Il 2024 è stato un anno di trasformazione per la Reggia di Caserta, sito UNESCO e simbolo di magnificenza architettonica. Nonostante le sfide, tra cui una cronica carenza di personale, il Museo del Ministero della Cultura ha raggiunto traguardi significativi, gettando solide basi per il futuro.
Un anno di successi
Tra i momenti più memorabili spicca la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato la Gran Galleria. Un evento storico che ha celebrato l’impegno di tutto lo staff del Museo. L’apertura dell’ala ovest del Palazzo reale e la riqualificazione delle Serre di Graefer, primo esempio in Italia di partenariato pubblico-privato per un giardino storico, sono stati altri punti di orgoglio.
Il 2024 ha visto anche importanti mostre ed eventi culturali. Tra queste, “Metawork – Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta”, l’esposizione “La Corona del Re” e il progetto “Visioni”. Non meno significativi sono stati i lavori di restauro delle Sale di Marte, Astrea e del Trono, così come il miglioramento delle facciate e delle coperture del Palazzo.
Innovazione e futuro
Il Museo ha investito in tecnologie per la sicurezza, con decine di nuove telecamere e una Control Room all’avanguardia. Sono stati inoltre avviati progetti strategici grazie ai fondi del PNRR, come il riadeguamento del Complesso dei Passionisti e l’apertura di un nuovo accesso in corso Giannone. Studi sul patrimonio vegetale del Parco reale e la promozione di collaborazioni con le comunità locali hanno arricchito ulteriormente l’offerta culturale.
Numeri che parlano di crescita
Il 2024 si è chiuso con oltre 990mila ingressi e una crescita del 6% degli abbonamenti al Museo. Le visite scolastiche hanno superato le 116mila presenze, segno di un interesse sempre crescente per il Complesso vanvitelliano. Iniziative come il convegno “Il cantiere dei cantieri” e collaborazioni con produttori locali per la “Marmellata delle Regine” e il vino “OroRe” hanno rafforzato il legame tra la Reggia e il territorio.
Sguardo al futuro
La strada intrapresa è chiara: lavorare su interventi strutturali e progetti di ampio respiro. Ogni passo è stato pensato per migliorare la qualità dei servizi, valorizzare il patrimonio culturale e promuovere la Reggia come polo di eccellenza. L’obiettivo è rendere onore all’opera di Luigi Vanvitelli, proiettando il Complesso verso un futuro di grande prestigio.