A cura di Ionela Polinciuc
Il governo di Giorgia Meloni sembra segnare una progressiva distanza dal coinvolgimento militare a sostegno dell’Ucraina. L’ultimo episodio è la rimozione del riferimento al supporto armato per Kiev dal comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, pubblicato a seguito della riunione del G7. Questo dettaglio è emerso confrontando la nota italiana con quella congiunta degli altri alleati, che invece ribadiscono l’impegno a fornire armi all’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa.
Il riferimento alla fornitura di armi è stato eliminato dalla versione italiana del comunicato, sostituito da un più generico richiamo alle riforme economiche necessarie per il paese invaso. Questo passo indietro è solo l’ultimo segnale di un disimpegno progressivo del governo italiano dal conflitto, che include anche la recente partecipazione di Meloni al summit di New York organizzato da Joe Biden e Volodymyr Zelensky solo in modalità videoconferenza, anziché in presenza come gli altri leader mondiali.
Questa mossa sembra influenzata anche dal clima politico interno e dalle posizioni del vicepremier Matteo Salvini, da sempre più cauto sul sostegno armato all’Ucraina. Inoltre, il periodo elettorale negli Stati Uniti e i sondaggi politici che vedono i candidati repubblicani avanzare con posizioni meno interventiste potrebbero influire sulle scelte strategiche del governo italiano.
Il cambiamento nella comunicazione ufficiale potrebbe essere un segnale dell’intenzione dell’Italia di rivedere il suo approccio al conflitto ucraino, privilegiando un ruolo più orientato verso la diplomazia e il supporto economico, piuttosto che militare. Tuttavia, questa linea potrebbe generare frizioni con gli altri membri del G7, che continuano a sostenere fermamente Kiev anche sul fronte bellico.
Ebbene, la decisione italiana potrebbe avere ripercussioni anche sulla percezione del ruolo di Roma all’interno dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea, sollevando interrogativi sulla futura posizione dell’Italia nello scacchiere geopolitico globale.
