Attualmente, le Isole Cook godono di un'”associazione libera” con la Nuova Zelanda, il che significa che, pur mantenendo una certa autonomia, dipende da Wellington per la difesa e gli affari esteri. Gli abitanti delle Isole Cook, infatti, sono cittadini neozelandesi e possono vivere, lavorare e accedere ai servizi pubblici in Nuova Zelanda, compreso il sistema sanitario.
Il Primo Ministro delle Isole Cook, Mark Brown, ha sostenuto che l’introduzione di un passaporto separato sarebbe un importante riconoscimento per il popolo delle Isole Cook, ma ha chiarito che il paese intende mantenere i legami con la Nuova Zelanda, rimanendo uno stato associato . La proposta ha suscitato discussioni tra i leader delle due nazioni, e le tensioni sono aumentate con il passare del tempo.
Il governo neozelandese ha rifiutato la proposta, con il Ministro degli Esteri, Winston Peters, che ha dichiarato che un passaporto e una cittadinanza separati sono prerogativa esclusiva dei paesi completamente indipendenti. Peters ha aggiunto che qualsiasi cambiamento nello status attuale delle Isole Cook dovrebbe essere deciso attraverso un referendum, che permetterebbe alla popolazione locale di esprimere la propria opinione sul futuro della relazione con la Nuova Zelanda.
In risposta a queste dichiarazioni, Brown ha confermato che le Isole Cook non intraprenderanno alcuna azione che possa minacciare il loro rapporto con la Nuova Zelanda, sottolineando che l’indipendenza non è al momento una priorità per il governo delle Isole Cook.
A cura di Teresa Ombra