Donald Trump continua a suscitare polemiche internazionali con le sue dichiarazioni in vista del suo insediamento alla Casa Bianca. Nella notte, attraverso un post sui Social, il presidente eletto degli Stati Uniti ha condiviso una mappa che ritrae il Canada come parte integrante degli Stati Uniti. Accompagnata dal commento “Oh Canada!”, la mappa ha scatenato una serie di reazioni da parte di leader internazionali, che hanno denunciato le sue affermazioni come provocatorie e inaccettabili.
Il post di Trump non si è limitato a una singola immagine: in un altro post, il presidente eletto ha condiviso una mappa che mostrava gli Stati Uniti e il Canada completamente ricoperti dalla bandiera a stelle e strisce. Una mossa che ha immediatamente suscitato polemiche in Canada, ma non solo. Trump ha inoltre minacciato di utilizzare la “forza economica” per annettere il Canada, un passo che ha destato preoccupazione in numerosi Paesi vicini e alleati.
La risposta della Groenlandia: “La Groenlandia è dei groenlandesi”
La Groenlandia è stata una delle prime nazioni a rispondere direttamente alle dichiarazioni di Trump. Il primo ministro groenlandese Múte B. Egede ha fatto sentire la sua voce, dichiarando con fermezza che “la Groenlandia è dei groenlandesi”, respingendo le affermazioni del presidente eletto degli Stati Uniti, che aveva suggerito la possibilità di annettere l’isola. Intervistato dall’emittente pubblica danese DR, Egede ha definito “gravi” le parole di Trump e ha aggiunto che, per il momento, non intende rilasciare ulteriori dichiarazioni. Il ministro ha ribadito con forza che la Groenlandia è un territorio autonomo della Danimarca, e che ogni discussione su un’eventuale annessione è del tutto fuori luogo.
Panama si oppone fermamente alle minacce sul Canale
Anche Panama ha reagito duramente alle dichiarazioni di Trump. Il ministro degli Esteri panamense, Javier Martinez-Acha, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato che la sovranità sul Canale di Panama “non è negoziabile”. Rispondendo alle voci secondo cui Trump avrebbe proposto una somma di denaro per acquisire il controllo del canale, Martinez-Acha ha precisato che tali affermazioni sono completamente false. “Non è arrivata alcuna offerta formale a questo governo”, ha dichiarato, ribadendo che il Canale di Panama è di proprietà del popolo panamense e che rimarrà tale. Il ministro ha aggiunto che, pur comprendendo la posizione di Trump, Panama intende mantenere ottimi rapporti con gli Stati Uniti, sia sotto la presidenza di Joe Biden che sotto quella di Trump, ma sempre nel rispetto della sovranità nazionale.
L’Unione Europea interviene: “I confini sovrani sono inviolabili”
Anche l’Unione Europea ha preso posizione contro le dichiarazioni di Trump. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha escluso categoricamente qualsiasi possibilità che l’UE consenta a nazioni esterne di violare i suoi confini. “La Groenlandia è un territorio dell’Unione europea, e non accetteremo che altri Paesi possano mettere in discussione la nostra sovranità territoriale”, ha dichiarato Barrot in un’intervista a France Inter. Il ministro ha aggiunto che l’UE resterà ferma nella difesa dei suoi confini e dei suoi diritti, facendo intendere che qualsiasi tentativo di annessione o violazione sarebbe inaccettabile.
Le parole di Trump, che continuano a far discutere e ad alimentare il dibattito internazionale, mettono in evidenza una tendenza preoccupante verso politiche aggressive che potrebbero minare le relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e le altre nazioni. Le reazioni delle potenze mondiali sono chiare: nessun Paese è disposto a cedere su temi di sovranità nazionale, e le minacce di annessione sono respinte senza incertezze.
Con l’inizio ufficiale della presidenza di Trump alle porte, resta da vedere se le sue dichiarazioni si tradurranno in azioni concrete o se saranno semplicemente un altro episodio di retorica politica destinata a scivolare via con il passare del tempo. In ogni caso, le reazioni internazionali continuano a evidenziare un consenso globale sull’importanza di proteggere i confini e la sovranità di ogni Paese, senza cedimenti.