3 Ottobre 2024, giovedì
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Credito nel 2025 cosa succede?

A cura del centro ricerca Auge -Facoltà Analista Finanziario 

La crisi del credito è uno spauracchio che viene rispolverato praticamente ogni anno dai media. L’unica differenza tra un anno e l’altro sta nei dati economici che la fanno ritenere probabile. Nei due anni precedenti, il dato principale è stato l’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse. Quest’anno invece le previsioni su una crisi creditizia si basano sul fatto opposto: ossia che la Fed ha ripreso ad abbassare i tassi. La verità è che una crisi creditizia può avvenire in qualsiasi situazione, sia durante una stretta che durante un allentamento monetario. Non è questo perciò il giusto terreno su cui basare un’indagine sul credito. Senza voler fare una analisi approfondita sull’argomento, mi limiterò a dimostrare che una crisi del credito in America non può avvenire entro il 2025.La mia previsione si basa su un dato molto banale, cioè sul fatto che un’ondata di fallimenti, se dovesse avere luogo, accadrebbe in concomitanza con le scadenze del debito. Pensate alla crisi di Evergrande, il noto gigante dell’edilizia cinese. Il crollo di questa azienda è avvenuto quando le obbligazioni emesse sono andate in scadenzasenza poter essere rimborsate. E’ elementare…la scadenza delle obbligazioni è il limite di tempo entro il quale una crisi creditizia deve avere luogo. Ora, secondo il grafico di Bloomberg qui di seguito, le attuali scadenze delle obbligazioni aziendali americane sono state già posticipate o rimborsate, almeno per i prossimi due anni, quindi non possono scatenare una crisi del debito. Ad agosto, infatti, le società non finanziarie con un rating da “spazzatura” in su, hanno già rifinanziato o restituito più di 170 miliardi di dollari di obbligazioni con scadenza nei due anni successivi. Questo mega rimborso o rifinanziamento supera addirittura l’importo che era stato rimborsato per tutto il 2021, quando le attività di rifinanziamento erano molto piu’ numerose di oggi, a causa dei tassi di interesse che allora erano eccezionalmente bassi: 
 
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Il grafico mostra appunto gli enormi rimborsi o rifinanziamenti avvenuti nel 2024, che per i prossimi due anni renderanno molto difficile entrare in una crisi del debito. Quest’anno le società hanno emesso obbligazioni ad alto rendimento per un valore di oltre 350 miliardi di dollari, che è la più grande emissione obbligazionaria dai tempi della pandemia. E mancano ancora tre mesi alla fine dell’anno. In concomitanza, c’è stata da parte degli investitori una elevata domanda per l’acquisto di queste obbligazioni, che ne ha alimentato l’impennata dei prezzi e ha portato il mercato del credito privato a 1,7 trilioni di dollari.Infine, il taglio iniziale di 50 punti base della Fed il 18 settembre è la ciliegina sulla torta, in quanto significa opportunità di rifinanziamento ancora più interessanti per le aziende. In altre parole, il 2024 è l’anno d’oro del mercato obbligazionario, soprattutto di quello ad alto rischio (High yield). 
In tali condizioni, una crisi creditizia è praticamente impossibile per i prossimi due anni; e questo ci mette al sicuro anche da una possibile recessione incontrollata o da un’ondata di fallimenti. E’ ovvio che le aziende non potranno posticipare per sempre il rimborso dei loro debiti. E’ ovvio che l’indebitamento è il tallone d’Achille dell’economia occidentale. Ma come investitori bisogna sempre procedere per fasi. Sappiamo, in generale, che l’indebitamento è il rischio economico maggiore. Ma non possiamo permetterci di non investire per anni, aspettando una crisi creditizia che avverrà chissà quando.Sapendo che per fine 2024 e tutto il 2025 i rischi nel mercato del credito sono stati scongiurati, è possibile pianificare degli investimenti di medio-lungo termine, almeno sui titoli americani e sugli asset legati all’America. 
Sarebbe rischioso NON farlo, perché ci impedirebbe di mettere a frutto il capitale con la necessaria regolarità e continuità.L’analista finanziario figura professionale che si rende sempre più indispensabile nel panorama del sistema finanziario tanto al servizio delle società bancarie quanto per l’utente utilizzatore .Una qualifica professionale EQF valida in tutti i paesi europei  con la possibilità di entrare da subito nel mondo del lavoro .
 
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