20 Settembre 2024, venerdì
HomeArte & SpettacoloIn scena “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” del Balletto di Roma 

In scena “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” del Balletto di Roma 

A cura di Carla Cavicchini

45° Festival La Versiliana, in scena “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” del Balletto di Roma con le coreografie di Fabrizio Monteverde
e con Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco

lunedì 22 luglio, ore 21.30- Teatro La Versiliana, Marina di Pietrasanta

Marina di Pietrasanta (Lu) _ Dopo l’emozionante gala in apertura di stagione, il balletto torna nuovamente protagonista nel cartellone del 45° Festival La Versiliana confezionato con la consulenza artistica di Massimo Martini. In scena lunedì 22 luglio alle 21.30una tra le più prestigiose compagnie italiane, il Balletto di Roma, a conferma di quella lunga tradizione, che fa della Versiliana uno dei festival italiani più importanti per le proposte di danza offerte nelle sue stagioni. 

Il grande sipario blu del teatro della Versiliana si aprirà per accogliere “Il Lago dei Cigni, ovvero il canto”, liberamente ispirato a Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Čechov Il Canto del Cigno, allestimento del 2023 firmato dal Balletto di Roma con le coreografie e la regia di Fabrizio Monteverde e con la partecipazione di Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco. 

Tra le suggestioni di una favola d’amore crudele e i simboli di un’arte che sovrasta la vita, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico, garantendo quell’originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega.

Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.

Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago.

Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale.

Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.

I Costumi sono realizzati da Opificio della Moda e del Costume, mentre le caratteristiche maschere indossate dai danzatori del balletto di Roma sono realizzate da Crea FX effetti speciali. 

I biglietti degli spettacoli del Festival La Versiliana sono in vendita su Ticketone e presso la biglietteria della Versiliana (viale Morin, 16 – Marina di Pietrasanta) aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00. Info e programma completo su www.versilianafestival.it

BALLETTO DI ROMA : La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso.Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 64 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori. Oltre alla produzione artistica, ramo caratterizzante dell’azienda, Balletto di Roma promuove anche la formazione a 360 gradi: questi i due pilastri portanti della struttura. Un impegno parallelo che converge in un unico brand di eccellenza nel panorama culturale italiano e internazionale e che si pone come unico obiettivo, in questo momento storico, la crescita delle nuove generazioni di danzatori e il loro riconoscimento formativo a livello nazionale ed europeo. Un progetto sostenibile grazie al contributo di Enti pubblici (Stato/MIC, Regione Lazio, Comune di Roma, Comunità Europea, Istituti Italiani di cultura all’estero) insieme al gradimento del numeroso pubblico al botteghino che accorre ogni anno ad applaudire i numerosi spettacoli programmati. L’attuale profilo artistico della struttura è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, che fin dai primi anni duemila ha affidato gli orizzonti artistici a personalità della danza italiana e internazionale: da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, a Cristina Bozzolini e Roberto Casarotto fino al 2017, per poi portare dal 2018 un significativo cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. La nuova figura artistica ha rafforzato gli schemi e ampliato gli obiettivi d’internazionalizzazione coinvolgendo enti e istituzioni, attive in questo importante processo di crescita che ha permesso di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo.

FABRIZIO MONTEVERDE : Fabrizio Monteverde inizia la propria attività artistica nel 1976 come attore e aiuto regista di Muzzi Loffredo nello spettacolo “Un giorno Lucifero” presentato al Festival di Spoleto e al Piccolo Teatro di Milano. Parallelamente al lavoro in teatro inizia a studiare danza presso il Centro Professionale Danza Contemporanea di Roma, perfezionandosi in seguito con maestri come Carolyn Carlson, Moses Pendleton, Alan Sener, Bruno Dizien, Roberta Garrison, Peter Goss e Daniel Lewis. Lavora con G. Cobelli nell’”Orfeo” di Sartorio, con P. Pieralli in “Giulia round Giulia” su musiche di S. Bussotti per il Festival di Avignone, con A. Rostagno in “Corpus Alienum” di B. Maderna al Maggio Musicale Fiorentino. Nel 1982 danza nella Compagnia Teatrodanza Contemporanea di Roma diretta da Elsa Piperno e Joseph Fontano. Nel 1984 si trasferisce a Parigi dove perfeziona gli studi di danza contemporanea. Tornato a Roma nel 1985, allestisce su commissione del Teatro Spazio Zero di Roma lo spettacolo “Bagni Acerbi” che lo colloca subito tra i nuovi nomi della coreografia italiana. Da questa esperienza nasce la Compagnia Baltica di cui è direttore fino al 1992. Nel 1988 inizia la collaborazione con il Balletto di Toscana diretto da C. Bozzolini; per la compagnia crea il brano “Era Eterna” su musiche di F. Schubert e riallestisce la sua prima creazione “Bene Mobile”. Inizia così un rapporto di solidarietà artistica ed intensa attività produttiva che durerà, ininterrotto, fino alla cessazione dell’attività del BdT nel 2000. Tra le creazioni di questi anni “Giulietta e Romeo” (1989), “Pinocchio” (1991), “Dedica” (1994), “Otello” (1994), “La Tempesta” (1996), “Barbablù” (1999). Nel 1991 è coreografo de “La Luna Incantata”, film per la RAI TV con regia di Vittorio Nevano e protagonista l’étoile Alessandra Ferri. L’opera ottiene la Palma d’Oro al Festival Audiovisivi di Cannes. Nel 1989 debutta nella regia teatrale con “Tre Sorelle” di A. Cechov e si ripete nel 1997 con “Otello” di G. Verdi per il Teatro Pergolesi di Jesi. Nel 1996 ottiene il premio “Gino Tani” e il premio “Danza&Danza” quale migliore coreografo italiano. Densa, negli anni, l’attività con le più importanti compagnie di danza come MaggioDanza, Compagnia del Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Scala di Milano. Per il Balletto di Roma ha realizzato i balletti a serata intera “Giulietta e Romeo”, “Cenerentola”, “Otello”, “Bolero”, “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” e “Io, Don Chisciotte”. Dal 2015 è coreografo associato della compagnia del Balletto di Roma.

ROBERTA DE SIMONE : Roberta inizia gli studi di tecnica classica a Roma presso la Scuola di Danza di Renato Greco, con la maestra Lia Calizza. Nel 2005 entra a far parte della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Paola Jorio dove, nel 2009, consegue il diploma di danzatrice classico- accademica. Durante gli anni di studio partecipa ad alcune produzioni della compagnia del Teatro dell’Opera di Roma, come “Giselle” e “La Bella Addormentata”. Nell’ottobre del 2009 entra a far parte stabilmente dell’organico del Balletto di Roma, per il quale interpreta ruoli solistici e principali in tutte le produzioni originali e di repertorio, nelle tournée italiane e internazionali: “Giulietta e Romeo”, “Bolero” e “Cenerentola” di Fabrizio Monteverde, “The Arena Love” di Michele Pogliani, “Contemporary Tango” e “Futura” di Milena Zullo, “We/Part” e “Fem” di Paolo Mangiola. Nel 2015, il coreografo Fabrizio Monteverde le affida il ruolo della protagonista Odette ne “Il lago dei cigni, ovvero Il Canto”, per il quale viene segnalata dalla critica nazionale. Nel 2016 interpreta Desdemona in “Otello” dello stesso Monteverde e partecipa negli anni successivi a tutte le nuove produzioni della compagnia, tra le quali “Giselle” di Itamar Serussi e Chris Haring, “Turning” di Alessandro Sciarroni, “Arcaico” di Davide Bombana; è tra i protagonisti, nel 2020, di “Io, Don Chisciotte”, coreografia e regia di Fabrizio Monteverde, e partecipa alla prima versione in streaming di “Première”, coreografia di Andrea Costanzo Martini. Nel 2023 è nuovamente protagonista, nel ruolo del cigno bianco, de “Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto” di F. Monteverde. Dal 2017 conduce masterclass e focus sul repertorio del Balletto di Roma per il progetto “Formazione on Tour”. Attualmente, oltre a portare avanti l’attività di interprete, affianca diversi autori della compagnia in qualità di assistente alle coreografie e maître de ballet. Inoltre, dal 2020 è assistente del maestro Derevianko e docente per i corsi professionali della Scuola di danza e del CAP Corso di Avviamento Professionale del Balletto di Roma.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti