Ana Zahirovic, una cittadina croata di 31 anni conosciuta con il soprannome di “Lady Scippo”, è stata arrestata di nuovo dai Carabinieri della Stazione San Lorenzo in Lucina di Roma per un furto in flagranza. La donna, madre di dieci figli e con una carriera criminale che la vede protagonista di numerosi furti e scippi in diverse città italiane, tra cui Roma e Milano, è stata fermata mentre cercava di borseggiare una donna nelle vicinanze di piazza Navona. Nonostante le gravissime accuse e le sue condanne, questa volta Zahirovic non andrà in carcere, poiché è di nuovo incinta.
Una lunga carriera criminale
Conosciuta per la sua abilità nei borseggi e negli scippi, Zahirovic ha accumulato nel corso degli anni un lungo curriculum criminale. La donna, che ha colpito principalmente nelle principali città italiane, è stata condannata a un totale di 30 anni di carcere per una serie di furti e borseggi messi a segno in più di vent’anni. Tuttavia, nonostante le condanne, ha frequentemente ottenuto la libertà grazie alle sue gravidanze, una circostanza che ha più volte influito sulle sue misure cautelari.
Arresto e obbligo di firma
Il 16 gennaio, durante il processo per direttissima, il giudice di piazzale Clodio ha convalidato l’arresto di Zahirovic, ma, come avvenuto in passato, la donna non è finita in carcere. La motivazione principale di questa decisione è che Ana Zahirovic è ancora incinta. Il giudice ha dunque disposto per lei una misura meno restrittiva, ovvero l’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia giudiziaria. Inoltre, la 31enne ha scelto di patteggiare una pena di 8 mesi per il reato di furto.
Il futuro della donna
Nonostante la condanna a 30 anni di carcere accumulata nel corso degli anni per numerosi crimini, Zahirovic continua a beneficiare di misure cautelari che le permettono di restare in libertà. Le sue ripetute gravidanze le hanno consentito di evitare il carcere, un’eventualità che, seppur controversa, si ripete con ogni nuovo arresto. Ora, con il nuovo obbligo di firma, “Lady Scippo” dovrà seguire la misura cautelare imposta dai giudici, ma la sua libertà rimane ancora una questione dibattuta, soprattutto considerando il peso delle sue condanne pregresse.
Questo arresto solleva nuovamente il tema delle misure cautelari per le donne incinte, una questione che ha generato dibattito nelle aule di giustizia, soprattutto in relazione a condanne per reati gravi. Nel frattempo, la vicenda di Zahirovic rimane un caso emblematico di come il sistema giudiziario italiano affronti i crimini di furto e scippo, soprattutto quando la persona coinvolta è madre di numerosi figli e incinta.