16 Gennaio 2025, giovedì
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Inflazione: un lieve calo, ma i rincari pesano ancora sulle famiglie italiane

Nonostante la diminuzione dell'inflazione, l'aumento dei costi continua a erodere il potere d'acquisto delle famiglie, con un impatto particolarmente significativo sui consumi alimentari e i trasporti.

A cura di Valentina Del Duca

Secondo i dati diffusi recentemente dall’Istat, l’inflazione tendenziale in Italia nel mese di gennaio 2024 si attesta all’1,3%, con una previsione di inflazione media per l’anno che si ferma a un più contenuto +1%. Questo segna un deciso calo rispetto al +5,7% registrato nel 2023, ma la situazione rimane comunque preoccupante. Nonostante il rallentamento del tasso d’inflazione, l’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie italiane è ancora notevole, in particolare per quelle già fortemente penalizzate dai rincari dell’anno precedente.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), ha espresso cautela riguardo ai dati: “Il calo dell’inflazione media è una magra consolazione. Nonostante la decelerazione, il costo della vita non è diminuito, ma ha semplicemente rallentato la sua corsa, dopo aver già raggiunto nel 2023 livelli insostenibili per le tasche delle famiglie italiane.”

I rincari per le famiglie italiane

Per una coppia con due figli, il rincaro previsto nel 2024 sarà pari a 272 euro, a cui si sommano i 1.734 euro di aumenti registrati nel 2023. In totale, l’incremento del costo della vita per questa famiglia raggiungerà i 2.006 euro in due anni. Le categorie che subiranno gli aumenti più significativi riguardano i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+2,4%), con un aggravio di 219 euro, e il carrello della spesa in generale, con un incremento del 2,0%, pari a 239 euro.

Anche una coppia con un solo figlio dovrà fare i conti con un aumento di 225 euro nel 2024, a cui si aggiungono i 1.593 euro del 2023, per un totale di 1.818 euro in due anni. La famiglia media, invece, dovrà affrontare un incremento di 118 euro nel 2024, a cui si sommano i 1.251 euro del 2023, per un totale di 1.369 euro di rincari complessivi.

Gli aumenti per categoria

Nel dettaglio, i maggiori rincari nel 2024 si registreranno sui prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), con un impatto rilevante per le famiglie con figli. Anche i costi relativi ai trasporti (+0,7%), ai servizi ricettivi e di ristorazione (+3,9%) e all’istruzione (+2,2%) sono aumentati, con effetti diretti sui bilanci familiari.

Tabella riepilogativa dei rincari per tipologia familiare:

Divisioni di spesaFamiglia mediaCoppia con 1 figlioCoppia con 2 figliInflazione media 2024
Prodotti alimentari e bevande analcoliche152194219+2,4%
Bevande alcoliche e tabacchi121616+2,3%
Abbigliamento e calzature152126+1,2%
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili-227-239-247-5,6%
Servizi ricettivi e di ristorazione73103124+3,9%
Carrello della spesa167215239+2,0%

Conclusioni e raccomandazioni

Nonostante il miglioramento dei tassi di inflazione rispetto allo scorso anno, i costi che gravano su ogni tipologia familiare sono comunque rilevanti e continuano a incidere sul quotidiano di milioni di italiani. Per contrastare l’effetto dei rincari, i consumatori sono invitati a monitorare costantemente le proprie spese e a fare attenzione alle voci di maggiore impatto, come alimentazione e trasporti.

L’Unione Nazionale Consumatori suggerisce, inoltre, di adottare strategie per contenere i costi, in particolare per quanto riguarda l’acquisto di generi alimentari e il trasporto. È, però, necessario che le istituzioni intervengano in modo deciso per contrastare gli aumenti e proteggere il potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle con figli a carico.

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