17 Gennaio 2025, venerdì
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Neonati sepolti a Traversetolo, il padre firma gli atti di nascita e morte dei suoi figli

Samuel, ex compagno di Chiara Petrolini, registra i nomi dei due neonati morti, dando loro un’identità ufficiale. La vicenda, segnata dal dramma e dalle indagini, continua ad aggiungere nuovi e inquietanti dettagli.

Un caso macabro e sconvolgente continua a scuotere la comunità di Traversetolo, dove Samuel, il padre dei due neonati tragicamente morti e sepolti nel giardino della loro abitazione, ha deciso di dare loro un nome. I bambini, Angelo Federico e Domenico Matteo, sono stati registrati all’anagrafe, con il padre che ha firmato simultaneamente gli atti di nascita e morte presso il Comune di Traversetolo. La scelta di Samuel, ex compagno di Chiara Petrolini, la giovane madre accusata dell’omicidio dei suoi figli, porta luce su una vicenda che continua a essere oggetto di indagini per duplice omicidio e soppressione di cadaveri.

Samuel, 21 anni, ha dato un’identità ai suoi figli, seppur in circostanze tragiche e senza precedenti. Angelo Federico, il primo dei neonati, è nato il 7 agosto 2023, e i suoi atti sono stati registrati insieme a quelli di Domenico Matteo, il secondo bambino, il cui nome era stato scelto dal padre. Le indagini hanno portato alla scoperta dei corpi dei piccoli, che erano stati sepolti dalla madre nel giardino della casa a Vignale, frazione di Traversetolo. La tragica scoperta è avvenuta solo dopo complesse indagini, che hanno rivelato dettagli sconvolgenti sull’intera vicenda.

Il primo neonato: una morte silenziosa e solitaria

Il 9 agosto 2023, appena due giorni dopo la nascita di Angelo Federico, i carabinieri hanno rinvenuto il suo corpo nel giardino di via Baietta. La madre, Chiara Petrolini, lo aveva partorito in solitudine, nella taverna della loro casa, mentre il resto della famiglia era fuori. Nonostante l’isolamento in cui si è verificato il parto, l’autopsia ha confermato che il bambino era nato vivo. Tuttavia, la causa della sua morte è stata un’emorragia, provocata dal taglio del cordone ombelicale da parte della madre. Una morte silenziosa che, purtroppo, è solo l’inizio di una tragedia ancora più grande.

Il secondo neonato: il mistero irrisolto di Domenico Matteo

A seguito della scoperta di Angelo Federico, le indagini hanno portato alla luce un altro macabro ritrovamento: i resti ossei di un secondo bambino, Domenico Matteo, sepolto anch’esso nel giardino. Questo piccolo era nato il 12 maggio 2023, ma le circostanze della sua morte non sono ancora state chiarite con certezza. L’autopsia non ha escluso che Domenico Matteo fosse nato vivo, ma non è stato possibile stabilirlo con certezza. I carabinieri hanno scoperto il corpo solo dopo aver esaminato con attenzione il terreno circostante il primo sepolcro. L’inquietante scoperta ha immediatamente allargato il quadro delle indagini, aggravando ulteriormente la posizione di Chiara Petrolini.

Le parole di Samuel e le dinamiche della vicenda

Samuel, il padre dei bambini, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza della morte del primo bambino solo in seguito alla scoperta del suo corpo. “Se non ci fosse stato questo figlio, non avrei mai saputo del primo”, ha raccontato, aggiungendo un ulteriore strato di angoscia alla vicenda. Le indagini hanno infatti svelato che la morte di Angelo Federico non fosse un episodio isolato, ma parte di un dramma familiare più ampio. Samuel ha anche sottolineato che, se avesse saputo della gravidanza e della volontà di Chiara di tenere i bambini, non si sarebbe mai tirato indietro: “Se Chiara avesse voluto tenere i bambini, io non mi sarei tirato indietro”. La sua dichiarazione mette in luce le difficoltà di una relazione altalenante, che aveva visto la coppia separarsi per poi riunirsi nell’estate del 2023.

Le indagini e l’accusa di omicidio

Chiara Petrolini, 23 anni, è accusata di aver causato la morte dei suoi due figli. Le indagini hanno portato alla luce numerosi elementi che hanno messo in discussione la sua versione dei fatti. Durante gli interrogatori, la giovane madre ha dichiarato che il secondo bambino, Domenico Matteo, non fosse vivo alla nascita, ma le prove mediche non hanno escluso la possibilità che il piccolo fosse nato sano e che la sua morte fosse avvenuta in circostanze sospette. Le indagini proseguono, con gli inquirenti che cercano di ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e di chiarire le responsabilità di Chiara.

Questa tragedia, che ha devastato una famiglia e scosso profondamente la comunità di Traversetolo, è ancora lontana dall’essere risolta. I bambini, ora registrati ufficialmente, rappresentano una dolorosa testimonianza di una vicenda che continua a svelare nuovi e inquietanti particolari. Le autorità stanno lavorando senza sosta per fare chiarezza e assicurare che giustizia sia fatta, sia per i piccoli che per tutti coloro che sono rimasti coinvolti in questo dramma.

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