualificazione e le lavorazioni di rilevante contenuto tecnologico e complessità tecnica). Confermate, invece, le deroghe al piano regolatore per ristrutturare alloggi sociali e lotta dura alle occupazioni abusive. Il mix di interventi, teso a dare una casa a chi non riesce a trovarla sul libero mercato, va dalla promozione di speciali agenzie, a leve fiscali,  dal finanziamento delle manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) con i proventi delle dismissioni al finanziamento di fondi di solidarietà.

Fondo locazioni. Il decreto-legge incrementa lo stanziamento per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione: passa a 200 milioni di euro (100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015). Viene aumentata anche la dotazione del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.