A cura di Ionela Polinciuc
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato la solitudine come una minaccia alla salute globale, equiparando gli effetti negativi della solitudine alla salute a quelli del fumo e dell’obesità. La solitudine e l’isolamento sociale, sebbene distinti, sono strettamente correlati e possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale.
La carenza di connessioni sociali aumenta il rischio di mortalità prematura e di sviluppare disturbi mentali come ansia, depressione e demenza. Questi problemi non conoscono confini geografici o generazionali, colpendo individui di tutte le età e in tutto il mondo.
Gli anziani e i giovani sono particolarmente vulnerabili alla solitudine, con rischi aumentati di demenza e problemi cardiaci negli anziani e di abbandono scolastico nei giovani isolati socialmente.
Per affrontare questa epidemia, l’OMS ha istituito la Commission on Social Connection, che si impegna a sensibilizzare e ad affrontare il problema dell’isolamento sociale e della solitudine. È essenziale ricostruire connessioni sociali e prioritizzare relazioni sane per promuovere la salute pubblica globale.
Quindi, affrontare l’epidemia di solitudine richiederà un impegno collettivo per riorientare le comunità e le istituzioni verso la promozione di connessioni umane significative e relazioni sociali positive.
