8 Gennaio 2025, mercoledì
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Primo Venerdì Nero del 2025: Trasporti e Scuola in Rivolta il 10 Gennaio

Una giornata di protesta che paralizzerà trasporti e scuole in tutta Italia: ecco le ragioni e i dettagli dello sciopero.

Il 10 gennaio 2025 si preannuncia come il primo “venerdì nero” dell’anno, con disagi diffusi in diversi settori, dai trasporti pubblici alla scuola. Una mobilitazione nazionale destinata a lasciare il segno, con lavoratori e studenti coinvolti in una protesta che mette al centro rivendicazioni salariali, diritti contrattuali e condizioni di lavoro.

Trasporti in Tilt: Metro, Bus, Tram e Aerei

La mobilità cittadina e nazionale subirà un duro colpo. I dipendenti delle Ferrovie dello Stato si fermeranno dalle ore 21:00 del 9 gennaio fino alle 20:59 del 10 gennaio. Nel trasporto pubblico locale (TPL), l’agitazione si articolerà su scala territoriale con uno sciopero nazionale di 4 ore.

Particolarmente critica la situazione a Roma, dove il sindacato Faisa Confail ha indetto uno stop dalle 8:30 alle 12:30. La protesta coinvolgerà sia la rete Atac che le linee periferiche gestite da operatori privati, come comunicato da Roma Servizi per la Mobilità.

Anche il settore del trasporto aereo non sarà risparmiato: sciopereranno i lavoratori degli handler, della Sea Spa e gli addetti alle pulizie, rischiando di causare ritardi e cancellazioni su scala nazionale.

Treni: Minimi Garantiti ma Viaggi a Rischio

Trenitalia ha ribadito che durante le giornate di sciopero verranno assicurati i servizi minimi di trasporto. I treni in viaggio all’inizio dello sciopero potranno completare il loro tragitto solo se la destinazione sarà raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione. Dopo tale periodo, i convogli potrebbero fermarsi in stazioni intermedie.

Scuola: Docenti e Ata in Protesta

Non solo trasporti: lo sciopero coinvolgerà anche il comparto scuola. La Confederazione Sindacale Lavoratori Europei (CSLE) ha proclamato un blocco di tutto il personale docente, educativo e ATA, sia a tempo determinato che indeterminato, nelle scuole pubbliche, private e comunali di ogni ordine e grado.

Tra le principali richieste del sindacato:

  • Adeguamenti salariali europei: aumenti significativi per allineare gli stipendi degli insegnanti italiani agli standard UE.
  • Diritti dei collaboratori scolastici: abolizione dell’obbligo di cambio pannolini e igiene sanitaria per alunni con disabilità “D.A.”, salvo che non venga fornita formazione specifica e compenso aggiuntivo.
  • Tutela delle ferie e degli indennizzi: fine del decurtamento delle ferie per chi aderisce agli scioperi e riconoscimento degli indennizzi per turnazioni.
  • Rapporti educatore-bambino: rispetto della legge regionale che prevede un rapporto massimo di un educatore ogni sette bambini.

Le Ragioni della Protesta

Questa mobilitazione non è solo una protesta contro condizioni lavorative considerate insufficienti, ma anche un grido di allarme verso un sistema che, secondo i sindacati, continua a penalizzare i lavoratori di settori strategici per il Paese. La richiesta di maggiore attenzione politica e contrattuale arriva in un contesto già segnato da inflazione crescente e difficoltà economiche.

Cosa Aspettarsi

Con trasporti pubblici, treni e scuole in stato di agitazione, il 10 gennaio rischia di essere una giornata particolarmente difficile per milioni di italiani. Viaggiatori e famiglie sono invitati a informarsi in anticipo sulle interruzioni previste e a pianificare alternative dove possibile.

Questo sciopero, primo di una lunga serie annunciata per il 2025, rappresenta un segnale forte e chiaro: lavoratori e studenti chiedono un cambiamento immediato. Il governo e le istituzioni risponderanno? Restano aperte le incognite sul futuro di questi settori cruciali.

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