16 Gennaio 2025, giovedì
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“Modena: arrestato un uomo per l’omicidio e l’occultamento del cadavere dell’imprenditore edile Salvatore Legari”

Un uomo di 38 anni accusato di aver ucciso e nascosto il corpo dell'imprenditore, scomparso nel luglio 2023. Le indagini hanno rivelato un movente economico dietro il crimine.

Nella mattinata di oggi, 14 gennaio 2025, i Carabinieri del Reparto Operativo — Nucleo Investigativo di Modena, insieme alla Compagnia di Modena e alla Sezione Operativa del NOR, hanno eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere nei confronti di un uomo modenese di 38 anni, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’arresto è stato effettuato su delega della Procura della Repubblica di Modena, dopo un’indagine lunga e complessa che ha permesso di individuare gravi indizi di colpevolezza a suo carico. La vittima, Salvatore Legari, un imprenditore edile di 46 anni, era scomparsa nel luglio 2023, e il caso aveva inizialmente suscitato l’ipotesi di sequestro di persona.

La scomparsa di Legari e l’avvio delle indagini

Il caso risale al 14 luglio 2023, quando la compagna di Legari denunciò la sua scomparsa ai Carabinieri di Modena, dopo che l’uomo non aveva più dato notizie di sé dal giorno precedente. Legari, il 13 luglio, si era recato presso un cantiere situato a Lesignana, di proprietà dell’indagato, dove svolgeva lavori di ristrutturazione. Dopo aver terminato la sua attività, però, il contatto con lui si era interrotto e il suo telefono aveva cessato di funzionare il giorno successivo. Il furgone di Legari, contenente alcuni effetti personali, tra cui carte di credito, era stato ritrovato il 22 luglio a Sassuolo, abbandonato e con le chiavi all’interno.

A partire da quel momento, le indagini si sono concentrati sull’ipotesi di un allontanamento volontario, ma, con il tempo, sono emersi indizi che hanno fatto precipitare la situazione verso una versione ben più drammatica.

Le indagini e la ricostruzione del delitto

Il lavoro investigativo, che ha visto coinvolte tecniche avanzate di analisi e raccolta di testimonianze, ha permesso agli inquirenti di ricostruire la dinamica dei fatti. Grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, e all’esame del tabulato telefonico, è stato possibile tracciare il percorso del furgone di Legari, dal cantiere di Lesignana, dove era stato visto per l’ultima volta in compagnia dell’indagato, fino al luogo dove il veicolo è stato abbandonato a Sassuolo.

Le immagini, attentamente analizzate, hanno rivelato che l’indagato si trovava al volante del furgone mentre Legari era già probabilmente morto. Gli investigatori hanno anche confermato che l’uomo aveva sostituito l’hard disk del sistema di videosorveglianza presso la propria abitazione, probabilmente con l’intento di distruggere prove compromettenti. Inoltre, l’indagato avrebbe indossato una maglietta della vittima per simulare la sua presenza alla guida del furgone, nel caso in cui le telecamere stradali avessero ripreso il veicolo in transito.

Un’ulteriore consulenza foto-antropometrica ha confermato che la persona ripresa alla guida del furgone era compatibile con le caratteristiche fisiche dell’indagato, ma non con quelle di Legari, supportando così le accuse di omicidio.

Il movente economico

Secondo la ricostruzione accusatoria, il movente dell’omicidio sarebbe di natura economica. Legari vantava un importante credito nei confronti dell’indagato, accumulato per lavori precedentemente svolti. Proprio il giorno della sua scomparsa, l’imprenditore avrebbe dovuto riscuotere il denaro dovuto. L’indagato, che avrebbe voluto evitare di pagare il debito, avrebbe dunque ucciso Legari per sbarazzarsi di lui e delle prove del suo coinvolgimento.

La custodia cautelare e il prossimo interrogatorio

Al termine delle indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’indagato, che è stato associato alla casa circondariale di Modena, dove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia. L’uomo è stato accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ma, come previsto dalla legge, rimane presunto innocente fino a una sentenza definitiva.

Il caso, che ha scosso la comunità modenese, è ancora aperto e ulteriori sviluppi potrebbero emergere nelle prossime settimane, in particolare riguardo al ritrovamento del corpo di Legari, che rimane ancora sconosciuto.

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