Il Lecce non riesce ad approfittare del fattore casa e termina la sua gara con il Genoa con un deludente pareggio a reti inviolate. Un punto che, se da un lato può sembrare positivo per il Grifone, dall’altro conferma la difficoltà della squadra salentina nel distaccarsi dalla zona retrocessione, restando inchiodato al terzultimo posto. La partita, equilibrata e poco spettacolare, ha visto un Lecce attivo, ma incapace di concretizzare le sue occasioni contro una difesa rossoblù ben organizzata. Con il Genoa che si difende in maniera solida, la gara non decolla mai, ma il punto ottenuto consente ai ragazzi di Vieira di guadagnare terreno sulla zona rossa, mettendo un po’ di distanza dal Lecce.
La partita
L’inizio della gara ha visto un Lecce spingere con determinazione, alla ricerca della vittoria in uno scontro fondamentale per la salvezza. Dorgu è stato il più pericoloso, con diverse incursioni sulla fascia destra, ma Leali ha sempre risposto presente. Il Genoa si è mostrato solido in difesa, ma ha sofferto le ripartenze dei salentini, che non sono riusciti a concretizzare. La prima grande occasione arriva al 22’, quando Krstovic colpisce un clamoroso palo, mentre a metà del primo tempo i salentini protestano per un presunto rigore non concesso. Il Genoa non è però a guardare: al 42’ è Thorsby a sfiorare il vantaggio con una traversa. Si va negli spogliatoi con il punteggio fermo sullo 0-0.
Nella ripresa, il Genoa cambia marcia con l’ingresso di Ekhator per Miretti, ma continua a soffrire le incursioni di Dorgu. Anche i rossoblù hanno alcune buone opportunità, con Pinamonti e Zanoli che non riescono a segnare. Il Lecce aumenta il pressing, inserendo Rebic e Karlsson, ma la difesa del Genoa resiste bene, chiudendo ogni varco. Nel finale, i salentini si divorano una chance clamorosa con Guilbert, ma la partita si conclude senza reti.
Un punto che non basta
Il pareggio permette al Genoa di salire a quota 20 punti, lasciando il Lecce terzultimo a 17, a pari punti con il Cagliari, che ha vinto contro il Monza. Un pareggio che, seppur prezioso, non dà ancora la certezza di una salvezza tranquilla, ma che permette al Grifone di mantenere un margine di sicurezza sulla zona retrocessione.
Le pagelle
Dorgu 6.5: Il migliore in campo per il Lecce, si fa vedere continuamente sulla fascia, creando pericoli con le sue sgroppate, ma senza riuscire a segnare.
Krstovic 6.5: Attivo e pericoloso, colpisce un palo e si fa sentire in attacco.
Leali 6.5: Decisivo con alcune parate fondamentali, in particolare su Dorgu, evitando il peggio per il Genoa.
Thorsby 6.5: Cuore e grinta, inizia da centrocampista e si spinge in attacco, colpendo la traversa e dando la sensazione di voler fare la differenza.
Miretti 5: Non riesce ad esprimere il suo talento, soffrendo nel ruolo di esterno alto e dando poco supporto offensivo.
Il tabellino
LECCE (4-3-3) – Falcone 6.5; Guilbert 5.5, Baschirotto 6, Jean 6.5, Gallo 6 (27′ st Pierotti 6); Coulibaly 6, Pierret 6, Rafia 5.5 (27′ st Helgason 6); Dorgu 6.5, Krstovic 6.5 (38′ st Rebic sv), Tete Morente 6 (38′ st Karlsson sv). All. Giampaolo.
GENOA (4-3-3) – Leali 6.5; De Winter 6, Bani 5.5, Vasquez 5.5, Aaron Martin 5.5; Thorsby 6.5 (dal 42′ st Masini sv), Badelj 6 (18′ st Kasa 5), Frendrup 6; Vitinha 5.5 (24′ st Zanoli 6), Pinamonti 5.5, Miretti 5 (1′ st Ekhator 6). All. Vieira.
Arbitro: Marinelli. Ammonito: Kasa (G).
