20 Settembre 2024, venerdì
HomeArte & SpettacoloADELE RASINI VINCITRICE PER MODARTECH A PONTEDERA 

ADELE RASINI VINCITRICE PER MODARTECH A PONTEDERA 

A cura di Carla Cavicchini

                                Giù al Mincio 

E’ Adele Rasini studentessa del corso di laurea ‘Fashion Designer”, la vincitrice dello‘special-project’ ‘Modartech ‘ realizzato in collaborazione con l’azienda ‘Max Mara’.

Premiata da Laura Lusuardi ‘Fashion Coordinator ‘ per ‘Max Mara’ con  motivazione “Distinta per la ricerca e la passione profusa lavorando al progetto ‘Giù al Mincio’, in maniera attenta e soprattutto qualitativa, grazie alle lavorazioni fatte a mano con materiali naturali e sostenibili.”

Non a caso parliamo di una storia di artigianalità e passione capace di nobilitare le antiche tradizioni dei lavori manuali ispirandosi all’artigianalità del piccolo borgo, Rivalta sul  Mincio, dove  la bella e giovane  Rasini è nata. 

Più tardi la gentile signora Lusuardi racconta che la collaborazione con Modartech è un nuovo progetto con la scuola, che  è la prima volta, e che  è venuto fuori un bellissimo lavoro in merito.

E’ stata fatta una ottima selezione di 16 progetti su 70, e, su quei 16  ne abbiamo riselezionato  altri 5. Tutto questo  lavorando attivamente insieme; sono venuti da “Max Mara”, al nostro archivio, facendo scegliere poi loro, la collezione più idonea. Ed è stato bellissimo coinvolgere tutti  con seguito poi d’opportuna valutazione.”

Come vi sono sembrati tali fanciulli, talentuosi, pieni di progetti, di idee, voglia di lavorare?

Ho riscontrato un gran talento. Sono rimasta molto impressionata positivamente dal livello di tutti i ragazzi a prescindere da quelli scelti. Tutto molto interessante e creativo. Ed aggiungerei anche molto trasversale…non solo per il disegno, ma anche per tutta la ricerca materica, l’ispirazione ed altro ancora. Personalmente viaggio molto andando in tutte le scuole del mondo, ne ho visitate veramente molte e qui, direi, ho trovato un livello decisamente alto. “

Come si sono riportati con voi i ragazzi?

Beh…abbiamo sentito un approccio decisamente positivo: è logico che “Max Mara” è attrattiva ed è bello alla fine osservare che ognuno di loro ha messo la propria personalità…già, ognuno col suo progetto diverso l’uno dall’altro. Ovviamente dopo la scuola entrando nel mondo del lavoro devi adattarti alle varie linee delle varie collezioni, ma, a costo di ripetermi, ho riscontrato una libertà espressiva altissima, decisamente molto importante lavorando molto sulla materia, il primo materiale che usi, riscontrando l’ottima ricerca sui tessuti e maglieria.”

Quand’è che nasce “Max Mara”?

Nasce nel 1951, una delle prime aziende solo al femminile  che ha iniziato la confezione in serie.”

Ecco tornando a prima, il creatore porta con sé una dote innata oppure può attingere da altro? Ci vogliono ulteriori stimoli per tale professione?

A mio avviso la dote è innata. La persona deve nutrire una grande passione, una grande curiosità, guardare, osservare, ed ancora isolarsi. Eppoi tirare fuori tutto quello che hai. Logicamente devi creare cose portabili, la creatività è sempre una cosa molto concreta e lasciarla lì non serve a nessuno. Ed è fondamentale inoltre essere innovativi.”

Perché le persone scelgono “Max Mara”?

Perché è un prodotto molto qualitativo….che dire, potrei rispondere con altre 50 risposte. Parliamo d’una azienda che ha più di 70 anni, che ha sempre pensato di vestire tutte le donne nelle varie fasce di mercato.

“Max Mara” non è una collezione unica, ha 9 brand, 60 collezioni, veste tanti tipi di donne diverse…fasce di mercato non uguali, sempre però con lo stesso valore: creare un prodotto di qualità. Ecco, questa è la nostra caratteristica: la qualità sia nella materia prima, sia sull’idea. Ed in virtù di questo definiamo “Max Mara” un ‘timeless’ poiché quello che compri lo puoi mettere nel tempo.”

Vestite anche le donne ‘curvy’?

Certo, vestiamo tutte le donne, e propriola linea Marina Rinaldi  si adopera in merito. Già negli anni ’60 facevamo le donne ‘curvy’ in quanto il dottor Achille Maramotti, il fondatore,  intendeva vestire morfologie di donne diverse. Nacque pertanto “My Fair” diventando poi nell’80 Marina Rinaldi. Di conseguenza questo non da  adesso, bensì da sempre visto che “Max Mara” ha sempre portato un grande rispetto per ogni donna del mondo.”

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti