A cura di Daniela Avallone
Una drammatica aggressione si è consumata sabato scorso a Milano, nei pressi dell’Alcatraz, noto locale situato in via Valtellina. L’episodio ha coinvolto una giovane coppia, presa di mira da un gruppo di circa dieci ragazzi. Dopo un tentativo di rapina, la situazione è rapidamente degenerata: i malviventi hanno accerchiato la ragazza, una 19enne, e l’hanno aggredita sessualmente nel parcheggio adiacente al locale.
L’orribile scena si è svolta sotto gli occhi di alcuni testimoni. Fortunatamente, l’intervento degli addetti alla sicurezza dell’Alcatraz ha evitato conseguenze ancora più gravi: il personale ha cercato di fermare l’aggressione e ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. All’arrivo dei Carabinieri, uno dei membri del gruppo — un uomo di 36 anni, di origine egiziana e residente nella provincia di Bergamo — è stato bloccato e arrestato.
Attualmente detenuto nel carcere di San Vittore, il 36enne è accusato di violenza sessuale e rapina. Le autorità stanno proseguendo le indagini per identificare e rintracciare gli altri componenti del branco, al momento in fuga.
L’episodio ha scosso profondamente la comunità milanese, suscitando indignazione e sgomento. L’accaduto ha anche riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle zone frequentate dai giovani durante le ore notturne. Le forze dell’ordine, intanto, stanno intensificando i controlli nell’area, con l’obiettivo di garantire maggiore tutela ai cittadini e prevenire ulteriori episodi simili.
Le autorità hanno lanciato un appello ai testimoni: chiunque abbia assistito alla scena o disponga di informazioni utili è invitato a farsi avanti per contribuire alle indagini e all’identificazione degli altri responsabili.
Questo tragico evento rappresenta un doloroso monito sulla necessità di affrontare con maggiore determinazione i temi legati alla violenza e alla sicurezza pubblica. Milano si trova ora di fronte alla sfida di restituire ai suoi cittadini e ai suoi giovani spazi sicuri e protetti.