20 Settembre 2024, venerdì
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“Picasso lo straniero” la mostra a Palazzo Reale di Milano

A cura di Clara Sardella

Apre al pubblico dal 20 settembre l’esposizione che con oltre 90 opere, documenti, fotografie, lettere e video, racconta un lato inedito del geniale artista. Un doppio progetto espositivo a Milano e Mantova curato da Annie Cohen-Solal.

A cinquant’anni dalla scomparsa di uno dei più grandi artisti del XX secolo, Palazzo Reale di Milano presenta la mostra “Picasso lo straniero” che apre al pubblico dal 20 settembre al 2 febbraio 2025.

La mostra nasce dall’idea originale di Annie Cohen-Solal, autrice della biografia “Picasso lo straniero” e curatrice del progetto espositivo, con la curatela speciale di Cécile Debray, ed è prodotta con Marsilio Arte grazie alla collaborazione del Musée National Picasso-Paris (MNPP), del Palais de la Porte Dorée, del MuséeNational de l’Histoire de l’Immigration e della Collection Musée Magnelli Musée de la céramique di Vallauris.


Con oltre 90 opere, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, la mostra approfondisce tematiche care al pittore e invita a riflettere su temi ancora attuali come l’accoglienza, l’immigrazione e le relazioni con l’altro. 

“Questo progetto rappresenta un’occasione straordinaria per riflettere non solo sull’opera di uno dei più grandi artisti del Novecento, ma anche sulle dinamiche storiche e sociali che hanno influenzato la sua vita e il suo percorso creativo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – Milano, con la sua tradizione di accoglienza e apertura culturale, si conferma ancora una volta un centro internazionale in cui l’arte diventa strumento di dialogo e inclusione. L’approccio innovativo di questa esposizione ci invita a riscoprire Picasso sotto una nuova luce, quella dell’uomo, oltre che dell’artista, segnato dall’esperienza dell’essere straniero”.

Picasso nasce a Malaga in Spagna nel 1881 e si trasferisce in Francia nel 1900 dove si affermerà come leader dell’avanguardia cubista ma nonostante la fama, come risulta dalle ricerche negli archivi della polizia francese, per tutta la vita fu tenuto sotto controllo e considerato come uno straniero perché non parlava francese. Fu anche sospettato di essere un anarchico e in quanto artista d’avanguardia fu rifiutato dall’Accademia di Belle Arti. Nemmeno quando sarà riconosciuto come uno dei più importanti artisti viventi dell’epoca, PabloPicasso verrà ritenuto un vero cittadino francese, magrazie ad una rete di amici potenti, collezionisti collaboratori e acquirenti in tutta l’Europa dell’Est, riuscirà ad esporre nei posti più prestigiosi.

La mostra racconta, con documenti inediti e opere mai viste prima in Italia, come una piccola gouache “Gruppo di donne” del 1901, questo percorso nella vita e nell’opera di Pablo Picasso, della sua difficile condizione di esule e straniero in Francia e di come sia riuscito ad imporre le sue rivoluzioni estetiche, grazie ai legami costruiti nel corso degli anni.

“Guardato con sospetto come straniero, uomo di sinistra, artista d’avanguardia, Picasso si destreggia con abilità e acume politico in un paese che poggia su due grandi istituzioni: la police des étrangers e l’Académie desbeaux-arts, che tutelano ossessivamente la ‘purezza della nazione’ e il ‘buon gusto francese’ – racconta la curatrice – Nella mia ricerca appare costantemente l’immagine di un Picasso vulnerabile e precario, perché sapeva di poter essere espulso in qualsiasi momento. Tuttavia, seppe navigare da grande stratega contro la xenofobia diffusa”.

“Picasso lo straniero” fa parte di un doppio progetto espositivo curato da Annie Cohen-Solal, è infatti già aperta a Palazzo Te di Mantova la mostra “Picasso a Palazzo Te. Poesia e salvezza” e con il biglietto di ingresso della mostra a Milano i visitatori potranno accedere alla mostra di Mantova con il biglietto ridotto e viceversa.

Tutte le informazioni sul sito www.palazzorealemilano.it/mostre/lo-straniero

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