Poco prima delle 16.30 di oggi, la Bassa Modenese è stata scossa da un terremoto che ha destato preoccupazione tra i residenti della zona. La scossa, che ha avuto una magnitudo di 3.5 secondo i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stata avvertita con particolare intensità dalla popolazione, generando un forte boato che ha riecheggiato tra i comuni coinvolti.
L’epicentro del sisma è stato localizzato nelle campagne a nord di Finale Emilia, precisamente in un’area distante alcuni chilometri dal centro abitato. Sebbene la scossa sia stata di moderata entità, la sua natura superficiale (con un ipocentro a soli 8 km di profondità) ha amplificato l’effetto dello scuotimento, rendendola percepibile anche in località distanti come San Felice sul Panaro e Mirandola.
Il tremore, avvertito chiaramente da numerosi residenti, ha suscitato un diffuso senso di allarme, ma fortunatamente non sono stati segnalati danni rilevanti a persone o cose. Tuttavia, la scossa ha messo in evidenza la vulnerabilità sismica di una zona che, pur non essendo tra le più colpite dalle scosse più forti degli ultimi decenni, è comunque situata in una regione ad alta attività sismica.
Le autorità locali hanno subito avviato un monitoraggio per verificare eventuali danni strutturali e per garantire la sicurezza della popolazione. Nel frattempo, la popolazione è stata invitata a mantenere alta l’attenzione, ricordando che il territorio della Bassa modenese, sebbene non tra i più esposti, è tuttora suscettibile a scosse di assestamento.
In attesa di ulteriori verifiche, la comunità resta vigile e pronta ad affrontare eventuali sviluppi.