20 Settembre 2024, venerdì
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Germania in crisi economica: Collasso dell’indicatore delle aspettative e rischio di recessione

A cura di Ionela Polinciuc

L’economia tedesca continua a segnare preoccupanti segnali di crisi. Dopo un deludente calo dello 0,1% del Pil nel secondo trimestre del 2024, che ha sorpreso negativamente gli analisti, la situazione sembra aggravarsi ulteriormente. Il più recente indicatore Zew del sentimento economico, che misura le aspettative per i prossimi sei mesi, ha subito un crollo significativo ad agosto, fermandosi a 19,2 punti, ben al di sotto dei 41,8 punti registrati a luglio. Questo rappresenta una diminuzione di 22,6 punti, la più marcata dal luglio 2022, periodo che precedette l’entrata del Paese in recessione.

Inoltre, la valutazione della situazione economica attuale è calata di 8,4 punti, raggiungendo un valore negativo di -77,3 punti. Questo rappresenta il livello più basso dell’indice da gennaio di quest’anno. Achim Wambach, presidente dello Zew, ha dichiarato che le prospettive economiche della Germania stanno “collassando”, con l’attuale incertezza economica che peserà sulle aspettative. Wambach ha attribuito la situazione a una combinazione di fattori, tra cui una politica monetaria ambigua, risultati deludenti dell’economia americana e preoccupazioni crescenti per un’escalation del conflitto in Medio Oriente.

Il dato del Pil tedesco nel secondo trimestre è stato preceduto da risultati negativi anche a luglio, con indicatori deboli sull’attività economica e la fiducia delle imprese. Sebbene ci sia stata una risalita degli ordini e della produzione industriale a giugno, gli analisti non prevedono una ripresa significativa nel breve termine, e il rischio di una nuova recessione rimane elevato.

Nel contesto di questa crisi economica, l’inflazione ha mostrato segnali di rallentamento. I liberali, guidati dal ministro delle Finanze Christian Lindner, hanno colto l’opportunità per proporre una riduzione del reddito di cittadinanza. Christian Duerr, capogruppo dell’Fdp al Bundestag, ha suggerito un taglio del sussidio mensile di 14-20 euro, con l’obiettivo di risparmiare circa 850 milioni di euro. Attualmente, il reddito di cittadinanza, aumentato del 12% all’inizio del 2024, ammonta a 562 euro mensili per una persona che vive da sola, 61 euro in più rispetto al passato. Questa proposta sembra essere anche una risposta alle difficoltà del partito nei sondaggi nelle regioni dell’est, in vista delle elezioni amministrative previste per l’autunno.

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