23 Gennaio 2025, giovedì
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Il Canone Rai: Torna a 90 Euro e Resta in Bolletta. Esenzioni e Controlli per i Contribuenti

Aumento della tassa e nuovi chiarimenti per il 2025, ma anche esenzioni per alcune categorie

Con l’arrivo della Legge di Bilancio 2025, il Canone Rai torna a pesare sul bilancio delle famiglie italiane con il suo importo di 90 euro annui, che resta addebitato direttamente sulla bolletta elettrica. La tanto annunciata riduzione dello scorso anno a 70 euro è stata eliminata, mentre il tanto sperato distacco della tassa dalla bolletta non si è concretizzato. Anzi, proprio nel 2024, il Governo Meloni ha confermato che il canone continuerà a essere prelevato insieme ai consumi energetici, contrariamente a quanto inizialmente previsto.

Un Canone Che Affonda Le Radici nel Passato

La tassa sul possesso del televisore è, da sempre, una delle più impopolari in Italia, ma la sua origine risale addirittura al 1938, quando il Regio Decreto n. 246 introdusse per la prima volta la “Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni”, imponendo agli italiani di finanziare i programmi radiofonici e televisivi, anche se non li seguivano. In quegli anni, l’obbligo di pagamento era legato al possesso di un apparecchio radiofonico. Oggi, con l’era digitale, il possesso di un televisore o di un dispositivo in grado di ricevere il segnale televisivo è ciò che determina l’obbligo di pagamento.

Come Funziona Oggi il Canone Rai

Il pagamento del canone avviene automaticamente tramite la bolletta elettrica, e non occorre fare nulla di particolare per adempiere all’obbligo, se non si rientra nelle categorie esentate o se non si è in possesso di un contratto di energia domestica. Per ogni famiglia anagrafica, infatti, il canone è addebitato indipendentemente dal numero di televisori in casa. Tuttavia, nel caso in cui la famiglia non disponga di un contratto elettrico residenziale, l’importo del canone deve essere versato tramite F24 entro il 31 gennaio dell’anno in corso.

La legge presuppone il possesso di un televisore per tutti coloro che risultano titolari di un contratto di fornitura elettrica per uso domestico. Se non si possiede un apparecchio televisivo, sarà compito del contribuente dimostrare, con apposita autocertificazione, di non essere in possesso di dispositivi in grado di ricevere il segnale televisivo, come previsto dalla normativa che distingue tra “televisore” e altri dispositivi, come computer o smartphone, che non dispongano di sintonizzatori per la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare.

Le Esenzioni al Canone Rai

Esistono alcune categorie di persone che possono beneficiare di esenzioni dal pagamento del canone. Tra queste, i cittadini over 75 con un reddito complessivo (proprio e del coniuge) inferiore a 8.000 euro annui, i funzionari diplomatici e consolari, il personale di organizzazioni internazionali e le forze NATO non italiane di stanza in Italia. Inoltre, gli esercizi pubblici che possiedono apparecchi televisivi devono pagare il canone in un’unica soluzione attraverso il MAV o il bollettino.

Le Sanzioni per il Falso e i Controlli

In caso di disdetta del canone, chi ha rinunciato definitivamente al televisore deve presentare una dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate. È importante sottolineare che l’autocertificazione falsa è un reato e può comportare pene severe, anche la reclusione fino a due anni, seppure i casi di incarcerazione per evasione del canone siano rari.

I controlli da parte dell’amministrazione fiscale sono previsti, sebbene complessi, e vengono effettuati incrociando le informazioni tra diverse banche dati, tra cui quelle del Ministero dell’Interno, dei Comuni, delle Pay Tv e dell’Autorità per l’Energia. Tuttavia, non è facile verificare la veridicità di una dichiarazione senza un mandato specifico.

Il Canone Rai rimane dunque una tassa che divide gli italiani, tra coloro che si sentono costretti a finanziarlo senza volere e quelli che, nel corso degli anni, hanno imparato a destreggiarsi tra le sue insidie burocratiche. Nonostante le esenzioni e i tentativi di riforma, il Canone Rai sembra destinato a rimanere in vigore ancora per lungo tempo.

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