20 Settembre 2024, venerdì
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SUSAN SARANDON E KEVIN COSTNER NELLO SPECIALE MASTER-CLASS ALLA MOSTRA  INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA A VENEZIA

A cura di Carla Cavicchini

Women’s Empowerment and Sviluppo Sostenibile”

Un felice modo atto nel sostenere l’emancipazione femminile tramite l’arte, è stata la lezione tenuta dalle due star cinematografiche americane, presso lo splendido Hotel ‘Cipriani’ bagnato dalla laguna. 

Susan Sarandon, attrice – produttrice  statunitense “Premio Oscar”, da sempre si è distinta per il suo attivismo politico. Il suo  è  uno sguardo fiammante, unito ad intensità , dolcezza e determinazione. Nei suoi numerosissimi film, come non ricordarla nelle vesti di ‘Louise’ durante  quel famoso weekend assieme all’amica  bionda  Thelma,  succube entrambe  da quegli incubi da cui scappare velocemente. Una vera e propria fuga  lontana anni luce da quel mondo maschilista decisamente imperante in cui vale decisamente la pena di combattere ancora. 

Alle varie domande rivolte risponde sorridente nonché determinata come quando affronta il tema della donne nella società. 

Donne che poi siamo anche madri. Ecco, quando sono andata a girare “Nemiche amiche” e spiegavo a mio figlio più piccolo di cinque anni mentre andavo al lavoro, di cosa parlava il film dicendogli “ questa donna muore”, lui: “ beh, tu non puoi morire, sei la colla che tiene insieme la famiglia. Appunto,  giusto, siamo la colla. E questo è uno dei motivi per cui credo che le produttrici siano spesso più dirette risolvendo i problemi dominati dall’ego. Proprio  l’egoismo l’ho avvertito più d’una volta  fortemente sui set con complicazioni notevoli tra l’attore protagonista, produttori, registi, casa di produzione. Ed allora  qui appare la donna che risolve i problemi. 

Tuttavia non penso che essere una donna ti renda necessariamente una brava persona … voglio dire.. abbiano avuto Margaret Thatcher e questo non significa necessariamente che la loro politica sarà diversa, a volte è addirittura peggiore. Quindi penso che scegliere i leader  solo per motivi culturali in base al loro genere o colore non sia utile. Ma penso che per natura le donne portino la vita e che siano le nutrici se proprio dobbiamo generalizzare. E quindi ammiro le madri, ammiro chiunque continui ad andare avanti e mantenga la propria posizione facendolo con gioia. 

Ecco… voglio dire suor Helen di ‘Dead Man Walking’ può batterti al bere,  lei ama la vita. Ride, mangia. Le persone che affrontano la vita con questo tipo di gioia…pertanto la gioia è una delle armi più potenti.

E così, le donne che ho visto  soccorritrici, ed ancora  in Nicaragua durante la rivoluzione, erano figure gioiose. Cantavano e ballavano. E penso che tutti, tutte, dobbiamo aggrapparci alla nostra gioia. Vi sono donne che rispetto veramente,  che hanno preso posizioni molto coraggiose continuando a farsi strada contro ogni difficoltà , cercando di crescere i propri figli senza soldi in un mondo che ora è davvero difficile . Ma hanno  la gioia addosso e quindi termino definendole donne ordinarie che fanno cose straordinarie’’.

E’ il momento di Kevin Costner che oltre al fascino innato, dimostra una grandissima sensibilità nei confronti dell’universo femminile.

Attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico nonché musicista anch’egli statunitense –  Premio Oscar –  è  conosciutissimo per i vari film  svolti ricordandolo memorabile nell’interpretazione drammatica “Balla coi lupi”.  Ed ancora spettacolare nell’ interpretazione  di Frank Farmer  con Whitney Houston per “Guardia del corpo”, in quanto  oltre al fisico possente che esibiva in situazioni rocambolesche, fu ammirato anche per la forte espressività e gestualità, apparsa sinuosamente nel film  con l’indimenticabile Houston. 

Come noto è alle prese con il suo  film Western “ Horizon An American Saga” che nonostante ritardi nella distribuzione dei suoi primi capitoli, non gli ha impedito la presentazione a Venezia. Attualmente  sta girando il quarto e ultimo capitolo della saga.  

Alla domanda perché è stato importante dare un tale ruolo alla donna in un Western, risponde;

“Beh per me è abbastanza ovvio non mi piacciono molti western. Me ne piacciono otto o nove e il resto no,  non funzionano. Per me sono troppo semplici. Omettono troppe cose. Ad esempio una delle cose che quasi sempre manca sono le donne. Semplicemente so che le cose migliori  avvengono quando le donne fanno parte di sé stesse. Le donne del west si spaccavano la schiena a lavorare, venivano sfruttate fino allo stremo. Passavano 24 ore al giorno a cercare di mantenere la famiglia, i figli puliti, a preparare il cibo venendo letteralmente consumate dal lavoro. Ogni volta che cominciavo  a scrivere una trama era incentrata su una donna; noi come uomini ci comportiamo diversamente quando loro sono presenti. So che i set sono migliori quando ci sono donne.Ecco.” 

Chi sono le donne che ti hanno davvero ispirato sia oggi che durante l’infanzia?

“Beh.. mia madre mi proteggeva. Proteggeva il mio sognare a occhi aperti e non lo considerava pigrizia. Diceva: tu continua a inseguire il tuo sogno, continua a farlo. Mio padre pensava che sognare a occhi aperti fosse solo una scusa per essere pigro. 

In questa sala c’è Susan ((Sarandon)  ed ho imparato molto da lei. Le voglio dire è una donna davvero coraggiosa un’attrice straordinaria, un’amica. Davvero qualcuno nella nostra industria che rappresenta e si espone molto e magari ne paga anche il prezzo. Sai? Quella cosa che amiamo di più in America, di cui siamo orgogliosi, è la libertà di espressione,  pertanto  –  adesso la cerca con lo sguardo –   ti adoroti sostengo e sai che lo dico davvero Sue.”

Momento emozionante mentre viene chiesto: “se fossi un mago e potessi cambiare le cose cosa faresti per dare più uguaglianze alle donne soprattutto ovviamente nell’industria cinematografica?”

“Se fossi un mago schioccherei semplicemente le dita. Giusto? Per tutto.

Sì, beh…è sempre stata una dura lotta per le donne, sembra che sia così da sempre ma le cose stanno cambiando, esse adesso stanno mantenendo la loro posizione. Ed io vedo le donne come mie pari. Non le guardo in altro modo. Ecco perché non sono un mago. Ecco perché non sono Yoda . Non so come risolvere tutto questo ma so che non c’è differenza e per troppo tempo c’è stata.”

Agli appalusi a scroscio non resta che lodare tale momento decisamente molto, molto importate, organizzato dall’infaticabile Manuel Collas De La Roche chairman e Founder del “Better World Fund” insieme alla ‘Co-chair Ronit Raphael, Founder e Ceo di L. Raphael Genève” il cui scopo  quello di sostenere  l’emancipazione femminile. E tutto ciò con tanto di plauso anche per le belle parole di Kevin Costner, figura maschile,  capace d’elogiare la forza fisica e mentale delle donne. E quindi un felice momento artistico, qual fondamentale opera di sensibilizzazione. Significativo inoltre che la “Better World Fund”, no – profit con sede parigina, nata nel 2016, continui ad impegnarsi nei suoi alti scopi,ponendo l’arte del cinema verso scopi filantropici. Fortunatamente sempre ben recepiti come l’ avvenuta asta de: “Fondazione Donà delle Rose”, da sempre profusa nei confronti dei vari aspetti del sociale. 

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