20 Gennaio 2025, lunedì
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Trump pronta a partire con un’agenda piena: “Via le deportazioni e altre 100 azioni esecutive”

Il presidente eletto svela le prime mosse per il suo mandato: deportazioni rapide di immigrati irregolari, un possibile congelamento di TikTok e un viaggio in California per gli incendi.

Donald Trump è pronto a lasciare un segno immediato con il suo insediamento come presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 2024. A poche ore dal giuramento, il presidente eletto ha svelato in un’intervista telefonica a NBC News i punti salienti della sua “prima agenda”, con un’azione decisa e rapida su temi caldi come l’immigrazione e la sicurezza nazionale.

Il discorso di insediamento, che si terrà all’interno del Campidoglio per via delle condizioni meteo rigide, sarà all’insegna di “unità e forza”, con un focus su concetti come “equità”. Trump ha sottolineato che le difficoltà dei quattro anni passati sotto l’amministrazione Biden richiedono azioni concrete. “Abbiamo vissuto un inferno, e ora dobbiamo fare qualcosa. Non possiamo permettere che la situazione continui così”, ha affermato con determinazione.

Appena dopo la cerimonia, Trump avvierà il suo piano d’azione, e in cima alla lista ci sono le deportazioni degli immigrati illegali. “Partiremo molto rapidamente con le deportazioni, ma non posso dire in anticipo da quali città inizieremo”, ha spiegato, sottolineando che l’obiettivo principale è eliminare i criminali dal paese. “Dobbiamo cacciare i criminali fuori dal nostro paese, e non credo che qualcuno possa dissentire da questa necessità”, ha aggiunto.

Il presidente ha anche anticipato l’uso di oltre 100 ordini esecutivi, un numero che definisce “record”. Queste azioni non si limiteranno a un solo settore, ma riguarderanno più ambiti, tra cui la politica estera e la sicurezza nazionale.

Un altro tema caldo che Trump ha trattato riguarda la popolare app TikTok, recentemente messa al bando negli Stati Uniti. “Potremmo congelare la messa al bando per 90 giorni, un’opzione che stiamo seriamente considerando”, ha detto il presidente eletto, spiegando che una proroga sarebbe una mossa appropriata per esaminare attentamente la questione. Se questa decisione venisse presa, sarebbe annunciata il lunedì successivo.

La prima settimana del nuovo mandato potrebbe anche vedere Trump in viaggio verso la California, devastata dai disastrosi incendi. “Chiederemo che l’acqua venga trasferita dal nord verso il sud della California, per gestire meglio le risorse idriche”, ha dichiarato, suggerendo anche la necessità di un intervento diretto per la gestione delle dighe. Sebbene avesse programmato di visitare la zona prima dell’insediamento, ha preferito rimandare, ritenendo che un viaggio da presidente sarebbe stato più opportuno.

L’intervista si è svolta poche ore prima dell’entrata in vigore della tregua a Gaza, e Trump ha commentato l’accordo tra Israele e Hamas con un pragmatismo deciso. “Vedremo se reggerà, ma se gli Stati Uniti sono rispettati, l’accordo andrà avanti. Se non ci rispettano, scoppierà l’inferno”, ha affermato, rivelando di aver parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, incoraggiandolo a “fare ciò che è necessario per risolvere la situazione”.

Con queste dichiarazioni, Trump ha ribadito la sua intenzione di restituire agli Stati Uniti il rispetto e la forza che considera essenziali per la politica internazionale. “Il rispetto è la parola chiave”, ha ribadito, sottolineando che la sua amministrazione si impegnerà a rafforzare la posizione globale degli Stati Uniti.

L’agenda di Trump per i primi giorni del suo mandato si prospetta ricca di azioni rapide e significative, destinate a imprimere un segno forte sulle politiche interne ed estere del paese.

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