20 Gennaio 2025, lunedì
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Ucraina-Russia: notte di attacchi e droni abbattuti, Kiev sotto il fuoco

43 droni russi distrutti, ma la guerra si intensifica con nuove vittime e la richiesta di maggiori difese aeree

Nella notte scorsa, l’Ucraina è stata nuovamente bersaglio di un attacco russo su larga scala, con lanci di 61 droni di vario tipo. Secondo l’Aeronautica Militare di Kiev, ben 43 di questi droni kamikaze sono stati abbattuti, mentre altri 15 sono stati distrutti nelle aree aperte. I droni intercettati sono stati rilevati in diverse regioni ucraine, tra cui Poltava, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv, Kiev, Zhytomyr, Dnipro e Mykolaiv, confermando la vastità e la capillarità dell’attacco. L’offensiva russa arriva in un momento di crescente preoccupazione per la sicurezza della capitale ucraina, che ieri aveva subito un bombardamento di missili russi che ha causato la morte di tre persone nel cuore della città.

L’attacco di ieri, che si inserisce in una serie di bombardamenti combinati con droni e missili che si ripetono ogni notte, è stato interpretato come una reazione alla notizia dell’abbattimento di missili Atacms americani sulla regione russa di Belgorod, un evento che Mosca considera una provocazione su cui ha minacciato una risposta decisiva. A questa rivalsa, Kiev ha risposto con il colpo a un deposito petrolifero nella regione di Tula, in Russia, un atto che rafforza la determinazione ucraina nel contrastare l’invasore.

Le vittime degli attacchi non si sono fermate alla capitale: oltre ai tre morti a Kiev, altri due civili sono deceduti a Beryslav, sotto il fuoco di mortai, mentre un altro corpo è stato estratto dalle macerie a Zaporizhzhia. La risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stata pronta e forte, accusando Putin di voler “la guerra e non la pace”. Il leader ucraino ha rinnovato l’appello alla comunità internazionale per un rafforzamento della pressione militare ed economica contro la Russia, ribadendo che la pace giusta per l’Ucraina potrà essere raggiunta solo attraverso l’unità globale.

Sul fronte delle difese, Zelensky ha nuovamente chiesto ai suoi alleati occidentali di inviare più sistemi di difesa aerea Patriot, dopo che, nella settimana precedente, l’Ucraina ha subito più di mille attacchi aerei russi, tra cui l’uso di 660 bombe plananti, 550 droni e quasi 60 missili. Le forze ucraine hanno avuto successo nel contrastare una parte di questi attacchi, abbattendo 33 missili e oltre 300 droni, ma la necessità di un rafforzamento delle difese resta urgente.

Mentre la guerra continua a mietere vittime e distruzione, anche la Germania si prepara a un eventuale ruolo in un possibile futuro cessate il fuoco. Boris Pistorius, ministro della Difesa tedesco, ha dichiarato che la Germania dovrà assumersi delle responsabilità nell’ambito di un accordo che preveda una zona demilitarizzata tra Ucraina e Russia. Pistorius ha accennato alla possibilità che soldati tedeschi possano essere impiegati in tale zona, un’idea che potrebbe prendere forma in seguito a eventuali negoziati internazionali, tra cui un possibile intervento degli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump.

Mentre i combattimenti infuriano e le vittime continuano a salire, l’Ucraina chiede al mondo intero di mantenere alta la pressione sulla Russia, con l’obiettivo di difendere la sovranità del Paese e garantire una pace duratura e giusta.

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