16 Gennaio 2025, giovedì
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Dall’inferno alla gioia

La riflessione su "l'inferno" e la speranza di luce nel nuovo anno: storie di sofferenza, redenzione e la forza del bene che emerge anche nei momenti più bui.

A cura di Sandra Melegatti

Ci vuole coraggio o, meglio, una ferma certezza per invitare uomini e donne  a prepararsi all’anno nuovo con la domanda: “Chi e che cosa in mezzo all’inferno non è inferno?”.

A questa provocazione ha fatto e’ emerso innanzitutto questo: “l’inferno” non è per niente una realtà lontana e astratta. Non è roba da preti per le loro prediche, ma dolorosa esperienza che ha sfigurato la biografia di chi ha preso la parola. L’inferno ha il volto di violenze e di dipendenze, di fallimenti, di speranze deluse. È fatta di droga e di spaccio, di alcool e di rapine, di carcere e di famiglie sfasciate. Se un ritrovo natalizio ha da essere tutto sorrisi e armonia, ecco: qui non lo è stato! È stato un susseguirsi di testimonianze brevi e sincere. Nessuno si è lamentato, ma le sofferenze, le lacrime e il buio subiti da queste persone sono palpabili.

Come e dove scoprire ciò che non è inferno oggi? Bisogna riconoscerlo: non lanciare una sfida retorica o già “risolta”, ma descrive un modo di vivere che brucia dentro la quotidianità di tutti – fin nel presente, fin dentro la vita .Richiamando i “ragazzi” e le “ragazze”: “Voi avete confidenza con l’inferno. Ne avete fatto esperienza! Ora, bisogna fare un passo ulteriore per averne coscienza e giudicare, capire dove sta il male e lasciare che sbocci il bene, che pur già riconoscete presente, affinché possa crescere l’altra confidenza, quella con la luce”. Non devono  mancare   gli esempi della vita quotidiana, quella delle singole comunità, dove anche le più piccole regole, i più banali gesti sono ricollegati all’origine, al vero, al grande ideale di bene che non è un concetto, ma quella presenza che fa sussultare il bambino nel grembo di Elisabetta, come il vangelo ha proclamato nella Santa messa.

“Sussultare di gioia”: un’esperienza possibile per tutti?

Non è l’inferno in noi e attorno a noi a vincerla, ma Gesù con il Suo abbraccio d’amore. Così è bello e dà pace augurarsi un buon Anno 2025

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