19 Aprile 2025, sabato
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Ticino esonda a Pavia, allerta rossa sul Po: evacuazioni e timori nel Nord Italia

Fiumi in piena e case allagate: il maltempo arretra ma lascia il segno. Decine di persone evacuate nel Pavese, mentre in Emilia-Romagna cresce l’allerta per il passaggio dell’ondata di piena del Po.

Maltempo al Nord, il Ticino rompe gli argini a Pavia: case allagate e residenti evacuati. Ora si teme per il Po

Il peggio sembra alle spalle, ma l’allerta resta altissima. Dopo giorni di piogge intense che hanno gonfiato i fiumi del Nord Italia, il Ticino è esondato nella notte a Pavia, in particolare nel quartiere di Borgo Ticino, dove l’acqua ha invaso abitazioni, cantine e strade, obbligando all’evacuazione di decine di persone. Via Milazzo, che costeggia il fiume nella zona del Borgo Basso, è completamente allagata.

Le operazioni di soccorso, condotte da Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Forze dell’Ordine, sono proseguite per tutta la giornata con l’ausilio di gommoni, per mettere in salvo i residenti più esposti e consegnare generi di prima necessità. In molti casi, i soccorritori hanno anche aiutato gli abitanti a recuperare effetti personali e beni di prima utilità dalle abitazioni sommerse.

Rallenta la crescita del livello del fiume

C’è tuttavia un primo spiraglio di ottimismo: dopo aver raggiunto picchi di 15 centimetri l’ora, il livello del Ticino ha cominciato a stabilizzarsi, alimentando la speranza che entro la notte possa iniziare a calare. “La situazione è seria, ma al momento sotto controllo”, ha rassicurato l’assessore comunale Rodolfo Faldini, al termine di un vertice operativo con la Protezione Civile e le autorità locali.

Il rallentamento della piena, unito all’atteso deflusso dell’acqua alla confluenza con il Po nei pressi del Ponte della Becca, potrebbe contribuire a contenere ulteriori criticità.

Emilia-Romagna in allerta rossa per il passaggio del Po

Ma se il Ticino dà i primi segnali di tregua, l’attenzione ora si sposta sull’Emilia-Romagna, dove si attende con preoccupazione l’arrivo del colmo di piena del Po, alimentato proprio dalle abbondanti precipitazioni che hanno colpito il Nord-Ovest nei giorni scorsi.

La Protezione Civile regionale, in coordinamento con l’AIPo (Agenzia Interregionale per il Po), ha attivato il Centro Operativo Regionale (COR) a Bologna e confermato l’allerta rossa per la giornata di sabato 19 aprile nelle zone della pianura piacentina e parmense. L’inizio del passaggio dell’onda di piena è previsto per la serata di venerdì e proseguirà nelle prime ore della notte.

Più contenuta, ma comunque significativa, l’allerta arancione emessa per l’area della pianura reggiana di Po, dove si continuerà a monitorare l’evoluzione con aggiornamenti costanti.

Un’emergenza che non è ancora finita

Nonostante il miglioramento delle condizioni meteo, il sistema fluviale resta sotto stress e il rischio idrogeologico permane. Le autorità invitano alla massima prudenza, specie nelle aree golenali e prossime agli argini dei fiumi.

In queste ore cruciali, si gioca la partita più delicata: quella della tenuta delle infrastrutture idrauliche e della sicurezza delle persone. L’Italia del Nord è ancora in trincea, in attesa che le acque tornino definitivamente nei loro letti.

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