3 Ottobre 2024, giovedì
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Vini difesi anche su internet

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Le nostre denominazioni d’origine devono essere difese anche sul web. Sul punto daremo battaglia anche in Wto». Ma non basta. «Servono regole che rendano più chiara l’origine del prodotto in etichetta e un marchio unico per l’agroalimentare Made in Italy». Sul fronte imprese, invece, è in arrivo «un bonus fiscale per chi investe nella distribuzione all’estero dei prodotti italiani». Ma la sfida del futuro si chiama «patrimonializzazione e aggregazione delle aziende vinicole». Così, il ministro alle politiche agricole, Maurizio Martina, svela a ItaliaOggi le sue ricette per vincere la sfida sui mercati.

Domanda. Il vino italiano traina l’alimentare sui mercati, ma non riesce a far breccia in Cina. Dove le esportazioni vanno meno bene del previsto.
Risposta. Il nostro vino fa numeri da record nel mondo: 5 miliardi di euro di export solo nel 2013, con un importante incremento di valore. Abbiamo saputo conquistare mercato puntando sulle nostre tipicità, sulla forza dei nostri territori, su quel fascino che l’Italia esercita sui consumatori stranieri e che vede il vino vero e proprio ambasciatore del nostro stile di vita. Sul fronte Cina ha pesato l’indagine antidumping aperta dalle autorità cinesi contro il vino europeo. Anche i vini francesi hanno sofferto molto, ma siamo convinti che la chiusura dell’indagine, grazie all’accordo tra i produttori europei e cinesi, farà ripartire il mercato. Per il vino ad oggi quello cinese resta un mercato dal potenziale inespresso. Va fatta un’operazione di sistema sull’agroalimentare Made in Italy ed in questo contesto un altro buon segnale sono i primi test di esportazione dei nostri salumi in Cina.

D. I francesi sono arrivati prima e hanno conquistato il mercato. Gli australiani vanno forte. All’Italia cosa manca?
R. Se potessi rubare qualcosa ai francesi, non prenderei i loro vitigni o i terroir, ma l’approccio metodico e di sistema con il quale entrano nei nuovi mercati. Portano le loro scuole di cucina e i loro sommelier ed educano i consumatori ai loro prodotti. Hanno fatto così in molti Paesi, come gli Stati Uniti, ma negli ultimi anni l’Italia li ha superati. Partendo dalla consapevolezza della nostra forza, della capacità di offrire un livello qualitativo altissimo in ogni segmento di offerta, dobbiamo lavorare maggiormente sull’aggregazione, anche nella promozione. C’è bisogno di presentarci uniti sotto l’insegna «Vino italiano», perché solo così possiamo essere riconosciuti.

Alfano ha sciolto il comune di Battipaglia per infiltrazioni camorristiche

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Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Battipaglia, in provincia di Salerno. L’adozione del provvedimento, in base alla normativa antimafia, si è resa necessaria all’esito di approfonditi accertamenti che hanno constatato gravi forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata.

Dal governo 800 milioni per l’efficienza energetica

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Lo schema del decreto approvato oggi
introduce un set di nuove misure finalizzate a promuovere l`efficienza energetica nella pubblica amministrazione centrale, nell`edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi, nei sistemi di produzione, trasmissione e distribuzione di energia e nel settore domestico, per conseguire l`obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale.

“La sfida dell`efficienza energetica  – ha sottolineato il ministro dell`Ambiente, Gianluca Galletti – può rappresentare un volano per la ripartenza del Paese, perché innescherà lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell`ambito della Green Economy. Otterremo così, in prospettiva, un rilevante risparmio sia ambientale, in termini di minori emissioni di gas serra e polveri sottili, che economico grazie al minore consumo di energia. – Se pensiamo che il consumo degli edifici pubblici è pari al 18% di quello generale dello Stato, si comprende come acquisisca assoluto rilievo già il solo obiettivo di `ambientalizzazione` del nostro patrimonio pubblico immobiliare”.

“Consumare meno e meglio: un`economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.- Il Governo mette a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020 per promuovere l`efficienza energetica. Sono inoltre previste – conclude il ministro – iniziative che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici tra le famiglie”.

Movimento 5 Stelle, la lista completa dei candidati alle Europee

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Movimento 5 Stelle, c’è l’elenco ufficiale e definitivo dei candidati alle prossime elezioni europee del 25 maggio. La lista è stata pubblicata sul blog di Beppe Grillo ed è frutto del risultato di una consultazione in due turni effettuata online tra gli iscritti del Movimento 5 Stelle.

Al secondo turno hanno votato 33300 iscritti esprimendo 91245 preferenze.

Ecco l’elenco dei candidati diviso per circoscrizione così come viene pubblicato dal blog di Beppe Grillo

 

Nord ovest
Antonica Gabriele – 870 secondo turno
Attademo Francesco – 503 primo turno
Beghin Tiziana – 1432 secondo turno
Bertellino Fabrizio – 1030 secondo turno
Cassimatis Marika – 1357 secondo turno
Desilvestri Fabio – 989 secondo turno
Evi Eleonora – 556 primo turno
Geraci Tiziana – 637 secondo turno
Girard Stefano – 1126 secondo turno
Mastrorosa Ilaria – 878 secondo turno
Mennella Grazia – 809 secondo turno
Misculin Bruno Giulio Andrea – 652 secondo turno
Salvatore Alice – 258 primo turno
Sayn Marco – 917 secondo turno
Scabbia Massimo – 634 secondo turno
Tranchellini Alice – 848 secondo turno
Valli Marco -1456 secondo turno
Viola Alessandra -1297 secondo turno
Voulaz Manuel – 33 primo turno
Zanni Marco – 1017 secondo turno

Nord est
Affronte Marco – 1158 secondo turno
Borrelli David – 501 primo turno
Burlini Giorgio – 1305 secondo turno
Cecchin Roberta – 837 secondo turno
Cobello Stefano – 1518 secondo turno
Dalpasso Giuseppe – 871 secondo turno
Gargagliano Nives – 828 secondo turno
Gibertoni Giulia – 1140 secondo turno
Marmiroli Alessandro -1598 secondo turno
Nicchia Francesca – 981 secondo turno
Piccinini Silvia – 193 primo turno
Rossi Francesco – 979 secondo turno
Zanella Cristiano – 134 primo turno
Zullo Marco – 168 primo turno

Centro
Agea Laura – 132 primo turno
Bottiglieri Fabio – 310 primo turno
Campo Giuseppa – 1295 secondo turno
Castaldo Fabio Massimo – 1701 secondo turno
Della Negra Matteo – 1728 secondo turno
Di Gennaro Marco – 1099 secondo turno
Fossi Silvia – 429 primo turno
Ghirga Giovanni – 1315 secondo turno
Pallotto Marina Adele – 1571 secondo turno
Ripoli Cristiano – 1637 secondo turno
Savari Danilo – 1340 secondo turno
Tamburrano Dario – 1880 secondo turno
Zama Bianca Maria – 366 – primo turno
Ziantoni Mara – 1270 secondo turno

Meridionale
Adinolfi Isabella – 1759 secondo turno
Aiuto Daniela – 1257 secondo turno
Alemagna Fabio – 863 secondo turno
Angelini Paolo – 185 primo turno
Cammarano Michele – 1063 secondo turno
Casili Cristian – 1055 secondo turno
Casmirro Pasquale – 58 primo turno
Ciarambino Valeria – 866 secondo turno
D’Amato Rosa – 332 primo turno
Embrice Luigia – 208 primo turno
Ferrara Laura – 133 primo turno
Ipri Maria – 938 secondo turno
Laricchia Antonella – 1030 secondo turno
Pedicini Piernicola – 317 primo turno
Pomante Melania – 1237 secondo turno
Ronzino Alfredo – 904 secondo turno
Viglione Vincenzo – 1121 secondo turno

Insulare
Cina’ Salvatore – 704 secondo turno
Di Prima Antonella – 724 secondo turno
Marini Nicola – 225 primo turno
Moi Giulia – 1664 secondo turno
Saija Maria – 776 secondo turno
Sobbrio Paola – 221 primo turno
Suriano Simona – 1274 secondo turno
Zanotto Antonio – 1146 secondo turno

Confcommercio, credito dalle banche solo a 26 imprese su mille

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Il credit crunch non ha smesso di mordere: sono sempre di meno le imprese che si vedono accogliere le richieste di fido portando nell’ultimo trimestre 2013 la percentuale effettiva di imprese finanziate ad appena il 2,6%, livello più basso dal 2009.

In pratica su mille imprese ne vengono finanziate appena 26. Lo rileva Confcommercio. Nell’ultimo trimestre del 2013 – rileva l’Osservatorio Credito Confcommercio (Occ) – nonostante siano in aumento le imprese del terziario in grado di fronteggiare senza difficoltà il proprio fabbisogno finanziario (+8% rispetto al trimestre precedente),per la stragrande maggioranza di esse far fronte ai propri impegni finanziari continua ad essere un problema; infatti, le imprese che non ci sono riuscite sono aumentate di quasi il 22% rispetto al trimestre precedente e rappresentano oggi più della metà del campione (51,5%).

Inoltre, continua ad essere molto esigua la quota di imprese che si rivolgono al sistema bancario per un finanziamento (solo il 10,8%) e, tra queste, sono sempre meno quelle che si sono viste accogliere le richieste di fido (passate dal 26% al 23,8%) portando la percentuale effettiva di imprese finanziate ad appena il 2,6%. Insomma – indica l’Occ realizzato da Confcommercio in collaborazione con Format Ricerche – il peggioramento delle condizioni generali del credito e il protrarsi della stretta creditizia (confermata peraltro dalla riduzione dei finanziamenti ai settori produttivi e alle famiglie per 62 miliardi tra settembre 2012 e settembre 2013 rilevata da Banca d’Italia), continuano a costituire un pesante freno all’attività e alle possibilità di investimento delle imprese, soprattutto per quelle di minori dimensioni e quelle del Sud

. A fine 2013 aumenta inoltre rispetto al trimestre precedente, la cosiddetta “area di irrigidimento”, vale a dire la somma della quota di imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto, insieme alla percentuale di aziende che non se lo sono viste accordare affatto. L’area di irrigidimento risulta aver colpito nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2013, il 52,3% delle imprese contro il 49,1% nel trimestre precedente. A livello geografico, il Mezzogiorno resta ‘terra bruciata, con una quota di imprese che si sono viste negare, in tutto o in parte, il credito richiesto pari all’81,0% e una esigua percentuale – appena il 12,5% – di aziende che hanno ricevuto il credito pari o superiore a quello richiesto.

Camerun: rapiti due sacerdoti italiani di Vicenza e una suora canadese

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Si chiamano Giampaolo Marta eGianantonio Allegri i due preti di Vicenza sequestrati insieme ad una suora canadese nel nord del Camerun, nella diocesi di Maroua, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 aprile.

Il rapimento è stato compiuto da uomini armati che appartengono al gruppo di terroristi islamici dei Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun. Due gruppi di armati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte ora locale nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via i tre religiosi.

Papa Francesco è stato informato del rapimento ed ha dichiarato di aver cominciato a pregare per i rapiti, auspicando che si arrivi ad una soluzione rapida della vicenda.

Per il rapimento dei due sacerdoti, come detto non è esclusa la pista del terrorismo islamico dei Boko Haram, l’organizzazione terrorista jihadista diffusa nel nordest della Nigeria ma che negli ultimi tempi ha compiuto diverse incursioni in Camerun. A quanto si apprende dalle suore della Divina Volontà, nella casa madre di Bassano del Grappa, che hanno una casa a Maroua “pare che nei giorni scorsi la polizia locale abbia trovato un arsenale d’armi e che i ribelli abbiano detto ‘ve la facciamo pagare’. Da quanto sappiamo proprio oggi era previsto un incontro tra i sacerdoti per capire come proteggersi, ma stanotte è avvenuto quanto è avvenuto. Siamo sconvolte”.

Il gruppo jihadista dei Boko Haram, punta ad eliminare la presenza cristiana in Nigeria, rovesciare il governo federale e creare un Califfato Islamico, sul modello di quello che esisteva nel Nord del Paese africano prima della conquista britannica del 1903. Boko Haram è un gruppo oltranzista islamico, fondato nel 2002 dallo sceicco Mohammed Yusuf, con l’obiettivo di combattere tutto ciò che è occidentale – dalle elezioni ai pantaloni e alle camicie – e di ripristinare una sharia senza compromessi con la modernità.

Scuola, sei classi su dieci rinunciano alle gite: colpa della crisi

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La crisi economica, la spending review e lepreoccupazioni di professori e famiglie ‘falcidiano’ le gite scolastiche: appena quattro classi su dieci le hanno infatti programmate quest’anno con l’arrivo della primavera. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’ osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club Italiano, dalla quale si evidenzia peraltro che anche nelle classi in partenza rinuncia quasi uno studente su quattro.

Quest’anno – sottolinea Coldiretti – si stima un calo di oltre il 10 per cento, con meno di 1,4 milioni di studenti in viaggio per effetto un trend di riduzione in atto dall’inizio della crisi. In molti casi – continua Coldiretti – sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extrascolastiche durante l’anno per contenere le spese, anche per evitare discriminazioni tra i ragazzi che non possono permettersi di partecipare.

Ma a crescere è anche l‘indisponibilità dei docenti che devono caricarsi di una pesante responsabilità, come dimostrano i ripetuti e gravi episodi di cronaca. Il risultato non è solo la drastica riduzione dei viaggi ma – sostiene Coldiretti – anche un radicale cambiamento delle destinazioni che privilegiano in misura crescente le escursioni con tagli di costi e tempi. Se per le scuole superiori di secondo grado le destinazioni estere battono quelle nazionali, nelle scuole superiori di primo grado – rileva Coldiretti – la quasi totalità delle gite si svolge sul territorio nazionale con una grande varietà di mete. In questo contesto é vero boom per il turismo ecologico ed ambientale, come dimostra il fatto che nei parchi e nelle aree protette il 20 per cento dei visitatori sono proprio i giovani in gita scolastica. La vera novità degli ultimi anni sono però le fattorie didattiche – conclude Coldiretti – che si sono moltiplicate nelle campagne diventando le mete più gettonate delle gite organizzate soprattutto nelle scuole primarie.

Maroni lancia referendum per il 25 maggio su Lombardia a statuto speciale

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Abbandonata la secessione, fallita sul nascere La macro-regione, Roberto Maroni adesso propone  un referendum consultivo sulla trasformazione della Lombardia in una Regione a statuto speciale. E annuncia che chiederà al governo di poter svolgere la consultazione in coincidenza con le prossime elezioni europee e amministrative, il 25 maggio, nel caso in cui la proposta ottenga il via libera del Consiglio regionale lombardo entro il 25 aprile (sono necessari i due terzi dei voti). “Io mi aspetto che una volta tanto tutte le forze politiche si rendano conto che e’ una proposta utile per i cittadini e la sostengano al di la’ di chi l’ha avanzata”, afferma il governatore lombardo, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa dopo giunta. Simboliche le altre due date indicate da Maroni per tenere il referendum, che ha carattere meramente consultivo (e deve essere poi seguito, se passerà, da una proposta di legge al Parlamento per cambiare l’articolo 116 della Costituzione, oltre a una modifica dello statuto regionale). Si tratta del 18 settembre e del 9 novembre, giorni in cui si terranno, spiega, i referendum autonomisti in Scozia e Catalogna. “Regione a statuto speciale vuol dire che si tiene il 100 per 100 delle tasse: noi vogliamo adottare lo statuto che c’e’ in Sicilia”, afferma, “c’e’ un lombardo che possa dirsi contrario? Penso di no”. “Non faccio appelli – prosegue, riferendosi ai partiti di opposizione (il Pd si e’ detto contrario, il M5s attendista) – ma mi aspetto che vengano deposte le armi ideologiche e si entri nel merito”. “Un conto e’ l’indipendenza che chiedono i veneti, che evoca qualcosa di diverso – continua – un conto e’ lo statuto speciale che e’ una cosa che c’e’ in Costituzione”. “Sarebbe una novita’ rilevante se le forze politiche si mettessero insieme per sostenere una proposta utile”, insiste.

Papa Francesco: sono un cristiano non un comunista

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“Ho sentito, due mesi fa, che una persona ha detto: ‘Ma, questo Papa e’ comunista!’. E no! L’amore ai poveri e’ una bandiera del Vangelo, non del comunismo: del Vangelo!”. Sono parole di Papa Francesco ad un gruppo di studenti di scienze dalla comunicazione del Belgio, che hanno avuto il privilegio di intervistarlo. “Per me, il cuore del Vangelo e’ dei poveri”, ha spiegato. Bergoglio ha distinto pero’ la fede dall’ideologia. Quella del Vangelo, ha spiegato, e’ “la poverta’ senza ideologia, la poverta’”. “Per questo io credo – ha confidato ai ragazzi – che i poveri sono al centro dell’annuncio di Gesu’. Basta leggerlo. Il problema e’ che poi questo atteggiamento verso i poveri alcune volte, nella storia, e’ stato ideologizzato”.

Italo conquista Roma Termini

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Anche i treni no stop Italo entro fine anno partiranno da Roma Termini. Lo ha annunciato il presidente di Ntv, Antonello Perricone, dopo una modifica dell’accordo quadro in vigore tra Ntv e Rete Ferroviaria Italiana. “Con la firma della modifica all’accordo di oggi tra Rfi ed Ntv – afferma Perricone – sono lieto di annunciare che Italo fermerà presto anche a Roma Termini con i suoi treni no stop. E’ una scelta importante, che arricchisce il network di Ntv con una stazione che ha una storica centralità nella città”.