2 Ottobre 2024, mercoledì
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Il Sassuolo di Squinzi sta rotolando in serie B

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Una débâcle. Non si tratta di Confindustria, dove per altro la promessa ristrutturazione tarda a dare i suoi frutti, ma del calcio. Giorgio Squinzi sta rotolando, col suo Sassuolo, in serie B. Proprio non se l’aspettava il presidente degli industriali, che, nell’avventura, ha gettato non pochi milioni di euro. 4 milioni solo per acquistare lo stadio di Reggio Emilia, poi altri per rimetterlo a nuovo e ospitare come si conviene Silvio Berlusconi (Milan),  Andrea Agnelli (Juventus), Matteo Renzi (Fiorentina). Proprio contro l’ex-Cavaliere, Squinzi ha avuto una delle poche soddisfazioni calcistiche di questo tormentato campionato: nello stadio ribattezzato Mapei (così si chiama il gruppo chimico di Squinzi) il Sassuolo, a gennaio, ha battuto il Milan (4-3) e Berlusconi,telefonando nei giorni scorsi a una manifestazione politica sassolese, ha confidato: «Sto ancora piangendo per quella sconfitta». Ben più copiose sono le lacrime di Squinzi, che dopo avere comprato squadra e stadio quando guarda la classifica ribolle: il suo Sassuolo ha il poco invidiabile record delle partite perse (20) e dei gol subiti (61).  Altro primato: ha perso 11 volte in casa , di cui 6 nelle ultime 7 partite.  È al penultimo posto in classifica. I tifosi sono ammutoliti. Senza Squinzi non ci sarebbe stata l’ebbrezza di una squadra portata dalla serie C alla serie A.  Ma è un’ebbrezza durata il sole di un mattino. E c’è chi sfida la lesa maestà e incomincia ad avanzare dubbi sulla gestione della società: l’allenatore Eusebio Di Francesco era stato l’artefice della promozione nella massima serie ma alle prime difficoltà incontrate nel difficile campionato di A è stato esonerato da Squinzi e sostituito con Alberto Malesani, il quale ha inanellato 6 sconfitte in 6 partite. Allora Squinzi ha licenziato Malesani e richiamato Di Francesco. Una schizofrenia che ha fatto scrivere, con un ironico parallelismo con la politica,  a Vittorio Emiliani sull’Unità: «Chiama e richiama. Non voglio dire che Squinzi ambisca a richiamare a Palazzo Chigi Enrico Letta dopo aver provato Matteo Renzi. In politica le cose non vanno propriamente così. Voglio dire che, se il presidente di Confindustria si comporta in questo difficile campo con la sbrigatività dimostrata nel mondo della pedata, c’è da preoccuparsi seriamente». Tra l’altro, Squinzi, osannato a Sassuolo (dove Confindustria-ceramica è stata tra i suoi grandi elettori per la presidenza di Confindustria) ha finito per inimicarsi i modenesi e i reggiani. Il fatto è che a Sassuolo non c’è uno stadio adeguato, quindi Modena ospitava le partite della squadra quando militava in serie B. Dopo la promozione, il tradimento. Nonostante le perorazioni del sindaco, Squinzi ha chiuso la porta in faccia ai modenesi (che se la sono legata al dito) e ha comprato lo stadio di Reggio Emilia, che era di proprietà della Reggiana calcio, squadra un tempo blasonata, finita in fallimento e che faticosamente sta cercando di risorgere. Tutto a Reggio Emilia era pronto affinché il giudice fallimentare ricevesse la proposta d’acquisto di una cordata di imprenditori (ma con una quota anche del Comune) a nome della Reggiana e assegnasse loro (per 3,5 milioni) lo stadio. Invece a sorpresa è arrivato Squinzi e ha conquistato l’impianto a colpi di rilancio, lasciando con un palmo di naso la Reggiana. Anche l’intitolazione dello stadio col nome del suo gruppo e non con quello della squadra o di un personaggio sportivo hanno lasciato l’amaro in bocca e così il Sassuolo gioca a Reggio Emilia ma con poco entusiasmo locale.  Tanto che Stefano Compagni, che ha un’azienda nel settore dei materiali per costruzioni e che sta organizzando un gruppo di soci per riportare la squadra ai fasti d’un tempo, dice: «Non si può pensare di essere da soli per operazioni di questa portata. Solo uno Squinzi può avventurarsi in solitaria nell’acquisto di un club professionistico di alto livello. Noi stiamo lavorando per creare una rete di collaborazioni, per mettere insieme un gruppo» Prima del calcio, Squinzi ha fatto un altro exploit nel mondo dello sport, anch’esso finito male. Negli anni Novanta il team Mapei è stato un astro del ciclismo, vincendo a man bassa. Poi un suo corridore venne trovato positivo al doping durante il giro d’Italia e Squinzi decise di chiudere la squadra. Così dal ciclismo è passato al calcio. «Il calcio è lo specchio del Paese- assicura. -Ho realizzato un investimento nel Sassuolo fatto per saldare il debito di riconoscenza dell’azienda Mapei diventata globale grazie al comprensorio delle ceramiche. Ho acquisito una squadra che era retrocessa in promozione, per 35 mila euro e, un passo dopo l’altro, siamo arrivati in A». «Ma- aggiunge – essere forti e competitivi non è per niente una garanzia di successo, occorre avere un peso geo-politico. Il bacino di tifosi ha un peso importante. È la piazza che fa la differenza e quella di Sassuolo per il mondo del calcio è poco appetibile». Quanto costa fare giocare una squadra in serie A? «Circa 20 milioni di euro». Poi, da presidente di Confindustria, teorizza sulle potenzialità del calcio: «Se gli eventi, la gestione delle strutture e l’erogazione di servizi nello sport producono ritorni economici, essi contribuiscono alla promozione di un territorio, stimolano il manifatturiero, dall’abbigliamento alle attrezzature, contribuiscono al sostegno dei servizi ricettivi e turistici e, soprattutto, individuano nuove opportunità lavorative e professionali». Sperava di entrare nel gotha dei presidenti che contano nel mondo del pallone. Invece si ritrova retrocesso. E l’onta lo potrebbe convincere ad abbandonare il calcio così come fece col ciclismo. Tanto che rifiuta qualsiasi avance berlusconiana: «Sì, da sempre sono tifoso del Milan, ma non c’è nessun interesse da parte mia a entrare nella società».

General Motors, nuovo richiamo per 1,3 mln di auto nel mondo

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General Motors ha deciso di avviare un nuovo richiamo su oltre 1,3 milioni di veicoli venduti in tutto il mondo. Il nuovo richiamo, deciso per riparare un difetto al servosterzo dei modelli Chevrolet Malibu, Saturn Ion, Saturn Aura e Pontiac G6, ha spinto la casa automobilistica di Detroit ad aumentare gli oneri da contabilizzare nel primo trimestre per coprire i costi legati alla riparazione dei veicoli. General Motor registrerà’ nei conti del primo trimestre oneri per 750 milioni di dollari, oltre il doppio rispetto alla previsione iniziale. Il richiamo annunciato nel corso della notte, alla vigilia della testimonianza dell’amministratore delegato Mary Barra davanti al Congresso Usa, si aggiunge alle cinque analoghe iniziative già approntate dalla casa di Detroit e portano il totale dei veicoli interessati a 6,3 milioni a livello globale. Oggi Barra, da pochi mesi al timone di GM, sarà chiamata a spiegare ai membri del Congresso i motivi che hanno spinto il produttore statunitense ad aspettare quasi dieci anni per richiamare le Chevrolet Cobalt, le Saturn Ion e altri modelli per riparare un difetto al blocchetto dell’accensione, che avrebbe causato 13 incidenti mortali negli Stati Uniti.

Msc Crociere rinnova la flotta

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Navi più larghe e meno lunghe per approdare in ogni porto del mondo. Msc Crociere punta a implementare la sua flotta dopo aver studiato servizi di bordo top di gamma, dagli spettacoli serali ai parchi acquatici, fino all’assistenza ai bambini (0-3 anni) per conquistare le famiglie, o alla formula Yacht club, studiata per chi vuole (a pagamento) lounge silenziose, ristorante ad hoc e maggiordomo 24 ore al giorno. L’obiettivo è far fronte a una nuova domanda turistica per cui la compagnia è punto di riferimento, anche in vista di Expo 2015 e approdare con navi sempre più nuove in ogni località.
Per l’espansione della flotta «il piano da qui al 2019 prevede investimenti per circa 6 miliardi di euro», racconta Gianni Onorato, ceo della compagnia, «una parte servirà all’ampliamento, ad opera di Fincantieri, di 4 unità, che cresceranno con un’apposita struttura di circa 200 cabine ciascuna (per un capienza di 2.700 passeggeri). Una seconda fase prevede poi la costruzione di due nuovi prototipi di navi (con un’opzione per altre due) ad opera dei cantieri Stx France».
Msc Crociere vuole dotarsi così delle navi più versatili al mondo: meno lunghe e più larghe, trasporteranno 5.700 passeggeri «ma soprattutto potranno approdare in qualsiasi porto», precisa l’a.d. del gruppo crocieristico di Gianluigi Aponte. «Penso a San Pietroburgo per esempio, Tunisi e tutti i porti del Nord Africa o degli Emirati Arabi».
Il 2014 sarà, secondo il ceo di Msc Crociere, l’anno del rilancio del settore: «Abbiamo chiuso il 2013 comunque in crescita con un fatturato di circa 1,5 miliardi di euro, ma la scommessa è ora». Di qui vacanze su misura alle esigenze della clientela (si va dai 2 mila euro tutto compreso per una settimana in famiglia da 4 persone ai 5 mila per una formula Yacht club, ndr) e promesse trasparenti», aggiunge, «credo che per una compagnia sia importante continuare a garantire un prodotto di qualità».

Obbligo di codice fiscale al registro delle imprese

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Entra in vigore da oggi l’obbligo di utilizzare la nuova modulistica per l’iscrizione e il deposito degli atti nel registro delle imprese e per la denuncia al Rea. Con la nuova modulistica è stato introdotto l’obbligo di indicare il codice fiscale per tutte le persone fisiche che si iscrivono con una carica o una qualifica nel registro imprese e nel repertorio economico amministrativo, compresi i soggetti con cittadinanza straniera anche se residenti o domiciliati all’estero. A partire dal 1° aprile 2014 quindi non possono più essere iscritte persone fisiche senza codice fiscale. I soggetti con cittadinanza estera devono preventivamente richiedere il proprio codice fiscale all’agenzia delle entrate ed indicarlo nell’apposito riquadro della modulistica. È con il decreto direttoriale del 18 ottobre 2013) del ministero dello sviluppo economico che sono state approvate le specifiche tecniche della nuova modulistica informatica per il deposito delle domande e delle denunce da presentare all’ufficio del registro delle imprese e al Rea.

Dati catastali e ipotecari a portata di click

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Dati catastali e ipotecari online a zero spese. Visure disponibili per gli utenti di Entratel e Fisconline. Invio telematico degli atti alle Conservatorie dei registri immobiliari. Questo il contenuto del comunicato diffuso dall’Agenzia delle entrate
che annuncia l’attuazione di quanto previsto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia lo scorso 4 marzo.

“Da oggi”, si legge nella note dell’amministrazione finanziaria, “i contribuenti possono conoscere tutte le informazioni sui propri immobili tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Attraverso i canali Entratel e Fisconline è possibile ora consultare gratuitamente le banche dati ipotecaria e catastale e verificare, ad esempio, la planimetria o la rendita, la classe e la categoria catastale”.  Sempre in un’ottica di semplificazione, poi, viene inserito l’invio telematico, con il modello unico informatico, degli atti alle Conservatorie dei registri immobiliari che viene adesso esteso anche a tutti i pubblici ufficiali e agli agenti della riscossione, oltre che ai notai.

Anche le visure catastali e ipotecarie saranno a portata di click. I contribuenti e le persone fisiche abilitati ai servizi Fisconline ed Entratel dell’Agenzia possono consultare gratuitamente e comodamente dal proprio pc le informazioni relative alla casa di loro proprietà come:
§ la visura catastale (per soggetto e per immobile);
§ la mappa con la particella terreni;
§ la planimetria del fabbricato;
§ la visura ipotecaria.

“La procedura”, hanno spiegato le Entrate, “è attiva per gli immobili presenti su tutto il territorio nazionale (ad
eccezione delle Province autonome di Trento e Bolzano e, per le visure ipotecarie, delle zone dove vige il sistema tavolare) dei quali i contribuenti risultano titolari, anche in parte, del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento. Le informazioni catastali potranno essere consultate gratuitamente anche presso gli sportelli catastali decentrati, in questo caso non solo per le persone fisiche”.

Oltre ai notai, da oggi, anche i pubblici ufficiali come i segretari comunali, gli ufficiali roganti della Pa e gli agenti della
riscossione possono inviare online – con il modello unico informatico disponibile sul sito dell’Agenzia – i documenti che costituiscono il titolo per gli atti da presentare alle Conservatorie dei registri immobiliari. Non sarà, quindi, più necessario recarsi presso gli uffici per richiedere le trascrizioni, le iscrizioni e le annotazioni.

Disoccupazione record al 13%: mai così alta dal 1977

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Il tasso di disoccupazione a febbraio 2014 tocca il livello record del 13%. Non era così alto dal 1977, secondo i dati Istat. Diminuisce il tasso di disoccupazione giovanile, che dal 42,4% di gennaio 2014 passa al 42,3% di febbraio, rimanendo comunque in salita del 3,6% rispetto a febbraio 2013. I giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro restano 678mila, secondo i dati Istat, ovvero lavora solo un giovane su 2.

DISOCCUPAZIONE RECORD – La disoccupazione a febbraio è sostanzialmente stabile rispetto a gennaio, infatti si registra un aumento di 0,046 punti percentuali che viene quindi arrotondato a 0,0 punti. Invece su base annua la crescita è pari a 1,1 punti.

Guardando alle differenze tra uomini e donne, il tasso di disoccupazione maschile, pari al 12,5%, aumenta sia su gennaio (+0,2 punti) sia in termini tendenziali (+1,4 punti); quello femminile, al 13,6%, cala di 0,2 punti rispetto al mese precedente ma cresce di 0,6 punti nel confronto annuo.

GIOVANI SENZA LAVORO – La cifra risulta in calo dell’1,6% nell’ultimo mese (-11 mila), ma in aumento del 4,2% rispetto allo scorso anno (+27 mila). Insomma, anche se su livelli moto vicini ai record assoluti e in continua crescita tendenziale, febbraio segna almeno un’attenuazione del fenomeno, seppure lieve, a livello congiunturale, ossia mese su mese.

Precari a vita diventati bidelli saranno presto assunti

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Precari a vita diventati bidelli saranno presto assunti. Migliaia di precari occupati comebidelli (24mila è una stima da confermare), cioè migliaia di ex lavoratori socialmente utili che da una quindicina d’anni sono stati impiegati nella piccola manutenzione e nella pulizia scolastica, verranno assunti per un altro paio di anni dallo Stato, costretto alla “stabilizzazione” perché per almeno 12 mila di loro il contratto è in scadenza. I tagli conseguenti alle gare Consip, con cui la spesa è passata da 620 a 390 milioni dopo la cura dimagrante della spending review, li avrebbero espulsi dal lavoro: per non lasciarli a casa lo Stato provvederà al loro reimpiego, vanificando di fatto il risparmio appena ottenuto, visto che la conferma costa circa 300 milioni di euro.

Il caso, drammatico in termini sociali, va messo in relazione agli esiti della indagine del commissarioCarlo Cottarelli che ha stimato, prudenzialmente, un numero di 85mila esuberi nel pubblico impiego. Da un lato si taglia per razionalizzare, dall’altro si assume, ma in forme tipicamente assistenziali, come nota Sergio Rizzo sul Corriere della Sera di oggi ricordando come si è arrivati a questo punto.

Nel 1999 l’igiene scolastica è passata per legge allo Stato insieme ai dipendenti degli enti locali che se ne occupavano. Il loro numero, negli anni, si era poi gonfiato a dismisura con gli ex lsu ingaggiati dai Comuni e organizzati in consorzi. Assunzioni anche dettate dalla necessità di mettere una toppa ai problemi occupazionali, ma spesso dal forte odore clientelare. Con il risultato di avere alla fine molte più braccia del necessario. (Sergio Rizzo, Corriere della Sera)

La necessità di mettere un argine all’emergenza sociale si scontra con le modalità poco virtuose di inserimento nel mondo del lavoro di uno Stato committente generoso fino all’autolesionismo quando si scorre l’elenco delle aberrazioni del precariato stabilizzato per lavori dove l’utile e il necessario sono molto relativi come nel caso del record di undicimila forestali in Calabria, la stessa regione del picco di incendi a livello nazionale. L’Inps calcola 125mila impiegati come lavoratori socialmente utili.

Vanno compresi i 28mila (ma erano arrivati a 60mila) precari assunti dalla Regione Sicilia in aggiunta ai suoi 20mila dipendenti. I 2.361 precari utilizzati nella raccolta differenziata nella Campania dei roghi dell’immondizia (600 lsu, 470 ex detenuti, 930 disoccupati “di prima classe”, più 361 addetti ai consorzi di bacino) rappresentano un modello di inutilità se è vero, come è vero (ricorda Rizzo) in 34 erano occupati in un calll center dove ognuno di loro riceveva una telefonata a settimana.

Ci sono poi i casi strani, diciamo così, degli otto addestratori di cirnechi (razza canina etnea) sempre in Sicilia, i 110 autisti assunti senza patente a Palermo,  i 30 “camminatori” all’assemblea regionale siciliana (portavano le carte da un ufficio all’altro), per finire con il lavoratore socialmente utile cui il comune di Bompietro nel palermitano aveva affidato un progetto di arredo urbano da più di 300 mila euro.

Antonio Razzi inventa operatore d’assistenza sessuale: prostitute con albo, Inps

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Prostituzione, Antonio Razzi inventa “l’operatore di assistenza sessuale”: prostitute con un albo professionale, partita Iva, Inps, Inail… Il senatore di Forza Italia rilancia così il disegno di legge della senatrice del Pd Maria Spilabotte, ma cambia nome.

Nel ddl del senatore abruzzese, alla ribalta delle cronache anche per aver paragonato la Corea del Nord alla Svizzera, c’è l’istituzione di un albo professionale per i lavoratori del sesso, studi o boxesclusivi (come in Svizzera), tassazione Iva e obbligo del preservativo. Quasi la stessa proposta della senatrice Spilabotte.

Nella sua proposta, probabilmente ispirata alla sua permanenza decennale in Svizzera, c’è quasi tutto: l’albo professionale, l’esercizio dell’attività come ditta individuale o società di persone o società cooperativa, uno studio “professionale” con certificato igienico-sanitario dei locali, l’iscrizione all’Inps e all’Inail, la possibilità di reclamizzare la propria attività sulla stampa, in tv e in radio, con spot in onda, però, solo tra le 23 e le 6 del mattino.

Il discorso vale non solo per le prostitute, ma per tutti i lavoratori del sesso, come ha sottolineato lo stesso Razzi nella relazione sul lavoro di Oas, aperto a uomini, donne e transessuali: 

“Dopo oltre 50 anni dall’entrata in vigore della Legge Merlin (la legge che ha decretato lo stop alle case chiuse), è arrivato il momento di introdurre anche nell’ordinamento italiano una norma che elimini lo sfruttamento della prostituzione e la riduzione in schiavitù di donne, uomini e minorida parte di organizzazioni criminali italiane e soprattutto straniere e tuteli la salute pubblica di tutti i cittadini italiani”.

Nel suo ddl Razzi prevede anche cosa fare nel caso si rompa il preservativo, obbligatorio:

“L’eventuale danneggiamento del profilattico dovrà essere denunciata entro il primo giorno feriale successivo all’evento, con indicazione delle generalità del cliente”.

Portogallo, Audi A4 a chi paga le tasse: lotteria-premio anti-evasione

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Portogallo, una Audi A4 per chi paga le tasse. E’ il premio in palio, da aprile, per combattere l‘evasione fiscale dilagante.

Merito della lotteria lanciata lo scorso febbraio, l’ultima mossa del governo del premier Pedro Passos Coehlo per rimpinguare le casse dello Stato in crisi profonda.

Il programma di austerità varato sulla spinta di Bruxelles non aveva dato i frutti sperati. Il lavoro nero, nel Paese, è molto diffuso. Così, spiega il quotidiano tedesco Die Welt, si era lanciata lalotteria. E, nonostante i dubbi iniziali, sta funzionando. Ad aprile, con la prima estrazione, verrà assegnata una Audi A4. Il premio può essere vinto da tutti i cittadini in regola con le tasse che hanno partecipato al concorso.

Da quando è nata la lotteria, effettivamente, i portoghesi stanno chiedendo (e quindi emettendo) più fatture, tanto che, secondo la Welt, il numero delle ricevute è aumentato di 46 milioni di euro.

Jacques Le Goff, è morto lo storico francese del Medioevo

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E’ morto lo storico franceseJacques Le Goff, tra i più importanti nella ricerca agiografica,  studioso della storia e della sociologia del Medioevo.

Il grande studioso del Medioevo aveva 90 anni.

A dare la notizia il sito on line del quotidiano Le Monde.

Professore alla facoltà di lettere dell’università di Lille (1954-58), nel nord della Francia, poi direttore di ricerche all’École pratique des Hautes Etudes, dal 1962, dieci anni dopo, nel 1972, Jacques Le Goff fu eletto alla direzione della sesta sezione di quello stesso istituto prestigioso, a Parigi, diventato nel 1975 l’École des hautes études en sciences sociales. Dalla fine degli anni Sessanta è stato anche condirettore della rivista “Annales”. Nel 2000 ha ricevuto la laurea honoris causa in Filosofia dall’Università di Pavia.     Fu uno dei padri della “Nouvelle Histoire”. Ha pubblicato moltissimi saggi. Tra questi, “Gli intellettuali del Medioevo” (1957), “Il basso medioevo” (1967), “La civiltà dell’Occidente medioevale” (1964), “Mercanti e banchieri del Medioevo” (1976), “Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medievale” (1983).

L’intervista a Repubblica dello scorso ottobre 2013, dopo la pubblicazione di un saggio su San Francesco.

Les Annales  (fonte Enciclopedia Treccani):

La rivista (diretta prima dai due fondatori, poi, caduto Bloch nella resistenza, dal solo Febvre, quindi, dopo la morte di quest’ultimo da F. Braudel, infine, dopo il 1969, da un comitato direttivo di cui hanno fatto parte tra gli altri M. Ferro, J. Le Goff, E. Le Roy Ladurie, J. Revel e L. Valensi) fu alla base della fondazione da parte di Febvre, nel 1947, di un istituto di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali, divenuto nel 1975 l’École des hautes études en sciences sociales.

Tutte le opere (fonte Enciclopedia Treccani):

Tra le sue altre pubblicazioni: Marchands et banquiers du Moyen Âge (1956; trad. it. 1980); La civilisation de l’Occident médiéval (1964; trad. it. 1969); Les rêves dans la culture et la psychologie collective de l’Occident médiéval (1971); Pour un autre Moyen Âge (1978); La naissance du Purgatoire (1981; trad. it. 1982);L’apogée de la chrétienté (1982); L’imaginaire médiéval (1985; trad. it. 1988);Histoire de la France religieuse (2 voll., 1988); Saint Louis (1996; trad. it. 1996) eUne vie pour l’histoire: entretiens avec Marc Heurgon (1996). Ha pubblicato inoltre: Un Moyen Ấge en images (2000; trad it. 2000), analisi della mentalità, della spiritualità e della vita quotidiana dell’uomo medievale attraverso le immagini delle opere d’arte; Une histoire du corps au Moyen Ấge (2003; trad. it. 2003);L’Europe est-elle nèe au Moyen Ấge? (2003; trad. it. Il cielo sceso in terra, 2004), riflessione sulle radici comuni europee; Heros et marveilles du Moyen Ấge (2005; trad. it. 2005), uno studio sull’immaginario medievale attraverso una rassegna di personaggi e luoghi emblematici; l’autobiografico Avec Hanka (2008; trad. it. 2010), in cui ricostruisce la storia dell’amore con la donna che gli è stata accanto per quaranta anni; Le Moyen Age et l’argent: essai d’anthropologie historique (2010; trad. it. 2010), storia del denaro e delle sue valenze simboliche in epoca medievale. In italiano sono stati inoltre tradotti vari suoi saggi nei volumi Tempo della Chiesa e tempo del mercante (1977); Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medievale (1983) e L’Europa raccontata ai ragazzi (1995).