A cura di Daniela Avallone
L’ibuprofene, uno dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) più utilizzati a livello globale, è conosciuto per la sua capacità di alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e abbassare la febbre. Disponibile in diverse formulazioni, tra cui compresse, gel e sciroppi, è spesso considerato un rimedio sicuro ed efficace per dolori di vario tipo, come mal di testa, dolori muscolari e mal di schiena. Tuttavia, recenti ricerche scientifiche stanno mettendo in luce un grave effetto collaterale che potrebbe riguardare milioni di persone.
Secondo nuovi studi, l’uso prolungato o inappropriato dell’ibuprofene è associato ad un aumento del rischio di conseguenze collaterali, tra cui infarti e ictus. Questa scoperta ha suscitato preoccupazione, soprattutto per coloro che già presentano fattori di rischio per malattie cardiache. Un’analisi condotta su un vasto campione di pazienti ha infatti rivelato che l’assunzione regolare del farmaco, specialmente a dosi elevate o per periodi prolungati, potrebbe comportare un rischio significativamente maggiore di eventi avversi avversi.
Gli esperti sottolineano che anche l’uso occasionale di ibuprofene può essere problematico, soprattutto per individui con una predisposizione alle malattie del cuore. La questione riguarda soprattutto l’effetto che il farmaco esercita sulla sintesi di prostaglandine, sostanze chimiche che regolano la pressione arteriosa e la funzione cardiaca. Alterando l’equilibrio di queste molecole, l’ibuprofene potrebbe contribuire all’aumento della pressione sanguigna e favorire la formazione di coaguli, fattori che aumentano il rischio di infarto e ictus.
Per minimizzare i pericoli legati all’uso di ibuprofene, gli esperti consigliano alcune misure precauzionali:
Consultare un medico: Prima di iniziare un trattamento con ibuprofene, soprattutto se si soffre di patologie cardiovascolari o se hanno fattori di rischio, è fondamentale chiedere consiglio a un medico.
Limitare il dosaggio: È importante evitare dosi elevate di ibuprofene e limitare l’uso del farmaco a brevi periodi, intervenendo solo in caso di necessità.
Monitorare i sintomi: prestare attenzione ai segnali di allarme come dolore toracico, difficoltà respiratorie, gonfiore alle gambe o malessere generale, che potrebbero indicare complicazioni legate all’uso del farmaco.
Anche se l’ibuprofene rimane un farmaco efficace per il trattamento di vari tipi di dolore, è cruciale pratiche con cautela e seguire le indicazioni mediche per evitare rischi alla salute, soprattutto per chi ha già problematiche cardiache.