Lecce, 13 gennaio – La prima edizione del Stato dell’Arte Festival (SDAF) si appresta a chiudere i battenti con una serie di appuntamenti imperdibili che, a marzo, trasformeranno la città salentina in un palcoscenico per la riflessione artistica e culturale. Un viaggio che spazia dalla musica alla fotografia, dalla danza al teatro, esplorando anche tematiche attuali come l’intelligenza artificiale, il turismo e l’architettura. SDAF, con la direzione artistica di GeGè Telesforo, ha saputo portare alla luce la ricchezza culturale di Lecce e dei suoi luoghi più suggestivi, offrendo una panoramica unica delle arti contemporanee, ma anche stimolando un dialogo con il presente.
La Musica al Centro: Un Tributo al Blues in Versione Jazz
Il primo appuntamento da non perdere è il 1° marzo al Teatro Paisiello, quando GeGè Telesforo presenterà Big Mama Legacy, un tributo al blues in chiave jazz moderna. Questo spettacolo, già applaudito in numerosi teatri e club italiani, avrà come protagonista una band d’eccezione composta da giovani talenti: Matteo Cutello alla tromba, Giovanni Cutello al sax, Christian Mascetta alla chitarra, Vittorio Solimene alle tastiere e Michele Santoleri alla batteria. Insieme, daranno vita a un’interpretazione personale e vibrante di uno dei generi musicali più influenti del nostro tempo.
Arte e Intelligenza Artificiale: Un Viaggio nelle Possibilità Future
Il 21 marzo, SDAF offrirà un evento storico al Museo Castromediano di Lecce, con la presentazione della Rivista della Biennale di Venezia. Un progetto editoriale che segna il ritorno in stampa dopo 53 anni e che rappresenta una pietra miliare nel mondo dell’arte contemporanea. A raccontarlo saranno il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e la direttrice editoriale Debora Rossi, accompagnati da una riflessione sulle nuove frontiere artistiche.
Subito dopo, il pubblico potrà assistere alla proiezione del docu-film Pure FunkLive del regista Michele Truglio. Questo lavoro non solo esplora i primi passi della scena jazz-funk italiana, ma offre anche un affascinante spunto su come l’intelligenza artificiale abbia cominciato a essere applicata alla musica, grazie al programma Argenia ideato dal Prof. Celestino Soddu, ingegnere del Politecnico di Milano. Il film cattura l’atmosfera di un concerto storico tenutosi nel 1996 e rappresenta un’importante testimonianza di come le tecnologie emergenti abbiano interagito con la musica in tempo reale.
Turismo, Architettura e Spazi Urbani: Un Focus sul Futuro delle Città
Il giorno successivo, il 22 marzo, SDAF si concentra su un tema di grande attualità: il rapporto tra turismo, architettura e spazi urbani. Questo incontro, che avrà luogo sempre al Museo Castromediano, vedrà la partecipazione di esperti come l’architetto Andrea Mantovano e il sociologo Angelo Salento, che affronteranno le sfide legate all’“overtourism” e alla trasformazione delle città sotto la pressione delle masse turistiche. Un’opportunità per riflettere sulla sostenibilità dei nostri centri urbani e su come le pratiche architettoniche possano contribuire a migliorare la qualità della vita.
Un Festival che Racconta il Territorio: Arte e Cultura Incontri nei Luoghi Iconici di Lecce
SDAF non si è limitato a esplorare solo i temi dell’arte e della musica, ma ha anche scelto di valorizzare i luoghi più iconici e suggestivi di Lecce e dei suoi dintorni, trasformandoli in palcoscenici di creazione e riflessione. Dalle monumentali Porte di Lecce, al Fondo Carmelo Bene, al MUST, la città è diventata un grande laboratorio artistico, dove la cultura ha preso vita in modo itinerante, coinvolgendo anche il comune di Nardò e la Riserva di Porto Selvaggio. L’intento del Festival è stato, infatti, quello di rendere visibile e fruibile la bellezza dei luoghi attraverso l’arte, sia nei suoi linguaggi tradizionali che nelle forme più innovative.
SDAF: Un Successo in Crescita e una Seconda Edizione già in Progetto
Il bilancio di questa prima edizione di SDAF è estremamente positivo, con oltre cinquanta ospiti di spicco, tra cui musicisti, artisti e intellettuali, e una vasta offerta di eventi che hanno conquistato il pubblico salentino. “Siamo molto soddisfatti di come è stata accolta questa prima edizione,” afferma il direttore artistico GeGè Telesforo. “Abbiamo voluto proporre una riflessione collettiva sulla contemporaneità, una riflessione che si nutre delle arti e che non ha paura di affrontare temi spinosi come la sostenibilità urbana e l’intelligenza artificiale. Il nostro obiettivo è stato quello di portare arte ovunque, nei luoghi più noti ma anche in quelli meno conosciuti.”
Già al lavoro per la seconda edizione, SDAF promette di continuare su questa strada, ampliando la sua offerta e coinvolgendo un pubblico ancora più ampio. “L’ambizione è quella di continuare a sviluppare una formula itinerante, capace di far riflettere e di stimolare nuove idee, sempre più radicata nel territorio e nelle sue peculiarità,” conclude Telesforo.
La chiusura di questa edizione del Stato dell’Arte Festival sarà quindi l’occasione per fare il punto su un percorso che, partito con una domanda fondamentale – “a cosa serve l’arte oggi?” – ha saputo rispondere con creatività e forza, trasformando Lecce in un epicentro di pensiero e innovazione.