16 Gennaio 2025, giovedì
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Una Tosca dal Sentire Campano: la Passione e la Potenza di Puccini al Teatro dell’Opera di Roma

Un cast d’eccezione per il 125° anniversario del capolavoro pucciniano, con un forte accento sulla tradizione musicale campana e l’interpretazione emozionante di Vincenzo Costanzo, Anastasia Bartoli e Ciro Visco.

Il 14 gennaio 1900, Giacomo Puccini apriva le porte del “secolo breve” con la sua Tosca, un’opera che, nonostante i suoi inizi turbolenti, è destinata a rimanere nel cuore del pubblico per l’eternità. La rappresentazione al Teatro dell’Opera di Roma per il 125° anniversario della prima riscopre quella magia originaria, con un cast che intreccia la tradizione musicale campana a una lettura attuale e vibrante del capolavoro pucciniano. Sotto la direzione del debuttante Francesco Ivan Ciampa, il pubblico potrà rivivere la drammatica bellezza di Tosca, per due repliche il 17 e il 19 gennaio, con nuove voci protagoniste.

Un’Opera dal Passato al Futuro

Come scrisse Bruno Barilli nel suo celebre Il paese del melodramma, “l’arte è già fuori all’avanguardia, in perfetto orario all’avvenire”. Così fu nel 1900, quando Tosca si presentò per la prima volta al pubblico: un successo travolgente nonostante le difficoltà iniziali, che culminarono in sette chiamate finali per l’autore, una testimonianza dell’irresistibile potere evocativo di Puccini. L’allestimento odierno, curato dal regista Alessandro Talevi, riprende fedelmente i bozzetti originali conservati nell’Archivio Ricordi, con un’attenzione filologica che esalta la Roma passionale e drammatica di fine Ottocento.

Il direttore d’orchestra Michele Mariotti, che ha saputo restituire la potenza espressiva della partitura pucciniana, sarà affiancato in questa nuova rappresentazione da Francesco Ivan Ciampa, il giovane e talentuoso direttore avellinese, al suo debutto sul podio del Costanzi. Ciampa, che ha già conquistato il pubblico con la Tosca televisiva dell’Arena di Verona, rappresenta una delle voci più promettenti della scena musicale italiana. Inoltre, il Maestro Ciro Visco, affermato direttore del coro, guiderà le voci delle formazioni corali, arricchendo l’esperienza musicale con una performance che riflette l’eccellenza della scuola campana.

Un Cast che Rappresenta la Scuola Campana

I protagonisti di questa produzione portano con sé il calore e l’intensità della tradizione musicale partenopea. Il tenore napoletano Vincenzo Costanzo, che ha già incantato il pubblico internazionale con la sua interpretazione di Puccini, darà voce al tormentato Mario Cavaradossi. La sua performance sarà un trionfo di lirismo e passione, con il celebre “Recondita armonia” che si intreccerà con l’intensa e struggente “E lucevan le stelle”. Accanto a lui, Anastasia Bartoli, debuttante nel ruolo di Tosca, offrirà una lettura della protagonista carica di emozione e contrasti, rendendo giustizia alla complessità della donna che, da amante gelosa e fervente, si trasforma in un’eroina tragica e sacrificata.

Il Barone Scarpia, interpretato da Gevorg Hokobyan nelle prime repliche e da Daniel Luis de Vicente nelle successive, rappresenta il perfetto antagonista di Tosca, con la sua combinazione di sadismo e nobiltà decadente. La sua presenza scenica sarà un tributo alla perversione del potere e alla crudeltà dell’oppressione, temi che restano tristemente attuali ancora oggi.

La Potenza Psicologica e Drammatica dell’Opera

  • Tosca* è un’opera che, attraverso la tensione tra il potere religioso e quello politico, esplora la psicologia dei suoi personaggi in modo crudo e diretto. La cornice di una Roma invasa da contraddizioni — tra fede, potere e oppressione — non è mai stata così attuale. Tosca stessa, nella sua vulnerabilità, si fa strumento di una lotta contro la crudeltà del sistema, trasformandosi da donna innamorata a forza inarrestabile, che combatte per la salvezza del suo amato con disperazione e determinazione.

Anastasia Bartoli interpreterà una Tosca potente e vulnerabile allo stesso tempo, alternando momenti di passione travolgente a scene di grande umanità, come quella in cui implora pietà per Cavaradossi. La forza tragica della sua figura è espressa nella violenza del suo atto finale, dove la sua lotta per l’amore culmina in un sacrificio insostenibile, ma inevitabile.

Una Roma di Contrasti

Sul palco, la scena si trasforma in un susseguirsi di luoghi emblematici: dalla chiesa, simbolo di fede e potere, al palazzo di Scarpia, cuore della corruzione, fino al carcere dove la morte incombe. La regia di Talevi e l’interpretazione musicale restituiranno l’intensità di una Roma divisa tra la lussuria e la carne martoriata, la sete di vita e l’oppressione, esaltando il conflitto interiore dei protagonisti e la tragedia che si compie sotto il cielo stellato di Puccini.

Con questa nuova produzione, il Teatro dell’Opera di Roma rende omaggio a un capolavoro senza tempo, portando sulla scena la passione, la bellezza e la tragica forza di Tosca, arricchita dalla presenza di un cast che ne celebra la tradizione musicale, in un ideale dialogo tra passato e presente.

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