A cura di Davide Nicoletti
È ufficialmente iniziata l’era di Fabrizio Curcio come commissario per la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, con la sua nomina che segue quella di Francesco Paolo Figliuolo. Curcio, ex capo della Protezione Civile, ha dichiarato che la sua missione sarà rendere più efficiente il processo di ricostruzione, pur mantenendo la continuità con il lavoro già svolto.
Uno degli obiettivi principali di Curcio è rendere la struttura commissariale più vicina ai cittadini. A tal proposito, ha ribadito che la sua squadra sarà presente sul territorio, rispondendo così alle sollecitazioni della presidente facente funzione Irene Priolo e del governatore Michele de Pascale, che avevano chiesto una maggiore vicinanza alle esigenze locali. Questo approccio, finalizzato a facilitare il coordinamento e il monitoraggio della ricostruzione, punta a garantire una risposta tempestiva e diretta alle necessità della popolazione.
Curcio ha inoltre precisato che il passaggio di consegne non comporterà l’interruzione delle attività in corso. Anzi, ha sottolineato che l’intento non è di stravolgere le modalità operative già avviate, ma di migliorarle. L’ex capo della Protezione Civile ha chiarito che la revisione di alcune procedure non segna un “cambio di idee”, ma un perfezionamento delle modalità operative per ottimizzare l’efficacia della ricostruzione.
Il governatore Michele de Pascale ha parlato di una “fase due” della ricostruzione, segno dell’avvio di una nuova fase operativa sul territorio. In particolare, ha apprezzato la nomina di Curcio, sottolineando il suo profondo legame con il territorio e la sua esperienza nella gestione delle emergenze, che garantiranno una ricostruzione più rapida ed efficace. La scelta di Curcio, infatti, è stata vista come un passo verso una gestione più tecnica e meno militare, rispecchiando quanto già annunciato in campagna elettorale da de Pascale.
Nel suo primo incontro con gli amministratori dei territori alluvionati, Curcio ha parlato di un “brainstorming operativo”, che ha permesso di raccogliere suggerimenti e riflessioni utili per le prossime settimane. Curcio ha ribadito l’importanza di un periodo di analisi delle procedure attuali, evidenziando come la sua priorità sarà quella di ascoltare le richieste del territorio e lavorare a stretto contatto con la struttura commissariale ancora in funzione.
Un altro tema trattato dal commissario riguarda i piani speciali da 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione. Curcio ha annunciato l’intenzione di migliorare questi piani per renderli pienamente attuabili, poiché, a suo avviso, non sono ancora chiari gli obiettivi a lungo termine.
Inoltre, de Pascale ha sollevato la questione della “omogeneizzazione” delle risorse destinate alle diverse alluvioni che hanno colpito la regione, auspicando la creazione di una regia unica per la gestione della ricostruzione. Questo approccio potrebbe contribuire a coordinare meglio gli sforzi e a ottimizzare l’impiego dei fondi, considerando i vari eventi calamitosi che si sono susseguiti.
Sia Curcio che de Pascale hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra governo centrale e istituzioni locali, sottolineando come la ricostruzione sia un processo condiviso che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori in campo. Il commissario ha assicurato la sua “totale disponibilità” a lavorare fianco a fianco con le amministrazioni locali, nella consapevolezza che la ricostruzione è un obiettivo comune per il bene dei cittadini colpiti dalle alluvioni.