A cura di Valentina Del Duca
Secondo i dati diffusi recentemente dall’Istat, l’inflazione tendenziale in Italia nel mese di gennaio 2024 si attesta all’1,3%, con una previsione di inflazione media per l’anno che si ferma a un più contenuto +1%. Questo segna un deciso calo rispetto al +5,7% registrato nel 2023, ma la situazione rimane comunque preoccupante. Nonostante il rallentamento del tasso d’inflazione, l’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie italiane è ancora notevole, in particolare per quelle già fortemente penalizzate dai rincari dell’anno precedente.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), ha espresso cautela riguardo ai dati: “Il calo dell’inflazione media è una magra consolazione. Nonostante la decelerazione, il costo della vita non è diminuito, ma ha semplicemente rallentato la sua corsa, dopo aver già raggiunto nel 2023 livelli insostenibili per le tasche delle famiglie italiane.”
I rincari per le famiglie italiane
Per una coppia con due figli, il rincaro previsto nel 2024 sarà pari a 272 euro, a cui si sommano i 1.734 euro di aumenti registrati nel 2023. In totale, l’incremento del costo della vita per questa famiglia raggiungerà i 2.006 euro in due anni. Le categorie che subiranno gli aumenti più significativi riguardano i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+2,4%), con un aggravio di 219 euro, e il carrello della spesa in generale, con un incremento del 2,0%, pari a 239 euro.
Anche una coppia con un solo figlio dovrà fare i conti con un aumento di 225 euro nel 2024, a cui si aggiungono i 1.593 euro del 2023, per un totale di 1.818 euro in due anni. La famiglia media, invece, dovrà affrontare un incremento di 118 euro nel 2024, a cui si sommano i 1.251 euro del 2023, per un totale di 1.369 euro di rincari complessivi.
Gli aumenti per categoria
Nel dettaglio, i maggiori rincari nel 2024 si registreranno sui prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), con un impatto rilevante per le famiglie con figli. Anche i costi relativi ai trasporti (+0,7%), ai servizi ricettivi e di ristorazione (+3,9%) e all’istruzione (+2,2%) sono aumentati, con effetti diretti sui bilanci familiari.
Tabella riepilogativa dei rincari per tipologia familiare:
Divisioni di spesa | Famiglia media | Coppia con 1 figlio | Coppia con 2 figli | Inflazione media 2024 |
Prodotti alimentari e bevande analcoliche | 152 | 194 | 219 | +2,4% |
Bevande alcoliche e tabacchi | 12 | 16 | 16 | +2,3% |
Abbigliamento e calzature | 15 | 21 | 26 | +1,2% |
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili | -227 | -239 | -247 | -5,6% |
Servizi ricettivi e di ristorazione | 73 | 103 | 124 | +3,9% |
Carrello della spesa | 167 | 215 | 239 | +2,0% |
Conclusioni e raccomandazioni
Nonostante il miglioramento dei tassi di inflazione rispetto allo scorso anno, i costi che gravano su ogni tipologia familiare sono comunque rilevanti e continuano a incidere sul quotidiano di milioni di italiani. Per contrastare l’effetto dei rincari, i consumatori sono invitati a monitorare costantemente le proprie spese e a fare attenzione alle voci di maggiore impatto, come alimentazione e trasporti.
L’Unione Nazionale Consumatori suggerisce, inoltre, di adottare strategie per contenere i costi, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di generi alimentari e il trasporto. È, però, necessario che le istituzioni intervengano in modo deciso per contrastare gli aumenti e proteggere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con figli a carico.