Taurianova (RC) – Una storia sconvolgente emerge dalle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Taurianova, un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. Protagonisti della vicenda due anziani con gravi disabilità: lui, affetto da morbo di Alzheimer, e lei, ipovedente. Una coppia che, purtroppo, è stata raggirata e sfruttata dai propri familiari più stretti, quelli che avrebbero dovuto prendersi cura di loro nella fase più delicata della loro vita.
Un inganno che dura nel tempo
La coppia, dopo aver vissuto per molti anni al nord Italia, decise di tornare a Taurianova, il paese d’origine. La promessa di assistenza da parte della nipote e del suo compagno, che li avrebbero accolti e accuditi, li spinse a vendere tutti i loro beni e trasferirsi nel sud. Con i soldi ottenuti dalla vendita, i due anziani acquistano un appartamento in pieno centro, suggerito proprio dalla nipote, convinti che finalmente avrebbero trovato una casa sicura e un punto di riferimento familiare. Ma quella che sembrava una scelta di vita serena si rivelò ben presto un incubo.
Le promesse non mantenute e l’abbandono
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il piano malvagio dei parenti non si limitava a un semplice inganno: i due avevano orchestrato un vero e proprio stratagemma per sfruttare le condizioni di vulnerabilità degli anziani. Il loro nuovo appartamento si trovava, infatti, in una zona periferica della città, lontano dai servizi essenziali e difficilmente raggiungibile, con due anziani che necessitavano di continui supporti per le loro difficoltà quotidiane. L’assistenza promessa dalla nipote si rivelò una mera illusione. I due anziani furono abbandonati a se stessi, senza alcun aiuto, mentre la nipote e il suo compagno si allontanavano progressivamente. A farsi carico dei bisogni minimi della coppia furono i vicini di casa, che, mossi a compassione, li supportarono nella lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Furti e inganni: l’apice della truffa
Le cose peggiorarono ulteriormente quando la nipote e il compagno si impossessarono di ben 25.000 euro, che i due anziani avevano consegnato loro con la speranza di arredare la nuova casa. Non solo non venne mai consegnato l’arredamento, ma la somma fu intascata senza alcuna giustificazione. La truffa proseguì con l’uso del bancomat degli anziani: la nipote lo aveva sottratto e lo usava per proprie spese, svuotando il conto e lasciando i nonni senza risorse.
Il colpo finale arrivò nel gennaio 2024, quando i due anziani furono visitati da un agente immobiliare che si presentò alla loro porta con una giovane coppia, interessata ad acquistare l’appartamento. Fu in quel momento che scoprirono la terribile verità: l’appartamento non era di loro proprietà. La somma spesa per l’acquisto della casa era stata usata per intestare l’immobile alla nipote e al suo compagno, lasciando agli anziani solo l’usufrutto, senza alcuna sicurezza legale. L’angoscia di perdere la casa spinse finalmente la coppia a denunciare i fatti ai Carabinieri di Taurianova.
Le indagini e i provvedimenti cautelari
A seguito della denuncia, i Carabinieri hanno avviato un’indagine che ha portato alla scoperta delle gravi irregolarità. I due indagati, la nipote e il suo compagno, sono accusati di circonvenzione di incapaci. La Procura di Palmi, guidata dal dott. Emanuele Crescenti, ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile e dei conti correnti degli indagati. Le indagini sono ancora in corso, e gli sviluppi futuri potrebbero riservare ulteriori sorprese. I due indagati, infatti, dovranno rispondere delle accuse davanti al giudice, con il processo che determinerà la loro effettiva responsabilità.
Questa vicenda, che ha profondamente scosso la comunità locale, solleva anche interrogativi più ampi sulla tutela degli anziani e sulle fragilità familiari, troppo spesso sfruttate da chi dovrebbe essere il loro sostegno. Il caso di Taurianova evidenzia l’importanza di politiche di assistenza più efficaci e di una sorveglianza costante su situazioni che potrebbero sfociare in gravi abusi.